Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
13<br />
dimensioni così minuscole. L’acqua, quando scorre in fretta, porta<br />
ossigeno fresco alle branchie, ma rende anche difficile la vita degli<br />
abitanti acquatici: li trascina via, se loro non adottano contromisu-<br />
re. Le contromisure sono fatte di ventose, di corde di sicurezza, di<br />
alettoni aerodinamici, di uncini e di zavorre. Tutti adattamenti che<br />
il torrente ha imposto ai suoi abitanti, come tassa obbligatoria per<br />
lasciarsi colonizzare.<br />
La porzione superiore, montana, dei corsi d’acqua appenninici,<br />
rientra in quella che dagli studiosi della fauna ittica viene chiama-<br />
ta la “zona a salmonidi”. Caratterizzata da acque fredde (gene-<br />
ralmente non superiore ai 13-14 °C), limpide e ben ossigenate,<br />
con fondo di massi e ciottoli, ospita<br />
una variegata ittiofauna autoctona,<br />
dalla trota fario (Salmo trutta) a<br />
pesci d’interesse conservazionisti-<br />
co quali il barbo comune (Barbus<br />
plebejus) e il vairone (Leucisca<br />
souffia).<br />
l’addome circa un centinaio di uova<br />
Gambero di fiume.<br />
fecondate, per ben 5-6 mesi. In pri-<br />
Una delle cascate del fosso dei Pianacci.<br />
Abitante del Rovigo degno di nota è il nostro gambero di fiume<br />
(Austropotamobius pallipes), purtroppo assai diminuito per l’alte-<br />
razione dei corsi d’acqua e le frequenti catture illegali. Crostaceo<br />
caratteristico per la forma tozza e la colorazione tendenzialmente<br />
marrone con arti e ventre biancastri, il gambero di fiume è abba-<br />
stanza piccolo, massimo 11-12 cm di lunghezza, con gli esemplari<br />
maschi distinguibili per le dimensioni maggiori. Vive a lungo (gli<br />
esemplari più grandi raggiungono anche i 15 anni d’età) nei torrenti<br />
e nei fiumi, con acqua corrente e ben ossigenata e temperatura vi-<br />
cino ai 15°C. Preferisce torrenti ricchi di vegetazione ripariale e con<br />
fondali ghiaiosi, in grado di offrire zone atte al rifugio, sotto sassi<br />
cresce effettuando dalle cinque alle sei mute, liberandosi cioè del<br />
vecchio esoscheletro e rivestendosi di uno nuovo da lui formato;<br />
raggiunta l’età adulta, compirà al massimo una muta all’anno. Du-<br />
rante la muta e in giovane età, essi sono facile preda di Salmonidi<br />
ed anguille.<br />
Arrivati al torrente Rovigo potrete provare a scoprirne la pre-<br />
senza, probabilmente nascosta sotto qualche masso. Di notte le<br />
occasioni di vederlo sono maggiori, perché il gambero esce dai<br />
suoi rifugi per le diverse attività. La dieta è varia e onnivora, spa-<br />
ziando dalle alghe alle piante acquatiche, dai vermi agli insetti. A<br />
sua volta il gambero viene predato<br />
da pesci, uccelli, arvicole d’aqua,<br />
larve di coleotteri o di Libellule, no-<br />
toriamente voraci! La riproduzione<br />
avviene con i primi freddi, in autun-<br />
no. La femmina trasporta poi sotto<br />
mavera le uova si schiudono e le larve rimangono aggrappate alla<br />
madre per altri 10-15 giorni; iniziano poi una serie di mute fino a<br />
raggiungere, a circa tre anni, la maturità sessuale. La sua presen-<br />
za ci informa che le acque in cui vive sono di buona qualità. Si dice,<br />
cioè, che il gambero di fiume è un ottimo bioindicatore, ovvero un<br />
organismo in grado di vivere solo in acque molto pulite, così come<br />
la sua assenza ci dice che le acque possono essere inquinate.<br />
La specie è protetta dalla legge e oggi considerata vulnerabile<br />
in base ai criteri della Lista Rossa IUCN . I maggiori problemi per la<br />
conservazione della specie sono:<br />
- concorrenza con altri crostacei, come il gambero americano<br />
84 o tra le radici di alberi. Nel primo anno di vita il giovane gambero,<br />
(Procambarus clarkii), specie non autoctona e altamente dannosa. 85<br />
13