Benvenuti a “Novolandia”, città nella città - Il Reporter
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l’inchiesta<br />
9<br />
POPOLI. Dei 7.641 stranieri Ue residenti a Firenze, 4.453 provengono dalla Romania<br />
La comunità rumena è la più numerosa<br />
L’INTERVISTA<br />
Parla Fabio Bracci, Ufficio Immigrazione<br />
“Stigmatizzazione ingiustificata”<br />
all’Ufficio Immigrazione, noto<br />
Dcrocevia di stranieri, Fabio<br />
Bracci esprime il suo punto di vista<br />
sulla presenza della comunità rumena<br />
a Firenze.<br />
Di rumeni si parla tanto, ma in<br />
pochi hanno le idee chiare. Perché<br />
accade?<br />
<strong>Il</strong> problema è che da qualche anno<br />
oramai si è venuto a creare, a Firenze<br />
come nel resto d’Italia, un clima di<br />
diffidenza e paura che rende difficile<br />
l’inserimento degli stranieri. Senza<br />
alcun dubbio i media hanno contribuito<br />
in manie-<br />
ra decisiva a<br />
costruire questa<br />
immagine<br />
distorta, che<br />
non ha nulla<br />
a che vedere<br />
con la realtà.<br />
Non è corretto<br />
infatti pensare<br />
che una comunità possa essere più o<br />
meno pericolosa di un’altra.<br />
Si tratta di un vero e proprio clima<br />
di pressione sociale?<br />
Molti rumeni da anni abitano <strong>nella</strong><br />
nostra <strong>città</strong>, lavorano regolarmente<br />
e, nonostante ciò, continuano a subire<br />
una forte discriminazione sociale.<br />
Loro lo percepiscono e ne devono<br />
subire l’offesa. Credo che questa<br />
“stigmatizzazione” sia del tutto ingiustificata,<br />
soprattutto perché spesso<br />
influisce in maniera negativa sulle<br />
persone oneste e sulla loro qualità di<br />
vita. Non bisogna mai generalizzare<br />
o attribuire la colpa di un crimine ad<br />
un’intera comunità: sarebbe un atteggiamento<br />
superficiale e sbagliato,<br />
dettato non di rado dall’ignoranza in<br />
materia.<br />
Chi sono allora i rumeni?<br />
I rumeni sono cittadini europei ed<br />
in quanto tali posseggono uno status<br />
civile che<br />
dovrebbe tutelarli<br />
da ogni<br />
tentativo di<br />
emarginazione<br />
sociale. A mio<br />
parere dunque,<br />
la loro<br />
unica sfortuna<br />
è stata quella<br />
di essere costretti ad emigrare in un<br />
momento storico e sociale delicato,<br />
disagevole. A tal proposito, il report<br />
sull’immigrazione da noi pubblicato<br />
qualche tempo fa, rappresenta per<br />
Firenze un importante strumento di<br />
conoscenza, utile per aiutare i citta-<br />
I rumeni sono cittadini<br />
europei ed in quanto tali<br />
posseggono uno status<br />
civile che dovrebbe<br />
tutelarli da ogni tentativo di<br />
emarginazione sociale<br />
dini a creare una comunità più coesa<br />
e solidale.<br />
/S.K.<br />
La maggior parte di loro è arrivata in età giovane, intorno alla fine degli<br />
anni novanta, e le statistiche riportano dati di immigrazione in crescita,<br />
con una distribuzione sul territorio fiorentino piuttosto uniforme<br />
Simele Kruklidis<br />
Ogni giorno la parola “rumeno” viaggia<br />
di bocca in bocca per tutta Firenze, portando<br />
con sé decine di significati, quasi<br />
sempre negativi: “zingaro”, “rom”, “ladro”,<br />
“furfante”, “stupratore”, queste sono le principali<br />
connotazioni del termine. Ma, al di là della confusione<br />
linguistica e della facilità con cui si radica lo<br />
stereotipo, sarebbe utile, una volta per tutte, capire<br />
davvero chi sono i rumeni, cosa fanno e soprattutto<br />
se sono pericolosi così come li descrive la cronaca<br />
locale. Per imparare qualcosa in più, bisogna partire<br />
da un presupposto fondamentale: dal 2007 la Romania<br />
fa parte dell’ Unione Europea e questo significa<br />
che i rumeni possono muoversi liberamente nel nostro<br />
Paese. Passiamo adesso ai numeri: i residenti<br />
rumeni a Firenze rappresentano,<br />
da soli, oltre il 50% della popolazione<br />
comunitaria immigrata.<br />
Si considera quindi che dei<br />
7.641 stranieri dell’Ue, 4.453<br />
siano rumeni. La maggior parte<br />
di loro è arrivata in età giovane,<br />
intorno alla fine degli anni novanta e le statistiche riportano<br />
dati di immigrazione in crescita costante. Si<br />
tratta di centinaia di persone, regolari, che abitano<br />
accanto a noi e che passano per lo più inosservate,<br />
almeno finché qualche spiacevole fatto di cronaca,<br />
che sia un furto o uno stupro, non le mette tutte sotto<br />
accusa. Immaginare cosa fanno i rumeni per gua-<br />
In molti hanno il diploma,<br />
il 10 per cento la laurea,<br />
ma si adattano<br />
a qualsiasi mestiere<br />
dagnarsi il pane quotidiano non è poi così difficile.<br />
Nonostante in molti abbiano in mano un diploma<br />
ed alcuni anche una laurea (circa il 10,1 per cento),<br />
i più intraprendono quei lavori che noi abbiamo da<br />
tempo “abbandonato”: di buon grado si reinventano<br />
muratori, imbianchini, operai, badanti, segretari,<br />
camerieri e si adattano bene a qualunque mestiere.<br />
La loro distribuzione sul territorio, secondo gli studi<br />
condotti dal Comune, appare piuttosto uniforme,<br />
anche se sembra interessare soprattutto i quartieri<br />
1 e 5 ed in particolar modo l’area di Careggi. Una<br />
presenza consistente è visibile anche nelle zone di<br />
viale dei Mille, piazza Oberdan, via Faentina, Cure,<br />
San Salvi, Bellariva, e nel quartiere 4 verso l’Isolotto<br />
Sud, Legnaia e Ponticelli. Meno coinvolto invece<br />
il quartiere 3. Ad ogni modo, tralasciando<br />
per un momento i dati,<br />
quel che emerge è il ritratto di<br />
una comunità vasta, volenterosa,<br />
abbastanza bene inserita, ma che<br />
fatica a farsi accettare. I fiorentini<br />
infatti la temono <strong>nella</strong> maniera<br />
più assoluta ed i casi di delinquenza riportati dalla<br />
cronaca locale di certo non favoriscono il clima di<br />
indulgenza. Inutile negarlo, sotto gli occhi di tutti si<br />
profila l’enorme difficoltà di convivenza tra culture<br />
diverse. Ed il trucco per non farsi prendere dall’intolleranza<br />
resta sempre lo stesso: non confondere la<br />
delinquenza di uno, con l’innocenza di altri.