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Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia

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su neve), che consiste <strong>nel</strong> percorrere con gli sci o con le racchette<br />

da neve, in condizioni particolari di innevamento, determinati tra-<br />

gitti alla ricerca delle tracce lasciate dai branchi di lupi; 2) il wolf-<br />

howling (ululato indotto), attraverso cui si stimolano i lupi a rispon-<br />

dere a ululati riprodotti artificialmente tramite registrazioni: dalla<br />

analisi sonografica della risposta è possibile determinare il numero<br />

di animali, la localizzazione approssimativa e l’eventuale presenza<br />

di cuccioli <strong>nel</strong> branco; 3) la ricerca e la raccolta degli escrementi i<br />

cui resti non digeriti vengono successivamente analizzati per la de-<br />

terminazione della composizione della dieta. Attualmente si stanno<br />

anche utilizzando tecniche di studio “non invasive”, quali l’analisi<br />

genetica dei peli e di campioni fecali, ed il monitoraggio tramite<br />

video e foto trappole.<br />

Si stima che <strong>nel</strong>l’area <strong>demaniale</strong> sia presente un unico gruppo<br />

riproduttivo di 4-6 animali la cui dieta è basata quasi esclusivamen-<br />

te su prede selvatiche (soprattutto cinghiale, capriolo e daino).<br />

A causa del problema della predazione su specie domestiche,<br />

che si verifica <strong>nel</strong>le zone collinari e vallive del Mugello e della Ro-<br />

magna Fiorentina, si è deciso di approfondire le ricerche sulla pre-<br />

dazione a carico degli animali domestici, finalizzate ad individuare<br />

le forme di gestione e prevenzione più adatte ad attenuare questo<br />

conflitto d’interesse.<br />

Il sentiero prosegue sulla sinistra, attraversando il pascolo e<br />

inoltrandosi sul sentiero segnato bianco e rosso (CAI). Questo poi<br />

si lascia, rimanendo sempre sulla destra sul sentiero di crinale che<br />

costeggia la recinzione.<br />

Questo punto panoramico è ideale per osservare dall’alto la<br />

Valle del Rovigo, i boschi e le pareti rocciose, e dare uno sguardo<br />

al cielo per avvistare gli uccelli rapaci che spesso volteggiano so-<br />

pra di noi. Le aree montane caratterizzate da estesi affioramenti<br />

rocciosi costituiscono, in genere, luoghi di notevole interesse na-<br />

turalistico sia perché sono ambienti poco comuni sul nostro territo-<br />

rio, sia perché ospitano specie adattate a sopravvivere in ambienti<br />

difficili e spesso ostili. I rapaci diurni frequentano queste aree alla<br />

ricerca di rifugi, zone per la riproduzione e cibo. Tra i rapaci diurni<br />

più noti e rappresentativi, abitanti degli ambienti rupestri e nidifi-<br />

canti <strong>nel</strong>le pareti rocciose <strong>nel</strong> <strong>Complesso</strong> Demaniale <strong>Giogo</strong>-Casa-<br />

glia, troviamo la rara e maestosa aquila reale (Aquila chrysaetos)<br />

e il più comune, ma sempre affascinante, falco pellegrino (Falco<br />

peregrinus).<br />

i RAPACI DIURNI 4<br />

Le pareti di roccia del Rovigo, area di<br />

nidificazione dell’aquila, fotografate<br />

dal sentiero che congiunge la Serra a<br />

Giogarello, via Cicuta.<br />

siete arrivati a un meraviglioso punto panoramico<br />

sulla Vallata del Rovigo<br />

Con un po’ di fortuna, l’aquila reale ed il falco pellegrino posso-<br />

no essere avvistati, almeno in alcuni periodi dell’anno, lungo la Val-<br />

le di Rovigo e sulle rupi della vicina Val d’Inferno, o durante l’attività<br />

26 di caccia, <strong>nel</strong>le zone aperte di crinale. Non c’è bisogno di arrivare 27

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