Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
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Ballerina gialla al nido.<br />
È più grosso, resistente all’inquinamento, vorace, molto prolifico<br />
e perfino portatore di malattie, come la “peste del gambero”, alta-<br />
mente nociva per il nostro Gambero di fiume:<br />
- pesca di frodo;<br />
- inquinamento delle acque.<br />
Tra gli uccelli più comuni tro-<br />
viamo la ballerina gialla (Motacilla<br />
cinerea), passeriforme facilmente<br />
osservabile lungo i tratti più mon-<br />
tani ed incassati del torrente. La<br />
colorazione gialla e grigia permet-<br />
te di distinguere la ballerina gialla<br />
dalla ballerina bianca, che invece è<br />
bianca e nera e vive in ambienti pianeggianti e lungo i tratti inferiori<br />
dei fiumi. Di semplicissima identificazione, anche a ragguardevole<br />
distanza, per la coda perennemente in movimento, abitudine che<br />
Merlo acquaiolo che ha pescato delle larve.<br />
ha valso, ad entrambe le ballerine,<br />
il nome dialettale di “batticoda”. An-<br />
che in volo il riconoscimento delle<br />
ballerine è facilitato da una carat-<br />
teristica andatura “ondulata”. La<br />
ballerina gialla è presente nei no-<br />
stri torrenti per tutto l’anno, anche<br />
se parte delle popolazioni montane<br />
compiono degli spostamenti verso le quote inferiori. Nidifica in an-<br />
fratti che trova tra le rocce oppure in edifici, ponti ed altri manufatti,<br />
sempre in prossimità di corsi d’acqua.<br />
Il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) è un passeriforme carat-<br />
(in gran parte invertebrati) nuotando sott’acqua e camminando sul<br />
fondo di torrenti di montagna. Sceglie le zone più accidentate, con<br />
massi, ciottoli e cascatelle, sempre con vegetazione arborea ben<br />
sviluppata lungo le rive ed acque di buona qualità; è considerato<br />
un buon indicatore ecologico in quanto la sua presenza è garanzia<br />
di tratti fluviali in condizioni naturali e non inquinati.<br />
Specie di non facile avvistamento per le abitudini piuttosto schi-<br />
ve e per le basse densità che si registrano generalmente nei tor-<br />
renti appenninici, la sua identificazione è facilissima nei rari casi in<br />
cui si riesce ad osservarlo mentre ricerca il cibo (è l’unico uccello<br />
europeo che entra in acqua, rimanendo sotto piuttosto a lungo),<br />
non difficile se lo si vede posato sui massi dell’alveo oppure in volo,<br />
velocissimo e rettilineo, generalmente basso sull’acqua. Nella zona<br />
di Moscheta è presente nei principali corsi d’acqua, con 3-8 coppie<br />
nidificanti. Anche in inverno rimane nei tratti alti dei torrenti, an-<br />
che se compie spostamenti giornalieri, di svariati chilometri, verso<br />
il basso (si osserva comunemente sul Santerno), per procurarsi il<br />
cibo in acque più ricche. Il merlo acquaiolo è specie vulnerabile, in<br />
quanto strettamente legata ai corsi d’acqua di portata costante.<br />
Dal Molino dei Diacci si risale verso i Diacci, fino ad incontrare<br />
il bivio per il successivo punto informativo.<br />
Dal Molino del Rovigo è possibile compiere una deviazione e,<br />
seguendo il sentiero del Fosso dei Pianacci, che sale in direzione<br />
della Capanna Marcone, raggiungere le Cascate dei Pianacci, che<br />
in inverno o in seguito ad abbondanti precipitazioni rappresentano<br />
una meta suggestiva. Sono necessari circa 20 minuti.<br />
In estate, con un po’ di tempo a disposizione, si può scendere<br />
lungo il torrente Rovigo, fino ad incontrare una bella pozza dove i<br />
86 terizzato dalla particolare abitudine di cercare il cibo di cui si nutre<br />
meno freddolosi potranno godersi un bel bagno.<br />
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