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Dorian si unì a lui. L'aria aromatica e frizzante, le luci brune e rosse che apparivano nel bosco, le<br />
grida rauche dei battitori che si alzavano ogni tanto e alle quali seguivano gli spari secchi dei fucili<br />
lo affascinavano e gli davano un delizioso senso di libertà. La noncuranza della felicità, la suprema<br />
indifferenza della gioia si erano impadronite di lui.<br />
Di colpo, a una ventina di metri da loro, una lepre, con gli orecchi dalla punta nera dritti, spinta in<br />
avanti dalle lunghe zampe posteriori, sbucò da un folto cespuglio di erbe aride correndo come una<br />
freccia in direzione di un folto di ontani. Sir Geoffrey imbracciò il fucile; ma nella grazia dei<br />
movimenti dell'animale c'era qualcosa che affascinò stranamente Dorian Gray e lo fece gridare<br />
subito:<br />
- Non sparare, Geoffrey. Lasciala vivere.<br />
- Che sciocchezza, Dorian! - rise il suo compagno e mentre la lepre stava per balzare nel folto<br />
sparò. Si sentirono due gridi:<br />
quello di una lepre ferita, che è tremendo, e quello di un uomo in agonia, che è ancora più<br />
tremendo.<br />
- Signore Iddio! - esclamò Sir Geoffrey. - Ho colpito un battitore! Ma che idiota, a mettersi così<br />
davanti ai fucili! Voi, laggiù, smettete di sparare! - gridò a voce altissima. C'è un ferito.<br />
Il capo dei guardacaccia arrivò di corsa con un bastone in mano.<br />
- Dove, signore? dov'è? - gridò; e nello stesso momento il fuoco cessò su tutta la linea.<br />
- Qui - rispose Sir Geoffrey, furibondo, affrettandosi verso il folto. - Perché diavolo non tenete<br />
indietro i vostri uomini? Per oggi la mia caccia è rovinata.<br />
Dorian li seguì con lo sguardo mentre penetravano nel boschetto di ontani, scostando i rami esili e<br />
flessuosi. Dopo poco tornarono fuori, trascinandosi dietro un corpo nella luce del sole. L'orrore gli<br />
fece girare la testa; gli sembrò che la sventura lo seguisse dovunque. Sentì Sir Geoffrey chiedere<br />
se l'uomo era proprio morto e il guardacaccia rispondere affermativamente. Tutto il bosco,<br />
improvvisamente, gli sembrò pieno di volti umani; sentì il calpestìo di migliaia di piedi e il ronzio<br />
sommesso delle voci. Un grande fagiano dal petto di rame venne a svolazzare tra i rami sulle loro<br />
teste.<br />
Dopo pochi momenti che, nello stato di turbamento in cui era, gli sembrarono ore interminabili di<br />
sofferenza, sentì una mano che gli si posava sulla spalla; trasalì e si girò.<br />
- Dorian - disse Lord Henry, - sarà meglio dire che per oggi la battuta è sospesa. Continuarla non<br />
farebbe buona impressione.<br />
- Harry, vorrei che fosse sospesa per sempre - rispose, amaro. E' tutta una cosa ripugnante e<br />
crudele. Quell'uomo è...<br />
Non riuscì a finire la frase.<br />
- Temo di sì - rispose Lord Henry. - La scarica l'ha colpito in pieno petto. La morte deve essere<br />
stata istantanea. Vieni, andiamo a casa.<br />
Camminarono fianco a fianco per una cinquantina di metri in direzione del viale, senza pronunciare<br />
una sola parola; poi Dorian guardò Lord Henry e disse, con un profondo sospiro:<br />
- Brutto presagio, Harry; bruttissimo presagio.<br />
- Che cosa? - chiese Lord Henry. - Ah, sì, quest'incidente. Ma, amico mio, era inevitabile. La colpa<br />
è tutta dell'uomo; perché si è messo davanti ai fucili? E poi la cosa non ci riguarda.<br />
Naturalmente è piuttosto seccante per Geoffrey. Impallinare i battitori non è una bella cosa; la<br />
gente pensa che chi l'ha fatto sia uno che spara all'impazzata, e Geoffrey non lo è; è un tiratore<br />
molto preciso. Ma parlarne non serve a niente.<br />
Dorian scosse la testa.<br />
- E' un brutto presagio, Harry. Ho la sensazione che qualcosa di orribile stia per succedere a<br />
qualcuno di noi; a me, forse aggiunse, passandosi la mano davanti agli occhi con un gesto di<br />
paura.<br />
L'altro rise.<br />
- Dorian, al mondo c'è una sola cosa orribile, la noia; è l'unico peccato che non trova perdono. Ma<br />
non è probabile che noi ne soffriremo, a meno che a pranzo questa gente non continui a<br />
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