Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
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con capo piccolo, ali molto larghe alla base e coda relativamente<br />
lunga, tutte caratteristiche che aiutano a distinguerlo dalla poiana.<br />
Il falco pecchiaiolo frequenta, soprattutto in periodo riproduttivo,<br />
formazioni forestali intervallate da radure e praterie aperte, alle<br />
quali è legato per la ricerca di insetti imenotteri, quali api (le “pec-<br />
chie” che danno origine al nome Pecchiaiolo), vespe o bombi. No-<br />
nostante la dieta specialistica, il pecchiaiolo si nutre anche di altri<br />
insetti, come pure di rettili, di anfibi, di micromammiferi, di nidiacei e<br />
uova, nonché di frutti e bacche. In Italia è presente <strong>nel</strong> centro-nord,<br />
con una popolazione riproduttiva stimata in meno di 2.000 coppie.<br />
Migratore transahariano, diventato purtroppo famoso a causa del<br />
fenomeno di bracconaggio diffuso sullo stretto di Messina, che lo<br />
vede vittima (è il cosidetto “Adorno”). In Toscana è presente sul cri-<br />
nale appenninico e nei rilievi centro meridionali (Colline metallifere,<br />
Monte Amiata). In Appennino di solito è presente come migratore<br />
ed estivante, da aprile ad ottobre.<br />
Il biancone (Circaetus gallicus) è riconoscibile per le grandi<br />
dimensioni, superiori alla Poiana, e per la colorazione chiara <strong>nel</strong>la<br />
parte inferiore, da cui il nome. Ha una testa relativamente grande,<br />
gli occhi gialli, le parti superiori del corpo di colore grigio-marrone e<br />
tre barre nere sulla pagina inferiore della coda.<br />
Falco pecchiaiolo: osservandolo da vicino<br />
sono evidenti la colorazione degli occhi,<br />
la testa piccola e la dimensione ridotta<br />
del becco.<br />
e zampe penzolanti, in cerca di possibile prede, in alternativa vola<br />
con battiti profondi e potenti.<br />
Frequenta pascoli, praterie e incolti con vegetazione rada, o<br />
boschi sparsi lungo pendii scoscesi. Assai specializzato <strong>nel</strong>l’ali-<br />
mentazione, predilige rettili (serpenti e lucertole) e, in parte, ricer-<br />
ca anche anfibi, piccoli uccelli e roditori. Di solito caccia planando<br />
lentamente a quote anche piutto-<br />
sto alte, esplorando attentamente<br />
il terreno, talvolta in “spirito santo”,<br />
pronto per partire in picchiata.<br />
In Italia è distribuito sulle cate-<br />
ne montuose alpine e appennini-<br />
che. È un migratore transahariano,<br />
con popolazioni europee svernanti<br />
in Africa. La popolazione nidificante in Italia viene stimata in circa<br />
200-400 coppie.<br />
Nidificante anche in Toscana, sull’Appennino tosco-romagnolo<br />
è presente prevalentemente da marzo a ottobre come migratore<br />
ed estivante. Nidifica <strong>nel</strong>la fascia appenninica dell’Alto Mugello con<br />
circa 2 coppie.<br />
Questo punto di sosta è indicato anche per approfondir il tema<br />
della Geologia, trattato <strong>nel</strong>le schede successive.<br />
Da qui scendete direttamente lungo il pendio in direzione dei<br />
ruderi dell’Altello.<br />
36 È osservabile spesso in “spirito santo”, con battiti poco profondi<br />
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Biancone, Centro Recupero Rapaci di Vicchio.