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Il Conservatorio delle Fieschine: un esempio di Welfare nel Settecento

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La Repubblica <strong>di</strong> Genova ha realizzato, dal Quattrocento<br />

e fin oltre la sua formale scomparsa al Congresso <strong>di</strong> Vienna<br />

(novembre 1814), <strong>un</strong> originale progetto <strong>di</strong> <strong>Welfare</strong> State, <strong>un</strong>a politica<br />

assistenziale <strong>nel</strong>la quale lo Stato, relativamente “leggero” riguardo<br />

ad altri settori, e i maggiorenti privati intervennero con <strong>un</strong>a energia<br />

<strong>di</strong>fficilmente riscontrabile in altri paesi d’Europa.<br />

L’ancien régime, sotto la Lanterna,<br />

ebbe sguardo caritatevole e solidale:<br />

istituzioni come gli ospedali <strong>di</strong> Pammatone<br />

e degli Incurabili, o l’Albergo<br />

dei Poveri, o ancora il lavoro del<br />

Magistrato della Misericor<strong>di</strong>a (per<br />

l’assistenza a domicilio) e lasciti <strong>delle</strong><br />

famiglie patrizie contribuivano a fare<br />

dell’entità statale genovese qualcosa<br />

<strong>di</strong> assai particolare <strong>nel</strong>la lotta contro<br />

la povertà e i pericoli, costantemente<br />

in agguato, della umana degradazione.<br />

Piuttosto che paternalisticamente,<br />

l’intervento <strong>delle</strong> Opere pie<br />

f<strong>un</strong>zionava tuttavia come realistico<br />

ammortizzatore sociale, concepito<br />

<strong>nel</strong>lo spirito cristiano, e si rivelò spesso<br />

<strong>un</strong> sistema efficace per allentare le<br />

tensioni in <strong>un</strong>a realtà relativamente<br />

poco equilibrata, sul piano della <strong>di</strong>stribuzione<br />

della ricchezza.<br />

<strong>Il</strong> capitolo settecentesco, <strong>nel</strong>la l<strong>un</strong>ga<br />

storia del <strong>Welfare</strong> genovese, viene<br />

spesso avvolto dall’ombra, a causa <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong> giu<strong>di</strong>zio storiografico sostanzialmente<br />

negativo, e assai ingiusto, che<br />

con <strong>un</strong>’operazione “a tesi” vuole per<br />

forza trovare <strong>nel</strong>la Repubblica dei<br />

Magnifici e <strong>nel</strong>la sua classe <strong>di</strong>rigente<br />

patrizia <strong>di</strong>fetti tali da giustificarne<br />

l’arbitraria fine politica. Nel <strong>Settecento</strong>,<br />

la “forbice” tra ricchezza e miseria<br />

si era allargata, nei territori genovesi;<br />

i conti “sani” e il formidabile<br />

cre<strong>di</strong>to internazionale dei finanzieri<br />

repubblicani erano emblemi <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

invi<strong>di</strong>abile con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> prosperità<br />

ai piani superiori della piramide civile;<br />

l’aumento della miseria, l’altissimo<br />

numero <strong>di</strong> men<strong>di</strong>canti non costituivano<br />

tuttavia <strong>un</strong>a “colpa” <strong>di</strong> chi reg-<br />

Storia<br />

geva lo Stato o <strong>di</strong> chi godeva privilegi.<br />

La delicata congi<strong>un</strong>tura europea –<br />

soprattutto dopo la guerra dei Sette<br />

Anni (1756-1763) e le prime avvisaglie<br />

della <strong>di</strong>rompente crisi francese<br />

che portò alla rivoluzione – aveva obbligato<br />

artigiani e piccoli commercianti<br />

a rivolgersi al Monte <strong>di</strong> Pietà,<br />

la quattrocentesca istituzione che<br />

elargiva prestiti ai meno abbienti; la<br />

crescente pressione sulla Superba <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong> contado povero e non soltanto li-<br />

gure (che si sarebbe ostinatamente<br />

manifestata dopo l’annessione al regno<br />

sardo, anche a causa degli effetti<br />

nefasti, sul l<strong>un</strong>go periodo, del blocco<br />

continentale napoleonico e del<br />

blocco navale inglese) incise egualmente<br />

a limitare l’oggettiva portata<br />

degli interventi caritatevoli.<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>battito sulla questione, a quel tempo,<br />

si fece serrato. Voci <strong>di</strong> stampo illuminista,<br />

tra le quali quella dell’acuto<br />

Giovan Battista Grimal<strong>di</strong>, si leva-<br />

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