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IL RITRATTO DI DORIAN GRAY.pdf

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perché lo facesse; disse che preferiva separarsi da lei quando non c'era la mamma. Questa<br />

avrebbe sicuramente fatto una scena e lui detestava le scene di qualsiasi tipo.<br />

Si dissero addio in camera di Sybil. Il cuore del ragazzo era gonfio di gelosia e di odio feroce,<br />

omicida, contro quell'estraneo che, gli sembrava, si era frapposto tra loro due. Però, quando lei gli<br />

gettò le braccia al collo e gli passò le dita tra i capelli si ammansì e la baciò con affetto sincero.<br />

Scendendo le scale aveva le lacrime agli occhi.<br />

Al piano di sotto lo aspettava sua madre e, quando entrò, gli rimproverò la sua poca puntualità.<br />

Non rispose e si sedette al suo pasto frugale. Le mosche ronzavano intorno alla tavola e<br />

passeggiavano sulla tovaglia macchiata. Attraverso il rumore degli omnibus e delle carrozze<br />

poteva sentire quella voce monotona che divorava tutti i minuti che gli restavano.<br />

Dopo un po' spinse lontano il piatto e si prese la testa tra le mani. Sentiva di avere il diritto di<br />

sapere; se le cose stavano come sospettava avrebbero dovuto dirglielo prima. Sua madre lo<br />

guardava, oppressa dalla paura. Le parole le cadevano macchinalmente dalle labbra; le sue dita<br />

sgualcivano un logoro fazzoletto di trina. Quando l'orologio batté le sei lui si alzò e andò fino alla<br />

porta; poi si girò indietro e la guardò. I loro sguardi si incontrarono e lui vide in quello di lei una<br />

frenetica invocazione di pietà che lo rese furibondo.<br />

- Mamma, ho da chiederti una cosa - disse. Gli occhi di lei vagarono intorno alla stanza e non<br />

rispose. - Dimmi la verità: ho diritto di sapere. Tu eri sposata col babbo?<br />

Lei emise un profondo sospiro, che era un sospiro di sollievo. Il momento terribile, il momento che<br />

aveva temuto, notte e giorno, per settimane, per mesi, era venuto, alla fine, eppure non sentiva<br />

nessun terrore. Anzi in una certa misura, per lei era una delusione. La volgare nettezza della<br />

domanda voleva una risposta netta. La situazione non era stata preparata gradualmente, era<br />

aspra, e le faceva pensare a una prova mal riuscita.<br />

- No - rispose, meravigliata lei stessa della dura semplicità della vita.<br />

- Allora il babbo era un mascalzone? - gridò il ragazzo, stringendo i pugni.<br />

Lei scosse il capo. - Io sapevo che non era libero. Ci amavamo immensamente. Se avesse vissuto<br />

avrebbe provveduto a noi. Non dire niente contro di lui, figliuolo; era tuo padre ed era un<br />

gentiluomo. Aveva parentele altolocate.<br />

Una bestemmia gli sfuggì dal labbro. - A me non importa niente proruppe; - ma non lasciare che<br />

Sybil... Quello che è innamorato di lei, o che dice di esserlo, è un gentiluomo, non è vero? E con<br />

parentele altolocate, credo.<br />

Un senso nauseante di umiliazione prese la donna; piegò la testa e si asciugò gli occhi colle mani<br />

tremanti. Mormorò:<br />

- Sybil ha una madre. Io non l'avevo.<br />

Il ragazzo ne fu commosso. Venne verso di lei e si chinò a baciarla.<br />

- Mi dispiace se ti ho dato un dolore chiedendoti del babbo disse; - ma non potevo farne a meno.<br />

Ora devo andare. Addio. Non dimenticare che ora hai soltanto una figlia a cui badare; e credi a<br />

me: se quell'uomo fa del male a mia sorella, io scoprirò chi è, lo ritroverò e lo ammazzerò come un<br />

cane. Lo giuro.<br />

La folle esagerazione della minaccia, il gesto passionale che lo accompagnava, le parole<br />

pazzescamente melodrammatiche le fecero sembrare più vivida la vita. Si ritrovò in un'atmosfera<br />

che le era familiare; respirò più liberamente e per la prima volta da molti mesi provò una vera<br />

ammirazione per suo figlio. Le sarebbe piaciuto prolungare la scena sulla stessa scala emozionale,<br />

ma lui tagliò corto. C'era da portar giù il bagaglio e da cercare le sciarpe; l'uomo di fatica della<br />

pensione andava su e giù; bisognò contrattare col vetturino; il momento andò perso in tutti quei<br />

dettagli volgari. Fu con un rinnovato senso di delusione che la madre sventolò dalla finestra il<br />

logoro fazzoletto di trina quando il figlio se ne andò. Si rendeva conto che una grande occasione<br />

era andata sprecata, ma si consolò dicendo a Sybil quanto sarebbe stata desolata la sua<br />

esistenza ora che le restava soltanto una figlia a cui badare. Si ricordò della frase: le era piaciuta.<br />

Della minaccia non disse niente. Era stata formulata vivacemente e drammaticamente. Disse a se<br />

stessa che un giorno o l'altro ne avrebbero riso tutti insieme.<br />

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