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Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

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<strong>nel</strong> suolo arricchito con sterco di mucca o altri animali.<br />

Sebbene ami gli ambienti più tipicamente forestali, citiamo an-<br />

che il maestoso cervo volante (Lucanus cervus), che conquista il<br />

primo posto tra i Coleotteri europei per le grandi dimensioni; ma il<br />

GALLA di RHODITES rosae su rosa canina. Le galle delle piante sono<br />

escrescenze anomale provocate da insetti o da altri organismi come<br />

batteri, funghi e acari. Sono formazioni “tumorali” che colpiscono le<br />

piante a vari livelli: radici, fusto, rami, foglie e fiori. Tra gli insetti, i principali<br />

responsabili delle galle sono i cinipidi, una famiglia di piccoli imenotteri,<br />

e diversi piccoli ditteri della famiglia dei cecidomini, il cui nome vuol dire<br />

letteralmente “creatori di galle”. Anche diverse specie di afidi, psillidi,<br />

tentredinidi e curculionidi<br />

provocano la formazione<br />

di galle. Tutto dipende<br />

dalla reazione della pianta<br />

alle sostanze chimiche<br />

che vengono iniettate nei<br />

tessuti: queste sostanze<br />

inducono le cellule vegetali<br />

circostanti ad ingrandirsi e<br />

a riprodursi rapidamente, formando le escrescenze. A volte la causa<br />

delle galle sono le femmine che iniettano il veleno mentre depongono<br />

le uova, a seconda del tipo ogni galla può contenere una sola o diverse<br />

larve, queste proteggono la larva in via di sviluppo e gli forniscono cibo<br />

nutriente. Ogni specie provoca la crescita di un particolare tipo di galla.<br />

maschio è ancora più famoso per le grandi mandibole a forma di<br />

corna, usate per lo più a scopo ornamentale.<br />

Con la primavera inoltrata capita di imbattersi spesso <strong>nel</strong> mo-<br />

busti spontanei che popolano le radure ed i margini dei boschi.<br />

Frequente è anche l’incontro con superbi esemplari di cerambice<br />

(Morimus asper), neri e dalle lunghissime antenne, che risalgono<br />

lungo il tronco delle piante d’alto fusto.<br />

Tra i tanti insetti si può facilmente riconoscere il rincote ligei-<br />

de (Lygaeus saxsatilis), Emittero dalla vivace colorazione rossa<br />

e nera, spesso intento a nutrirsi di gemme, fiori e semi di molte<br />

piante. Cynips kollari, ad esempio colpisce le piante di quercia de-<br />

ponendo le uova nei tessuti di rami, foglie o radici. La rodite (Rho-<br />

dites rosae) attacca invece le rose selvatiche provocando piccole<br />

galle rotonde, dure e legnose, caratteristiche per i lunghi filamenti<br />

che danno un aspetto a riccio.<br />

Le Farfalle<br />

Lungo il percorso, dalla primavera all’autunno è impossibile<br />

non notare la moltitudine di affascinanti farfalle sia diurne che not-<br />

turne che popolano questo territorio.<br />

In marzo ed aprile, non appena hanno inizio le tepide giorna-<br />

te primaverili, è abbastanza frequente imbattersi <strong>nel</strong>la leggiadra<br />

aurora (Anthocharis cardamines) e <strong>nel</strong>le cavolaie minori (Pieris<br />

napi e Pieris rapae) che con volo tranquillo e saltellante ricercano<br />

le prime fioriture posandovisi brevemente. Frequentano assidua-<br />

mente varie specie di Crucifere su cui depongono le uova e di cui<br />

si nutriranno le larve. Con volo veloce ed irrequieto procede inve-<br />

ce la colia gialla (Colias hyale), comune fin dalla primavera, che<br />

frequenta fiori di molte Papilionacee ed è diffusa <strong>nel</strong>le radure dei<br />

boschi ed in particolare <strong>nel</strong>le aree coltivate a fieno dove ricerca<br />

trifogli ed erba medica su cui depone le uova.<br />

Anche la robusta e veloce cedro<strong>nel</strong>la (Gonepteryx rhamni) col<br />

suo bel colore giallo limone, è tipica delle giornate d’inizio primave-<br />

94 scondoro (Cetonia aurata), intento a rovistare nei fiori degli ar-<br />

ra; questa, abbandonato il rifugio in cui ha trascorso il lungo letargo 95<br />

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