6. Naturalismo
6. Naturalismo 6. Naturalismo
AVANGUARDIE ARTISTICHE tra Ottocento e Novecento Il periodo delle AVANGUARDIE ARTISTICHE si può circoscrivere tra il 1870 e il 1930 - NATURALISMO - SIMBOLISMO - FUTURISMO - DADAISMO - ESPRESSIONISMO - SURREALISMO
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AVANGUARDIE ARTISTICHE<br />
tra Ottocento e Novecento<br />
Il periodo delle<br />
AVANGUARDIE ARTISTICHE<br />
si può circoscrivere tra il 1870 e il 1930<br />
- NATURALISMO<br />
- SIMBOLISMO<br />
- FUTURISMO<br />
- DADAISMO<br />
- ESPRESSIONISMO<br />
- SURREALISMO
TENDENZE STORICHE<br />
Teatro di fine Ottocento<br />
L’istanza realista propugnata da Denis Diderot<br />
(1713 – 1784), sopraffatta dall’onda romantica,<br />
resta latente finché non esplode con il<br />
NATURALISMO<br />
considerato la prima delle<br />
AVANGUARDIE ARTISTICHE
Principale teorico del <strong>Naturalismo</strong><br />
Émile Zola (1840-1902)
Zola auspicava che nascesse anche in teatro<br />
un movimento naturalista<br />
Le Naturalisme au théâtre<br />
(1881)
CANONI DEL NATURALISMO<br />
- applicazione del metodo scientifico al mondo<br />
dell’arte<br />
- imparzialità e impersonalità dell'artista nell'atto<br />
della creazione<br />
- ispirazione ai principi del darwinismo
- l'autore deve rimanere un osservatore<br />
dell'ambiente senza intervenire con la sua<br />
sensibilità personale sulle cose che descrive e<br />
sui personaggi presentati<br />
- scenografie che riproducono ambienti di vita<br />
reale<br />
- luci e suoni devono essere realistici per meglio<br />
interagire con l'ambiente<br />
- nuovo linguaggio gestuale tratto da azioni<br />
quotidiane<br />
- principio della quarta parete
Il giardino sul retro, Adolph Menzel, 1850
Colazione in giardino, Giuseppe De Nittis, 1883
Il passaggio del treno, Adolfo Tommasi, 1885
Convinto estimatore delle teorie di Zola<br />
André Antoine (1858-1943)<br />
attore dilettante appassionato di teatro,<br />
dopo aver dato le dimissioni<br />
dalla Compagnia del Gas nella quale lavorava<br />
fonda il<br />
30 marzo 1887<br />
il<br />
THÉÂTRE LIBRE<br />
una modesta sala di 350 posti nel<br />
quartiere di Montmartre a Parigi
André Antoine (1858-1943)<br />
- Direttore teatrale indipendente, dal teatro<br />
commerciale come da quello amatoriale<br />
- Deciso a creare un teatro d’autore anziché d’attore<br />
- Intenzionato a far conoscere al pubblico giovani<br />
scrittori debuttanti
Per realizzare il suo progetto e<br />
sfuggire ai divieti della censura<br />
crea l’associazione<br />
LA SOCIÉTÉ DU THÉÂTRE LIBRE<br />
chiedendo al pubblico di fornire i sussidi al teatro<br />
sotto forma di<br />
ABBONAMENTI
Grande novità del<br />
THÉÂTRE LIBRE<br />
il<br />
REPERTORIO<br />
Mancava in Francia un repertorio moderno di<br />
carattere letterario<br />
Antoine aprì il suo teatro al repertorio<br />
straniero<br />
russo (Tolstoj)<br />
scandinavo (Ibsen)<br />
tedesco (Hauptmann)
L’attore non uscirà più costantemente dal quadro<br />
dove si muove per atteggiarsi davanti al pubblico;<br />
si aggirerà tra i mobili, tra gli accessori e il suo<br />
gioco scenico si arricchirà di queste mille<br />
sfumature e di questi mille particolari diventati<br />
indispensabili per fissare e comporre logicamente<br />
un personaggio.
Sparendo il movimento propriamente meccanico,<br />
gli effetti di voce, i gesti empirici e ridondanti – con<br />
la semplificazione e il ritorno alla realtà dell’azione<br />
teatrale – l’attore sarà ricondotto ai gesti naturali e<br />
sostituirà con un lavoro di composizione gli effetti<br />
tratti unicamente dalla voce; le espressioni si<br />
appoggeranno su degli accessori familiari e reali, e<br />
una matita capovolta, una tazza rovesciata,<br />
saranno altrettanto significative, di un effetto<br />
altrettanto intenso sullo spirito dello spettatore,<br />
delle esagerazioni magniloquenti del teatro<br />
romantico<br />
André Antoine, Théâtre Libre, 1890. Citato in Luigi Allegri,<br />
L’artificio e l’emozione, Roma-Bari, Laterza, 2009, p. 28
10 febbraio 1888<br />
va in scena al<br />
THÉÂTRE LIBRE<br />
La potenza delle tenebre<br />
di Lev Tolstoj
Il dramma si svolge in un<br />
VILLAGGIO CONTADINO<br />
in un’atmosfera cupa<br />
percorsa da violente passioni<br />
Unico attore professionista<br />
Auguste-Marie Wisteux, detto Mévisto<br />
Gli altri attori<br />
tutti dilettanti
DRAMMATURGIA<br />
nasceva dall’osservazione della realtà<br />
improntata alla ricerca del vero<br />
RECITAZIONE<br />
improntata a un tono naturale
COSTUMI<br />
non più lussuosi abiti alla moda<br />
forniti direttamente da alcuni rifugiati<br />
politici russi<br />
GLI ATTORI<br />
agivano come se fossero dentro una<br />
stanza, ignorando la presenza del pubblico
GLI ATTORI<br />
interagivano,<br />
lavoravano insieme,<br />
si muovevano come creature umane<br />
Ricreano una<br />
tranche de vie<br />
in scena<br />
[Fazio, pp. 40-41]
SCENA<br />
spesso rappresenta ancora una stanza<br />
ma disposta secondo una<br />
prospettiva obliqua,<br />
asimmetrica<br />
Sparite le quinte<br />
resta comunque il<br />
fondale dipinto
Adozione di<br />
SCENOGRAFIE INDIVIDUALIZZATE<br />
create appositamente per una specifica<br />
messa in scena
MOBILI<br />
PORTE<br />
FINESTRE<br />
MANIGLIE<br />
SOPRAMMOBILI<br />
LAMPADE<br />
Tutti elementi autentici<br />
fondamentali per favorire la recitazione<br />
naturale degli attori
È l’ambiente che determina il movimento<br />
dei personaggi e non il movimento dei<br />
personaggi che determina l’ambiente<br />
[A. Antoine, L’Invention de la mise en scène, Arles,<br />
Actes Sud, 1999, p. 79]
IMPIANTO SCENICO<br />
suddiviso in settori numerati<br />
Cahiers de mise en scène<br />
contengono frecce e annotazioni sul<br />
movimento degli attori in relazione allo<br />
spazio dell’intero palcoscenico<br />
Manca<br />
l’interpretazione psicologica dei<br />
personaggi
André Antoine, En famille, di O. Méténier, Théâtre Libre, 1887
L’assommoir, di Emile Zola, al Théâtre de la Porte St. Martin,<br />
1900, adattamento di William Busnach e Octave Gatineau
Aprile 1895<br />
THÉÂTRE LIBRE<br />
definitivamente chiuso<br />
Dal 1897<br />
André Antoine<br />
dirige un nuovo teatro<br />
il<br />
THÉÂTRE ANTOINE<br />
(sul boulevard de Strasbourg)
Dalla stagione 1902-1903<br />
nel lavoro di André Antoine<br />
la mise en scène<br />
acquista priorità assoluta<br />
[Fazio, p. 46]
André Antoine, La terre, di Emile Zola al Théâtre Antoine, 1902
Spettacolo di un<br />
realismo stupefacente<br />
in scena<br />
ANIMALI VIVI<br />
(vacche, polli, cani, montoni)
Antoine<br />
si prende più libertà per quanto riguarda<br />
l’ambiente e i movimenti scenici<br />
sostituisce spesso le didascalie dell’autore<br />
con altre lunghe didascalie di sua mano
PERSONAGGI<br />
maggiormente tratteggiati dal punto di<br />
vista psicologico<br />
DIALOGO<br />
più colloquiale
NOTE DI ANTOINE<br />
somigliano a una partitura musicale<br />
(ritmo anche nel teatro naturalista)<br />
Intento di imprimere<br />
VELOCITÀ CINEMATOGRAFICA<br />
alle sue messinscene
1906<br />
Antoine è nominato direttore del<br />
THÉÂTRE ODÉON<br />
(secondo teatro nazionale di Francia)
In questa fase<br />
Antoine si propone di mettere in scena<br />
I CLASSICI<br />
LE OPERE DI SHAKESPEARE<br />
Rispettando tre regole:<br />
- recitare il testo integralmente<br />
- iscrivere l’opera nel contesto del tempo<br />
- maggiore esattezza possibile nella<br />
rappresentazione
MESSINSCENE ALL’ODÉON<br />
Tartuffe<br />
di Molière<br />
Re Lear, Giulio Cesare, Romeo e Giulietta,<br />
Troilo e Cressida<br />
di Shakespeare<br />
Faust<br />
di Goethe
Jules Caesar, mise en scène d'Antoine à l'Odéon, 190<strong>6.</strong>
Vieille renommée, pièce d'Alfred Athys rappresentata al Théâtre<br />
Antoine il 3 aprile 1906 (mise en scène d'André Antoine)
ESPERIENZA AL THÉÂTRE ODÉON<br />
economicamente fallimentare<br />
1914<br />
Antoine abbandona la direzione del teatro<br />
e il suo lavoro di regista teatrale<br />
Si dedicherà prima al cinema<br />
poi all’attività giornalistica<br />
(di critico teatrale e cinematografico)
ANTOINE<br />
non ha inventato la regia<br />
ANTOINE<br />
può essere considerato un riformatore<br />
accorto e tenace
ANTOINE<br />
applica alla drammaturgia del naturalismo<br />
una pratica scenica<br />
già acquisita sui<br />
TEATRI DI BOULEVARD<br />
per le<br />
pièces bien faites<br />
da registi come<br />
MONTIGNY<br />
PERRIN<br />
MOREL
ANTOINE<br />
è il primo<br />
praticien de théâtre<br />
che intellettualizza il lavoro teatrale
ANTOINE<br />
la mise en scène<br />
non è più solo un’operazione pratica ma un<br />
COORDINAMENTO DI TUTTI I DATI DELLO<br />
SPETTACOLO<br />
all’unità di impressione dell’insieme
K. Stanislavskij, Lo Zar Fëdor, di Aleksej Tolstoj, Teatro d’Arte di<br />
Mosca, 1898
K. Stanislavskij, Il gabbiano, di Anton Cechov, I atto, Teatro d’Arte di<br />
Mosca, 1898
K. Stanislavskij, Il gabbiano, di Anton Cechov, IV atto, Teatro d’Arte<br />
di Mosca, 1898