31.05.2013 Views

Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

7<br />

se sono proprio gli intenditori ad avere in passato alimentato sul<br />

loro conto la leggenda mugellana del “Regolo”, grosso serpente<br />

dalle caratteristiche fantasiose, che cambiano passando di bocca<br />

in bocca. Le vipere (Vipera aspis) qui ci sono sempre state. L’ab-<br />

bandono del bosco e del pascolo brado avrà contribuito ad un loro<br />

aumento numerico, ma nessuno le ha mai “buttate”, come in molti<br />

raccontano. Con un po’ di fortuna (o sfortuna, secondo i gusti) si<br />

può incrociare qualche pigra vipera vicino alle abitazioni abbando-<br />

nate, <strong>nel</strong>le macchie di pruni. Ma in genere bisogna davvero andarle<br />

a cercare, per vederle.<br />

Il loro veleno può essere mortale solo in pochi casi e per que-<br />

sto basta attenersi al buon senso ed evitare i luoghi più a rischio,<br />

soprattutto se non siamo adeguatamente vestiti.<br />

In ogni caso <strong>nel</strong>la remota probabilità di essere morsi, ricordate<br />

di stare immobili, cercando di limitare il deflusso sanguigno, e chia-<br />

mate immediatamente i soccorsi.<br />

Una grossa vipera in prossimità<br />

dell’acqua. Si noti la forma della testa.<br />

GLI UCCELLI DEL BOSCO 8<br />

Lungo il <strong>Percorso</strong> della <strong>Biodiversità</strong> la predominanza degli am-<br />

bienti forestali determina una prevalenza di uccelli comuni e poco<br />

esigenti. Tra le specie più frequenti si ricorda la capinera, il pettiros-<br />

so, lo scricciolo, il fringuello, la cinciallegra e la cinciarella.<br />

In questa prima parte del percorso, in particolare <strong>nel</strong>le aree<br />

aperte e <strong>nel</strong>le zone di confine tra il bosco e i pascoli (zone ecoto-<br />

nali), si possono osservare anche specie più interessanti, come ad<br />

esempio lo strillozzo, l’averla piccola, la tottavilla e il saltimpalo.<br />

Negli ambienti in cui sono presenti i ruderi in pietra, come que-<br />

sto dell’Altello, tra le pietre non è difficile osservare in primavera<br />

una numerosa comunità di uccelli che sfruttano le nicchie e gli an-<br />

fratti per nidificare. Tra questi anche alcuni rapaci notturni, come la<br />

civetta ed il barbagianni.<br />

siete in prossimità dei ruderi<br />

della Casa dell’Altello<br />

Altra specie facilmente osservabile lungo il sentiero è la ghian-<br />

daia (Garrulus glandarius), comune abitante dei nostri boschi di<br />

collina e montagna. Non passa certo inosservata, grazie al suo<br />

piumaggio colorato e al suo rumoroso grido d’allarme, un acuto<br />

“skreek”, che avverte non solo altre ghiandaie, ma tutti gli abitanti<br />

del bosco, del nostro arrivo, anche da notevoli distanze. La spe-<br />

cie appartiene alla Famiglia dei Corvidi, parente quindi di corvo,<br />

taccola e cornacchia, ma ha un piumaggio assai più vistoso, color<br />

nocciola con striature nere e turchese ed un attentissimo occhio<br />

celeste. La ghiandaia ha una alimentazione molto varia: da piccoli<br />

roditori e passeriformi a invertebrati (bruchi, insetti e ragni) e frutti,<br />

ma soprattutto grandi quantità di ghiande e faggiole. Queste ven-<br />

58 gono in piccola parte consumate fresche ma, più spesso, portate 59

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!