Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

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6 amori (primavera-estate) un piccolo palco con tre punte. Impronta: piccola, sottile e allungata, al massimo raggiunge dimensioni di 3,5-4,5 cm. Se osservate con attenzione gli alberelli e gli arbusti come il ginepro, al margine delle aree aperte, potrete notare delle scortec- ciature: sono i fregoni del palco che il maschio lascia sulle piante per delimitare il proprio territorio. i GIOVANI CAPRIOLI. Durante le escursioni in tarda primavera può accadere di trovare un piccolo di capriolo a p p a r e n t e m e n t e abbandonato in un prato. In questo caso è assolutamente raccomandabile non toccare l’animale e non portarlo via dal proprio ambiente. La femmina, scappata per distogliere il “predatore”, tornerà a breve dal cucciolo. Cervo (Cervus elaphus). Sicuramente è più difficile da osservare, vista la minor densità di popolazione rispetto agli altri ungulati presenti nel comprensorio. Ma se abbiamo la grande fortuna di in- contrarlo, rimaniamo colpiti dalla sua eleganza e maestosità, date le notevoli dimensioni e, nel maschio, l’imponente palco. È presente ancora in modo marginale nel Complesso demaniale, mentre è ormai frequente nei comuni di Barberino, Vicchio, Dicomano. Nel periodo degli amori, in autunno, è più facile percepire la sua presenza, rivelata dai possenti bramiti che riecheggiano nel bosco. no per attirare le femmine e marcare il proprio territorio, spesso con raspate e marcature odorose, tenendo così alla larga altri maschi. Il suo habitat preferito è rappresentato da ampie estensioni bo- scose intervallate da vaste radure. È un pascolatore e si nutre di erbe, bacche, cortecce e germogli. Il maschio è tendenzialmente solitario e solo nel periodo riproduttivo si unisce al branco di femmine e giovani. Oggi, dopo numerosi interventi di reintroduzione, soprattutto nei complessi demaniali dello Stato, si stimano circa 9000 esem- plari, distribuiti sul territorio alpino e appenninico. La popolazione presente nel Complesso Demaniale Giogo-Casaglia proviene dalle Uno dei segni di presenza più appariscenti del cervo, si può osservare sulle giovani piante di castagno, salice, acero, che in inverno vengono scortecciate dai cervi. Il danno per la pianta può essere notevole. vicine popolazioni dell’Acquerino (Pistoia) e del Casentino (Arez- zo), reintrodotte nel dopoguerra. Come riconoscerlo: non è certo possibile confonderlo con qual- che altro animale! Se vediamo un animale simile al capriolo, ma di dimensioni considerevoli, con palco imponente e fondoschiena co- lor crema, di sicuro ci siamo imbattuti in un cervo maschio. Pensate che un maschio adulto può facilmente superare i 200 kg di peso e raggiungere 1,50 m di altezza al garrese, mentre la femmina è si- gnificativamente più piccola. I palchi, presenti come in tutti i cervidi maschi, vengono usati nel periodo riproduttivo per conquistare le femmine e competere con altri maschi. Un esemplare adulto pre- 48 I bramiti sono i richiami che i maschi, altamente territoriali, emettosenta un trofeo che può raggiungere i 10-12 kg di peso. I palchi ca- 49 6
6 IMPRONTE: Capriolo lunghezza: 4-5 cm; larghezza 3 cm Lupo lunghezza: 9-11 cm; larghezza 8-10 cm Donnola Cervo lunghezza: 8-12 cm; larghezza 6-8 cm Volpe lunghezza: 4-5 cm; larghezza 3-4 cm Istrice Cinghiale lunghezza: 8-12 cm; larghezza 6-11 cm lunghezza: 4-6 cm; larghezza 5-7 cm lunghezza: 7-8 cm; larghezza 4,5-5,5 cm lunghezza: 5-6 cm; larghezza 4-5 cm Scoiattolo 50 51 Puzzola lunghezza: 1-1,5 cm; larghezza 8-10 cm lunghezza: 4-5 cm; larghezza 6-8 cm lunghezza: 1,5-2 cm; larghezza 2-2,5 cm lunghezza: 3-3,5 cm; larghezza 5-6 cm Lepre Daino Tasso 6
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