Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
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dal rosa al viola, con sepali che nascondono i più piccoli petali.<br />
Il labello è trilobo con parte mediana più chiara e punteggiata: si<br />
evidenzia lo sprone molto allungato e rivolto verso l’alto. Orchis<br />
purpurea ha invece dimensioni molto maggiori e appare con grandi<br />
foglie basali lanceolate. L’infiorescenza raggiunge anche i 20 cm di<br />
lunghezza con sepali rosso bruni che si chiudono a cappuccio. Il<br />
Ridotti fino a metà del ‘900 al margine dell’estinzione, gli un-<br />
labello ha tre lobi, di cui quello centrale suddiviso a sua volta in due<br />
gulati selvatici sono tornati abbondanti e diffusi grazie ad opera-<br />
parti, e appare bianco o rosato con margini più scuri e punteggiatuzioni<br />
di introduzione e reintroduzione, effettuate dal Corpo Forere<br />
rosate <strong>nel</strong>la parte centrale.<br />
stale dello Stato e dalle associazioni venatorie tra gli anni ’50 e<br />
Ophrys apifera si riconosce facilmente per il tipo di rapporto,<br />
’70, e complice l’abbandono delle campagne e delle montagne<br />
molto particolare e complesso, che ha creato con gli insetti impol-<br />
da parte dell’uomo. Così anche <strong>nel</strong>l’Appennino tosco-romagnolo<br />
linatori, caratteristica questa tipica<br />
si osserva una buona presenza di<br />
del Genere Ophrys. Il suo labello è,<br />
capriolo, daini, cervi e cinghiali.<br />
infatti, trasformato, con forme, co-<br />
Se ci concediamo una sosta<br />
lori e presenza di peluria, a imitare<br />
e restiamo in silenzio all’interno<br />
perfettamente la femmina di una<br />
della struttura in legno, atta al-<br />
ben determinata specie di Imenotl’osservazione,<br />
potremo avere<br />
teri, così che il maschio, attirato<br />
la fortuna di osservare alcune di<br />
Ophrys apifera (Massimo Squarcini).<br />
anche da profumi che ricordano i<br />
queste specie e riconoscerle in<br />
Maschio di cervo “in velluto”.<br />
feromoni sessuali emessi dalle femmine, si posa sui fiori, non alla<br />
base ai loro principali caratteri distintivi.<br />
ricerca del nettare, bensì della femmina con cui accoppiarsi. Du-<br />
Tra i caratteri comuni alla Famiglia dei Cervidi (capriolo, cerrante<br />
la “copula” il polline va così a posarsi sul corpo del maschio.<br />
vo, daino), ricordiamo la presenza nei maschi di palchi caduchi:<br />
Tipica di prati, garighe e radure fino ai 1100 m, si riconosce per la<br />
essi appaiono come corna, sebbene diversi da esse per struttu-<br />
presenza, tra maggio e giugno, di un infiorescenza lassa, compora,<br />
composizione e durata. Il palco, infatti, cade ogni anno dopo<br />
sta da 2-15 fiori, il cui labello appare a tre lobi, quelli esterni pelosi<br />
la stagione degli amori per poi ricrescere, inizialmente ricoperto<br />
e quello mediano con disegno basale arancione cui seguono righe<br />
di un tessuto vascolare chiamato “velluto”, per la successiva sta-<br />
alternate brune e giallatre.<br />
gione degli amori. Il palco cresce di dimensioni anno dopo anno<br />
Da questo bivio seguendo il sentiero sulla sinistra, arriverete ad un<br />
capanno per l’osservazione degli ungulati selvatici. A destra prose-<br />
gli UNGULATI SELVATICI 6<br />
scendendo dal Poggio dell’Altello trovate una deviazione con la quale raggiungete<br />
un capanno per l’osservazione della fauna<br />
fino alla vecchiaia, quando diviene via via meno imponente.<br />
Altro carattere, condiviso anche dal cinghiale, appartenente<br />
alla Famiglia dei Suidi, è l’appoggio sul terreno attraverso le<br />
44 guite lungo il percorso.<br />
unghie, da cui il nome ungulati. Le unghie, in forma di zocco- 45