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Benvenuti a “Novolandia”, città nella città - Il Reporter

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dossier 11<br />

CRISI/2. Non sono più solo le straniere ad accettare questo tipo di lavoro<br />

E le italiane tornano a fare le badanti<br />

Dalle agenzie interinali spiegano che oramai “tutti accettano tutto”<br />

e si adattano a mestieri diversi. Qualche extracomunitario rimpatria,<br />

e con una laurea in tasca ci si accontenta di un lavoro al call center<br />

Serena Wiedenstritt<br />

Iportali di annunci sono un buon indicatore. Da<br />

tempo non si trovavano fra le richieste di lavoro<br />

le parole “signora italiana” e “badante” o<br />

“colf” <strong>nella</strong> stessa frase. Complice la crisi, invece,<br />

oggi, basta una scorsa ai siti più frequentati per<br />

scoprire fra tante offerte di ragazze e donne ucraine,<br />

rumene e georgiane, un’abbondanza di annunci che<br />

suonano come questi due: “Signora 60enne italiana<br />

diplomata referenziata cerca lavoro come badante a<br />

persona sola con vitto alloggio stipendio massima<br />

serietà”, oppure “Signora italiana referenziata, auto<br />

munita, abile in cucina e piccoli lavori di sartoria<br />

cerca a Firenze lavoro come<br />

baby sitter, badante, colf”. Seguono<br />

indirizzi di posta elettronica<br />

e numeri di telefono.<br />

Non sono quindi signore italiane<br />

alla ricerca di un lavoro<br />

qualsiasi, ma che tendono a precisare la necessità di<br />

uno stipendio (qualcuno tenterà di assumere badanti<br />

promettendo solo vitto ed alloggio?) e le competenze,<br />

come il saper fare lavori di sartoria che in tempo<br />

di crisi non qualificano più. La stessa percezione di<br />

una crisi che non guarda in faccia nessuno viene fuori<br />

dalle risposte di chi è impiegato nei centri che si<br />

occupano di lavoro interinale, che a loro volta sono<br />

lavoratori che a causa del sempre minor numero di<br />

aziende che cercano personale rischiano a breve di<br />

perdere il loro impiego. Raccontano da un’agenzia<br />

che si trova a due passi da piazza della Libertà:“Data<br />

la tremenda crisi che stiamo vivendo, quasi tutti (laureati<br />

e non) si adattano a far tutto, <strong>nella</strong> speranza che<br />

in futuro la situazione possa migliorare e si possa<br />

valutare qualche lavoro più consono ai propri studi”.<br />

Continuano dall’agenzia: “Qualche extracomunitario<br />

ritorna a casa perché non ce la fa più a vivere nel<br />

nostro paese e si vedono sempre più donne italiane<br />

e disperate che si adattano davvero a tutto”. Non si<br />

adatta proprio a tutto, ma sicuramente è disposta a<br />

scendere a compromessi con la sua storia, la sua formazione<br />

e soprattutto le sue aspirazioni V.P., trentatrè<br />

anni compiuti da poco e un pensiero fisso: come<br />

arrivare alla fine del mese. Per<br />

anni ha combinato studi e lavoretti:<br />

“Lavoro da quando ho<br />

finito il liceo, come commessa<br />

per i saldi estivi, piuttosto che<br />

come hostess per convegni”.<br />

Si è laureata in Scienze Politiche e ha fatto anche un<br />

semestre in Erasmus, voleva rimanere nell’ambiente<br />

accademico, però i fatti l’hanno costretta a cambiare<br />

idea. Ha fatto qualche stage non remunerato e ha<br />

avuto contratti dai tre ai sei mesi, tutti per sostituzioni.<br />

Oggi quando porta i curriculum alle agenzie interinali<br />

non perde tempo a spiegare la sue competenze<br />

e chiede “un lavoro qualsiasi, va benissimo un call<br />

center e non importano i turni”. Se fra due mesi non<br />

avrà trovato niente, però, anche lei si adatterà “a fare<br />

da dama di compagnia a qualche nonnetta. No, non<br />

voglio dire badante”.<br />

I giovani laureati si trascinano<br />

tra uno stage non pagato<br />

e contratti di tre mesi<br />

È primavera,<br />

Firenze.<br />

Matteo Renzi Sindaco<br />

www.renzi2009.it - www.matteorenzi.it

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