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Benvenuti a “Novolandia”, città nella città - Il Reporter

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2 Aprile 2009 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

PERETOLA. Qualche ora in compagnia degli abitanti delle zone più vicine all’aeroporto Vespucci<br />

Cronaca di un giorno di ordinario rumore<br />

Un aereo in volo sopra i tetti<br />

La vita a Brozzi, Quaracchi e dintorni sembra essere scandita<br />

dagli atterraggi e dai decolli degli aerei, in media uno ogni 10/20<br />

minuti. Dal 2002 sono attive le rotte antirumore, e dallo scorso<br />

autunno un radar controlla che siano rispettate: ma – dice l’Arpat<br />

– la popolazione esposta aumenta<br />

Fannì Beconcini<br />

Piazza Primo Maggio, ore 12: un aereo solca il<br />

cielo di Brozzi levando un vortice di rumore e<br />

vento. Via di Cammori, Peretola, ore 12:30: il<br />

primo volo pomeridiano lascia nell’aria l’odore<br />

acre del cherosene. Via Pistoiese, ore 14: un aereo passa<br />

a qualche centinaio di metri dal viale ed è solo uno di una<br />

lunga serie di voli che, nel pomeriggio, si susseguono con<br />

una media di 4/5 passaggi all’ora. La vita nelle zone di<br />

Brozzi, Quaracchi e Peretola sembra essere scandita dagli<br />

atterraggi e dai decolli degli aerei del vicino aeroporto<br />

“Amerigo Vespucci”. Dal 2002 sono state attivate rotte<br />

antirumore per allontanare le traiettorie aeree dal centro<br />

abitato e, dall’autunno 2008, è in funzione un radar per<br />

controllare che queste rotte vengano effettivamente rispet-<br />

tate. Nonostante questo, recenti<br />

rilevamenti Arpat indicano<br />

che la popolazione esposta al<br />

rumore è aumentata rispetto<br />

al 2002, e che l’area in cui il<br />

rumore è più alto - sforando i<br />

limiti di legge - è proprio quella<br />

tra Peretola e Quaracchi. Non a caso, <strong>nella</strong> zona, dallo<br />

scorso mese di gennaio sono iniziati i sopralluoghi per un<br />

piano di risanamento acustico che interesserà gli alloggi<br />

di circa 200 famiglie. I dati Arpat fotografano una situazione<br />

sperimentata ogni giorno dagli abitanti di Brozzi,<br />

Quaracchi e Peretola, esposti ai disagi causati dai voli in<br />

arrivo o in partenza ogni 10/20 minuti. Disagi costituiti<br />

non solo dal rumore, ma anche da un inquinamento di<br />

tipo ambientale dovuto ai gas di scarico degli aerei e alle<br />

perdite di carburante. Sembra infatti essere questo uno dei<br />

motivi di maggiore preoccupazione per chi abita qui. “<strong>Il</strong><br />

rumore è molto fastidioso soprattutto in estate, quando gli<br />

aerei passano ogni cinque minuti - afferma la signora Ele-<br />

Uno dei motivi di maggiore<br />

preoccupazione per gli abitanti<br />

è poi rappresentato<br />

dall’inquinamento ambientale<br />

na, residente in via di Brozzi - ma purtroppo alla fi ne ci si<br />

abitua, mentre l’odore del cherosene e gli effetti tossici degli<br />

scarichi rimangono, con gravi danni alla nostra salute”.<br />

Elena si dichiara inoltre delusa perché, pur avendo ricevuto<br />

comunicazione dei sopralluoghi per gli interventi di<br />

risanamento acustico e fi ssato l’appuntamento, sta ancora<br />

aspettando l’arrivo dei tecnici. Una vicina aggiunge che<br />

personalmente non ha ricevuto nessuna comunicazione in<br />

merito ai sopralluoghi, e afferma che “comunque il pericolo<br />

rimane perché, al di là dell’inquinamento acustico,<br />

c’è il rischio di incidenti: gli aerei passano troppo bassi<br />

sull’abitato”. Secondo Mario, commerciante di Quaracchi,<br />

“è una questione di traiettorie, a seconda della direzione e<br />

del vento si percepisce più o meno il rumore, anche perché<br />

gli aerei non volano a meno di<br />

300 metri da terra. Noi che qui<br />

ci lavoriamo e basta ormai ci<br />

siamo abituati, il problema è<br />

per chi ci abita e la notte vorrebbero<br />

dormire”. I voli, infatti,<br />

continuano a pieno regime<br />

dalle sei della mattina fi no a mezzanotte – l’aeroporto<br />

chiude alle 23 ma sono permessi alcuni sforamenti di orario<br />

– come conferma la titolare di un circolo di Quaracchi:<br />

“A volte trema tutto e il cattivo odore è insopportabile, al<br />

rumore ci si abitua ma alla puzza no. Mettere i doppi vetri,<br />

come mi hanno detto che faranno in alcune abitazioni,<br />

serve fi no a un certo punto, perché nel momento in cui si<br />

aprono le fi nestre rumore e cattivi odori si ripresentano”.<br />

Si avvicina il tramonto, e gli aerei continuano a sfrecciare<br />

sopra il centro abitato, più o meno vicini agli isolati, più o<br />

meno rumorosi, più o meno maleodoranti. Di certo sempre<br />

meno amati dagli abitanti che si sentono defraudati di<br />

ore di sonno, salute e qualità della vita.<br />

L’INTERVENTO<br />

Obiettivo: effettuare i lavori entro l’anno<br />

Risanamento acustico<br />

per sessanta edifi ci<br />

iù di 16mila persone espo-<br />

Pste al rumore derivante dalle<br />

attività dell’aeroporto “Amerigo<br />

Vespucci” di Firenze: sono questi<br />

i dati raccolti dall’ultima indagine<br />

dell’Arpat, l’Agenzia regionale<br />

per la protezione ambientale della<br />

Toscana. Dati che fotografano una<br />

situazione le cui origini risalgono al<br />

potenziamento dello scalo e all’allungamento<br />

della pista avvenuti a<br />

partire dagli anni Ottanta. I rilevamenti<br />

dell’Arpat hanno registrato<br />

che, nonostante l’applicazione delle<br />

procedure antirumore, tra il 2002 e<br />

il 2007 si è verifi cato un incremento<br />

di circa il 15% della popolazione<br />

esposta al rumore. Ciò è dovuto sia<br />

all´aumento del numero di voli che<br />

alla presenza di nuovi insediamenti<br />

abitativi. A Firenze, l’area maggior-<br />

mente colpita<br />

risulta essere<br />

quella tra Peretola<br />

e Quaracchi,<br />

dove il rumore<br />

è più alto,<br />

tra i 60 e i 65<br />

decibel. E proprio in queste zone,<br />

da metà gennaio, è stato avviato<br />

un piano di risanamento acustico e<br />

sono stati effettuati sopralluoghi per<br />

identifi care le tipologie di intervento<br />

necessarie. In tutto sono stati individuati<br />

60 edifi ci da risanare, per un<br />

totale di circa 200 famiglie residenti<br />

in via di Cammori, via Pistoiese, via<br />

San Bonaventura, via Cocco, via<br />

Agio, via di Brozzi, via della Saggina.<br />

L’obiettivo di Adf – la società<br />

Più di 16mila<br />

le persone esposte<br />

secondo i dati<br />

dell’ultima indagine<br />

che gestisce l’aeroporto fi orentino<br />

– e del Comune è quello di portare<br />

a termine gli interventi entro la fi ne<br />

dell’anno, come dichiara Francesco<br />

Martelli di Adf: “<strong>Il</strong> piano si è concentrato<br />

sulle zone maggiormente<br />

disturbate dall’attività aerea – spiega<br />

- e i lavori inizieranno dopo che<br />

il piano verrà condiviso dalla Commissione<br />

antirumore e approvato<br />

dagli enti preposti”. Secondo Andrea<br />

Biagioni, rappresentante del<br />

gruppo L.U.D.A, progetto di riqualifi<br />

cazione territoriale, il problema<br />

concerne l’ubicazione dello scalo<br />

e la tipologia dell’offerta aeroportuale:<br />

“Occorrerebbe agire innanzitutto<br />

sul numero di voli – dice - il<br />

risanamento acustico serve ma non<br />

basta… anche la rotazione della<br />

pista, ipotesi emersa recentemente,<br />

comporterebbe<br />

solo il dirottamento<br />

del<br />

rumore da una<br />

zona all’altra e<br />

non risolverebbe<br />

il problema,<br />

che non è semplicemente acustico<br />

ma riguarda la vivibilità del territorio”.<br />

<strong>Il</strong> progetto rientra negli interventi<br />

predisposti per il miglioramento<br />

della qualità della vita <strong>nella</strong><br />

zona compatibilmente alle necessità<br />

logistiche del Vespucci, da anni<br />

al centro di un dibattito che vede<br />

contrapporsi la volontà di creare un<br />

aeroporto fi orentino competitivo ed<br />

effi ciente e le esigenze di vivibilità<br />

dei cittadini della piana. /F.B.

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