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Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

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i<br />

ze della presenza dell’uomo in queste vallate: gli stessi boschi, se<br />

analizzati con un occhio attento <strong>nel</strong>la loro struttura e composizio-<br />

ne, ci raccontano qualcosa dell’economia di queste famiglie, così<br />

come quello che rimane dei pascoli, dei coltivi, delle sistemazioni<br />

del terreno, che costituiscono elementi storico-paesaggistici in gra-<br />

do di raccontarci storie che altrimenti andrebbero dimenticate.<br />

Una vallata quindi un tempo abitata e poi, dal secondo dopo-<br />

guerra, abbandonata. Di tutto questo oggi cosa rimane? Ruderi,<br />

boschi ancora “immaturi”, ambienti in evoluzione, come ex-pascoli,<br />

coltivi, castagneti abbandonati.<br />

A questo si aggiungono alcuni ambienti naturali di grande va-<br />

Una testimonianza <strong>nel</strong>la chiesa di Pian dell’Aiara.<br />

lore naturalistico come le pareti di<br />

roccia scavate nei secoli dal Ro-<br />

vigo e tutti gli ambienti umidi che<br />

lo stesso torrente bagna perenne-<br />

mente lungo il suo corso.<br />

Si ottiene così un variegato mo-<br />

saico di ambienti, ognuno con la<br />

propria storia e vocazione, che tutti<br />

insieme permettono ad una eccezionale varietà di esseri animali e<br />

vegetali di vivere e riprodursi.<br />

L’area in cui si snoda il percorso, oggi compresa <strong>nel</strong>le proprietà<br />

demaniali della Regione Toscana ed inserita <strong>nel</strong> sito IT5140004<br />

della Rete Natura 2000, rappresenta quindi una ottima occasione<br />

per affrontare il tema della biodiversità, che viene definita come l’in-<br />

sieme di tutte le forme, animali o vegetali, geneticamente dissimili,<br />

presenti sulla terra e degli ecosistemi ad esse correlati.<br />

L’importanza della <strong>Biodiversità</strong><br />

che la vita sulla terra, compresa quella della specie umana, è pos-<br />

sibile principalmente grazie ai cosiddetti “servizi” forniti dagli ecosi-<br />

stemi che conservano un certo livello di funzionalità. Questi servizi<br />

sono generalmente raggruppati nei seguenti gruppi:<br />

• Servizi di fornitura (ad es. cibo, acqua, legno e fibre);<br />

• Servizi di regolazione (ad es. stabilizzazione del clima, as-<br />

sesto idrogeologico, barriera alla diffusione di malattie, riciclo dei<br />

rifiuti, qualità dell’acqua);<br />

• Servizi culturali (ad es. i valori estetici, ricreativi e spirituali);<br />

• Servizi di supporto (ad es. formazione di suolo, fotosintesi,<br />

riciclo dei nutrienti).<br />

La visione moderna del rapporto fra uomo e ambiente è quindi<br />

quella che riconosce la diversità biologica come elemento chiave<br />

del funzionamento dell’ecosistema Terra.<br />

La diversità biologica è considerata non solo la varietà delle<br />

specie e sottospecie esistenti ma anche la diversità genetica e la<br />

diversità degli ecosistemi.<br />

Esistono vari motivi per mantenere un’elevata biodiversità. La<br />

perdita di specie, sottospecie o varietà comporta infatti un danno:<br />

• ecologico, perché comporta un degrado della funzionalità de-<br />

gli ecosistemi;<br />

• culturale, perché si perdono le conoscenze umane legate alla<br />

biodiversità;<br />

• economico, perché riduce le risorse genetiche potenziali.<br />

Nell’ambito dei trattati sviluppati dalle Nazioni Unite la Conven-<br />

zione sulla Diversità Biologica, o CBD, adottata a Nairobi, Kenya,<br />

il 22 maggio 1992 ratificata ad oggi da 188 Paesi, rappresenta il<br />

principale riferimento normativo internazionale. La Convenzione è<br />

stata aperta alla firma dei Paesi durante il Summit Mondiale dei<br />

2 L’importanza della biodiversità è data principalmente dal fatto<br />

Capi di Stato tenutosi a Rio de Janeiro <strong>nel</strong> 1992, insieme alla Con- 3<br />

i

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