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Benvenuti a “Novolandia”, città nella città - Il Reporter

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22 Aprile 2009<br />

tempo libero<br />

FUORI PORTA. Con il ritorno della bella stagione inizia il periodo delle gite all’aria aperta<br />

Primavera, la scampagnata è servita<br />

Simele Kruklidis<br />

Dopo lunghi mesi trascorsi a patire il freddo e la pioggia, fi nalmente possiamo svegliarci<br />

dal letargo: è primavera. <strong>Il</strong> sole è ancora pallido ed incerto, ma accarezza la pelle quel tanto<br />

che basta per far venir voglia di lasciare i nostri accoglienti rifugi invernali, per godere<br />

della natura che di nuovo fi orisce e delle <strong>città</strong> che tornano ad animarsi. Di primo acchito<br />

tutti vorrebbero fuggire lontano, lasciandosi alle spalle il lavoro e le preoccupazioni, ma il più delle<br />

volte il portafoglio magro ed i giorni liberi riducono ampiamente il raggio di scelta delle destinazioni.<br />

Tanto più se a spostarsi è un’intera famiglia, poiché il costo della gita sale non di poco. Così, sono<br />

sempre più numerosi i fi orentini che, unendo l’utile al dilettevole, decidono di rimanere entro i confi ni<br />

della Toscana, spendendo poco ed offrendosi una piccola vacanza di tutto rispetto. Dalle splendide<br />

colline del Chianti alle cittadine medievali, tutta la regione offre centinaia di spunti per trascorre una<br />

giornata o un intero fi ne settimana all’insegna della cultura e del benessere. Un suggerimento? <strong>Il</strong> primo<br />

passo utile per organizzarsi è capire che genere di escursione si vuole intraprendere: questo signifi ca<br />

non solo valutare risorse e tempo utile, ma optare anche per una meta che metta d’accordo tutti. Per<br />

esempio, la vacanza culturale che segue tappa dopo tappa musei, conventi ed opere d’arte, è adatta ad<br />

un turista più maturo o magari ad una coppia: da evitare invece se si hanno bambini, che con tutte le<br />

QUANDO BEL TEMPO<br />

FA RIMA CON GITA<br />

Una rondine non fa primavera, ma una Dalle porte delle casine in pietra, spesso<br />

gita sì. Come animali usciti dal letargo, ap- si aff acciano inglesi e tedeschi che hanno<br />

pena un raggio di sole riscalda le giornate, messo radici da tempo tra ulivi e vigneti.<br />

i fi orentini si organizzano e partono per Gente che ormai, il toscano doc, lo man-<br />

avvincenti gite domenicali. All’insegna gia a colazione. E poi c’è un’altra scuola di<br />

della sobrietà, questo è certo. Niente di pensiero. Quelli che il weekend vanno al<br />

lontanamente paragonabile alle paranze mare. Si fa per dire, ovviamente. La tem-<br />

che metterebbero in scena i melodramperatura ancora non consente di mettersi<br />

matici napoletani, che per un picnic por- in costume a prendere il sole, ma molti dei<br />

tano con sé una vagonata di cibo pronto. I pionieri della Versilia si avventurano verso<br />

toscani si accontentano di una bella man- la spiaggia per il solo gusto di mangiare<br />

giata in una trattoria di provincia, maga- del pesce, sfoggiare occhialoni e pantalori<br />

sotto un pergolato fi orito, <strong>nella</strong> quale ni bianchi e fare una passeggiata sul lun-<br />

si illudono SEMPRE di mangiare (e bere) gomare a guardare le vetrine. Dopodichè,<br />

bene e di spendere poco. Niente di meno senza neanche mettere un piede sulla<br />

probabile. Una volta fi nito il banchetto, si sabbia, si godono una coda rientrando in<br />

avviano alla scoperta di borghi e paesini, <strong>città</strong>. <strong>Il</strong> tutto per il solo gusto di raccontare<br />

girandoli con facce stupite e compiaciute, sornioni ai colleghi in uffi cio: “Ah! Questo<br />

come se si trovassero su un altro pianeta. fi ne settimana sono stato al mare”. Sarà.<br />

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probabilità si annoierebbero. I luoghi “papabili” sono a dir poco numerosi: per citarne alcuni, c’è l’abbazia<br />

di Monte Oliveto, quella Benedettina di San Gaudenzio, ed ancora la certosa di Farneta a Lucca,<br />

ed il convento de la Verna in Casentino. Ma la gita può essere orientata anche alla salute, ed in tal caso<br />

sono d’obbligo le escursioni nel verde e le camminate lungo le viuzze dei borghi d’altri tempi. Oppure<br />

può essere dedicata alla gastronomia, facendo un salto a Colonnata o scovando qualche sagra di paese.<br />

Di possibilità ce ne sono per tutti i gusti ed età, dai ruderi di Castelvecchio, alle cave di Carrara, dai<br />

colori del Casentino ai mulini del Mugello, dal parco migliarino di San Rossore ai soffi oni di Larderello.<br />

Si tratta solo di prendere carta e penna ed organizzare, mappa in mano, il percorso più adatto alle<br />

vostre esigenze. Dopodiché, infi latevi vestiti comodi, zaino in spalla e, perché no, organizzate un bel<br />

pic-nic: la gita perfetta di inizio primavera è servita.<br />

TOUR<br />

ITINERARIO 1 GIORNO<br />

Mugello, antichi mulini ad acqua<br />

Una piccola gita all’insegna della tradizione, per riscoprire i mestieri del passato, fa tappa nel Mugello.<br />

Questa zona è infatti disseminata di otto splendidi mulini ad acqua, oggi visitabili su prenotazione,<br />

alcune case-museo che raccolgono antichi attrezzi da lavoro e graziose botteghe artigiane. A<br />

Borgo San Lorenzo c’è il Mulino Margheri, risalente all’anno 845 ed il Mulino di Grezzano, del 1580<br />

circa, divenuto vero e proprio museo. Spostandosi a Firenzuola e dintorni, si incontrano il mulino di<br />

Valtellere, splendidamente restaurato, quello più spartano di Razzaiole ed il mulino dei Lotti: a pochi<br />

passi da qui, vale una visita il Museo della pietra serena, aperto nei week end.<br />

ITINERARIO 2 GIORNI<br />

Dalle cave di Carrara alle Alpi<br />

La prima tappa verso le conche marmifere conduce a Carrara: qui, le splendide cave di Fantiscritti,<br />

Colonnata e Ravaccione costituiscono il lato più imponente dei bacini apuani ed off rono una superba<br />

vista dei maestosi ravaneti sui fi anchi dei Monti Serrone Maggiore e Spallone. La sera, di ritorno<br />

a Carrara, si può fare una tappa nel luminoso paesino di Torano e la suggestiva piazza Alberica. <strong>Il</strong><br />

giorno seguente si arriva in poco tempo a Campocecina, località montana delle Alpi Apuane settentrionali:<br />

dei numerosi sentieri panoramici che si possono imboccare, il monte Borla ed il monte<br />

Sagro regalano la visione di una natura rigogliosa.<br />

ITINERARIO 3 GIORNI<br />

Volterra – Larderello – Massa Marittima<br />

<strong>Il</strong> primo giorno dell’ itinerario è dedicato a Volterra: si parte subito dal museo etrusco Guarnacci, uno<br />

tra i più antichi e completi del suo genere e, dopo pranzo, vivamente consigliato è un giro in piazza<br />

dei Priori, sulla quale si aff acciano splendidi edifi ci, come il Palazzo Vescovile o Palazzo Pretorio. Da<br />

non perdere il Duomo e l’anfi teatro romano. <strong>Il</strong> secondo giorno, dopo grandi curve panoramiche<br />

sulle colline, si arriva a Saline, antico centro per l’estrazione del sale minerale ed ai soffi oni boraciferi<br />

di Larderello. L’ultimo giorno del mini viaggio tocca Massa Marittima, le spiagge di Follonica ed in<br />

particolar modo Cala Violina, baia sabbiosa di grande bellezza, premiata anche da Legambiente.

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