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Benvenuti a “Novolandia”, città nella città - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giornale del tuo Quartiere Q5<br />

CURIOSITÀ<br />

UN TOUR “SPETTRALE”<br />

In <strong>città</strong> circolano tante leggende<br />

sulla presenza di fantasmi: eccone<br />

una singolare rassegna PAGG.16-17<br />

LE “ZONE BUIE” DEL Q5<br />

La mappa dei luoghi in cui gli abitanti<br />

hanno paura ad avventurarsi PAG.3<br />

SPORT<br />

Lo sguardo attento de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

sulla quotidianità fiorentina<br />

PAG.22<br />

“MARTINO” SI RACCONTA<br />

<strong>Il</strong> danese Jorgensen è tornato<br />

dopo sei mesi di stop: ora parla<br />

di sé, tra passato e futuro PAG.38<br />

di Giovanni Carta<br />

PAG.39<br />

REPORTAGE. Non solo Rom: viaggio nell’insediamento dell’Argingrosso<br />

Una giornata al Poderaccio<br />

n questo periodo s’è fatto un gran par-<br />

<strong>Il</strong>are di “nomadi”, “rom”, “zingari”,<br />

“rumeni” spesso confondendoli, spesso<br />

etichettandoli. E allora <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha deciso<br />

di passare una giornata con gli abitanti<br />

del Poderaccio, per fotografare “da<br />

dentro” un mondo che di solito è lasciato<br />

all’immaginazione e ai luoghi comuni.<br />

Risultato: il villaggio non è un ammasso<br />

di rottami e sporcizia ma una fila di casette<br />

dignitose, molte ben tenute. Quelli<br />

che vengono chiamati “zingari” sono<br />

Periodico d’informazione locale. Anno III n.22 del 1 aprile 2009.<br />

N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />

PRIMO PIANO<br />

<strong>Benvenuti</strong> a <strong>“Novolandia”</strong>,<br />

<strong>città</strong> <strong>nella</strong> <strong>città</strong><br />

<strong>Il</strong> popolo dei senza lavoro<br />

e cifre della crisi sono agghiac-<br />

Lcianti, le storie di chi ha perso<br />

il lavoro lo sono ancora di più. Abdulaye,<br />

facchino in un albergo, dopo<br />

20 anni deve ricominciare daccapo,<br />

e con il settore turistico in crisi<br />

l’impresa non è semplice. Gianni,<br />

disegnatore progettista, lavorava all’Enseco:<br />

poi la dichiarazione di fallimento<br />

dell’azienda, e ora un limbo<br />

persone ospitali, piene di bambini, e<br />

soprattutto, lavorano in tanti e dunque si<br />

presume abbiano meno bisogno di corrispondere<br />

a quel luogo comune che li<br />

vuole ladri. Certo, non è un mondo tutto<br />

roseo: ha le sue contraddizioni e certe<br />

usanze particolari, qui le donne si sposano<br />

bambine e il matrimonio risponde<br />

alle leggi del mercato più che a quelle<br />

del cuore. Capita che arrivino al Poderaccio<br />

ragazzine da altri campi d’Italia,<br />

e che vivano <strong>nella</strong> clandestinità (imposta<br />

di Puliti-Wiedenstritt<br />

angosciante. Ancora: Luca, addetto<br />

al supporto tecnico in una società che<br />

si occupa di telefonia, ha paura di essere<br />

costretto a “emigrare” al Nord.<br />

E poi Serena, ex commessa, e come<br />

loro tanti altri: la crisi picchia forte. E<br />

c’è chi allora si adatta a fare mestieri<br />

messi nel cassetto: vedi quello di badante,<br />

che non è più solo appannaggio<br />

delle straniere. PAGG.10-11<br />

dalla famiglia ospitante, di solito quella<br />

del futuro marito) finché non si trovano a<br />

partorire. L’Ufficio Immigrazione, quando<br />

le scopre, ne segnala la presenza, ma<br />

capita spesso- raccontano- che la macchina<br />

burocratica s’inceppi e che queste<br />

ragazze restino senza un tutor. Un altro<br />

capitolo invece è quello della comunità<br />

rumena che vive in <strong>città</strong>: sono 4.453 persone,<br />

la metà del totale degli immigrati<br />

comunitari. Ma l’integrazione c’è e non<br />

c’è.<br />

PAGG.8-9<br />

EDIZIONE DEL QUARTIERE 5 • 43.480 COPIE DISTRIBUITE DA<br />

Sondaggio<br />

PAG.5<br />

Vietata la vendita<br />

di alcolici da<br />

asporto in centro<br />

dopo le 22.<br />

Cosa ne pensi?<br />

PAG.15<br />

DEVI<br />

TRASLOCARE?<br />

RISOLVIAMO TUTTI I<br />

VOSTRI PROBLEMI CON<br />

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APRILE 2009<br />

Primo maggio,<br />

festa tra intimi<br />

Andrea Muzzi*<br />

rimo maggio, festa<br />

Pdei lavoratori.<br />

Una volta era la festa<br />

di tutti, oggi, grazie alla<br />

disoccupazione, è diventata una festa per<br />

intimi. Una volta il Primo Maggio si festeggiava<br />

nelle piazze, oggi basta il salotto<br />

di casa. I tempi sono cambiati. Una volta<br />

il Primo maggio era la festa degli operai<br />

che votavano comunista. Oggi i comunisti<br />

sono in via di estinzione. Quelli del WWF<br />

hanno cambiato simbolo, al posto del panda<br />

<strong>nella</strong> bandiera hanno attaccato una fotografia<br />

di Bertinotti. Una volta un uomo<br />

tornava a casa stanco dal lavoro, oggi un<br />

uomo torna a casa stanco….e basta. La<br />

verità è che oggi il lavoro non c’è e se c’è<br />

è precario. Quindi è meglio non trovarlo.<br />

Mio fratello aveva un lavoro precario e<br />

viveva nell’insicurezza. Ora che l’ha perso<br />

è sicuro. Sicuro che non lo ritrova. Poi<br />

ci si lamenta se i figli abitano fino a quarant’anni<br />

in casa con i genitori. La colpa<br />

non è mica dei figli! La colpa è dei genitori<br />

che non se ne vogliono andare! Largo ai<br />

giovani, pensate in che situazione vivono:<br />

a Firenze otto professori su dieci sono<br />

precari. I professori precari sono come dei<br />

maghi: appaiono e scompaiono. Non è un<br />

trucco, è il contratto a termine! I contratti a<br />

termine spesso sono brevissimi. Giorni fa<br />

un professore è entrato in classe, ha fatto<br />

l’appello e già gli era scaduto il contratto.<br />

<strong>Il</strong> sostituto, invece, ha aperto la porta ed è<br />

stato subito sostituito! Ieri sul giornale ho<br />

letto di una scoperta sensazionale: dietro<br />

una lavagna, alcuni scienziati hanno ritrovato<br />

l’ultimo insegnante di ruolo, sembra<br />

che risalga all’era del paleozoico. Ora è<br />

esposto nell’aula di scienze con un cartello<br />

al collo “Specie di professore estinta!”.<br />

*Comico<br />

1001494


2 Aprile 2009 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

PERETOLA. Qualche ora in compagnia degli abitanti delle zone più vicine all’aeroporto Vespucci<br />

Cronaca di un giorno di ordinario rumore<br />

Un aereo in volo sopra i tetti<br />

La vita a Brozzi, Quaracchi e dintorni sembra essere scandita<br />

dagli atterraggi e dai decolli degli aerei, in media uno ogni 10/20<br />

minuti. Dal 2002 sono attive le rotte antirumore, e dallo scorso<br />

autunno un radar controlla che siano rispettate: ma – dice l’Arpat<br />

– la popolazione esposta aumenta<br />

Fannì Beconcini<br />

Piazza Primo Maggio, ore 12: un aereo solca il<br />

cielo di Brozzi levando un vortice di rumore e<br />

vento. Via di Cammori, Peretola, ore 12:30: il<br />

primo volo pomeridiano lascia nell’aria l’odore<br />

acre del cherosene. Via Pistoiese, ore 14: un aereo passa<br />

a qualche centinaio di metri dal viale ed è solo uno di una<br />

lunga serie di voli che, nel pomeriggio, si susseguono con<br />

una media di 4/5 passaggi all’ora. La vita nelle zone di<br />

Brozzi, Quaracchi e Peretola sembra essere scandita dagli<br />

atterraggi e dai decolli degli aerei del vicino aeroporto<br />

“Amerigo Vespucci”. Dal 2002 sono state attivate rotte<br />

antirumore per allontanare le traiettorie aeree dal centro<br />

abitato e, dall’autunno 2008, è in funzione un radar per<br />

controllare che queste rotte vengano effettivamente rispet-<br />

tate. Nonostante questo, recenti<br />

rilevamenti Arpat indicano<br />

che la popolazione esposta al<br />

rumore è aumentata rispetto<br />

al 2002, e che l’area in cui il<br />

rumore è più alto - sforando i<br />

limiti di legge - è proprio quella<br />

tra Peretola e Quaracchi. Non a caso, <strong>nella</strong> zona, dallo<br />

scorso mese di gennaio sono iniziati i sopralluoghi per un<br />

piano di risanamento acustico che interesserà gli alloggi<br />

di circa 200 famiglie. I dati Arpat fotografano una situazione<br />

sperimentata ogni giorno dagli abitanti di Brozzi,<br />

Quaracchi e Peretola, esposti ai disagi causati dai voli in<br />

arrivo o in partenza ogni 10/20 minuti. Disagi costituiti<br />

non solo dal rumore, ma anche da un inquinamento di<br />

tipo ambientale dovuto ai gas di scarico degli aerei e alle<br />

perdite di carburante. Sembra infatti essere questo uno dei<br />

motivi di maggiore preoccupazione per chi abita qui. “<strong>Il</strong><br />

rumore è molto fastidioso soprattutto in estate, quando gli<br />

aerei passano ogni cinque minuti - afferma la signora Ele-<br />

Uno dei motivi di maggiore<br />

preoccupazione per gli abitanti<br />

è poi rappresentato<br />

dall’inquinamento ambientale<br />

na, residente in via di Brozzi - ma purtroppo alla fi ne ci si<br />

abitua, mentre l’odore del cherosene e gli effetti tossici degli<br />

scarichi rimangono, con gravi danni alla nostra salute”.<br />

Elena si dichiara inoltre delusa perché, pur avendo ricevuto<br />

comunicazione dei sopralluoghi per gli interventi di<br />

risanamento acustico e fi ssato l’appuntamento, sta ancora<br />

aspettando l’arrivo dei tecnici. Una vicina aggiunge che<br />

personalmente non ha ricevuto nessuna comunicazione in<br />

merito ai sopralluoghi, e afferma che “comunque il pericolo<br />

rimane perché, al di là dell’inquinamento acustico,<br />

c’è il rischio di incidenti: gli aerei passano troppo bassi<br />

sull’abitato”. Secondo Mario, commerciante di Quaracchi,<br />

“è una questione di traiettorie, a seconda della direzione e<br />

del vento si percepisce più o meno il rumore, anche perché<br />

gli aerei non volano a meno di<br />

300 metri da terra. Noi che qui<br />

ci lavoriamo e basta ormai ci<br />

siamo abituati, il problema è<br />

per chi ci abita e la notte vorrebbero<br />

dormire”. I voli, infatti,<br />

continuano a pieno regime<br />

dalle sei della mattina fi no a mezzanotte – l’aeroporto<br />

chiude alle 23 ma sono permessi alcuni sforamenti di orario<br />

– come conferma la titolare di un circolo di Quaracchi:<br />

“A volte trema tutto e il cattivo odore è insopportabile, al<br />

rumore ci si abitua ma alla puzza no. Mettere i doppi vetri,<br />

come mi hanno detto che faranno in alcune abitazioni,<br />

serve fi no a un certo punto, perché nel momento in cui si<br />

aprono le fi nestre rumore e cattivi odori si ripresentano”.<br />

Si avvicina il tramonto, e gli aerei continuano a sfrecciare<br />

sopra il centro abitato, più o meno vicini agli isolati, più o<br />

meno rumorosi, più o meno maleodoranti. Di certo sempre<br />

meno amati dagli abitanti che si sentono defraudati di<br />

ore di sonno, salute e qualità della vita.<br />

L’INTERVENTO<br />

Obiettivo: effettuare i lavori entro l’anno<br />

Risanamento acustico<br />

per sessanta edifi ci<br />

iù di 16mila persone espo-<br />

Pste al rumore derivante dalle<br />

attività dell’aeroporto “Amerigo<br />

Vespucci” di Firenze: sono questi<br />

i dati raccolti dall’ultima indagine<br />

dell’Arpat, l’Agenzia regionale<br />

per la protezione ambientale della<br />

Toscana. Dati che fotografano una<br />

situazione le cui origini risalgono al<br />

potenziamento dello scalo e all’allungamento<br />

della pista avvenuti a<br />

partire dagli anni Ottanta. I rilevamenti<br />

dell’Arpat hanno registrato<br />

che, nonostante l’applicazione delle<br />

procedure antirumore, tra il 2002 e<br />

il 2007 si è verifi cato un incremento<br />

di circa il 15% della popolazione<br />

esposta al rumore. Ciò è dovuto sia<br />

all´aumento del numero di voli che<br />

alla presenza di nuovi insediamenti<br />

abitativi. A Firenze, l’area maggior-<br />

mente colpita<br />

risulta essere<br />

quella tra Peretola<br />

e Quaracchi,<br />

dove il rumore<br />

è più alto,<br />

tra i 60 e i 65<br />

decibel. E proprio in queste zone,<br />

da metà gennaio, è stato avviato<br />

un piano di risanamento acustico e<br />

sono stati effettuati sopralluoghi per<br />

identifi care le tipologie di intervento<br />

necessarie. In tutto sono stati individuati<br />

60 edifi ci da risanare, per un<br />

totale di circa 200 famiglie residenti<br />

in via di Cammori, via Pistoiese, via<br />

San Bonaventura, via Cocco, via<br />

Agio, via di Brozzi, via della Saggina.<br />

L’obiettivo di Adf – la società<br />

Più di 16mila<br />

le persone esposte<br />

secondo i dati<br />

dell’ultima indagine<br />

che gestisce l’aeroporto fi orentino<br />

– e del Comune è quello di portare<br />

a termine gli interventi entro la fi ne<br />

dell’anno, come dichiara Francesco<br />

Martelli di Adf: “<strong>Il</strong> piano si è concentrato<br />

sulle zone maggiormente<br />

disturbate dall’attività aerea – spiega<br />

- e i lavori inizieranno dopo che<br />

il piano verrà condiviso dalla Commissione<br />

antirumore e approvato<br />

dagli enti preposti”. Secondo Andrea<br />

Biagioni, rappresentante del<br />

gruppo L.U.D.A, progetto di riqualifi<br />

cazione territoriale, il problema<br />

concerne l’ubicazione dello scalo<br />

e la tipologia dell’offerta aeroportuale:<br />

“Occorrerebbe agire innanzitutto<br />

sul numero di voli – dice - il<br />

risanamento acustico serve ma non<br />

basta… anche la rotazione della<br />

pista, ipotesi emersa recentemente,<br />

comporterebbe<br />

solo il dirottamento<br />

del<br />

rumore da una<br />

zona all’altra e<br />

non risolverebbe<br />

il problema,<br />

che non è semplicemente acustico<br />

ma riguarda la vivibilità del territorio”.<br />

<strong>Il</strong> progetto rientra negli interventi<br />

predisposti per il miglioramento<br />

della qualità della vita <strong>nella</strong><br />

zona compatibilmente alle necessità<br />

logistiche del Vespucci, da anni<br />

al centro di un dibattito che vede<br />

contrapporsi la volontà di creare un<br />

aeroporto fi orentino competitivo ed<br />

effi ciente e le esigenze di vivibilità<br />

dei cittadini della piana. /F.B.


il giornale del tuo quartiere Primo Piano<br />

LA CITTA’ E I SUOI PERICOLI. Viaggio tra i luoghi che fanno più paura (soprattutto la sera)<br />

Sicurezza, le “zone buie” del quartiere<br />

A Novoli e dintorni non<br />

mancano le aree in cui gli<br />

abitanti hanno paura ad<br />

avventurarsi dopo il calar<br />

del sole, soprattutto nelle<br />

zone più periferiche.<br />

La prostituzione<br />

il problema principale<br />

Giulia Coli<br />

Anche il quartiere 5 ha le sue zone<br />

buie. Quelle in cui gli abitanti<br />

hanno timore ad avventurarsi la<br />

sera, dopo che il sole è calato e<br />

la scarsa illuminazione rischiara solo pochi<br />

metri sotto i lampioni. Se per i cittadini sono<br />

luoghi “da evitare”, diventano invece il nascondiglio<br />

perfetto per malintenzionati e per<br />

chi, in cerca di un po’ d’intimità, si apparta<br />

in effusioni non del tutto “innocenti”, anche<br />

a pagamento. Sono soprattutto le zone più<br />

periferiche del quartiere quelle da marcare<br />

con il bollino rosso: da viale Guidoni a via<br />

Forlanini, da via Carlo del Prete alla zona di<br />

Firenze Nova. Non manca all’appello la striscia<br />

di confi ne con l’Osmannoro, come Peretola<br />

e Brozzi. In queste zone i residenti si<br />

trovano a dover fare i conti con preservativi e<br />

altri residui che la mattina “decorano” marciapiedi<br />

e cespugli. E anche con loschi fi guri<br />

che la sera si aggirano in attesa del cliente a<br />

cui vendere la droga che, a volte, viene consumata<br />

proprio nello stesso posto. <strong>Il</strong> buio,<br />

è risaputo, è amico di chi la fa sospetta, e<br />

dove la scarsa illuminazione accompagna<br />

il degrado, nasce l’ambiente giusto per delinquenza<br />

e situazioni torbide. Questo stesso<br />

sodalizio non risparmia però nemmeno<br />

alcune delle zone più centrali del quartiere.<br />

Soprattutto dove si trovano stradine secondarie,<br />

spesso poco frequentate e in ombra,<br />

che si trasformano in perfetti rifugi. Oppure<br />

in corrispondenza di giardini e i parcheggi<br />

non custoditi. E così, la notte ragazze in abiti<br />

succinti passeggiano per viale Guidoni o via<br />

Forlanini – tanto per fare un esempio – per<br />

poi andare a consumare i rapporti nelle strade<br />

limitrofe meno traffi cate. Nel paesaggio<br />

del degrado rientrano anche altre situazioni,<br />

quali quelle in cui versano alcune stazioni,<br />

come quelle di Rifredi e dello Statuto che,<br />

una volta chiusi i cancelli, diventano giaciglio<br />

per rom e senzatetto. Riguardo ai rom,<br />

poi, è da registrare il malcontento che serpeggia<br />

fra gli abitanti delle strade attigue<br />

al campo dell’Olmatello. La situazione non<br />

può certo essere portata ad esempio di per-<br />

Copia in abbonamento postale<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

è un periodico di 7 edizioni<br />

che mensilmente<br />

viene distribuito da<br />

in 192.404 copie<br />

Via Forlanini<br />

fetta integrazione. A quest’ultimi, infatti, i<br />

residenti attribuiscono i “furtarelli” che si<br />

registrano <strong>nella</strong> zona. Qualcosa è stato fatto<br />

per cercare di risolvere queste situazioni di<br />

degrado e disagio, ma non ovunque i risultati<br />

sono stati quelli auspicati. Se dopo lo<br />

sgombero del complesso dell’ex Cnr in via<br />

Panciatichi – iniziato a fi ne maggio del 2008<br />

dopo un’occupazione di due anni da parte di<br />

oltre centocinquanta stranieri – la situazione<br />

è migliorata <strong>nella</strong> zona del Lippi, la stessa<br />

IL FOCUS<br />

rmai era diventato uno dei luoghi<br />

O“preferiti” da coloro che si appartavano<br />

con le prostitute. Qualche foglio ai<br />

vetri della macchina, tanto per creare una<br />

parvenza di privacy, o spesso nemmeno<br />

quello. Intanto, per nascondersi, poteva<br />

bastare qualche frasca. Un via-vai certo<br />

non gradito agli abitanti della zona, i<br />

quali, la mattina, trovavano per terra le<br />

prove di quello che era successo la sera:<br />

profi lattici, fazzoletti e quant’altro. Sono<br />

andati avanti per tanti anni protestando,<br />

in via Campani, una piccola strada racchiusa<br />

fra via Matteucci e via Barsanti, e<br />

Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />

Web&Press Edizioni s.r.l.<br />

Direzione ed amministrazione:<br />

via Kassel 17- 50126 Firenze<br />

tel. 848.80.88.68<br />

Direttore Responsabile: Matteo Francini<br />

Service editoriale e grafi co:<br />

Tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />

scrivimi@ilreporter.it<br />

sorte non è capitata ad altre parti pur interessate<br />

da azioni di riqualifi cazione, come via<br />

Torre degli Agli, via Versilia e via Forlanini.<br />

È soprattutto la piaga della prostituzione il<br />

nemico numero uno da sconfi ggere in queste<br />

aree. Situazioni che non sono sconosciute<br />

all’amministrazione. “Per rendere più sicure<br />

strade e giardini occorrono più cose – dice<br />

Stefania Collesei, presidente del Quartiere 5<br />

– in primo luogo una grande collaborazione<br />

fra le forze dell’ordine e un vero contrasto<br />

alla quale si accede da via Accademia del<br />

Cimento. Una situazione che stava diventando<br />

sempre più insostenibile. La striscia<br />

di terra fra il Nuovo Pignone, da un lato,<br />

e le case popolari di via Campani, dall’altro,<br />

era diventata non solo un cassonetto<br />

a cielo aperto o un luogo per scambiare<br />

“merce” non proprio in modo legale, ma<br />

anche il posto fi dato di “coppie” nate per<br />

una sola sera. Alla fi ne, però, dopo tante<br />

lettere e reclami, gli interventi per far sì<br />

che la zona potesse riacquistare il giusto<br />

decoro sono iniziati. Sono stati, infatti,<br />

intrapresi i lavori di riqualifi cazione del-<br />

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />

Periodico d’informazione locale<br />

Anno II n. 22 del 1 aprile 2009<br />

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Associato alla Unione Stampa<br />

Periodica Italiana<br />

3<br />

da parte di polizia e carabinieri. In secondo<br />

luogo una progettazione attenta del territorio,<br />

che non lasci spazi liberi senza funzioni,<br />

una illuminazione effi cace, un arredo urbano<br />

curato e vivibile. In terzo luogo una <strong>città</strong> che<br />

vive sia di giorno sia di notte con attività,<br />

iniziative, locali aperti e mezzi pubblici effi<br />

cienti che costituiscano una sorta di controllo<br />

sociale spontaneo. E infi ne – conclude<br />

Collesei - una rivoluzione culturale, un’educazione<br />

alla legalità in grande stile”.<br />

La strada era diventata uno dei posti preferiti per appartarsi con le “lucciole”<br />

La vittoria dei residenti: via Campani si riqualifi ca<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Rifredi, Novoli, Brozzi raggiunge<br />

43.480 famiglie nel quartiere 5 di Firenze.<br />

VOX POPULI<br />

Ora la gente chiede<br />

più illuminazione<br />

e, chi non abita nelle zone cosiddet-<br />

Ste “a rischio”, può evitare di avventurarsi<br />

nelle ore buie in strade non proprio<br />

rassicuranti, soprattutto se da solo,<br />

chi è residente non può invece sfuggire.<br />

“La sera ho paura a uscire di casa,<br />

anche solo per portare fuori il cane a<br />

fare una passeggiata – dice Chiara, che<br />

abita in via Carlo del Prete – . Spesso ci<br />

sono persone che si mettono a bere per<br />

strada, nei pressi dei bar, e rimangono<br />

anche tutta la notte con la bottiglia in<br />

mano. Negli ultimi tempi si vede passare<br />

qualche pattuglia della polizia in più,<br />

ma non basta. Già un piccolo miglioramento<br />

sarebbe avere una maggiore<br />

illuminazione delle strade”. “Finché è<br />

giorno e c’è luce non ci sono problemi,<br />

ma quando inizia la sera io non vado<br />

troppo in giro da sola – racconta Lucia,<br />

che vive in via Pistoiese – ho paura: ci<br />

sono spesso persone dall’aspetto non<br />

troppo rassicurante che girano. Non è<br />

giusto che non ci si senta al sicuro <strong>nella</strong><br />

propria <strong>città</strong>”.<br />

l’area. <strong>Il</strong> progetto vedrà la realizzazione di<br />

un parcheggio lungo la “famosa” striscia e<br />

di una strada di collegamento percorribile<br />

anche dalle macchine – ad oggi è presente<br />

solo un vialetto pedonale – con via Barsanti.<br />

Prima dell’estate i residenti avranno<br />

a disposizione cinquantacinque nuovi<br />

posti auto, un nuovo impianto d’illuminazione<br />

e, infi ne, nuovi elementi di arredo.<br />

Un piano non solo di semplice restyling<br />

dell’area, quanto, con la volontà di eliminare<br />

le attività “improprie” che vi veniva-<br />

no svolte, di interesse a restituire lo spazio<br />

alle necessità dei residenti. /G.C.<br />

Dati non raccolti presso l’interessato<br />

Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs<br />

196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il<br />

consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in<br />

quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o<br />

documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa<br />

vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg<br />

196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili,<br />

sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne dell’invio<br />

presso la Sua residenza del periodico gratuito “il <strong>Reporter</strong>”.<br />

<strong>Il</strong> responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.<br />

Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea<br />

la sospensione dell’invio della sua copia esercitando<br />

l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


4 Aprile 2009 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

IL QUARTIERE CHE NON T’ASPETTI. Sono una cinquantina statue e sculture disseminate qua e là<br />

Se le opere d’arte scendono in strada<br />

Come in un museo a cielo aperto, in piazze, vie e giardini di Novoli e<br />

dintorni si possono incontrare lavori di Botero, Cipriani, Pazzagli e altri<br />

Giulia Giachi<br />

Un museo a cielo aperto<br />

diffuso nel quartiere.<br />

Nelle strade, nelle piazze,<br />

nei giardini e all’interno<br />

di alcuni edifi ci: sono una<br />

cinquantina le opere d’arte del ‘900<br />

e dei primi anni di questo millennio<br />

visibili qua e là nel Q5. Non bisogna<br />

pagare un biglietto per ammirarle.<br />

Sull’aiuola davanti all’aeroporto<br />

di Peretola, a salutare fi orentini e i<br />

turisti che arrivano in <strong>città</strong>, c’è Paloma.<br />

“L’Uccellino”, così si chiama<br />

la grande statua in bronzo, è stato<br />

realizzato nel 1990 da Fernando Botero,<br />

artista colombiano conosciuto<br />

in tutto il mondo per le sue opere<br />

“grandi forme”. La statua sembra<br />

uscita dalla fantasia di un bambino,<br />

con il suo aspetto essenziale e paffuto<br />

che gli ha fatto guadagnare il<br />

soprannome di “uccellino obeso”.<br />

Più enigmatici sono i quattro parallelepipedi<br />

aggregati in una composizione<br />

a zig-zag che svettano lungo<br />

viale Guidoni. “Forze propulsive”,<br />

questo il nome della scultura di<br />

Antonio Di Tommaso. Sistemata in<br />

un’aiuola<br />

del viale<br />

in occasione<br />

dei<br />

mondiali<br />

del ’90,<br />

sta, appunto,<br />

a suggerire l’idea di equilibrio<br />

instabile e dinamismo. Anche<br />

in questo caso l’ironia dei fi orentini<br />

ha dato prova della propria inventiva,<br />

e ha coniato l’appellativo, non<br />

proprio lusinghiero, di “monumento<br />

alla ruggine”. Titolo derivante<br />

dal materiale con cui è stata realizzata:<br />

acciaio corten, che con gli<br />

anni acquista la caratteristica patina<br />

“Forze propulsive” in viale Guidoni<br />

color ruggine. È diventata invece la<br />

mascotte di piazza Tanucci la scimmietta<br />

in bronzo che, seduta in cima<br />

alla fontana, osserva i passanti. La<br />

“Fontana della Scimmia”, realizzata<br />

verso la metà degli anni ’50 da<br />

Giulio<br />

Cipriani,<br />

è una delle<br />

diverse<br />

sculture<br />

in bronzo<br />

del quartiere<br />

che rappresentano animali.<br />

All’interno del Giardino dell’Orticoltura,<br />

infatti, si trovano anche<br />

una piccola zebra di Cesare Fiumi,<br />

due cerbiatti di Angiolo Vannetti e<br />

un cavallino di un’artista non identifi<br />

cato, che sono irresistibili attrazioni<br />

per i più piccoli. Nel giardino<br />

della Regione Toscana, invece, in<br />

via di Novoli, c’è Pegaso, il cavallo<br />

Recente è il progetto<br />

“Free Wall”: due murales<br />

in via Petrocchi, realizzati<br />

da Torrick Ablack in arte Toxic<br />

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alato che sembra prendere il volo:<br />

una sagoma semplifi cata bidimensionale<br />

del mitologico animale. La<br />

scultura in acciaio è di Enzo Pazzagli,<br />

presente in <strong>città</strong> anche col suo<br />

Parco d’Arte, il più grande spazio<br />

dedicato all’arte contemporanea di<br />

Firenze. Ma se sono tante le sculture,<br />

non mancano nemmeno i murales.<br />

Testimonianza di un grande<br />

artista fi orentino, uno dei principali<br />

esponenti dell’astrattismo nel panorama<br />

italiano, è il “Dipinto murale”<br />

di Vinicio Berti. L’opera, che<br />

decora l’atrio del cinema Manzoni<br />

di via Mariti, unisce l’evocazione<br />

di oggetti reali, rappresentazioni<br />

in grandezza naturale e scrittura.<br />

Molto più recente è invece il progetto<br />

“Free Wall”: due murales in<br />

via Petrocchi, realizzati da Torrick<br />

Ablack, in arte Toxic, esponente di<br />

punta dei writers.<br />

L’INIZIATIVA. Tutti i mercoledì all’Asd Firenze di Brozzi<br />

Donne, un corso per difendersi<br />

volte vorrei essere disoccu-<br />

“A pato, ma credo che questi<br />

corsi siano importanti e per farli ci<br />

vuole una grande motivazione”. A<br />

parlare è Fabio Bonciani, istruttore,<br />

iscritto all’albo nazionale di Difesa<br />

Donna, una scuola che da anni insegna<br />

alle donne a e come difendersi.<br />

Ha un’esperienza alle spalle di quasi<br />

20 anni, e tutti i mercoledì sera è all’associazione<br />

sportiva Asd Firenze<br />

2008 di Brozzi, dove tutti i mercoledì<br />

insegna alle ragazze (di tutte le età) a<br />

difendersi. Voce pacata e fi gura imponente,<br />

Fabio ci spiega minuziosamente<br />

il suo lavoro. “Noi utilizziamo<br />

delle tecniche importate dagli Stati<br />

Uniti che concentrano la maggior<br />

parte dello sforzo sulla parte psicologica<br />

– spiega - la nostra priorità è<br />

quella di insegnare la prevenzione,<br />

utilizzando un codice, di derivazione<br />

militare. Insegniamo alle nostre ragazze<br />

a fare uno screening, un’analisi<br />

delle situazioni e dei luoghi in cui si<br />

trovano a passare. E’ fondamentale.<br />

Noi riteniamo che forza fi sica e tecniche<br />

particolari non siano indispensabili<br />

– continua - ciò che conta di<br />

più è riuscire a sostenere psicologi-<br />

camente la situazione.<br />

Solo<br />

con un’analisi<br />

lucida e realista<br />

della situazione<br />

possono<br />

essere pronte a<br />

reagire a un’eventuale aggressione”.<br />

I fatti di cronaca degli ultimi mesi<br />

hanno portato una maggiore attenzione<br />

e un interesse crescente da parte<br />

delle donne. Fabio racconta che le<br />

donne che seguono il suo corso non<br />

hanno subito molestie pesanti, ma<br />

quel che le accomuna è la paura che,<br />

almeno una volta, tutte hanno provato.<br />

“Non le facciamo lavorare in<br />

gruppo e gli istruttori non sono complici<br />

loro. Secondo noi non ha senso<br />

provare tecniche o mosse particolari,<br />

in palestra, con un abbigliamento<br />

sportivo. Si devono abituare a reggere<br />

psicologicamente. A valutare<br />

sempre la scelta migliore a seconda<br />

della situazione – assicura Bonciani<br />

- Infatti le reazioni in una situazione<br />

di pericolo aggressione sono due: o<br />

combattono o si lasciano sopraffare,<br />

come se la mente si staccasse dal corpo,<br />

solo che, poi, in quel corpo ci devono<br />

ritornare. E’ per questo che noi<br />

L’istruttore:<br />

Solo con un’analisi lucida<br />

della situazione si può essere<br />

pronti a reagire a un’aggressione<br />

Vetri Maurizio<br />

facciamo delle simulazioni e i nostri<br />

collaboratori entrano anche a volto<br />

coperto e con protezioni da hockey.<br />

Vogliamo che nel momento in cui<br />

capiscono che l’aggressione non è<br />

più evitabile, tirino fuori tutta la rabbia<br />

e colpiscano”. E quando chiediamo<br />

come sono le “sue”, Fabio non<br />

ha dubbi: “Sono brave, bravissime.<br />

Picchiano davvero!”. /F.M.<br />

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il giornale del tuo quartiere<br />

NUOVE REALTA’. Tra via di Novoli e viale Guidoni sta nascendo un quartiere residenziale e commerciale<br />

<strong>“Novolandia”</strong>, una <strong>città</strong> al posto delle offi cine<br />

Nelle strade attorno al polo universitario, l’ex area Fiat,<br />

sorgono banche, parcheggi, hotel, case e sempre più negozi.<br />

Ci sono già anche i primi nati, e i lavori continuano...<br />

Giulia Coli<br />

C’è chi<br />

già l’ha soprannominata<br />

<strong>“Novolandia”</strong>: un dedalo<br />

di nuove strade con negozi,<br />

banche, parcheggi, hotel, un<br />

parco, sedi direzionali e insediamenti residenziali.<br />

E’ quanto sta sorgendo nell’area un<br />

tempo occupata dalle offi cine Fiat. Un grande<br />

spicchio di terra – nel complesso 318mila<br />

metri quadrati – che si apre fra due grandi arterie<br />

di comunicazione, via di Novoli e viale<br />

Guidoni. Qui sta nascendo un vero e proprio<br />

quartiere residenziale e commerciale, nuovo<br />

luogo di incontro e di vita del quartiere. Se<br />

all’inizio era solo il grande complesso universitario<br />

a catalizzare attenzione <strong>nella</strong> zona,<br />

ora lo sono anche le tante attività commerciali<br />

che stanno nascendo al suo interno. In<br />

piazza Giovanni Spadolini, che si apre fra il<br />

polo universitario e il nuovo parco di San Donato,<br />

si trovano bar e caffè che sono frequentati<br />

soprattutto dagli studenti universitari. E<br />

accanto al primo punto vendita, testimonial<br />

di una nota catena sportiva, ora alzano le<br />

saracinesche tanti nuovi negozi che vanno<br />

a vivacizzare l’area. E le attività aperte sono<br />

molteplici: si spazia dal parrucchiere alla<br />

farmacia, dal rivenditore di scooter e moto<br />

ai punti vendita di abbigliamento. Non mancano<br />

nemmeno i servizi, come le poste, gli<br />

istituti di credito e gli studi medici. Quello<br />

che sta nascendo è un quartiere nel quartiere,<br />

che si sta pian piano animando e popolando.<br />

Sono sempre più numerose, infatti, le case<br />

abitate nelle nuove strutture residenziali e già<br />

arrivano i primi nati. Gli abitanti della zona<br />

hanno anche a disposizione il nuovo polmone<br />

verde della <strong>città</strong>, il parco di San Donato.<br />

E anche gli studenti ne possono approfi ttare.<br />

Ora che le giornate cominciano ad allungare,<br />

poi, non mancano i gruppetti di universitari<br />

che si prendono un momento di pausa fra<br />

una lezione e l’altra seduti fra il verde della<br />

è chi le adotta, chi fa di tutto per scansarle e<br />

C’ chi – purtroppo – ci cade. Buche, rattoppi e<br />

avvallamenti non solo costellano numerose strade del<br />

quartiere, ma anche i marciapiedi. Un “campo minato”<br />

che porta i guidatori ad acrobatiche “gincane” e<br />

i pedoni a una particolare attenzione per non finire<br />

a terra. Ogni tanto spuntano cartelli che segnalano il<br />

pericolo: “Attenzione, marciapiede dissestato”. Fanno<br />

bella mostra di sé per un po’ e poi come sono arrivati<br />

se ne vanno, senza che però niente sia stato riparato.<br />

Curioso è il fatto di via XX Settembre dove per<br />

lungo tempo, nel primo tratto di strada (quello fra via<br />

Bolognese e via Vittorio Emanuele), nel marciapiede<br />

che costeggia le case, un cartello di pericolo indicava<br />

<strong>Il</strong> nuovo “quartiere” si popola di negozi<br />

collinetta artifi ciale. Ma le gru continuano e<br />

muoversi e le ruspe a lavorare. <strong>“Novolandia”</strong>,<br />

infatti, non è ancora fi nita. In fase di realizzazione,<br />

<strong>nella</strong> zona posta a sud-est dell’area, fra<br />

via di Novoli e via Forlanini, c’è ancora un<br />

grande complesso costituito da servizi com-<br />

la precaria situazione del marciapiede per poi spostarsi<br />

– senza che nessun lavoro fosse stato effettuato<br />

– nel marciapiede di fronte, quello che costeggia il<br />

Mugnone. Ma i marciapiedi del quartiere che hanno<br />

bisogno di un restyling sono numerosi. Via Pistoiese,<br />

ad esempio, è una delle strade dove questi appaiono<br />

in una situazione rovinosa: dossi, tombini non in<br />

piano, buche mal rattoppate e buche che aspettano<br />

di essere chiuse creano un vero e proprio percorso a<br />

ostacoli. Anche se meno praticati, i percorsi per i pedoni<br />

di via Barsanti sono pure a “rischio caduta”: qui<br />

sono più frequenti, infatti, i tratti sconnessi di quelli<br />

in cui è possibile procedere con sicurezza. Camminare<br />

poi lungo via Corridoni, così come in viale Gori<br />

5<br />

merciali, una palestra e dal discusso multiplex.<br />

Per questo, però, il destino è sospeso a<br />

un fi lo, fra l’iter della giustizia e una proposta<br />

di legge regionale che, eliminando i vincoli<br />

per le aperture dei multisala, ne faciliterebbe<br />

l’inaugurazione.<br />

IL CASO. Tante le vie del Q5 in cui, a causa delle condizioni dell’asfalto, anche camminare diventa pericoloso<br />

Non solo strade: anche i marciapiedi fi niscono in buca<br />

o via Fabroni, è a proprio rischio e pericolo. Dallo<br />

Statuto a Careggi, da Novoli a Peretola, tanti sono i<br />

marciapiedi che sembrano dei groviera. Ci sono, poi,<br />

strade dove i vari patchwork sono dovuti a lavori, alle<br />

tubature dell’acqua o del gas, come in via Baracca.<br />

Molte infatti sono le strade nell’elenco di quelle che<br />

richiedono opere di manutenzione: ai primi posti ci<br />

sono via Forlanini e via Carlo del Prete. Per ora un<br />

nuovo marciapiede lo avrà via Clementi, dato che nel<br />

mese di aprile sarà interessata da lavori di manutenzione,<br />

mentre per via Pistoiese è previsto il risanamento<br />

dei tratti ammalorati della carreggiata. Quanti<br />

marciapiedi nuovi? Questo dipenderà dai soldi, che<br />

– si sa - non sono mai abbastanza.<br />

/G.C.<br />

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6 Aprile 2009 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

IL CASO. Sospiro di sollievo per i residenti<br />

Ex Gover, dopo i sigilli<br />

è l’ora della bonifi ca<br />

cittadini cominciano a tirare i<br />

I primi sospiri di sollievo, anche<br />

se ancora cantar vittoria è un po’<br />

prematuro. Dopo anni di battaglie<br />

a suon di lettere all’amministrazione,<br />

una petizione popolare e<br />

un esposto alla Procura della Repubblica,<br />

dal 17 marzo il sito industriale<br />

ex-Gover, con i suoi tetti<br />

di amianto, è stato messo sotto<br />

sequestro. Anni in cui gli abitanti<br />

delle Piagge e quelli di via del<br />

Pesciolino - che con insistenza<br />

segnalavano il problema nel loro<br />

blog - denunciavano in tutti i modi<br />

la spiacevole situazione senza,<br />

peraltro, ricevere convincenti risposte.<br />

Una battaglia che ha visto<br />

varie fasi: l’esposto alla procura<br />

della Repubblica nel 2007, le denunce<br />

sui giornali e sulle televisioni<br />

locali e infine, storia recente,<br />

le telecamere di “Annozero”, il<br />

programma condotto da Santoro.<br />

E sono stati proprio i media nazionali<br />

a riaccendere il caso. I<br />

sigilli al sito industriale ex-Gover<br />

di via Pistoiese sono stati apposti<br />

dal Noe (Nucleo operativo ecologico)<br />

del comando dei carabinieri<br />

di Firenze, che hanno nuovamente<br />

sollecitato la proprietà a effettuare<br />

la bonifica della copertura<br />

in amianto dell’edificio ormai in<br />

disuso. I militari del Noe hanno,<br />

infatti, denunciato la proprietà<br />

proprio per il pericolo di dispersione<br />

in luogo pubblico delle fibre<br />

di amianto e per il deposito<br />

incontrollato di rifiuti. È da otto<br />

anni che l’’edificio, ormai in disuso,<br />

era diventato ricovero per chi<br />

non ha un tetto. L’amministrazione<br />

comunale aveva già chiesto nel<br />

2007, sulla base di un rapporto<br />

Arpat, alla proprietà il risanamento<br />

dell’ex fabbrica di tomaie, pelli<br />

e plastiche. La società proprietaria<br />

dell’area aveva risposto che<br />

avrebbe provveduto ai lavori, ma<br />

questi non sono mai iniziati. Se,<br />

però, la nuova intimazione non<br />

avrà esito, seguirà un’ordinanza<br />

contingibile e urgente. Sotto sequestro<br />

sono finiti 15mila metri<br />

quadrati di terreno che attendono<br />

di essere bonificati e i capannoni<br />

dell’ex sito industriale. Tutta<br />

l’area è, fra l’altro, inclusa in una<br />

serie di interventi nell’ambito del<br />

Pru (Programmi di recupero urbano)<br />

che ha già portato alla realizzazione<br />

di oltre 170 alloggi, un<br />

asilo nido, un centro commerciale<br />

di quartiere, parcheggi e verde<br />

pubblico. E i lavori di riqualificazione<br />

non sono terminati. Da poco<br />

sono partiti quelli per la realizzazione<br />

di una pista pedo-ciclabile<br />

lungo la Goricina: una pista lunga<br />

1.350 metri che da via Molise<br />

porta fino a via della Scala e che<br />

avrà una nuova illuminazione.<br />

Altro intervento deciso dall’amministrazione<br />

comunale riguarda<br />

la rimozione dei rifiuti pericolosi<br />

abbandonati lungo lo stesso canale<br />

della Goricina. /G.C.<br />

brevi<br />

LA DELIBERA<br />

NUOVO PARCHEGGIO A PERETOLA<br />

Un nuovo parcheggio per favorire l’interscambio tra<br />

i veicoli privati e i mezzi del trasporto pubblico, in<br />

primis il tram: è quanto sarà realizzato <strong>nella</strong> zona di<br />

Peretola, dopo l’approvazione, da parte della giunta<br />

comunale, della delibera che dà il via libera al progetto<br />

di fattibilità dell’opera e alla richiesta di fi nanziamento<br />

alla Regione Toscana. Duplice l’obiettivo del progetto:<br />

da un lato incentivare l’uso del trasporto pubblico per<br />

gli spostamenti verso il centro da parte, principalmente,<br />

dei pendolari che ogni giorno arrivano a Firenze<br />

dalla direttrice nord ovest (autostrada Firenze-Mare,<br />

viadotto all’Indiano, viale XI Agosto), dall’altro servire<br />

da nodo di interscambio con la linea 2 della tramvia<br />

e, a seguito della prevista realizzazione di nuove fermate<br />

della linea Rifredi-Osmannoro-Campi Bisenzio,<br />

con il servizio ferroviario metropolitano. <strong>Il</strong> costo previsto<br />

per il progetto è di 2 milioni e mezzo di euro, di<br />

cui il 60% verrà chiesto alla Regione nell’ambito dei<br />

fi nanziamenti per lo sviluppo e il completamento di<br />

interventi previsti nei Piani urbani della mobilità in attuazione<br />

del Piano regionale della mobilità e della logistica,<br />

pari a un milione e mezzo di euro. <strong>Il</strong> resto, se il<br />

fi nanziamento regionale sarà assegnato, verrà coperto<br />

da risorse comunali. <strong>Il</strong> piano regionale prevede anche<br />

una precisa tempistica: il Comune dovrà dare inizio<br />

ai lavori entro 18 mesi dall’assegnazione dei fondi e<br />

concluderli entro 24 mesi dal loro avvio.<br />

BROZZI<br />

UNA LAPIDE PER I 200 ANNI<br />

Una lapide per celebrare i 200 anni della fondazione<br />

del Comune di Brozzi: è quella che è stata scoperta lo<br />

scorso 21 marzo in piazza 1° maggio. “In questo edifi<br />

cio ebbe sede l’antico Comune di Brozzi”, recita la<br />

scritta sulla lapide. Come ricordato dall’assessore Eugenio<br />

Giani nel corso della cerimonia, “Brozzi è stato<br />

Comune a sé fi no al 31 dicembre 1928, prima di essere<br />

annesso a Firenze. A Brozzi si devono le prime rivendicazioni<br />

sindacali dell’area fi orentina con le lotte delle<br />

trecciaiole, la nascita della prima società di mutuo<br />

Spi-Cgil Lega Quartiere 5 Firenze...... Diario sindacale<br />

Futuro si, indietro no - Grandissima è stata la partecipazione<br />

alla manifestazione organizzata dalla Cgil a Roma sabato 4 aprile.<br />

Questa è stata la risposta alle scelte deboli, sbagliate, insufficienti e in<br />

grave ritardo fatte da questo governo e soprattutto per ribadire la totale<br />

contrarietà all’accordo separato del 22 gennaio scorso.<br />

E’ stato un evento straordinario iniziato il 27 settembre scorso in 150<br />

piazze d’Italia e proseguito con varie manifestazioni compresa quella<br />

dello Spi del 5 marzo scorso sempre a Roma dove erano presenti sotto<br />

un diluvio oltre 20mila pensionati.<br />

Non vogliamo tornare indietro, come vorrebbero condannarci a<br />

fare politiche taccagne e sbagliate del governo che non riescono ad<br />

affrontare una crisi di crescenti drammatiche proporzioni, né siamo<br />

disposti a pagare, a partire dalla riduzione della contrattazione e<br />

della tutela delle retribuzioni, una crisi determinata da scelte che non<br />

abbiamo condiviso.<br />

<strong>Il</strong> governo, purtroppo in un silenzio imbarazzante di troppe forze sociali,<br />

utilizza la crisi per dividere i sindacati, ridurre libertà importanti come<br />

con gli interventi sullo sciopero, ridurre retribuzioni, pensioni e diritti.<br />

Noi chiediamo di ridiscutere l’accordo separato sulle regole ma<br />

chiediamo contemporaneamente investimenti massicci a sostegno del<br />

sapere, della ricerca e dell’innovazione; un sostegno straordinario agli<br />

ammortizzatori sociali; la valorizzazione di pensioni e retribuzioni.<br />

Sulla consultazione, <strong>nella</strong> nostra Lega hanno votato circa 1.000 persone<br />

tra pensionati e lavoratori, il risultato ha sottolineato che il 99% è<br />

stato contrario all’accordo separato firmato dalle altre organizzazioni<br />

sindacali.<br />

Vacanze anziani – Anche per il 2009 i residenti che hanno<br />

compiuto 60 anni potranno partecipare alle vacanze anziani organizzate<br />

dal nostro quartiere. La durata è di 15 giorni comprensivi di viaggio e<br />

pensione completa.<br />

Per iscriversi occorre fissare un appuntamento telefonando presso gli<br />

uffici del quartiere 5 da mercoledì 15 aprile a giovedì 30 aprile dalle<br />

9.00 alle 13.00 tutti i giorni lavorativi escluso il sabato ed il martedì ed il<br />

giovedì dalle 15.00 alle 16.00. Tutte le persone che intendono usufruire<br />

di un contributo dal quartiere, dovranno presentarsi all’appuntamento<br />

provvisti di attestazione Isee. I numeri a cui telefonare sono :<br />

055.2767032 – 055.2767070 – 055.2767022<br />

Nel 2008 le persone che hanno partecipato alle vacanze anziani del<br />

nostro quartiere sono state 416, di queste 334 hanno pagato per<br />

intero la quota di partecipazione mentre 82 hanno avuto in base alla<br />

dichiarazione Isee un contributo dal quartiere. Sono state individuate 7<br />

fasce di reddito su cui viene calcolata la quota.<br />

Per poter usufruire del contributo bisogna presentarsi con il modello<br />

Isee che viene rilasciato dai Caaf.<br />

Per informazioni sul modello Isee telefonare presso le nostre sedi<br />

al 055.4220440 – 055.417903 – 055.300027. Per prenotare un<br />

appuntamento per la compilazione del modello Isee, telefonare al<br />

numero verde 800730800<br />

Crediamo, che per molti, queste vacanze anziani siano un<br />

ottimo momento di socializzazione e di aggregazione. Non<br />

solo, anche il prezzo contenuto può favorire la partecipazione<br />

anche a quelle persone che per motivi economici non<br />

potrebbero permettersi una vacanza.<br />

PER ULTERIORI INFORMAZIONI ENTRA NELLE NOSTRE SEDI E TROVERAI LA RISPOSTA CHE CERCHI<br />

Programma culturale:<br />

Sabato 18 aprile - ore 8.30 Camminata sui monti della Calvana<br />

Sabato 9 maggio - ore 10.00 Visita alla chiesa della Badia e alla Casa di Dante<br />

Sabato 16 maggio - Visita a Genova in pullman<br />

Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi o telefonare presso le nostre sedi<br />

LEGA QUARTIERE 5 - FIRENZE<br />

Via Cesalpino, 3/B - 50134<br />

Tel. 055.4220440 - 055.417903<br />

Fax 055.4360151<br />

E-mail : spiq5@firenze.tosc.cgil.it<br />

soccorso <strong>nella</strong> piazza di Peretola. Una storia ricca di<br />

tradizioni e cultura che merita un anno di celebrazioni<br />

e che vede oggi il primo atto”. Diverse, infatti, le<br />

iniziative in programma per festeggiare il “compleanno”<br />

del fu Comune di Brozzi: l’intitolazione di una<br />

strada (da via della Nave di Petriolo a via della Nave<br />

di Brozzi) a Elisa Baciocchi (la sorella di Napoleone<br />

Bonaparte), una mostra fotografi ca e altri eventi che<br />

si concluderanno con una grande cena e un concerto<br />

di musica classica. Lo scoprimento della lapide è stato<br />

preceduto dalla presentazione della pubblicazione<br />

“L’antica giurisdizione della comunità di Brozzi” a<br />

cura di Marco Conti.<br />

VIA VEZZANI<br />

INAUGURATO UN NIDO D’INFANZIA<br />

Sono stati l’assessore alla pubblica istruzione Daniela<br />

Lastri e il presidente della quinta commissione Dario<br />

Nardella a inaugurare, in via Vezzani, il nido d’infanzia<br />

“<strong>Il</strong> nido sul melo”. Dal prossimo 15 settembre la nuova<br />

struttura potrà ospitare i bambini e le bambine dai 12<br />

ai 36 mesi. <strong>Il</strong> nido sarà aperto da settembre a luglio, dal<br />

lunedì al venerdì, con orario 7.30-16, e sorge in una<br />

struttura completamente rinnovata e appositamente<br />

progettata per accogliere i piccoli grazie all’iniziativa<br />

di due onlus fi orentine: la Coop. Soc. S. Agostino e la<br />

Coop. Soc. Istituto San Giuseppe, da anni impegnate<br />

nei servizi educativi e scolastici della <strong>città</strong>.<br />

VIA VESPUCCI<br />

L’AREA VERDE SI AMPLIA<br />

Nuovi giochi e sostituzione di quelli vecchi per le<br />

aree verdi del quartiere: la giunta comunale ha dato<br />

via libera ai lavori. In concreto, si tratta, per lo più, di<br />

sostituzioni di tappeti smorza-cadute, panchine in ferro<br />

e in legno. Gli interventi sono previsti <strong>nella</strong> scuola<br />

Colombo con ampliamento della pavimentazione in<br />

legno e la messa in sicurezza di una parte del giardino<br />

e nell’area verde di via Vespucci a Peretola, con un<br />

progetto di riqualifi cazione e ampliamento dell’area<br />

esistente. I lavori, in parte già iniziati, saranno completati<br />

in estate.


Assessorato alla formazione<br />

Direzione lavoro e formazione


8 Aprile 2009<br />

l’inchiesta<br />

REPORTAGE. Nei due lotti del villaggio dell’Argingrosso vivono 440 persone<br />

Viaggio <strong>nella</strong> terra degli “zingari”<br />

Le casette di legno hanno poco a che vedere con le roulotte sgangherate<br />

del nostro immaginario, i bimbi scorrazzano negli spiazzi e molti degli adulti lavorano.<br />

Certo, le contraddizioni ci sono. Ma tanti luoghi comuni si sbriciolano in poche ore<br />

Giulia Righi<br />

Dici campo nomadi e ti viene in mente<br />

una cartolina sporca, fatta di capanne<br />

sudicie e roulotte sgangherate. Sbagliato,<br />

il luogo comune è da riedificare<br />

daccapo. Almeno qui, a Firenze. Ore quindici di<br />

un giorno a caso. Al Poderaccio non c’è un campanello<br />

da suonare. Ci si arriva trotterellando su<br />

una salita che si arrampica sulla collina, volti una<br />

curva e cambi mondo. Entri in un altro, governato<br />

da leggi uguali e diverse da quelle del “fuori”.<br />

<strong>Il</strong> villaggio del Poderaccio (nota bene: villaggio,<br />

non campo), lotto due, comincia con un bar. Con<br />

un furgoncino attrezzato, modello lampredottaio,<br />

che vende dolciumi, salatini, specialità etniche.<br />

E alcool. Molto, troppo, alcool, a detta di chi il<br />

villaggio lo conosce bene. Passato il bar, si arriva<br />

tra le case. Casupole, se si vuol essere fiscali.<br />

Bungalow. Tutto insomma, tranne le roulotte che<br />

uno s’immagina. In fila, a schiera, di legno. Chi<br />

ci abita, 440 persone in tutto divise nei due lotti,<br />

per queste case paga un affitto di dieci euro al<br />

mese. Ma questa è un’altra storia. <strong>Il</strong> Poderaccio è<br />

fatto di gente. Tanta gente: del Kosovo e della Macedonia<br />

soprattutto. E la prima cosa che si nota,<br />

entrandoci, è una pioggia di bambini. Nanerottoli<br />

dagli occhi grandi, che scorrazzano da una parte<br />

all’altra, in bici o sui pattini. Giocano, come tutti i<br />

bambini del mondo, si rincorrono, si nascondono.<br />

La base dei loro giochi è una macchina abban-<br />

donata con le ruote a terra. Si rintanano dentro,<br />

fanno cucù dai finestrini e non importa se la tappezzeria<br />

è una distesa di vetri. “State attenti che<br />

vi fate male alle manine” li ammonisce Giuseppina<br />

Baffè, responsabile dell’Ufficio Immigrazione<br />

del Quartiere 4. Giuseppina, detta Giusy, tra i<br />

corridoi del Poderaccio è un’istituzione. Una via<br />

di mezzo tra un’interfaccia con la pubblica amministrazione<br />

e una psicologa. Non si fanno cinque<br />

passi senza che qualcuno la fermi. “Giusy trovi<br />

un lavoro per me?”. “Giusy ma come faccio per<br />

rinnovare permesso soggiorno?”. E soprattutto,<br />

la frase più ripetuta è “Giusy, c’è problema con<br />

bagno”. I bagni sembrano essere la croce degli<br />

abitanti del Poderaccio. <strong>Il</strong> problema, spiega lei, è<br />

che gli scarichi sono comunicanti, e se qualcuno<br />

non li tratta come dovrebbe (pare che dentro ci<br />

finiscano pannoloni e scarpe) ne fanno le spese<br />

tutti. “Tutta la mattina, ho passato tutta la mattina<br />

a pulire. No possibile Giusy”. A parlare è una<br />

donna, una madre di famiglia. “Entrate, venite a<br />

vedere”. Entriamo. Ci si levano le scarpe, per non<br />

sporcare il tappeto. Capito bene. <strong>Il</strong> luogo comune<br />

dello “zingaro sporco” in questo caso si sbriciola<br />

alla svelta. E’ tutto in ordine, le pareti piastrellate<br />

luccicano, non c’è una cosa fuori posto. Accanto a<br />

questa mamma kosovara, c’è il capofamiglia e un<br />

ragazzo adolescente. “Vieni guarda mia camera”.<br />

E’ minuscola, un divanetto e una scrivania. Ma<br />

anche un televisore, un computer e uno stereo. “E’<br />

piccola, ma non ti manca niente”. <strong>Il</strong> ragazzo quasi<br />

si risente. “Guarda che io lavoro”. Ci si siede in-<br />

torno a un tavolo e si beve un caffè. In questa casa<br />

lavorano tutti, ma la crisi fa paura anche qui, e la<br />

mamma cerca rassicurazioni da Giusy, ha paura<br />

di essere licenziata. Un copione simile si ripete<br />

<strong>nella</strong> casetta davanti, ordinata e pulita alla stessa<br />

maniera. Anche qui gli adulti lavorano e i bimbi<br />

vanno a scuola. I lavoratori al Poderaccio sono<br />

tanti. Certo, camminando in giro per il villaggio<br />

scopri che Tizio aspetta un processo, Caio è in<br />

carcere per spaccio. L’occhio cade anche su un<br />

paio di Mercedes fiammanti, e viene da chiedersi<br />

da dove arrivi cotanta ricchezza. “Appartengono<br />

a famiglie di lavoratori”, taglia corto Giuseppina<br />

Baffè. Posta questa contraddizione, resta un<br />

dato: visti da qui, quelli che chiamiamo zingari<br />

non fanno paura. Anche se, fuori le cose stanno in<br />

un’altra maniera e i residenti della zona si lamentano.<br />

Piuttosto sono certe loro dinamiche interne<br />

a spaventare un po’. Come la prassi delle spose<br />

bambine, il mercimonio di giovanissime vendute<br />

alla famiglia del futuro sposo. Spesso arrivano<br />

da altri campi, ancora rigorosamente minorenni.<br />

E al Poderaccio, racconta Giuseppina Baffè, trascorrono<br />

lunghi mesi nell’ombra, <strong>nella</strong> casa dei<br />

suoceri, quasi recluse. “Solo quando partoriscono<br />

in ospedale diventano ‘visibili’, anche se noi<br />

le segnaliamo subito”. Eppure tecnicamente si<br />

tratta di minori non accompagnate, “e proprio<br />

per questo - conclude la responsabile dell’Ufficio<br />

immigrazione- occorrerebbe maggior attenzione,<br />

andrebbe attivato subito l’iter previsto dalla legge<br />

per tutelarle”.<br />

1021292<br />

L’INDAGINE<br />

irenze è terza fra le grandi <strong>città</strong><br />

Fitaliane quanto a “percezione di<br />

sicurezza” da parte dei suoi abitanti.<br />

A raccontarlo è una ricerca sulla percezione<br />

dell’insicurezza fra i cittadini,<br />

realizzata a gennaio e presentata<br />

da poco da Anci-Cittalia a Novara.<br />

Secondo questo dossier il 62 per cento<br />

dei fiorentini considera la sua <strong>città</strong><br />

“molto o abbastanza sicura”. La percentuale<br />

per questo parametro è più<br />

alta solo a Venezia (81 per cento) e a<br />

Cagliari (77 per cento), mentre sotto<br />

di noi s’incontra Genova (55 per<br />

cento), Milano (52 per cento), Torino<br />

e Bologna (51 per cento), Roma (45<br />

per cento), Bari (38 per cento), Palermo<br />

(30 per cento). A chiudere la<br />

lista ci pensa Napoli, dove a sentirsi<br />

sicuro è il 9 per cento dei residenti.<br />

Ad alimentare il senso di insicurezza<br />

per gli abitanti di Firenze concorrono:<br />

la mancanza o la precarietà del<br />

lavoro, la scarsa efficacia della giustizia,<br />

l’aumento delle diseguaglianze<br />

e la crisi economica. Ancora, per i<br />

fiorentini, i fattori che fanno ritenere<br />

un luogo insicuro sono soprattutto lo<br />

spaccio di droga, il pericolo di furti<br />

e scippi e l’alta concentrazione di<br />

immigrati. Curiosa la classifica dei<br />

posti e delle situazioni che invece<br />

fanno sentire tranquilli: Firenze al<br />

Uno scorcio del lotto 2<br />

<strong>Il</strong> 62% degli abitanti si sente tranquillo<br />

Firenze? Terza in sicurezza<br />

primo posto mette “quando si va a<br />

fare la spesa” (7,2), seguito dai “centri<br />

commerciali (6,9) e da “quando<br />

si cammina per le vie del centro”<br />

(6,6). Quanto alla geografia della<br />

sicurezza, il 52 per cento dei fiorentini<br />

considera la propria <strong>città</strong> sicura<br />

“<strong>nella</strong> maggior parte dei luoghi”. <strong>Il</strong><br />

66 per cento ritiene il proprio quartiere<br />

“molto o abbastanza sicuro”,<br />

mentre il 34 per cento “poco sicuro”.<br />

Ma come sono cambiate le cose nel<br />

tempo? <strong>Il</strong> 54 per cento degli abitanti<br />

di Firenze pensa che il suo quartiere<br />

sia sicuro allo stesso modo, mentre<br />

guardando al futuro, il 48 per cento<br />

pensa che il problema sicurezza diventerà<br />

più acuto.<br />

/G.R.


l’inchiesta<br />

9<br />

POPOLI. Dei 7.641 stranieri Ue residenti a Firenze, 4.453 provengono dalla Romania<br />

La comunità rumena è la più numerosa<br />

L’INTERVISTA<br />

Parla Fabio Bracci, Ufficio Immigrazione<br />

“Stigmatizzazione ingiustificata”<br />

all’Ufficio Immigrazione, noto<br />

Dcrocevia di stranieri, Fabio<br />

Bracci esprime il suo punto di vista<br />

sulla presenza della comunità rumena<br />

a Firenze.<br />

Di rumeni si parla tanto, ma in<br />

pochi hanno le idee chiare. Perché<br />

accade?<br />

<strong>Il</strong> problema è che da qualche anno<br />

oramai si è venuto a creare, a Firenze<br />

come nel resto d’Italia, un clima di<br />

diffidenza e paura che rende difficile<br />

l’inserimento degli stranieri. Senza<br />

alcun dubbio i media hanno contribuito<br />

in manie-<br />

ra decisiva a<br />

costruire questa<br />

immagine<br />

distorta, che<br />

non ha nulla<br />

a che vedere<br />

con la realtà.<br />

Non è corretto<br />

infatti pensare<br />

che una comunità possa essere più o<br />

meno pericolosa di un’altra.<br />

Si tratta di un vero e proprio clima<br />

di pressione sociale?<br />

Molti rumeni da anni abitano <strong>nella</strong><br />

nostra <strong>città</strong>, lavorano regolarmente<br />

e, nonostante ciò, continuano a subire<br />

una forte discriminazione sociale.<br />

Loro lo percepiscono e ne devono<br />

subire l’offesa. Credo che questa<br />

“stigmatizzazione” sia del tutto ingiustificata,<br />

soprattutto perché spesso<br />

influisce in maniera negativa sulle<br />

persone oneste e sulla loro qualità di<br />

vita. Non bisogna mai generalizzare<br />

o attribuire la colpa di un crimine ad<br />

un’intera comunità: sarebbe un atteggiamento<br />

superficiale e sbagliato,<br />

dettato non di rado dall’ignoranza in<br />

materia.<br />

Chi sono allora i rumeni?<br />

I rumeni sono cittadini europei ed<br />

in quanto tali posseggono uno status<br />

civile che<br />

dovrebbe tutelarli<br />

da ogni<br />

tentativo di<br />

emarginazione<br />

sociale. A mio<br />

parere dunque,<br />

la loro<br />

unica sfortuna<br />

è stata quella<br />

di essere costretti ad emigrare in un<br />

momento storico e sociale delicato,<br />

disagevole. A tal proposito, il report<br />

sull’immigrazione da noi pubblicato<br />

qualche tempo fa, rappresenta per<br />

Firenze un importante strumento di<br />

conoscenza, utile per aiutare i citta-<br />

I rumeni sono cittadini<br />

europei ed in quanto tali<br />

posseggono uno status<br />

civile che dovrebbe<br />

tutelarli da ogni tentativo di<br />

emarginazione sociale<br />

dini a creare una comunità più coesa<br />

e solidale.<br />

/S.K.<br />

La maggior parte di loro è arrivata in età giovane, intorno alla fine degli<br />

anni novanta, e le statistiche riportano dati di immigrazione in crescita,<br />

con una distribuzione sul territorio fiorentino piuttosto uniforme<br />

Simele Kruklidis<br />

Ogni giorno la parola “rumeno” viaggia<br />

di bocca in bocca per tutta Firenze, portando<br />

con sé decine di significati, quasi<br />

sempre negativi: “zingaro”, “rom”, “ladro”,<br />

“furfante”, “stupratore”, queste sono le principali<br />

connotazioni del termine. Ma, al di là della confusione<br />

linguistica e della facilità con cui si radica lo<br />

stereotipo, sarebbe utile, una volta per tutte, capire<br />

davvero chi sono i rumeni, cosa fanno e soprattutto<br />

se sono pericolosi così come li descrive la cronaca<br />

locale. Per imparare qualcosa in più, bisogna partire<br />

da un presupposto fondamentale: dal 2007 la Romania<br />

fa parte dell’ Unione Europea e questo significa<br />

che i rumeni possono muoversi liberamente nel nostro<br />

Paese. Passiamo adesso ai numeri: i residenti<br />

rumeni a Firenze rappresentano,<br />

da soli, oltre il 50% della popolazione<br />

comunitaria immigrata.<br />

Si considera quindi che dei<br />

7.641 stranieri dell’Ue, 4.453<br />

siano rumeni. La maggior parte<br />

di loro è arrivata in età giovane,<br />

intorno alla fine degli anni novanta e le statistiche riportano<br />

dati di immigrazione in crescita costante. Si<br />

tratta di centinaia di persone, regolari, che abitano<br />

accanto a noi e che passano per lo più inosservate,<br />

almeno finché qualche spiacevole fatto di cronaca,<br />

che sia un furto o uno stupro, non le mette tutte sotto<br />

accusa. Immaginare cosa fanno i rumeni per gua-<br />

In molti hanno il diploma,<br />

il 10 per cento la laurea,<br />

ma si adattano<br />

a qualsiasi mestiere<br />

dagnarsi il pane quotidiano non è poi così difficile.<br />

Nonostante in molti abbiano in mano un diploma<br />

ed alcuni anche una laurea (circa il 10,1 per cento),<br />

i più intraprendono quei lavori che noi abbiamo da<br />

tempo “abbandonato”: di buon grado si reinventano<br />

muratori, imbianchini, operai, badanti, segretari,<br />

camerieri e si adattano bene a qualunque mestiere.<br />

La loro distribuzione sul territorio, secondo gli studi<br />

condotti dal Comune, appare piuttosto uniforme,<br />

anche se sembra interessare soprattutto i quartieri<br />

1 e 5 ed in particolar modo l’area di Careggi. Una<br />

presenza consistente è visibile anche nelle zone di<br />

viale dei Mille, piazza Oberdan, via Faentina, Cure,<br />

San Salvi, Bellariva, e nel quartiere 4 verso l’Isolotto<br />

Sud, Legnaia e Ponticelli. Meno coinvolto invece<br />

il quartiere 3. Ad ogni modo, tralasciando<br />

per un momento i dati,<br />

quel che emerge è il ritratto di<br />

una comunità vasta, volenterosa,<br />

abbastanza bene inserita, ma che<br />

fatica a farsi accettare. I fiorentini<br />

infatti la temono <strong>nella</strong> maniera<br />

più assoluta ed i casi di delinquenza riportati dalla<br />

cronaca locale di certo non favoriscono il clima di<br />

indulgenza. Inutile negarlo, sotto gli occhi di tutti si<br />

profila l’enorme difficoltà di convivenza tra culture<br />

diverse. Ed il trucco per non farsi prendere dall’intolleranza<br />

resta sempre lo stesso: non confondere la<br />

delinquenza di uno, con l’innocenza di altri.


10 Aprile 2009<br />

dossier<br />

CRISI/1. I sindacati calcolano che ci siano 40mila toscani a rischio licenziamento<br />

Quelli che... il lavoro non lo hanno più<br />

Francesca Puliti<br />

Licenziati, non confermati, cassaintegrati<br />

o in mobilità. Se il futuro<br />

nel mondo del lavoro non è mai<br />

stato così grigio e nebuloso, il presente<br />

non è certo roseo. Lo spettro della crisi<br />

è diventato una realtà anche a Firenze, travolgendo<br />

i lavoratori. A partire dagli atipici,<br />

la bufera si è abbattuta anche su coloro che<br />

pensavano di avere un posto sicuro, a tempo<br />

indeterminato. Se alla fine dell’anno scorso le<br />

aziende toscane in serie difficoltà erano circa<br />

660, all’inizio del 2009 la cifra era già salita<br />

a 791. Paragonando invece il primo bimestre<br />

del 2009 con quello dell’anno scorso si scopre<br />

che le ore di cassa integrazione sono lievitate<br />

da 315 mila circa a oltre 440 mila. E le<br />

previsioni per i prossimi mesi non fanno ben<br />

sperare. Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato l’allarme<br />

all’unisono: secondo le stime dei sindacati<br />

sarebbero 40 mila i toscani a rischio licenziamento<br />

per i quali non si prospetta la possibilità<br />

di accedere alla cassa integrazione. A risentire<br />

maggiormente del crollo economico-finanziario<br />

sono stati finora i settori del tessile, dell’abbigliamento<br />

e delle calzature, già da tempo<br />

insidiati dalla concorrenza straniera. Solo<br />

<strong>nella</strong> provincia fiorentina sono 4.500 i cassaintegrati<br />

provenienti dal mondo della pelletteria<br />

e della moda. Non va meglio al comparto<br />

meccanico. Difficile sostenere che la crisi se<br />

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la inventano i giornali quando le aziende sotto<br />

casa iniziano a chiudere i battenti. Succede a<br />

Novoli, dove la Pam manda a casa tutti e 20 i<br />

dipendenti, o a Scandicci, dove la Enseco dichiara<br />

fallimento e lascia a piedi 36 persone. <strong>Il</strong><br />

calo del turismo, poi, ha già cominciato a mietere<br />

vittime nel settore dell’accoglienza, come<br />

dimostra il licenziamento di 45 dipendenti di<br />

Excelsior e Grand Hotel. E nel frattempo la<br />

fila davanti agli sportelli dei centri per l’impiego<br />

si allunga. Non più soltanto giovani che<br />

si affacciano al mondo del lavoro o donne desiderose<br />

di reinserirsi dopo la maternità, ma<br />

persone di tutte le età, dal ragazzo al padre di<br />

famiglia. Sempre più spesso si tratta di persone<br />

altamente qualificate, con un’esperienza<br />

consistente alle spalle. E progetti futuri che<br />

scricchiolano sotto il peso di un presente fatto<br />

di incertezze, promesse e risposte date a mezza<br />

bocca. “Bisogna fare di tutto per evitare il<br />

licenziamento – afferma Mauro Fuso, segretario<br />

della Cgil Firenze – fare in modo di tenere<br />

i dipendenti legati all’azienda, attraverso<br />

la cassa integrazione ordinaria e straordinaria,<br />

così che possano più facilmente reinserirsi una<br />

volta passato il momento peggiore della crisi.<br />

Ma non solo, è necessario sostenere il reddito,<br />

anche attraverso sgravi fiscali”. <strong>Il</strong> dialogo con<br />

le istituzioni locali, da questo punto di vista, è<br />

già stato avviato.<br />

ABDULAYE, FACCHINO<br />

“Dopo quasi 20 anni<br />

ricomincio daccapo”<br />

uasi 20 anni di lavoro nello stesso alber-<br />

Qgo, poi un giorno ti ritrovi a ricominciare<br />

tutto daccapo. Questa la storia di Abdulaye, in<br />

Italia dal 1981, impiegato all’Hotel Ambasciatori<br />

come facchino dall’88. “I problemi sono<br />

cominciati quando, per tagliare sui costi, è<br />

stato deciso di terziarizzare tutto il personale<br />

dandolo in gestione a una cooperativa – racconta<br />

– Un passaggio che non mi sono sentito<br />

di accettare, perché non mi offriva le stesse<br />

garanzie del mio vecchio contratto. Così ho<br />

perso il posto”. Considerato il calo del turismo,<br />

la ricerca di un altro impiego nel settore<br />

si presenta tutt’altro che facile. Dallo scorso<br />

dicembre Abdulaye tira avanti con l’assegno di<br />

disoccupazione, ma rimane ottimista. “La crisi<br />

c’è, ma fortunatamente ci avviamo verso l’alta<br />

stagione. Non credo che il contratto a tempo<br />

indeterminato sia un sogno irraggiungibile”.<br />

LUCA, TECNICO<br />

“La paura è di dovermi<br />

trasferire al nord”<br />

agli trasversali al personale, all’interno del-<br />

Tla CommProve, società che da anni opera<br />

<strong>nella</strong> telefonia mobile producendo sistemi<br />

hardware e software. Diciassette le vittime del<br />

ridimensionamento aziendale, spiegano dalla<br />

Cgil, a seguito del calo delle vendite. Tutte<br />

professionalità medio-alte, lavoratori cresciuti<br />

all’interno dell’azienda, per cui si preannuncia<br />

adesso la cassa integrazione straordinaria:<br />

“Con la speranza di riprenderci il nostro posto<br />

di lavoro, una volta superato il periodo più<br />

buio della crisi – auspica Luca, 9 anni di esperienza<br />

maturati in CommProve, praticamente<br />

da quando è stata fondata – Questa è l’unica<br />

società di questo tipo in Toscana. La sola alternativa<br />

che avremmo sarebbe spostarci, lasciare<br />

tutto e cercare un altro impiego nel Nord-Italia.<br />

Scelta non facile per chi, come me, ha qui<br />

gli affetti e una casa appena comprata”.<br />

GIANNI, PROGETTISTA<br />

“Siamo tutti ancora<br />

sospesi in un limbo”<br />

he l’azienda stava per essere messa in<br />

Cliquidazione i dipendenti dell’Enseco,<br />

società di ingegneria meccanica e di servizi<br />

tecnici per le industrie metal-meccaniche,<br />

l’hanno saputo a gennaio, nonostante la decisione<br />

fosse stata presa un mese prima. Fino<br />

all’ultimo hanno sperato che potesse essere<br />

acquisita. Poi la dichiarazione di fallimento<br />

e i libri in tribunale. “Siamo in un limbo, non<br />

ancora licenziati, né messi in mobilità, perciò<br />

non possiamo neanche accedere all’assegno di<br />

disoccupazione – racconta Gianni, 31 anni di<br />

cui 11 anni passati all’Enseco nel settore della<br />

progettazione – Siamo tutti giovani e altamente<br />

specializzati, ma ci vengono offerti soltanto<br />

contratti a progetto o ci viene chiesto di aprire<br />

una partita Iva”. Un passo indietro difficile da<br />

accettare per chi ha il matrimonio alle porte,<br />

tra un mesetto, e un mutuo già sulle spalle.<br />

SERENA, COMMESSA<br />

“29 anni: la mia età<br />

è già un ostacolo”<br />

entinove anni e una collezione di contrat-<br />

Vti a tempo determinato. L’ultimo è scaduto<br />

alla fine di febbraio, per Serena. <strong>Il</strong> nome è<br />

di fantasia, ma la storia è vera e purtroppo rispecchia<br />

quella di molte altre ragazze come lei.<br />

Dopo un anno come commessa in una profumeria<br />

di una grande catena, il trattamento<br />

di fine rapporto. Senza appelli. “Ho sperato<br />

fino all’ultimo di essere riconfermata – racconta<br />

– invece niente da fare. Anche un’altra<br />

collega ha il contratto in scadenza e con tutta<br />

probabilità non sarà richiamata”. E adesso che<br />

si fa? “Si ricomincia facendo il giro delle agenzie<br />

interinali. La richiesta però non è molta e<br />

oltretutto la mia età comincia già ad essere un<br />

ostacolo: non rientrando più <strong>nella</strong> fascia interessata<br />

dall’apprendistato risulto meno appetibile<br />

per i datori di lavoro, nonostante abbia<br />

una discreta esperienza in questo campo”.<br />

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dossier 11<br />

CRISI/2. Non sono più solo le straniere ad accettare questo tipo di lavoro<br />

E le italiane tornano a fare le badanti<br />

Dalle agenzie interinali spiegano che oramai “tutti accettano tutto”<br />

e si adattano a mestieri diversi. Qualche extracomunitario rimpatria,<br />

e con una laurea in tasca ci si accontenta di un lavoro al call center<br />

Serena Wiedenstritt<br />

Iportali di annunci sono un buon indicatore. Da<br />

tempo non si trovavano fra le richieste di lavoro<br />

le parole “signora italiana” e “badante” o<br />

“colf” <strong>nella</strong> stessa frase. Complice la crisi, invece,<br />

oggi, basta una scorsa ai siti più frequentati per<br />

scoprire fra tante offerte di ragazze e donne ucraine,<br />

rumene e georgiane, un’abbondanza di annunci che<br />

suonano come questi due: “Signora 60enne italiana<br />

diplomata referenziata cerca lavoro come badante a<br />

persona sola con vitto alloggio stipendio massima<br />

serietà”, oppure “Signora italiana referenziata, auto<br />

munita, abile in cucina e piccoli lavori di sartoria<br />

cerca a Firenze lavoro come<br />

baby sitter, badante, colf”. Seguono<br />

indirizzi di posta elettronica<br />

e numeri di telefono.<br />

Non sono quindi signore italiane<br />

alla ricerca di un lavoro<br />

qualsiasi, ma che tendono a precisare la necessità di<br />

uno stipendio (qualcuno tenterà di assumere badanti<br />

promettendo solo vitto ed alloggio?) e le competenze,<br />

come il saper fare lavori di sartoria che in tempo<br />

di crisi non qualificano più. La stessa percezione di<br />

una crisi che non guarda in faccia nessuno viene fuori<br />

dalle risposte di chi è impiegato nei centri che si<br />

occupano di lavoro interinale, che a loro volta sono<br />

lavoratori che a causa del sempre minor numero di<br />

aziende che cercano personale rischiano a breve di<br />

perdere il loro impiego. Raccontano da un’agenzia<br />

che si trova a due passi da piazza della Libertà:“Data<br />

la tremenda crisi che stiamo vivendo, quasi tutti (laureati<br />

e non) si adattano a far tutto, <strong>nella</strong> speranza che<br />

in futuro la situazione possa migliorare e si possa<br />

valutare qualche lavoro più consono ai propri studi”.<br />

Continuano dall’agenzia: “Qualche extracomunitario<br />

ritorna a casa perché non ce la fa più a vivere nel<br />

nostro paese e si vedono sempre più donne italiane<br />

e disperate che si adattano davvero a tutto”. Non si<br />

adatta proprio a tutto, ma sicuramente è disposta a<br />

scendere a compromessi con la sua storia, la sua formazione<br />

e soprattutto le sue aspirazioni V.P., trentatrè<br />

anni compiuti da poco e un pensiero fisso: come<br />

arrivare alla fine del mese. Per<br />

anni ha combinato studi e lavoretti:<br />

“Lavoro da quando ho<br />

finito il liceo, come commessa<br />

per i saldi estivi, piuttosto che<br />

come hostess per convegni”.<br />

Si è laureata in Scienze Politiche e ha fatto anche un<br />

semestre in Erasmus, voleva rimanere nell’ambiente<br />

accademico, però i fatti l’hanno costretta a cambiare<br />

idea. Ha fatto qualche stage non remunerato e ha<br />

avuto contratti dai tre ai sei mesi, tutti per sostituzioni.<br />

Oggi quando porta i curriculum alle agenzie interinali<br />

non perde tempo a spiegare la sue competenze<br />

e chiede “un lavoro qualsiasi, va benissimo un call<br />

center e non importano i turni”. Se fra due mesi non<br />

avrà trovato niente, però, anche lei si adatterà “a fare<br />

da dama di compagnia a qualche nonnetta. No, non<br />

voglio dire badante”.<br />

I giovani laureati si trascinano<br />

tra uno stage non pagato<br />

e contratti di tre mesi<br />

È primavera,<br />

Firenze.<br />

Matteo Renzi Sindaco<br />

www.renzi2009.it - www.matteorenzi.it


12 Aprile 2009<br />

attualità<br />

SICUREZZA. <strong>Il</strong> questore Tagliente punta sulla collaborazione di commercianti, tassisti e autisti<br />

Ronde? No. Qui c’è il “modello Firenze”<br />

In <strong>città</strong> varie sperimentazioni per pattugliare il territorio “pacificamente”:<br />

dalle sentinelle cioniane agli angeli neri, fino agli steward fuori dai locali.<br />

Tutte iniziative portate avanti senza l’uso di armi e affidate al senso civico dei cittadini<br />

Lorenzo Salusest<br />

C’è chi<br />

li chiama assistenti<br />

civici, chi<br />

volontari della sicu-<br />

rezza, chi sentinel-<br />

le, chi presidi di cittadinanza attiva.<br />

E c’è chi le chiama, per comodità<br />

o convinzione, ronde. Quale che<br />

sia la forma espressiva preferita il<br />

contenuto resta lo stesso: uomini e<br />

donne animati da senso civico e armati<br />

esclusivamente di telefonino e<br />

blocco notes, impegnati a pattugliare<br />

il territorio cittadino e segnalare<br />

alle forze dell’ordine possibili situazioni<br />

di pericolo. Un fenomeno<br />

già presente in alcune <strong>città</strong> d’Italia<br />

che il ministro dell’Interno Roberto<br />

Maroni ha cercato di regolamentare<br />

nel recente “decreto sicurezza”: sì<br />

alle ronde, purché agiscano sotto il<br />

coordinamento dei Comuni e sotto<br />

la responsabilità del Prefetto. Una<br />

decisione che ha spaccato l’opinione<br />

pubblica e la classe politica,<br />

a Firenze come altrove: c’è chi le<br />

invoca e chi le condanna. Posizione,<br />

quest’ultima, assunta da sempre da<br />

Palazzo Vecchio. E dire che Firenze<br />

le sue “ronde” le ha avute, e le ha<br />

tuttora. Tutte o quasi ideate dall’assessore<br />

alla sicurezza sociale Graziano<br />

Cioni. Dapprima le sentinelle:<br />

un esercito di 600 pensionati senza<br />

divisa chiamati a segnalare alla polizia<br />

municipale situazioni di degrado.<br />

Dopo di loro è stata la volta,<br />

l’estate scorsa, degli “Angeli neri”<br />

(a piedi o sull’autobus), mediatori<br />

culturali, secondo la dizione ufficiale,<br />

chiamati (non a titolo gratuito) a<br />

dissuadere il fenomeno dell’abusivismo<br />

commerciale con le sole armi<br />

della parola e del dialogo. E come<br />

non citare gli steward davanti ai locali<br />

notturni, incaricati di preservare<br />

dagli schiamazzi la tranquillità dei<br />

residenti. Iniziative a cui solo per<br />

semplicità pare possibile assegnare<br />

l’etichetta di ronde. Diversamente<br />

da quanto proposto dal movimento<br />

giovanile di Alleanza nazionale,<br />

che ha offerto la sua collaborazione<br />

alla polizia in funzione di presidio<br />

del territorio: ragazzi e ragazze con<br />

casacchine fluorescenti e telefonini.<br />

Una proposta abortita sul nascere<br />

per evitare il rischio di scontri tra<br />

“rondisti” e “antirondisti”: un paradosso,<br />

già verificatosi in altre <strong>città</strong>,<br />

che ha visto le forze dell’ordine distolte<br />

dal pattugliamento ordinario<br />

e chiamate a garantire la sicurezza<br />

degli stessi aspiranti collaboratori<br />

degli uomini in divisa. A chiarire la<br />

situazione fiorentina ci ha pensato<br />

infine il Questore Francesco Tagliente:<br />

sua la proposta di un “modello<br />

Firenze” che vede coinvolti<br />

commercianti, tassisti, autisti degli<br />

autobus. Persone che per lavoro vi-<br />

vono la <strong>città</strong> chiamati a svolgere la<br />

funzione di avamposti per la sicurezza,<br />

in collaborazione con le forze<br />

dell’ordine. E infine i semplici cittadini.<br />

La <strong>città</strong> alle otto di sera tira<br />

giù la saracinesca, lasciando le sue<br />

vie e le sue piazze in balia del buio<br />

e del degrado. Tornare a far vivere<br />

la notte, riportando i fiorentini nelle<br />

strade di Firenze potrebbe essere la<br />

soluzione migliore.<br />

FOCUS<br />

La prefettura attende<br />

direttive dal Viminale<br />

“Per ora tutto<br />

in stand by”<br />

iente di nuovo sul fronte<br />

Nsicurezza. O almeno su<br />

quello relativo alle cosiddette<br />

ronde, le associazioni di cittadini<br />

incaricati di segnalare<br />

casi di disagio sociale o di potenziale<br />

pericolo. Nonostante<br />

la discussione intorno al tema<br />

sia animata già da tempo tutto<br />

è ancora in stand by: allo stato<br />

attuale nessuna forma di “sicurezza<br />

partecipata”, estranea<br />

all’operato delle forze dell’ordine,<br />

pare essere autorizzata.<br />

Una fase di stallo tecnico che<br />

tuttavia potrebbe terminare a<br />

breve. <strong>Il</strong> decreto che contiene il<br />

piano straordinario di controllo<br />

del territorio, approvato lo scorso<br />

20 febbraio dal Consiglio<br />

dei Ministri, deve essere ancora<br />

convertito in legge. Da allora<br />

il ministro dell’Interno avrà 60<br />

giorni per emanare un ulteriore<br />

decreto che determini gli ambiti<br />

operativi delle associazioni,<br />

i requisiti per la loro iscrizione<br />

in appositi albi e le modalità di<br />

tenuta di questi ultimi. In attesa<br />

di queste indicazioni pratiche la<br />

parola d’ordine sembra essere<br />

cautela: “E’ prematura al momento<br />

ogni iniziativa operativa<br />

sul territorio con l’impiego di<br />

sentinelle o il coinvolgimento di<br />

associazioni di categoria riguardo<br />

a una questione ancora all’attenzione<br />

del Governo”, ebbe<br />

a dire il Prefetto di Firenze Andrea<br />

De Martino, all’indomani<br />

dell’approvazione del “decreto<br />

sicurezza”. Proprio alle strutture<br />

prefettizie il Governo ha affidato<br />

il compito di conservare e gestire<br />

gli albi delle associazioni dei<br />

volontari della sicurezza. Ma<br />

fintantoché il Viminale non avrà<br />

chiarito anche i dettagli attuativi<br />

e emanato le direttive tecniche,<br />

confermano dagli uffici della<br />

Prefettura, nessun elenco potrà<br />

essere creato e nessun gruppo<br />

di volontari potrà candidarsi a<br />

svolgere la funzione di sorveglianza<br />

del territorio fiorentino<br />

in collaborazione con le forze<br />

dell’ordine.<br />

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Medicina legale:<br />

una nuova specializzazione<br />

per gli ambulatori della Misericordia<br />

Molto presto la Misericordia di Firenze<br />

offrirà un servizio specialistico<br />

medico-legale. Tale attività,<br />

spesso fraintesa o male interpretata<br />

a causa di banali luoghi comuni o accattivanti<br />

serie televisive, presenta un<br />

ventaglio applicativo assai ampio. Nella<br />

vita quotidiana, infatti, possono frequentemente<br />

presentarsi, purtroppo,<br />

condizioni patologiche legate in qualche<br />

modo all’ambito giudiziario, assicurativo<br />

privato o sociale, tali da necessitare<br />

una interpretazione medica<br />

applicata al diritto. In tali circostanze<br />

diventa fondamentale il parere specialistico<br />

del medico legale.<br />

Parlando in termini più semplici, la medicina<br />

legale è una branca dell’arte<br />

medica rivolta a tutti, dai minori ai pensionati,<br />

dai lavoratori dipendenti agli<br />

autonomi, dagli occupati ai disoccupati,<br />

dai disabili in prima persona e ai loro<br />

familiari. Le applicazioni di tale disciplina<br />

sono molteplici. <strong>Il</strong> medico legale, il<br />

quale prima di tutto è un medico, con<br />

un suo bagaglio culturale di base di<br />

medicina e chirurgia, si occupa di problematiche<br />

eterogenee, in ambito di<br />

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Dr. Rosa Di Lernia Martedì Dalle 15.20 alle 17.10<br />

Allergologia e Immunologia (1)<br />

Dr. Silvia Carifi Lunedì Dalle 15.00 alle 18.00<br />

Venerdì Dalle 09.00 alle 12.00<br />

Dr. Stefano Turchini Giovedì Dalle 09.00 alle 11.00<br />

Angiologia (2)<br />

Dr. Nicolina Cavallaro Lunedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

Giovedì Dalle 15.00 alle 18.00<br />

Dr. Angela Terreni Venerdì Dalle 15.00 alle 18.30<br />

Cardiologia (3)<br />

Dr. Claudio Poli Giovedì Dalle 15.00 alle 17.30<br />

Dr. Paolo Cecchi Giovedì Dalle 12.30 alle 15.00<br />

Dr. Marco Vinci Venerdì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

Sabato Dalle 09.00 alle 11.30<br />

Dr. Silvia Perlangeli Mercoledì Dalle 16.30 alle 19.00<br />

Chirurgia<br />

Dr. Riccardo Gattai Martedì Dalle 13.30 alle 14.30<br />

Giovedì Dalle 18.00 alle 19.20<br />

Chirurgia della mano e della spalla<br />

Dr. Enrico Broglia Martedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

Dr. Giuseppe Checcucci Martedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

Dr. Piergiuseppe Zampetti Martedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

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Dr. Cesare Filippeschi Lunedì Dalle 14.00 alle 19.10<br />

Giovedì Dalle 09.30 alle 13.30<br />

Dr. Beatrice Magini Lunedì Dalle 09.30 alle 12.00<br />

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Dr. Cozza Carmela Martedì Dalle 09.00 alle 12.00<br />

Dr. Elena Quercioli Mercoledì Dalle 10.00 alle 12.00<br />

Giovedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

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Dr. Laura Fancelli Mercoledì Dalle 14.30 alle 17.30<br />

Dr. Alessandra Di Blasi Venerdì Dalle 09.00 alle 12.00<br />

invalidità civile, di handicap, di I.N.P.S.,<br />

I.N.A.I.L., causalità di servizio e collocamento<br />

lavorativo mirato; si occupa<br />

di problematiche assicurative, tossicologiche,<br />

giudiziarie in ambito civilistico<br />

e penalistico. Questo nuovo servizio<br />

specialistico offerto, dunque, che<br />

spesso può essere affiancato da altri<br />

specialisti in diverse discipline mediche<br />

e chirurgiche, è finalizzato a facilitare e<br />

risolvere problematiche complesse,<br />

ma frequentemente anche banali, che<br />

la quotidianità può presentare ad ogni<br />

cittadino, qualunque sia la sua età, la<br />

sua occupazione, la sua scolarità ed il<br />

suo contesto socio-familiare.<br />

In prima persona, affiancato dalla Dott.<br />

ssa Federica Formichetti, anch’essa<br />

specialista in Medicina Legale, mi occuperò<br />

della gestione ambulatoriale<br />

del suddetto servizio. La mia formazione<br />

specialistica in materia si è svolta<br />

presso l’Università di Firenze ove,<br />

peraltro, ho conseguito anche la laurea<br />

in Medicina e Chirurgia. Dopo la<br />

laurea, durante la scuola di specializzazione,<br />

ho svolto numerose sostituzioni<br />

in ambito di medicina generale e<br />

Dr. Cristina Lucin Sabato Dalle 09.00 alle 12.30<br />

Endocrinologia – Dietologia<br />

Dr. Sandra Silvestri Giovedì Dalle 17.30 alle 19.10<br />

Dr. Benedetta Ragghianti Venerdì 11.00-13.00/14.00-17.00<br />

Gastroenterologia<br />

Dr. <strong>Il</strong>aria Giangrandi Giovedì Dalle 17.30 alle 19.30<br />

Dr. Ortolani Manuela Venerdì Dalle 15.30 alle 17.40<br />

Geriatria<br />

Dr. Polidori Vezio Per appuntamento<br />

Ginecologia (5)<br />

Dr. Palma Berloco Lunedì Dalle 15.00 alle 19.00<br />

Mercoledì Dalle 15.00 alle 19.00<br />

Giovedì Dalle 09.00 alle 13.00<br />

Venerdì Dalle 15.00 alle 19.00<br />

Dr. Benedetta Mangani Lunedì Dalle 09.00 alle 12.00<br />

Dr. Donatella Nannoni Martedì Dalle 09.00 alle 13.00<br />

Dr. Filippo Tondi Martedì Dalle 16.00 alle 19.30<br />

Dr. Marta Papini Mercoledì Dalle 08.30 alle 13.00<br />

Sabato Dalle 09.00 alle 12.30<br />

Dr. Paola Morelli Venerdì Dalle 09.30 alle 11.30<br />

Dr. Chiara Riviello Venerdì Dalle 11.30 alle 13.30<br />

Neurologia<br />

Dr. Paola Ragghianti Mercoledì Dalle 08.30 alle 10.00<br />

Neurofi siologia (6)<br />

Dr. Gagliardo Andrea Giovedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />

Dr. Perangela Liotta Lunedì Dalle 09.30 alle 13.30<br />

Mart-Giov Dalle 09.30 alle 13.30<br />

Mercoledì Dalle 16.00 alle 19.00<br />

Oculistica (7)<br />

Dr. M. Antonietta De Giovanni Lunedì Dalle 15.00 alle 19.00<br />

Mercoledì Dalle 15.30 alle 19.00<br />

Sabato Dalle 08.30 alle 12.00<br />

Dr. Saverio Matteini Lunedì Dalle 09.00 alle 11.30<br />

Dr. Dario Di Salvo Martedì Dalle 17.00 alle 19.00<br />

DIRETTORE SANITARIO: DR. ALESSANDRO PAOLI<br />

ORARIO DI APERTURA:<br />

Tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle ore 19.30 • <strong>Il</strong> sabato dalle 8.30 alle 12.30<br />

<strong>Il</strong> servizio infermieristico di iniezioni intramuscolari • si eff ettua dal lunedì al sabato dalle ore 08.00 alle ore 10.00<br />

PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITA<br />

GLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER ILGIORNO RICHIESTO DISPONIBILE IN ORDINE PROGRESSIVO<br />

RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA<br />

Dr. Marco Ciaramelli Mercoledì Dalle 09.30 alle 12.00<br />

Dr. Vanni Borgioli Giovedì Dalle 10.00 alle 13.30<br />

Dr. Riccardo Paoletti Perini Giovedì Dalle 17.30 alle 18.40<br />

Dr. Maria Gabriella Rossi Martedì Dalle 09.30 alle 12.30<br />

Venerdì 09.30-13.00/13.30-17.00<br />

Ortopedia<br />

Dr. Daniele Lazzara Martedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />

Dr. Enrico Broglia Martedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />

Dr. Filippo Poccianti Giovedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />

Dr. Roberto Virgili Venerdì Dalle 16.30 alle 18.30<br />

Dr. Francesco Menotti Venerdì Dalle 17.30 alle 19.30<br />

Otorinolaringoiatria<br />

Dr. Pontone Filippo Lunedì Dalle 17.00 alle 18.30<br />

Martedì Dalle 10.00 alle 10.50<br />

Dr Alonzo Attilio Lunedì Dalle 11.30 alle 13.00<br />

Giovedì 9.00-10.00/14.30-16.00<br />

Venerdì Dalle 09.00 alle 10.00<br />

Dr. Faleg Fausto Martedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />

Dr. Traversi Luciano Mercoledì Dalle 08.30 alle 09.30<br />

Dr. Ferriero Gennaro Mercoledì Dalle 17.30 alle 19.10<br />

Venerdì Dalle 17.00 alle 18.30<br />

Sabato Dalle 10.00 alle 11.30<br />

Pneumologia<br />

Dr. Laura Tinacci Mercoledì Dalle 15.00 alle 19.00<br />

Psichiatria<br />

Dr. Paolo Rossi Prodi Lunedì Dalle 17.30 alle 19.30<br />

Dr. Chiara Cecchelli Martedì Dalle 09.00 alle 12.00<br />

Psicologia<br />

Dr. Ana Maria Donanovoa Mercoledì Dalle 17.00 alle 19.15<br />

Giovedì Dalle 08.30 alle 10.30<br />

Dr. Maria Novelli Cappelli Martedì Dalle 09.30 alle 14.30<br />

Mercoledì Dalle 11.00 alle 13.00<br />

Giovedì Dalle 13.30 alle 17.30<br />

Dr. Palma Alessandra Lunedì Dalle 09.30 alle 13.30<br />

di continuità assistenziale. Durante tali<br />

attività ho avuto modo di conoscere<br />

realtà sociali assai varie, eterogenee e<br />

spesso critiche, e le mie conoscenze<br />

di medicina legale e medicina sociale<br />

mi hanno permesso di consigliare<br />

numerose famiglie e di garantire loro<br />

il raggiungimento di un qualche privilegio,<br />

del quale spesso ignoravano il<br />

diritto, che la nostra Società ed il nostro<br />

Sistema Sanitario Nazionale, di<br />

tipo universalistico, offrono ad ogni<br />

cittadino. Tali consigli, che erano sempre<br />

in aggiunta ad un parere medico<br />

di base, finalizzato ad una diagnosi o<br />

ad una terapia, hanno spesso svegliato<br />

un sorriso che ha, se non eliminato,<br />

quanto meno alleviato una sofferenza.<br />

<strong>Il</strong> mio desiderio, dunque, nello svolgimento<br />

di questa attività specialistica<br />

offerta dalla Misericordia di Firenze, è<br />

quello di riuscire a garantire al cittadino<br />

l’effettivo godimento dei diritti agli aiuti<br />

ed ai servizi che derivano da uno stato<br />

patologico pregresso o attuale, e dei<br />

quali, molto spesso, ne viene ignorata<br />

l’esistenza.<br />

Dott. Giuseppe Panichi<br />

Mercoledì Dalle 15.00 alle 17.30<br />

Giovedì Dalle 09.30 alle 14.30<br />

Reumatologia<br />

Dr. Maria Letizia Conforti<br />

Urologia<br />

Mercoledì Dalle 11.00 alle 14.00<br />

Dr. Angelo Zucchi Lunedì Dalle 16.30 alle 18.30<br />

Dr. Alessandro Della Melina Giovedì Dalle 16.15 alle 17.15<br />

Terapia delle cefalee infantili<br />

Dr. Cinzia Scalas Mart-Ven Dalle 16.00 alle 19.00<br />

Ecografi a (8) (anche convenzione)<br />

Dr. Scrocca Marco Martedì Dalle 08.00 alle 14.00<br />

Dr. Giovanni Branco Giovedì Dalle 08.00 alle 12.00<br />

Dr. Stefano Papp Venerdì Dalle 08.00 alle 12.30<br />

PRESTAZIONI IN CONVENZIONE:<br />

Ecografi e: addome superiore, inferiore e completo, transvaginale, transrettale,<br />

tiroide, capo e collo. Dr. Marco Scrocca martedì 08.00 - 13.00 / Dr. Giovanni<br />

Branco giovedì 08.00 - 12.00 / Dr. Stefano Papp venrdì 08.00 - 09.30<br />

Cardiologia: visita cardiologica, elettrocardiogramma, ecocardiogramma.<br />

Dr. Paolo Cecchi giovedì 12.30-15.30<br />

1) Allergologia: prove cutanee – patch test – vaccini • (2) Angiologia: ecocolordoppler:<br />

carotideo vertebrale; arterioso e venoso arti inferiori; aorta addominale; arterie renali<br />

• (3) Cardiologia: Elettrocardiogramma – Ecocardiogramma - Ecodoppler cardiaco<br />

- Holter Cardiaco e pressorio – E.C.G. sotto sforzo (cicloergometro) • (4) Dermatologia:<br />

Diatermocoagulazione - Laser dermatologico - Esame micologico • (5) Ginecologia e<br />

Ostetricia: Colposcopia – Eco transvaginale – Eco pelvica transaddominale – Ecografi a<br />

per test di screening I trimestre (I test) - Ecografi a ostetrica di screening (I-II-III trim.) •<br />

(6) Neurofi siopatologia: Elettromiografi a • (7) Oculistica: Campimetria • (8) Ecografi e:<br />

Addome: superiore, inferiore e completo*; pelvica*; osteo-articolare; capo e collo*;<br />

tiroidea*; paratiroidi e ghiandole salivari; tegumenti e parti superfi ciali; testicolare;<br />

transrettale*; mammaria; transvaginale*; in gravidanza • * anche in convenzione<br />

• Si prega di segnalare all’operatore la necessità di eventuali esami diagnostici al<br />

momento della prenotazione


Partecipa al sondaggio<br />

Puoi votare sul sito www.ilreporter.it<br />

oppure inviaci una mail a dicolamia@ilreporter.it<br />

o telefona al numero 840.70.74.74<br />

<strong>Il</strong> prefetto ha vietato la vendita<br />

di alcolici da asporto e di tutte le bevande in vetro<br />

in centro dalle 22 alle 3 di notte.<br />

Sei d’accordo?<br />

1. Sì, è una misura utile contro il degrado<br />

2. Sì, ma oltre a questo provvedimento ne occorrerebbero altri<br />

3. No, non credo che serva a risolvere i problemi della <strong>città</strong><br />

I risultati saranno pubblicati sul prossimo numero<br />

Così avete risposto il mese scorso<br />

Ronde dei cittadini per la sicurezza sul territorio, sei d’accordo?<br />

57,40%<br />

35,41%<br />

No, così c’è il rischio di una giustizia fai-da-te<br />

Sì, serve un maggior controllo nelle strade<br />

Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’azione<br />

LA 7,19% LEGGE 194 CHE<br />

REGOLAMENTA L’ABORTO<br />

DEVE ESSERE CANCELLATA?<br />

<strong>Il</strong> sondaggio è stato effettuato tramite il sito internet www.ilreporter.it, se sorvegliate e con precisi limiti d’azione: 19 (6,88%); Sondaggio trami-<br />

una linea telefonica dedicata e l’indirizzo e-mail dicolamia@ilreporter.it. te dicolamia@ilreporter.it: totale votanti: 212 (15,54%); Risposte: No, così<br />

Totale votanti:1364; Risposte: No, così c’è il rischio di una giustizia fai-da- c’è il rischio di una giustizia fai-da-te: 121 (57,07); Sì, serve un maggior<br />

te: 783 (57,40%); Sì, serve un maggior controllo nelle strade: 483 (35,41%); controllo nelle strade: 76 (35,84); Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi<br />

Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’azione: 98 (7,19%); Sondag- limiti d’azione: 15 (7,07%); AVVERTENZA: I “sondaggi on line” non sono<br />

gio tramite www.ilreporter.it: 876 (64,22); Risposte: No, così c’è il rischio di sondaggi rappresentativi ai sensi delle direttive dell’Autorità garante del-<br />

una giustizia fai-da-te: 503(57,42%); Sì, serve un maggior controllo nelle le comunicazioni: essi non hanno valore statistico. I risultati che fornisco-<br />

strade: 309 (35,27); Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’aziono non hanno, cioè, la pretesa di rappresentare l’opinione di gruppi di<br />

ne: 64 (7,30); Sondaggio tramite linea telefonica dedicata: totale votanti: persone. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione<br />

276 (20,23%); Risposte: No, così c’è il rischio di una giustizia fai-da-te: 159 elaborato scientificamente, che hanno l’unico scopo di permettere agli<br />

(57,60); Sì, serve un maggior controllo nelle strade: 98 (35,5); Sì, ma solo utenti che lo desiderano di esprimere la propria personale opinione.


16 Aprile 2009<br />

curiosità<br />

MISTERI/1. Palazzo Vecchio, Poggio Imperiale, il campanile di Giotto: ecco la mappa delle “presenze”<br />

In <strong>città</strong> un fantasma tira l’altro<br />

Leggenda vuole che Firenze sia ricca di spettri che si aggirano<br />

nelle dimore antiche e che a cadenza regolare si fanno sentire. Ma<br />

niente paura: sono buoni e a qualcuno hanno anche offerto un tè...<br />

A sinistra, Gian Gastone de’ Medici. A destra, Anna Cappello<br />

FIRENZE ai FIORENTINI!<br />

E’ ORA di CAMBIARE!<br />

Cari Amici, il titolo dell’articolo sintetizza il contenuto della<br />

mia collaborazione a questo Giornale, fin dalla uscita<br />

del suo primo numero. Sarà anche lo slogan della mia<br />

campagna elettorale; mi presento candidato al Consiglio<br />

Comunale di Firenze <strong>nella</strong> Lista del Popolo delle Libertà<br />

per GIOVANNI GALLI Sindaco, dopo 15 anni di appassionate<br />

battaglie condotte in Consiglio Comunale come<br />

esponente di Alleanza Nazionale e per oltre 10 anni<br />

come suo capogruppo. Per cambiare Firenze mi rivolgo a<br />

persone come Voi, che credono <strong>nella</strong> onestà e nel lavoro,<br />

<strong>nella</strong> competenza e <strong>nella</strong> operosità. Mi rivolgo ai Fiorentini<br />

tutti: Cittadini, Artigiani, Commercianti, Lavoratori<br />

dipendenti. Giovani - studenti e non – che si trovano ad<br />

affrontare i problemi dello studio, del lavoro, della casa.<br />

PERCHE’ CAMBIARE?<br />

Firenze soffre. Firenze ha perduto la sua identità. Firenze<br />

vive - meglio, sopravvive - nel degrado! Città resa asfittica<br />

<strong>nella</strong> sua economia, privata delle sue potenzialità di<br />

sviluppo, ferita di giorno da orde di venditori abusivi,<br />

ridotta al rango di <strong>città</strong>-dormitorio dopo le 21, col centro<br />

svuotato e le piazze abbandonate a clandestini, ubriachi<br />

e spacciatori.<br />

FIRENZE CITTA INSICURA<br />

Sono i tanti Comitati di Quartiere che chiedono di<br />

ripristinare quella qualità della vita che non c’è più. Sono<br />

i Comitati di Cittadini che si battono contro lo scempio<br />

della tramvia nel Centro Storico. Sono i Cittadini, i Negozianti,<br />

gli Artigiani, che chiedono a gran voce SICUREZZA<br />

e VITA DIGNITOSA. Sono i Giovani che chiedono luoghi<br />

di aggregazione. Sono Tutti che chiedono spazi vivibili<br />

per TUTTI.<br />

“<strong>Il</strong> Centro Storico è ridotto a un immondezzaio”, “La sera pre-<br />

ferisco restare in casa,<br />

piuttosto che uscire ”,<br />

“Gli Amministratori,<br />

inflessibili per la pipì<br />

di un cane, passano<br />

davanti a accampamenti<br />

di barboni, con<br />

relativo immondezzaio,<br />

cenci e cartoni e<br />

fanno finta di nulla”,<br />

Riccardo Sarra<br />

Capogruppo di AN<br />

al Consiglio Comunale di Firenze<br />

“Latrine a cielo aperto, spaccio di droga aperto 24 ore con<br />

consumo diretto in loco e nessuno fa nulla”, “Quando mi va<br />

bene trovo la serratura del Negozio imbrattata di urina e poi<br />

sputi, pezzi di kebab lanciati sulla vetrina. Ci vuole coraggio<br />

la mattina a venire a lavorare. : sono i contenuti ricorrenti<br />

delle numerose segnalazioni che i cittadini inoltrano al<br />

sito Web del quotidiano locale “La Nazione”.<br />

I FIORENTINI HANNO AMORE PER LA LORO CITTA’ e<br />

RANCORE VERSO l’Amministrazione di Centro-Sinistra.<br />

HANNO ANCHE PAURA<br />

LA CITTA’ HA VOGLIA di SICUREZZA. Sicurezza per le<br />

PERSONE. Sicurezza per le ATTIVITA’. Sicurezza per le<br />

PROPRIETA’. Sicurezza per il LAVORO.<br />

Cosa fa l’Amministrazione di Centro-Sinistra?<br />

Dove è l’Amministrazione di Centro-Sinistra?<br />

Ci siamo NOI. E per questo diciamo :<br />

“E’ ORA di CAMBIARE ! FIRENZE ai FIORENTINI !<br />

Riccardo Sarra<br />

Capogruppo di A.N. al Consiglio Comunale di Firenze<br />

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />

Francesca Puliti<br />

Tintinnar di catene e lenzuola<br />

bianche che svolazzano<br />

in bui corridoi?<br />

Macché, i fantasmi di<br />

casa nostra sono molto più fantasiosi.<br />

E anche fastidiosi a volte.<br />

Da quelli che si mettono a giocare<br />

a biliardo nel salone, a quelli che<br />

fanno dispetti di ogni tipo fino alle<br />

anime buone che addirittura offro-<br />

L’INTERVISTA<br />

Parla Enrico Baccarini,<br />

studioso di esoterismo<br />

“Ma sembra siano<br />

passati di moda”<br />

ra manifestazioni del demonio,<br />

Ttradizioni massoniche e antica<br />

simbologia, Firenze svela un volto<br />

sconosciuto ai più, attraverso le<br />

parole di Enrico Baccarini, appassionato<br />

di misteri ed esoterismo,<br />

autore di diverse pubblicazioni e<br />

libri in tema.<br />

C’è molta “materia prima” in cui<br />

scavare a Firenze? In che epoca<br />

hanno origine le storie più affascinanti?<br />

Firenze gode di un’enorme stratificazione<br />

di leggende e tradizioni<br />

esoteriche, a partire dal Medioevo<br />

fino al XIX secolo, passando attraverso<br />

il Rinascimento. Molte sono<br />

le storie che si legano alla famiglia<br />

dei Medici, i primi a introdurre<br />

tradizioni e pratiche legate all’esoterismo.<br />

E’ noto ad esempio che<br />

Francesco I aveva in Palazzo Vecchio<br />

uno studio dove si dedicava<br />

alle arti magiche, alla produzione<br />

di pozioni e veleni. Intrugli spesso<br />

letali che sperimentava sui detenuti<br />

del Bargello. <strong>Il</strong> fatto che lo stesso<br />

Francesco e la sua amante Bianca<br />

Cappello siano morti avvelenati si<br />

tinge di nuovi misteri, messo in relazione<br />

a queste pratiche. In epoca<br />

successiva si sono sviluppate numerose<br />

tradizioni esoteriche. Ad esempio<br />

pare che gli Orti Oricellari siano<br />

stati teatro di rappresentazioni dell’Inferno<br />

e pratiche magiche durante<br />

il Rinascimento. Fino ad arrivare<br />

al ‘700, quando Firenze è diventata<br />

la culla della massoneria, con tutta<br />

la simbologia ad essa collegata.<br />

Quali sono i luoghi più interessanti?<br />

Molte strade portano i segni di<br />

credenze e leggende popolari. Nei<br />

dintorni di via Tornabuoni si trovano<br />

diverse statuette o immagini,<br />

poste a 2-3 metri di altezza, che testimoniano<br />

antiche apparizioni del<br />

demonio.<br />

E per quel che riguarda l’epoca<br />

più recente?<br />

Pare che i fantasmi siano ormai<br />

fuori moda e che i fiorentini si siano<br />

scordati, per fortuna, delle visite<br />

demoniache, così frequenti nel<br />

Medioevo. Adesso al massimo si<br />

segnalano presenze extraterrestri e<br />

ufo sui cieli cittadini. /F.P.<br />

no il tè ai viandanti. Molti sono gli<br />

spettri illustri tra le presenze che<br />

si aggirano per antichi palazzi e<br />

nobili dimore. Personaggi storici<br />

come Bianca Cappello, che non si<br />

sarebbe ancora data pace per esser<br />

stata sepolta lontano dall’amante<br />

Francesco de’ Medici, o Gian<br />

Gastone ultimo discendente della<br />

stessa dinastia. Questo aristocratico<br />

fantasma andrebbe a spasso<br />

per le stanze della Villa di Poggio<br />

Imperiale. Sì, proprio quella che di<br />

giorno appare come un tranquillo<br />

luogo di studio. C’è chi assicura di<br />

aver sentito i passi e i lamenti del<br />

granduca <strong>nella</strong> notte e chi giura di<br />

averlo addirittura visto coi propri<br />

occhi mentre si trascinava per gli<br />

androni con passo stanco, il fisico<br />

appesantito e la parrucca un po’<br />

scomposta dagli anni e dai tormenti.<br />

Lo spirito di Baldaccio d’Anghiari,<br />

invece, avrebbe scelto come<br />

dimora il palazzo per eccellenza,<br />

Palazzo Vecchio. E’ qui che il valoroso<br />

capitano di ventura venne trucidato<br />

il 6 settembre del 1441. Ad<br />

attirarlo in trappola fu Bartolomeo<br />

Orlandini, che uccidendolo sperava<br />

di metter a tacere le accuse di viltà<br />

che costui gli aveva rivolto quando<br />

aveva abbandonato il paese che<br />

avrebbe dovuto difendere, Marradi.<br />

Secondo un’antica tradizione ogni<br />

50 anni, nell’anniversario della sua<br />

morte, il Baldaccio compare in<br />

quella che fu la sua magione, il Castello<br />

di Sorci, mentre per il resto<br />

del tempo se ne sta rintanato nelle<br />

stanze del palazzo cittadino. Ma<br />

pare che recentemente lo spettro si<br />

sia mostrato ad una giovane coppia<br />

fiorentina, in una sera d’estate, al<br />

piazzale Michelangelo. Al ragazzo,<br />

fiorentino ma con origini proprio<br />

di Anghiari, avrebbe indicato<br />

con la mano il luogo in cui trovò<br />

la morte. Di tutt’altro spirito i fantasmi<br />

delle due donne che, in una<br />

notte dell’immediato dopoguerra,<br />

comparvero ad un giovane uomo<br />

che transitava in via Bolognese.<br />

Madre e figlia chiesero gentilmente<br />

al ragazzo di scortarle fino a casa<br />

e per ringraziarlo, una volta giunti<br />

a destinazione, lo fecero accomodare<br />

e gli offrirono una tazza di tè.<br />

Sembrerebbe tutto <strong>nella</strong> norma, se<br />

non fosse per il fatto che il giorno<br />

successivo l’uomo ripassò davanti<br />

all’abitazione e constatò che era<br />

in completo stato di abbandono e<br />

che le due signore che ci vivevano<br />

erano decedute da oltre 12 anni.<br />

Come potrebbero poi mancare le<br />

leggende legate agli artisti, che<br />

tanta parte hanno avuto <strong>nella</strong> storia<br />

di Firenze? Questa volta non parliamo<br />

dei misteri legati alle opere<br />

di geni come Leonardo, ma di un<br />

altro tipo di eredità. Ad esempio,<br />

se salendo i gradini del più famoso<br />

campanile cittadino avvertite ad<br />

un tratto una brezza fresca lo avete<br />

trovato: è il folletto di Giotto, spiritello<br />

amico che lo accompagnò per<br />

tutta la vita.


curiosità<br />

17<br />

MISTERI/2. Nella credenza popolare la Croce al Trebbio è uno dei luoghi simbolo<br />

E la leggenda vive in Santa Maria Novella<br />

Paola Ferri<br />

Adue passi da Santa<br />

Maria Novella, laddove<br />

si incrociano<br />

via delle Belle Donne,<br />

via del Trebbio e via del Moro<br />

formando un piccolo slargo, si<br />

erge una colonna sormontata da<br />

una croce. E’ la Croce al Trebbio,<br />

memento al sanguinoso scontro<br />

tra eretici e fedeli che proprio qui<br />

ebbe luogo, nel lontano agosto del<br />

1245. Un combattimentodall’esito<br />

incerto.<br />

E come avrebbe<br />

potuto essere<br />

altrimenti in<br />

un posto come<br />

quello? Un incrocio di tre strade,<br />

un trivio caro al demonio, così<br />

racconta una leggenda popolare<br />

di origine medievale. La piazzetta<br />

rimase a lungo infestata dalla presenza<br />

del diavolo -dice la leggen-<br />

da- tant’è che vi si affacciava pure<br />

una casa maledetta, antica dimora<br />

di uno stregone di satana. Narrasi<br />

che chiunque osasse mettervi piede<br />

fosse spinto al suicidio. Questo<br />

finché una pia famiglia fiorentina<br />

non vi andò ad abitare e riuscì,<br />

con la forza delle preghiere, ad<br />

esorcizzare quella forza malefica.<br />

Battaglie, vendette, amori spezzati<br />

dalla furia della gelosia. Firenze<br />

ricca di cultura,<br />

di passato,<br />

di storia. Ma<br />

anche di storie.<br />

Se le pietre potessero<br />

parlare,<br />

quante sarebbero<br />

le vicende e gli aneddoti da<br />

raccontare. Tra sogno e realtà, tra<br />

eventi accertati e ed episodi affidati<br />

al mito e alla leggenda popolare.<br />

Certo la nostra non è una<br />

<strong>città</strong> “sulfurea” come Torino, la<br />

Due i manieri toscani<br />

celebri in questo senso:<br />

il castello di Vincigliata<br />

e quello di Poppi<br />

Invece Palazzo Nonfinito,<br />

secondo la tradizione, fu costruito<br />

dal re degli Inferi in persona. Che si fermò<br />

alla realizzazione del primo piano<br />

per una banalissima rescissione<br />

del contratto. Leggere per credere<br />

L’INTERVISTA<br />

Parla Luigi Pruneti, saggista e scrittore<br />

L’insolito strada per strada<br />

enticinque anni vissuti da “viandante” della Toscana, alla ri-<br />

Vcerca di quel patrimonio di misteri, miti, leggende popolari<br />

tramandate di generazione in generazione, che rischiano di essere<br />

inghiottiti dalla frettolosa vita di tutti i giorni. Luigi Pruneti,<br />

saggista e scrittore, ha dedicato numerose opere alla storia e alle<br />

antiche tradizioni della nostra regione. L’ultima fatica, scritta assieme<br />

a Roberto Pinotti, si intitola “Stradario magico insolito di<br />

Firenze”.<br />

Da dove nasce la sua passione per questa materia?<br />

Ho cominciato ad appassionarmi negli anni ’70, dopo aver letto<br />

una serie di guide dedicate ai misteri delle <strong>città</strong>. Nelle mie ricerche<br />

fui ispirato anche dalla rubrica “Domenica dove” di Giorgio<br />

Batini, che proponeva ogni settimana un itinerario intrigante, tra<br />

storia e immaginazione. Da allora sono venuto a conoscenza di<br />

personaggi ed episodi straordinari, scavando nelle credenze popolari,<br />

<strong>nella</strong> toponomastica, nelle antiche compilazioni.<br />

Tra le tante vicende in cui si è imbattuto, qual è la sua preferita?<br />

Una storia di fantasmi, ambientata <strong>nella</strong> Firenze capitale. A quel<br />

tempo gli affitti erano saliti alle stelle, ma una famiglia riuscì a<br />

trovare un appartamento a un canone ragionevole in via Ghibellina.<br />

<strong>Il</strong> motivo di quel prezzo così basso altro non era che la presenza<br />

di uno spettro molesto e dispettoso. La vicenda finì addirittura<br />

in tribunale: la famigliola riuscì ad ottenere la rescissione del<br />

contratto.<br />

Consigli per gli appassionati. Dove cercare per trovare storie<br />

interessanti?<br />

Sicuramente la letteratura non manca in questo campo. Consiglierei<br />

di partire dai testi di storia di Firenze di Davidsohn o di Leland,<br />

o dai periodici più datati dedicati alle tradizioni popolari. E<br />

prepararsi a leggere molto e a setacciare altrettanto per trovare ciò<br />

che si cerca.<br />

/F.P.<br />

Croce al Trebbio<br />

per la giusta<br />

scelta<br />

più esoterica d’Italia, né può contare<br />

sui labirinti misteriosi che si<br />

celano sotto la capitale, ma accade<br />

spesso che la verità storica giochi<br />

a confondersi con interpretazioni<br />

e aggiunte di fantasia. Nonostante<br />

il traffico, i clacson, la fretta della<br />

vita moderna, pare che alcuni luoghi<br />

e alcuni palazzi abbiano mantenuto<br />

intatta nel tempo la loro<br />

aura. Altri continuano ad ospitare<br />

inquilini più o meno graditi, che<br />

si manifestano solo al calar delle<br />

tenebre, magari nelle notti più<br />

buie e tempestose. E’ il caso del<br />

Castello di Vincigliata, dove ancora,<br />

di tanto in tanto, appare il<br />

fantasma di una donna di bianco<br />

vestita, che piange e si dispera<br />

per l’amor perduto. O di quello<br />

di Poppi, in Casentino, sulle cui<br />

mura pare si arrampichino i fantasmi<br />

di antichi guerrieri, per darsi<br />

battaglia nel piazzale. E il cozzar<br />

d’armi s’ode ancora nottetempo.<br />

Ma è nel cuore di Firenze che si<br />

annidano i misteri più avvincenti.<br />

Leggenda vuole, ad esempio, che<br />

il Palazzo Nonfinito, all’angolo<br />

tra via del Proconsolo e Borgo Albizi,<br />

abbia avuto come architetto<br />

nientemeno che il re degli Inferi e<br />

che sia stato proprio lui a lasciare<br />

incompiuta la sua opera, evitando<br />

di completare le decorazioni del<br />

secondo piano. Perché? Semplice<br />

come ai tempi d’oggi: il proprietario<br />

del palazzo decise di rescindere<br />

il contratto. Niente anima,<br />

niente facciata.<br />

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18 Aprile 2009<br />

amarcord<br />

USI E COSTUMI. Sono poche le botteghe artigianali sopravvissute al tempo che passa<br />

C’erano una volta gli antichi mestieri<br />

Giuditta Boeti<br />

una volta il ciabattino,<br />

c’era una<br />

volta l’arrotino, c’era<br />

C’era<br />

una volta il civaiolo.<br />

C’erano una volta antichi mestieri<br />

ed oggi non ci sono più, o quasi.<br />

Anche se ancora, a fatica, in qualche<br />

angolo della <strong>città</strong> rimane traccia del<br />

nostro passato, di quei lavori manuali<br />

che senza l’ausilio dell’elettronica e<br />

della tecnologia premiavano ingegno<br />

e sudore. Oggi, il mestiere del ciabattino<br />

non è considerato attuale eppure,<br />

Firenze di botteghe umide, dove<br />

i ciabattini insegnavano ai garzoni<br />

a torcere lo spago a suon di scap-<br />

L’INTERVISTA<br />

Stefano Poggesi, titolare<br />

Via Taddea,<br />

60 anni di civaie<br />

Quando nasce la vostra<br />

attività?<br />

“<strong>Il</strong> nostro Civaiolo nasce in via<br />

Taddea nel settembre del 1948<br />

grazie ai mie genitori. Sessant’anni<br />

fa mio babbo Alfredo Poggesi<br />

e mia mamma Dina, iniziarono<br />

l’attività con la vendita di fieno e<br />

biada per i cavalli delle carrozze.<br />

Erano gli stessi fiaccherai a venire<br />

in bottega a comprare dieci, venti<br />

chili di avena. In negozio si vendevano<br />

anche scaldini con la brace<br />

dentro, trabiccoli, preti, lumi ad<br />

olio, tegami e pentole di coccio,<br />

fagioli e ceci. Poi, negli anni successivi,<br />

l’attività fu incrementata<br />

con sempre con più articoli”.<br />

Cos’è cambiato oggi in<br />

bottega?<br />

Oggi la bottega, che continua ad<br />

essere a conduzione familiare,<br />

vanta un vastissimo assortimento<br />

di civaie fra cui i famosi e ricercati<br />

fagioli di Sorana e gli zolfini<br />

del Valdarno, spezie da tutto il<br />

mondo, erbe aromatiche della Jamaica<br />

e peperoncini piccanti che<br />

arrivano dalla Nuova Guinea. Ma<br />

anche baccalà, aringhe e lampadine!<br />

Ciò che è davvero cambiato<br />

è che non ci sono più i pischelli<br />

che organizzano gli scherzi di una<br />

volta… Mio babbo mi raccontava<br />

che i ragazzini venivano in bottega<br />

a comprare “la terra dell’ombra<br />

del Campanile di mezzogiorno” e<br />

lui diceva di averla terminata e di<br />

possedere solo quella di un quarto<br />

al tocco! Oggi, queste scene alla<br />

Ugo Tognazzi nel film “Amici<br />

miei” non esistono più, ma ci<br />

sono i flash dei turisti che incuriositi<br />

immortalano nei loro scatti<br />

la nostra bottega, squarcio di una<br />

Firenze immutata. Mi piacerebbe<br />

che i miei figli continuassero a<br />

portare avanti l’attività del nostro<br />

Civaiolo, per conservarne l’identità<br />

storica e la tradizione. Ma ancora<br />

sono dei bambini. Un domani si<br />

vedrà!”.<br />

/G.B.<br />

Donne, è arrivato<br />

l’arrotino!<br />

Arrota coltelli,<br />

forbici, forbicine:<br />

chi non se ne<br />

ricorda?<br />

pellotti, ne ha avute. Ma non solo,<br />

figure come l’impagliatore di sedie,<br />

l’ombrellaio, il restauratore, l’orologiaio<br />

sono sempre più rare. Mestieri<br />

affascinanti in via di estinzione, travolti<br />

dall’incalzare del tempo, spesso<br />

dimenticati salvo ricordarcene<br />

all’improvviso, quando scatta quella<br />

particolare esigenza che solo alcuni<br />

specialisti sono in grado di soddisfare.<br />

Come non menzionare l’arrotino che<br />

passava in tutte le strade con il suo<br />

trabiccolo che spesso consisteva in<br />

una bicicletta modificata trasformata<br />

in mezzo di lavoro con cui affilava le<br />

lame dei coltelli. <strong>Il</strong> famoso “Donne,<br />

è arrivato l’arrotino! Arrota coltelli,<br />

forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli<br />

da prosciutto! Donne è arrivato<br />

l’arrotino e l’ombrellaio. Aggiustiamo<br />

gli ombrelli. Ripariamo cucine a<br />

Lo storico civaiolo di via Taddea<br />

Tante le figure che oramai sono divenute assai rare: gli orologiai, gli ombrellai, gli arrotini<br />

con il loro rumoroso megafono, ma anche gli impagliatori di sedie e i ciabattini. E si<br />

finisce per ricordarsi di loro quando servirebbero ma non si trovano più<br />

COMUNICATO<br />

AI SENSI DELL’ARTICOLO 7 COMMA 1 DELLA LEGGE N. 28 DEL 22 FEBBRAIO 2000<br />

“Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”<br />

La società Web & Press Edizioni Srl editrice del mensile di informazione <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Firenze, Fiesole e impruneta, nelle edizioni attualmente pubblicate e in quelle che dovessero<br />

essere pubblicate da qui all’ 8 Giugno 2009, a norma della legge n.28 del 22.02.2000 e relative delibere delle autorità competenti, comunica le CONDIZIONI che intende applicare PER<br />

LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE INDETTE PER I GIORNI 7 E 8 GIUGNO 2009.<br />

Agli annunci pubblicati di tutti i partiti, di tutte le liste, di tutti i movimenti politici e di tutti i candidati verranno applicate le seguenti tariffe in Euro che si debbono intendere al netto<br />

dell’Iva al 4% prevista dalla normativa vigente:<br />

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La pubblicazione degli avvisi alle tariffe sopra indicate è prevista, per tutti i numeri in diffusione dal 1.5.2009 sino all’ultimo numero consentito dalle previsioni normative prima della<br />

consultazione elettorale cui detti avvisi fanno riferimento.<br />

Tutti i soggetti politici aventi diritto avranno garantita la parità di accesso agli spazi per i messaggi politici elettorali. <strong>Il</strong> criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio<br />

della progressione temporale e saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti e conformi alle previsioni del documento analitico di cui più sotto sino ad esaurimento degli spazi<br />

riservati ai messaggi politici elettorali.<br />

Sono ammesse soltanto le forme di messaggio politico previste dalla normativa vigente ed in particolare dall’art. 7 comma 2 della legge n. 28 del 22.2.2000.<br />

Tutte le inserzioni devono recare la dicitura “messaggio politico elettorale” ed indicare il soggetto politico committente.<br />

Non sono previsti sconti di quantità né sconti o provvigioni di agenzia.<br />

<strong>Il</strong> pagamento dovrà essere effettuato anticipatamente all’accettazione dell’ordine di pubblicazione.<br />

<strong>Il</strong> materiale per la pubblicazione dovrà pervenire completo del nome dei richiedenti ed il materiale di stampa agli uffici della Web & Press Edizioni non meno di 10 giorni lavorativi<br />

prima della data di pubblicazione dell’annuncio.<br />

L’Editore si riserva di integrare e/o modificare il presente comunicato preventivo ove necessario a seguito della pubblicazione delle delibere dell’Autorità per le Garanzie nelle<br />

Comunicazioni di attuazione della legge n. 22 febbraio 2000 n. 28.<br />

E’ stato predisposto un documento analitico a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, depositato presso la redazione in Via Kassel, 17/7 Firenze.<br />

Le richieste di preventivi e/o pubblicazioni dovranno essere indirizzate alla Web & Press Edizioni Via Kassel, 17/7 50126 Firenze – 055.68.22.1 – 848.80.88.68 – Fax 055.68.22.336.<br />

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di gas noi le aggiustiamo, se la<br />

cucina fa fumo noi togliamo il fumo<br />

della vostra cucina a gas”, echeggiava<br />

un tempo anche tra le strade di Firenze.<br />

E poi c’era il civaiolo, questa<br />

figura antica nata per vender tegami<br />

e pentole di coccio, fagioli, ceci, fieno<br />

e biada per i cavalli dei fiaccherai,<br />

scaldini, trabiccoli, preti e lumi ad<br />

olio. Per civaie, appunto, si intendevano<br />

i semi di leguminose usati<br />

quando in <strong>città</strong> si trovavano ancora<br />

tanti orti e campicelli dove molte famiglie<br />

allevavano un paio di galline.<br />

Spesso, erano gli stessi civaioli che<br />

vendevano uccelli da compagnia che<br />

cinguettavano nelle gabbiette appese<br />

all’esterno della bottega, in un’atmosfera<br />

che oggi parrebbe surreale.<br />

Sembra di raccontare un mondo che<br />

non esiste più, la pellicola di un film<br />

in bianco e nero, ma fortunatamente<br />

qualcosa è rimasto ancora vivo, a tinte<br />

forti, negli angoli di quella Firenze<br />

custode e vigile della propria storia<br />

e della propria identità. Certo, negli<br />

anni è cambiata la merce in vendita,<br />

non più o non solo civaie, ma anche<br />

alimenti come il farro, i funghi, i fagioli,<br />

il pesce e le spezie. Antiche botteghe,<br />

tramandate da babbo a figliolo,<br />

che ancora operano in locali storici e<br />

che portano avanti l’attività di famiglia,<br />

diventando veri e propri punti di<br />

riferimento <strong>nella</strong> vita di un quartiere<br />

e <strong>nella</strong> salvaguardia della tradizione.<br />

Tirando su il bandone tutte le mattine,<br />

con costanza e passione.


1023534


20 Aprile 2009<br />

provincia<br />

IL VIAGGIO. La visita del presidente Matteo Renzi negli States ha portato nuovi spunti per migliorare la mobilità<br />

Paline intelligenti per i bus. Made in Usa<br />

<strong>Il</strong> progetto per le fermate degli autobus<br />

prevede l’introduzione di apparecchi<br />

elettronici (ed eco-compatibili) che forniranno<br />

informazioni sugli autobus in tempo reale:<br />

si potrà conoscere con esattezza<br />

la posizione del mezzo e l’ora di arrivo<br />

Angelo Lenosi<br />

Progettare la <strong>città</strong> del futuro, proiettare la <strong>città</strong> nel futuro. E’ questo l’obiettivo<br />

del viaggio istituzionale negli Usa organizzato dalla Provincia di Firenze<br />

negli ultimi giorni di marzo. Un tour che ha visto la delegazione<br />

guidata dal Presidente Matteo Renzi confrontarsi con i rappresentanti delle<br />

principali istituzioni universitarie della costa orientale degli Stati Uniti, dal Boston<br />

Institute, alla Harvard University, al Massachussets Institute of Technologies, con<br />

cui la Provincia ha una collaborazione avviata quattro anni fa. Incontri programmati<br />

per raccogliere spunti utili e proposte finalizzate a migliorare la mobilità pubblica<br />

a Firenze. A partire dall’introduzione delle paline elettroniche, prevista nel prossimo<br />

bando di gara per l’affidamento del trasporto pubblico locale, che andranno a<br />

sostituire almeno 1500 dei 2500 vetusti cartelli alle fermate degli autobus. Nuovi<br />

apparecchi in grado di fornire informazioni in tempo reale relative al traffico e ai<br />

mezzi pubblici in arrivo attraverso sofisticate tecnologie in grado di collegare telepaticamente<br />

autobus e pensiline. Soluzioni non avveniristiche, come hanno dimostrato<br />

i ricercatori del MIT, ideatori di un prototipo presentato alla delegazione fiorentina.<br />

Un progetto che prevede paline totalmente eco-compatibili, grazie all’alimentazione<br />

ad energia eolica e solare. Sulla parete principale sarà possibile consultare orari e<br />

fermate interagendo con uno schermo luminoso e leggero. Sarà inoltre possibile comunicare<br />

a distanza con le pensiline grazie al dispositivo bluetooth e lo schermo sarà<br />

on solo sviluppo tecnologico. <strong>Il</strong> viaggio americano della delegazione<br />

Ndella Provincia di Firenze è stato finalizzato anche alla valorizzazione<br />

delle risorse culturali fiorentine e alla promozione del turismo a stelle e<br />

strisce <strong>nella</strong> nostra <strong>città</strong>. Nel breve e nel lungo periodo. In questa direzione<br />

la presentazione al Rockfeller Center di New York della mostra “Galileo<br />

immagini dell’universo”, dedicata alle scoperte del geniale scienziato toscano.<br />

Un’iniziativa, frutto di una collaborazione tra l’Enit e la Provincia<br />

di Firenze, che ha rappresentato, nelle parole del presidente della Provincia<br />

Matteo Renzi, “un modo innovativo di dare respiro internazionale ad<br />

un evento di grande valore culturale per Firenze e il suo territorio”. E la<br />

Matteo Renzi negli Usa<br />

IL FOCUS<br />

Questa ed altre iniziative consentiranno di rilanciare l’indotto turistico<br />

Una proposta di legge per istituire l’anno Vespucciano<br />

presentazione della mostra dedicata a Galileo non è stata altro che il momento<br />

culminante di un quadro di progetti rivolti ad aumentare l’appeal<br />

del capoluogo toscano, come ad esempio l’accordo stretto tra la Provincia,<br />

Alitalia Agenzia del Turismo e la Fondazione Palazzo Strozzi. Un’intesa<br />

che prevede uno scambio di servizi e agevolazioni per i visitatori della<br />

mostra dedicata che decideranno di giungere a Firenze con un volo della<br />

compagnia italiana. Un passo avanti nel tempo, e uno indietro <strong>nella</strong> storia:<br />

da Galileo a Amerigo Vespucci. In occasione del quinto centenario della<br />

morte, ricorrente nel 2012, la Provincia ha intenzione di dedicare al navigatore<br />

ed esploratore fiorentino una serie di eventi di interesse internazionale<br />

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satellitari sarà possibile conoscere<br />

in qualsiasi momento la posizione esatta<br />

dell’autobus e di conseguenza sapere<br />

in anticipo i tempi di attesa alla fermata.<br />

Inoltre, per agevolare le persone ipovedenti,<br />

le paline del futuro saranno dotate<br />

anche di un sistema audio. Le nuove<br />

apparecchiature rappresentano solo<br />

l’inizio di un grande progetto di modernizzazione<br />

lanciato dalla delegazione<br />

guidata da Renzi agli scienziati del<br />

MIT. Un progetto, dal titolo “Florence<br />

smart City” (Firenze <strong>città</strong> intelligente),<br />

che ha l’ambizione di disegnare la <strong>città</strong><br />

del futuro, e consistente nello studio di<br />

fattibilità di innovazioni tecnologiche<br />

da applicare all’area metropolitana fiorentina:<br />

dall’infomobilità (nuove paline<br />

Ataf e non solo), al risparmio energetico,<br />

dall’estensione delle reti wireless<br />

alla gestione tecnologica dei rifiuti. Un<br />

piano coordinato dalla Fondazione per<br />

la Ricerca e l’innovazione, che vede<br />

lavorare a stretto contatto Provincia e<br />

Università di Firenze, e che si avvarrà<br />

della supervisione scientifica dei ricercatori<br />

del MIT di Boston e dei contributi<br />

provenienti dai centri di ricerca<br />

di aziende leader mondiali nel campo<br />

dell’innovazione tecnologica. Progetti<br />

in grado di migliorare la qualità della<br />

vita dei fiorentini e di tenere la <strong>città</strong> al<br />

passo con i tempi. Perché il futuro non<br />

può attendere.<br />

che coinvolgano i cittadini dell’una e dell’altra parte dell’Atlantico. Un progetto<br />

ambizioso di cui il Presidente Renzi vorrebbe rendere partecipe anche<br />

l’ambasciata italiana a Washington. E proprio <strong>nella</strong> sede diplomatica Renzi<br />

ha presentato la proposta di legge istitutiva delle celebrazioni e rinnovato la<br />

forte volontà della Provincia, della Regione e dell’Università degli studi di<br />

Firenze nell’organizzazione degli eventi che comporranno l’anno “vespucciano”.<br />

Eventi che procureranno non solo un indotto in termini turistici, ma<br />

costituiranno anche una sorta di ponte culturale e scientifico che andrà a celebrare<br />

i viaggi e le scoperte compiute da Amerigo Vespucci, l’esploratore<br />

fiorentino a cui l’America deve il suo nome.<br />

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politica Firenze<br />

AL VOTO. Giovanni Galli, candidato sindaco del centrodestra<br />

“Sono pronto per la sfida.<br />

E non ho paura di vincere”<br />

Angelo Lenosi<br />

Un passato da calciatore, un presente da giornalista<br />

sportivo, un futuro da amministratore<br />

pubblico. Giovanni Galli, ex portiere<br />

di Fiorentina, Milan e Nazionale, è il candidato<br />

sindaco del centrodestra. Guiderà una lista civica<br />

che correrà a fianco del Popolo della Libertà. Smessi i<br />

panni del calciatore, e abbandonati gli studi di Mediaset,<br />

Galli è pronto per lanciarsi verso una sfida nuova.<br />

Sulla scrivania all’interno del suo quartier generale ritratti<br />

di famiglia e una cartellina contenente i dossier sui<br />

problemi di Firenze. La corsa verso Palazzo Vecchio è<br />

iniziata.<br />

Una sfida molto impegnativa. Cosa l’ha spinta ad accettare<br />

la proposta?<br />

L’amore per la mia <strong>città</strong>. In tutti questi anni in cui mi<br />

sono dedicato alle attività sociali sono stato a stretto<br />

contatto con i fiorentini, ho vissuto al loro fianco la quotidianità,<br />

le difficoltà ed i problemi che ogni cittadino<br />

si trova costretto ad affrontare. Mi sono reso conto che<br />

Firenze così non può funzionare. Per questo motivo ho<br />

deciso di impegnarmi in prima persona, accogliendo<br />

l’invito giunto dal Popolo della Libertà. Del resto non<br />

ho tessere di partito in tasca, ma ho sempre avuto fiducia<br />

in Silvio Berlusconi. Ho avuto modo di conoscerlo<br />

<strong>nella</strong> sua veste di imprenditore, e gli riconosco grandi<br />

capacità.<br />

Adesso ad attenderla c’è una partita lunga circa due<br />

mesi. Che campagna elettorale sarà?<br />

Mi confronterò con la gente, camminando lungo le strade<br />

della <strong>città</strong>, in centro come in periferia. Ascolterò i<br />

miei concittadini, le loro necessità e le problematiche<br />

che solleveranno. <strong>Il</strong> programma scaturirà fuori da questi<br />

incontri. Non bisogna offrire agli elettori un menù<br />

a prezzo fisso, promesse in cambio di un voto. Vorrei<br />

creare un progetto di condivisione assieme ai fiorentini.<br />

Se si fideranno mi voteranno, altrimenti voteranno<br />

qualcun altro.<br />

Un progetto all’interno del quale ci saranno sicuramente<br />

alcune priorità. Quali?<br />

Innanzitutto garantendo la sicurezza dei cittadini, tornando<br />

a far vivere le strade di Firenze. <strong>Il</strong> governo ha proposto<br />

l’impiego dell’Esercito, non vedo perché respingere questa<br />

iniziativa. Nessuno vuole una camionetta dell’Esercito<br />

in piazza Duomo, ma potremmo dislocare i militari<br />

presso i consolati, consentendo agli agenti di polizia di<br />

presidiare il territorio. Inoltre dobbiamo risolvere i problemi<br />

legati alla mobilità e alla viabilità, a partire dalla<br />

messa in discussione dei progetti della tramvia. Infine<br />

Giovanni Galli<br />

dobbiamo incrementare le politiche sociali. Sono queste<br />

le principali questioni aperte. Non sono io a dirlo, ma i<br />

fiorentini con cui mi sto confrontando. L’obiettivo principale<br />

è riqualificare la <strong>città</strong>, migliorare la sua immagine a<br />

livello nazionale e internazionale. Dobbiamo trasmettere<br />

un messaggio: Firenze sta ripartendo.<br />

Restiamo sulle iniziative sociali. Un tema a lei molto<br />

caro.<br />

L’amministrazione comunale deve essere al fianco di chi<br />

è in difficoltà, attraverso lo sviluppo di progetti di integrazione<br />

e inclusione dedicati a chi ne ha bisogno. E il mio<br />

pensiero va soprattutto ai ragazzi con disabilità. Abbiamo<br />

il dovere di fare qualcosa per loro e allo stesso tempo<br />

dare forza e orgoglio alle loro famiglie. E le politiche di<br />

integrazione riguardano anche gli extracomunitari. Dobbiamo<br />

comprendere le loro ragioni ed accoglierli. Purché<br />

siano in regola. Questo per rispetto nei loro confronti,<br />

perché non sopporto l’idea di vederli dormire per terra o<br />

sotto un ponte. Dobbiamo dar loro la possibilità di riscattarsi.<br />

Che non tradiscano la nostra fiducia, però.<br />

Sarà una sfida difficile, con avversari molto ostici.<br />

Paura di perdere?<br />

Assolutamente no, perché la partita è aperta. In tutta la<br />

mia carriera non ho mai avuto paura di perdere, e non ce<br />

l’ho neanche oggi. E del resto non ho neanche paura di<br />

vincere. Sono pronto ad affrontare questa nuova sfida.<br />

IL PERSONAGGIO. E’ il nuovo segretario metropolitano<br />

Simone Naldoni, l’uomo<br />

dell’unità ritrovata del Pd<br />

a sua elezione è passata sotto<br />

Ltraccia, non per sue responsabilità,<br />

ma per circostanze esterne<br />

chiamate primarie. Del resto non<br />

poteva essere altrimenti, visto che<br />

Simone Naldoni ha ricevuto l’investitura<br />

a segretario metropolitano<br />

del Partito democratico il 14<br />

febbraio scorso. E dire che, mentre<br />

il Pd si confrontava animatamente<br />

sul nome del futuro candidato<br />

a sindaco per il centrosinistra, la<br />

dirigenza locale convergeva in<br />

maniera quasi unanime sul nome<br />

di Naldoni quale erede di Andrea<br />

Barducci, autosospesosi dall’incarico<br />

per dedicarsi anima e corpo<br />

alla corsa per la conquista della<br />

poltrona di presidente della Provincia<br />

di Firenze. Una successione<br />

che avrebbe potuto generare ulteriori<br />

scontri, ma così non è stato.<br />

Nonostante le fibrillazioni interne<br />

tutto è filato liscio (tre i voti<br />

contrari, quattro gli astenuti), con<br />

somma soddisfazione dei vertici<br />

democratici. E di Naldoni stesso.<br />

Che per svolgere al meglio il suo<br />

nuovo ruolo ha scelto di avere al<br />

suo fianco un esecutivo ridotto<br />

da diciotto a otto membri, rigorosamente<br />

equiparatiti tra uomini e<br />

donne.Un collegio,quello guidato<br />

da Naldoni, che avrà il compito<br />

di collaborare con il coordinatore<br />

cittadino Giacomo<br />

Billi ed il segretario<br />

regionale<br />

Andrea Manciulli,<br />

con l’obiettivo primario<br />

di completare<br />

lo scacchiere delle candidature<br />

locali e prepararsi alla campagna<br />

elettorale, per far sì che il Pd confermi<br />

a giugno i successi elettorali<br />

ottenuti sotto la segreteria di<br />

Andrea Barducci. Predecessore<br />

con cui Naldoni ha alcuni punti<br />

in comune: entrambi sestesi, entrambi<br />

provenienti dall’area ex<br />

Ds, entrambi con alle spalle una<br />

Simone Naldoni<br />

La dirigenza locale<br />

lo ha scelto quasi<br />

all’unanimità<br />

21<br />

lunga esperienza politica.Quarantaquattro<br />

anni, laureato in storia<br />

contemporanea, Simone Naldoni<br />

è stato infatti segretario comunale<br />

Ds dal 1997 al 2001, incarico abbandonato<br />

per entrare nello stesso<br />

anno <strong>nella</strong> giunta comunale di<br />

Scandicci. Ruolo nel quale è stato<br />

riconfermato anche nell’amministrazione<br />

guidata da Simone Gheri:<br />

attualmente Naldoni ricopre la<br />

carica di assessore alle politiche<br />

sociali e alla sanità e alla casa, oltre<br />

ad essere, dal 2004, presidente<br />

della Società della<br />

Salute dell’area Firenze<br />

Nord-Ovest.<br />

Impegni politici e<br />

professionali a cui<br />

il neosegretario<br />

metropolitano del Partito democratico<br />

ha affiancato nel tempo la<br />

passione per il calcio (con un passato<br />

da giocatore di buon livello<br />

ed un presente da tifoso della Fiorentina)<br />

e quella per la musica di<br />

Fabrizio De André. Interessi che<br />

adesso più di prima Naldoni dovrà<br />

far conciliare con il suo nuovo importante<br />

ruolo.<br />

/L.S.<br />

992414


22 Aprile 2009<br />

tempo libero<br />

FUORI PORTA. Con il ritorno della bella stagione inizia il periodo delle gite all’aria aperta<br />

Primavera, la scampagnata è servita<br />

Simele Kruklidis<br />

Dopo lunghi mesi trascorsi a patire il freddo e la pioggia, fi nalmente possiamo svegliarci<br />

dal letargo: è primavera. <strong>Il</strong> sole è ancora pallido ed incerto, ma accarezza la pelle quel tanto<br />

che basta per far venir voglia di lasciare i nostri accoglienti rifugi invernali, per godere<br />

della natura che di nuovo fi orisce e delle <strong>città</strong> che tornano ad animarsi. Di primo acchito<br />

tutti vorrebbero fuggire lontano, lasciandosi alle spalle il lavoro e le preoccupazioni, ma il più delle<br />

volte il portafoglio magro ed i giorni liberi riducono ampiamente il raggio di scelta delle destinazioni.<br />

Tanto più se a spostarsi è un’intera famiglia, poiché il costo della gita sale non di poco. Così, sono<br />

sempre più numerosi i fi orentini che, unendo l’utile al dilettevole, decidono di rimanere entro i confi ni<br />

della Toscana, spendendo poco ed offrendosi una piccola vacanza di tutto rispetto. Dalle splendide<br />

colline del Chianti alle cittadine medievali, tutta la regione offre centinaia di spunti per trascorre una<br />

giornata o un intero fi ne settimana all’insegna della cultura e del benessere. Un suggerimento? <strong>Il</strong> primo<br />

passo utile per organizzarsi è capire che genere di escursione si vuole intraprendere: questo signifi ca<br />

non solo valutare risorse e tempo utile, ma optare anche per una meta che metta d’accordo tutti. Per<br />

esempio, la vacanza culturale che segue tappa dopo tappa musei, conventi ed opere d’arte, è adatta ad<br />

un turista più maturo o magari ad una coppia: da evitare invece se si hanno bambini, che con tutte le<br />

QUANDO BEL TEMPO<br />

FA RIMA CON GITA<br />

Una rondine non fa primavera, ma una Dalle porte delle casine in pietra, spesso<br />

gita sì. Come animali usciti dal letargo, ap- si aff acciano inglesi e tedeschi che hanno<br />

pena un raggio di sole riscalda le giornate, messo radici da tempo tra ulivi e vigneti.<br />

i fi orentini si organizzano e partono per Gente che ormai, il toscano doc, lo man-<br />

avvincenti gite domenicali. All’insegna gia a colazione. E poi c’è un’altra scuola di<br />

della sobrietà, questo è certo. Niente di pensiero. Quelli che il weekend vanno al<br />

lontanamente paragonabile alle paranze mare. Si fa per dire, ovviamente. La tem-<br />

che metterebbero in scena i melodramperatura ancora non consente di mettersi<br />

matici napoletani, che per un picnic por- in costume a prendere il sole, ma molti dei<br />

tano con sé una vagonata di cibo pronto. I pionieri della Versilia si avventurano verso<br />

toscani si accontentano di una bella man- la spiaggia per il solo gusto di mangiare<br />

giata in una trattoria di provincia, maga- del pesce, sfoggiare occhialoni e pantalori<br />

sotto un pergolato fi orito, <strong>nella</strong> quale ni bianchi e fare una passeggiata sul lun-<br />

si illudono SEMPRE di mangiare (e bere) gomare a guardare le vetrine. Dopodichè,<br />

bene e di spendere poco. Niente di meno senza neanche mettere un piede sulla<br />

probabile. Una volta fi nito il banchetto, si sabbia, si godono una coda rientrando in<br />

avviano alla scoperta di borghi e paesini, <strong>città</strong>. <strong>Il</strong> tutto per il solo gusto di raccontare<br />

girandoli con facce stupite e compiaciute, sornioni ai colleghi in uffi cio: “Ah! Questo<br />

come se si trovassero su un altro pianeta. fi ne settimana sono stato al mare”. Sarà.<br />

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probabilità si annoierebbero. I luoghi “papabili” sono a dir poco numerosi: per citarne alcuni, c’è l’abbazia<br />

di Monte Oliveto, quella Benedettina di San Gaudenzio, ed ancora la certosa di Farneta a Lucca,<br />

ed il convento de la Verna in Casentino. Ma la gita può essere orientata anche alla salute, ed in tal caso<br />

sono d’obbligo le escursioni nel verde e le camminate lungo le viuzze dei borghi d’altri tempi. Oppure<br />

può essere dedicata alla gastronomia, facendo un salto a Colonnata o scovando qualche sagra di paese.<br />

Di possibilità ce ne sono per tutti i gusti ed età, dai ruderi di Castelvecchio, alle cave di Carrara, dai<br />

colori del Casentino ai mulini del Mugello, dal parco migliarino di San Rossore ai soffi oni di Larderello.<br />

Si tratta solo di prendere carta e penna ed organizzare, mappa in mano, il percorso più adatto alle<br />

vostre esigenze. Dopodiché, infi latevi vestiti comodi, zaino in spalla e, perché no, organizzate un bel<br />

pic-nic: la gita perfetta di inizio primavera è servita.<br />

TOUR<br />

ITINERARIO 1 GIORNO<br />

Mugello, antichi mulini ad acqua<br />

Una piccola gita all’insegna della tradizione, per riscoprire i mestieri del passato, fa tappa nel Mugello.<br />

Questa zona è infatti disseminata di otto splendidi mulini ad acqua, oggi visitabili su prenotazione,<br />

alcune case-museo che raccolgono antichi attrezzi da lavoro e graziose botteghe artigiane. A<br />

Borgo San Lorenzo c’è il Mulino Margheri, risalente all’anno 845 ed il Mulino di Grezzano, del 1580<br />

circa, divenuto vero e proprio museo. Spostandosi a Firenzuola e dintorni, si incontrano il mulino di<br />

Valtellere, splendidamente restaurato, quello più spartano di Razzaiole ed il mulino dei Lotti: a pochi<br />

passi da qui, vale una visita il Museo della pietra serena, aperto nei week end.<br />

ITINERARIO 2 GIORNI<br />

Dalle cave di Carrara alle Alpi<br />

La prima tappa verso le conche marmifere conduce a Carrara: qui, le splendide cave di Fantiscritti,<br />

Colonnata e Ravaccione costituiscono il lato più imponente dei bacini apuani ed off rono una superba<br />

vista dei maestosi ravaneti sui fi anchi dei Monti Serrone Maggiore e Spallone. La sera, di ritorno<br />

a Carrara, si può fare una tappa nel luminoso paesino di Torano e la suggestiva piazza Alberica. <strong>Il</strong><br />

giorno seguente si arriva in poco tempo a Campocecina, località montana delle Alpi Apuane settentrionali:<br />

dei numerosi sentieri panoramici che si possono imboccare, il monte Borla ed il monte<br />

Sagro regalano la visione di una natura rigogliosa.<br />

ITINERARIO 3 GIORNI<br />

Volterra – Larderello – Massa Marittima<br />

<strong>Il</strong> primo giorno dell’ itinerario è dedicato a Volterra: si parte subito dal museo etrusco Guarnacci, uno<br />

tra i più antichi e completi del suo genere e, dopo pranzo, vivamente consigliato è un giro in piazza<br />

dei Priori, sulla quale si aff acciano splendidi edifi ci, come il Palazzo Vescovile o Palazzo Pretorio. Da<br />

non perdere il Duomo e l’anfi teatro romano. <strong>Il</strong> secondo giorno, dopo grandi curve panoramiche<br />

sulle colline, si arriva a Saline, antico centro per l’estrazione del sale minerale ed ai soffi oni boraciferi<br />

di Larderello. L’ultimo giorno del mini viaggio tocca Massa Marittima, le spiagge di Follonica ed in<br />

particolar modo Cala Violina, baia sabbiosa di grande bellezza, premiata anche da Legambiente.


Adesso che è primavera viene ancora più<br />

voglia di scoprire l’Area Naturale che circonda<br />

il percorso del Terzolle. Una zona<br />

ricca di vegetazione, fauna ed emergenze<br />

artistiche e storiche. Ogni anno il torrente<br />

e i suoi dintorni diventano anche<br />

oggetto di studio da parte delle scuole<br />

del Quartiere che producono elaborati<br />

di grande interesse. Per questo dal 20 al<br />

24 aprile questi elaborati saranno messi<br />

in mostra presso la Sede del Quartiere 5<br />

in Via Lambruschini 33. Contemporaneamente<br />

saranno presentati i bozzetti<br />

per il logo dell’ A.N.P.I.L., una abbondante<br />

produzione che verrà esposta insieme<br />

al logo vincitore, che è un pò sui generis,<br />

perché nasce dalla fusione di 2 proposte:<br />

un prato dove scorre un torrente e una ranocchia,<br />

ospite frequente di questa parte<br />

di <strong>città</strong>. Per questo tipo di lavoro vorrei<br />

davvero ringraziare i ragazzi della scuola<br />

Rosai che si sono cimentati nell’impresa<br />

ed i loro insegnanti.<br />

Intanto il Comitato di Gestione, recentemente<br />

istituito, ha cominciato il suo lavoro:<br />

la costruzione di un sito, il censimento<br />

degli accessi all’area, la produzione di<br />

progetti per l’ammissione a finanziamenti<br />

regionali. <strong>Il</strong> sito, attualmente in allestimento,<br />

olre alla descrizione dell’Area Na-<br />

turale Protetta, riporterà la cartografia, la<br />

bibliografia, gli eventi e le manifestazioni,<br />

gli itinerari e i punti panoramici, le attività<br />

agricole di ristorazione e di agriturismo,<br />

nonché tutti gli atti amministrativi che<br />

riguardano l’ANPIL. <strong>Il</strong> tutto sarà consultabile<br />

attraverso la rete civica del Comune<br />

di Firenze. <strong>Il</strong> censimento degli accessi si<br />

è concluso: sono 55 le strade che condu-<br />

Le nostre pagine<br />

cono all’area, considerando i versanti di<br />

Firenze, Sesto e Vaglia. Questi varchi saranno<br />

a breve segnalati da apposita cartellonistica.<br />

Infine il Comitato di Gestione ha messo a<br />

punto la richiesta di cofinanziamento alla<br />

Regione Toscana per la realizzazione di<br />

una guida turistica ed escursionistica.<br />

Proprio alle escursioni e alla sentieristica<br />

ha iniziato a dedicarsi l’appena costituito<br />

Comitato Scientifico, dedito appunto a<br />

monitorare vecchi sentieri e a tracciarne<br />

di nuovi.<br />

E’ come sempre sorprendente pensare<br />

che a pochi passi dalla <strong>città</strong> densamente<br />

popolata ci si possa immergere in una<br />

zona che ha tutte le caratteristiche del<br />

pregiato paesaggio della collina toscana.<br />

E’ questo un bene collettivo che va valorizzato<br />

e tutelato in tutte le sue parti da<br />

quelle naturalistiche e quelle delle attività<br />

umane.<br />

La istituzione dell’ANPIL è un positivo<br />

obiettivo raggiunto da questa Amministrazione<br />

col contributo determinante<br />

del Quartiere 5, e delle persone che dentro<br />

la valle vivono ed operano.<br />

La Presidente del Quartiere 5<br />

Stefania Collesei<br />

a cura del Consiglio di Quartiere 5<br />

A.N.P.I.L. TERZOLLE: LAVORI IN CORSO <strong>Il</strong> sito<br />

COMITATO DI GESTIONE<br />

Claudio Del Lungo – Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze<br />

Villa di Rusciano – Via B.Fortini, 37 – 50125 Firenze<br />

Tel. 055/2625348 - Fax 055/2625 351- assambiente@comune.fi.it<br />

Referente: Lorenzo De Luca<br />

TEL 055/2768479 - 329.2609767 - FAX 055/2768755<br />

l.deluca@comune.fi.it<br />

Referente: Manuela Fantechi 055/2625345 - FAX 055/262530<br />

m.fantechi@comune.fi.it<br />

Stefania Collesei - Presidente C. di Q.5<br />

Via R. Lambruschini, 33 - 50134<br />

Tel. 055/2767009 - Fax 055/2767021 - Cell. 329.8109776<br />

Segreteria: c.cosi@comune.fi.it - p.landi@comune.fi.it<br />

Referente: Marco Ruisi: 055 2767065 - m.ruisi@comune.fi.it<br />

Andrea Banchelli – Assessore all’Agricoltura<br />

del Comune di Sesto Fiorentino, Presidente dell’ANPIL<br />

Tel. 055/4496307 - 335-8324890<br />

a.banchelli@comune.sesto-fiorentino.fi.it<br />

andrea.banchelli@regione.toscana.it<br />

Referente Gloria Wondrak:<br />

g.wondrak@comune.sesto-fiorentino.fi.it<br />

ambiente@comune.sesto-fiorentino.fi.it<br />

Tel 055 4496778 - Fax 055 4496781<br />

Bruno Chiari – Consigliere del Comune di Sesto Fiorentino<br />

P.za Vittorio Veneto 1 - 50019 - Tel. 055/401583 - 333-4053420<br />

bruno.chiari@tin.it<br />

Paolo Gini - Assessore Ambiente del Comune di Vaglia<br />

Comune tel. 055.500241 - fax 055. 407545 – cell. 3351717995<br />

paolo.gini@coldiretti.it<br />

Referente: Arch. Anita Falduto a.falduto@comune.vaglia.firenze. it<br />

COMITATO<br />

SCIENTIFICO<br />

Coordinatore del comitato<br />

scientifico Luca Zorn<br />

Membri dei comuni:<br />

Firenze - Luca Zorn<br />

Sesto Fiorentino - Modesti Renzo<br />

Vaglia - Campani<br />

Membri delle associazioni<br />

ambientaliste:<br />

WWF - Parrini Massimo<br />

Membri delle associazioni agricole:<br />

Coldiretti - Macaluso Mario<br />

Membri associazioni di volontariato<br />

culturali e sportive :<br />

Amici della Terra - Benelli Manrico<br />

Cavallo Ambiente - Taiuti Barbara<br />

Le Panche - Magnelli Francesca<br />

SMS Serpiolle - Lori Franca<br />

SMS Serpiolle - Bianchi Francesco<br />

Atletica Castello - Zanobini Giovanni<br />

Castel Quarto - Pavolini Leonardo<br />

Extra - Bruni Giacomo,<br />

invitato permanente<br />

La nuova area protetta<br />

ha “in cantiere” anche<br />

un suo sito internet,<br />

già varato dal Comitato<br />

di Gestione e che<br />

sarà reso accessibile in<br />

rete presumibilmente<br />

nel mese di maggio. <strong>Il</strong><br />

sito, che sarà raggiungibile<br />

dalla rete civica<br />

del comune di Firenze,<br />

sarà molto interessante<br />

per acquisire sia le<br />

informazioni tecniche:<br />

leggi, composizione<br />

dei comitati, progetti<br />

in corso, etc.. sia per<br />

quelle turistico-naturalistiche<br />

come ad<br />

esempio le manifestazioni<br />

in corso, l’ubicazione<br />

delle aree di ristoro<br />

e i sentieri naturalistici<br />

in quest’area<br />

peraltro, in cui in circa<br />

la metà del territorio è<br />

interdetta la caccia.<br />

IL LOGO DELL’ A.N.P.I.L.<br />

TRA I LAVORI DEI RAGAZZI<br />

DELLA SCUOLA MEDIA ROSAI-<br />

CALAMANDREI NE SONO<br />

STATI SCELTI DUE: QUELLO DI<br />

LORENZO MORETTI DELLA 1 H E<br />

QUELLO DI MATTIA RANFAGNI<br />

DELLA 1B. ENTRAMBI TALMENTE<br />

RAPPRESENTATIVI DA ESSERE<br />

“FUSI” IN UN UNICO LOGO.<br />

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA<br />

DI TUTTI I LAVORI LUNEDÌ<br />

20 APRILE ORE 17,30 C/O<br />

QUARTIERE 5


PROVE TECNICHE<br />

PER LA TRAMVIA<br />

Foto: Gianluca Giannini<br />

I lavori per la realizzazione della prima linea della tramvia sono giunti<br />

ad una svolta importante: domenica 15 marzo si è svolto un test<br />

tecnico fondamentale. La “prova di sagoma statica”, infatti, viene effettuata<br />

una volta costruite le infrastrutture, per verificare che le misure<br />

corrispondano a quelle previste dalle norme di legge. In pratica<br />

il tram ha percorso nei due sensi tutti i 7,5 chilometri dal deposito di<br />

Scandicci a Santa Maria Novella ed ha effettuato una sosta in corrispondenza<br />

di ogni manufatto situato in prossimità dei binari (pensiline,<br />

semafori, pali, ecc), per consentire ai tecnici di misurare se era<br />

stata rispettata la distanza minima prescritta tra il mezzo e gli ostacoli<br />

stessi. Per questa prova è stato necessario trainare il tram lungo<br />

parte del tracciato: ad aprile l’alimentazione elettrica arriverà fino a<br />

viale Fratelli Rosselli e sarà poi completata nel mese di maggio. “<strong>Il</strong> test<br />

effettuato – ci ha spiegato il vicesindaco Giuseppe Matulli – ha reso<br />

evidente come ormai dal punto di vista delle infrastrutture il lavoro<br />

sia quasi giunto al termine: sia i binari che la rete di alimentazione<br />

sono totalmente realizzati mentre resta da completare l’alimentazione<br />

elettrica della linea. Ormai, infatti, siamo entrati <strong>nella</strong> fase ultima<br />

dei lavori: non resta che approntare le opere di completamento,<br />

come il sistema per le segnalazioni e le “rifiniture”, le pavimentazioni<br />

e gli arredi”. Numerosi sono stati i cittadini che si sono raccolti lungo<br />

i binari per osservare il passaggio del nuovo mezzo mentre diverse<br />

autorità lo hanno accolto in via Jacopo da Diacceto: il vicesindaco del<br />

Comune di Firenze Giuseppe Matulli, il sindaco di Scandicci Simone<br />

Gheri, il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D’Eugenio, la presidente<br />

di ATAF Maria Capezzuoli e il responsabile unico del procedimento<br />

per la realizzazione della linea 1 Giovanni Mantovani. Più voci hanno<br />

sottolineato l’importanza strategica della Tramvia: la chiave di volta<br />

per una nuova mobilità urbana, ambientalmente sostenibile, più efficiente,<br />

moderna e integrata con gli altri mezzi. Senza dimenticare che<br />

il passaggio del tram rappresenta l’occasione per riqualificare intere<br />

aree della <strong>città</strong> e renderle più sostenibili anche grazie alla riduzione<br />

della mole di veicoli presenti sulle nostre strade. Come ha dimostrato<br />

questa giornata di prove tecniche, la linea 1 è quasi giunta al traguardo:<br />

l’entrata in esercizio è prevista per la fine dell’estate, al termine<br />

delle verifiche di sicurezza.<br />

Proseguono i lavori di messa in sicurezza del<br />

Mugnone: dal Romito alla foce, è in corso la<br />

risagomatura dell’alveo del torrente. Questo<br />

progetto è finanziato e realizzato da RFI, nell’ambito<br />

dei lavori per la realizzazione dell’Alta<br />

Velocità, necessario per escludere che in<br />

futuro si verifichino eventi alluvionali come<br />

quelli registrati negli anni ‘90. “La riqualificazione<br />

– ha detto il vicesindato Giuseppe Matulli<br />

– non riguarda solamente la stazione AV<br />

(che verrà realizzata nell’area degli ex-Macelli<br />

in viale Corsica) e i binari che passeranno<br />

sotto il torrente, ma si tratta di un intervento<br />

che incide positivamente su tutto il tessuto<br />

urbano di questa parte del territorio, incrementando<br />

la sicurezza per quanto riguarda<br />

sia le strade che il tracciato tranviario che<br />

transiterà nelle adiacenze. Per effettuare<br />

questi lavori è stato necessario abbattere<br />

FESTA AL CENTRO ANZIANI DI VIUZZO DELLE CALVANE<br />

Un nuovo locale per attività polivalenti ed un piccola area all’esterno per l’estate. Questi i lavori di<br />

ampliamento del Centro Anziani di Viuzzo delle Calvane che sono stati inaugurati il 23 marzo scorso<br />

con una festa. I restauri, che hanno in precedenza previsto l’imbiancatura della facciata ed alcune<br />

modifiche interne, sono stati realizzati dall’Unità Tecnica del Quartiere 5 ed hanno riguardato<br />

anche l’acquisizione di una stanza della vicina ex-falegnameria comunale . E’ stato inoltre realizzato<br />

un percorso di accesso dall’esterno separato da una rete. Grande soddisfazione quindi da parte<br />

tutti i frequentatori del centro che potranno ora disporre di più spazio per le loro occupazioni.<br />

Le nostre pagine<br />

MUGNONE:<br />

PROSEGUE LA MESSA<br />

IN SICUREZZA<br />

alcuni alberi in via Buonsignori: la risagomatura<br />

dell’alveo del Mugnone, infatti, avrebbe<br />

comportato l’abbattimento di tutte le piante<br />

di viale Redi e quindi, per preservarle, è stato<br />

deciso di spostare di circa un metro gli argini<br />

del torrente verso via Buonsignori. Le radici<br />

degli alberi presenti su questo lato, però, ne<br />

sarebbero state talmente danneggiate che<br />

per evitarne la caduta, si è dovuto procedere<br />

a tagliarli. Purtroppo si trattava di piante<br />

che, a differenza di quelle collocate in altre<br />

zone della <strong>città</strong>, non presentavano malattie<br />

né problematiche particolari”. È già prevista,<br />

però, la risistemazione del verde in questa<br />

zona: grazie al progetto di riqualificazione<br />

delle vie Buonsignori e Gordigiani, legato ai<br />

lavori per la realizzazione della Tramvia, saranno<br />

reimpiantati tutti gli alberi su questo<br />

lato del Mugnone.<br />

LA SCOMPARSA DI FRANCO<br />

MUGNAI. IL RICORDO DELLA<br />

PRESIDENTE DEL QUARTIERE 5<br />

“Franco Mugnai è<br />

stato un tecnico<br />

agronomo<br />

paesaggista del<br />

Quartiere 5, originario<br />

di Quaracchi, a<br />

Brozzi. La sua perdita<br />

mi ha suscitato<br />

un grandissimo<br />

dispiacere sia per<br />

l’uomo che per il<br />

professionista. Ha<br />

sempre amato il suo lavoro, per il quale è<br />

stato innovativo e molto creativo. Ricordo<br />

i suoi lavori più recenti e più importanti:<br />

ha ideato il progetto di rinnovamento del<br />

giardino dell’asilo nido della scuola Colombo,<br />

ha impreziosito i giardini della scuola Vamba<br />

con la storia di Giamburrasca raccontata sulle<br />

piastrelle, ha curato il progetto della nuova<br />

piazza Dalmazia. Lascia la moglie e due figli ai<br />

quali vanno tutte le nostre condoglianze e il<br />

nostro affetto.


Centri Estivi<br />

Le iscrizioni si svolgeranno nel periodo<br />

dal 16 aprile al 9 maggio, previo appuntamento<br />

telefonico. Sono ammessi ai Centri<br />

Estivi del quartiere i bambini e i ragazzi<br />

dai 3 anni (con un anno di scuola materna<br />

già frequentato) ai 14 anni, (non compiuti<br />

alla data dell’iscrizione).<br />

La prenotazione telefonica obbligatoria<br />

dovrà essere effettuata dal 23 marzo all’3<br />

aprile con orario, dal lunedì al venerdì<br />

dalle ore 8,30 - 13,00, martedì e il giovedì<br />

15,00 - 17,00 chiamando i seguenti<br />

numeri: 055-2767042, 055-2767044, 055-<br />

2767033 oppure inviando una mail a centriestiviq5@comune.fi.it<br />

“Abbiamo voluto mantenere anche quest’anno<br />

la stessa modalità di iscrizione<br />

ai servizi attraverso la prenotazione telefonica<br />

che ha ridotto le lunghe code<br />

d’attesa e facilitato le iscrizioni - dichiara<br />

Andrea Casucci presidente della commissione<br />

servizi educativi del Quartiere 5 -.<br />

Per quanto riguarda il livello qualitativo<br />

dell’offerta abbiamo voluto mantenere<br />

un livello standard alto nonostante i tagli<br />

subiti. Prezzi bloccati - ormai da quattro<br />

anni - cercando anche di porci in concorrenza<br />

come qualità con molti operatori<br />

privati. Un segnale forte d’attenzione ver-<br />

so le famiglie in questo periodo di recessione.<br />

Per quanto concerne la promozione<br />

- prosegue Casucci - abbiamo fatto un<br />

grande lavoro informativo in tutti plessi<br />

scolastici grazie alla distribuzione di volantini<br />

informativi sulla tempistica e modalità<br />

d’iscrizione.”<br />

INIZIATIVE COMMISSIONE CULTURA QUARTIERE 5<br />

ESCURSIONI NATURALISTICHE<br />

SABATO 18 APRILE<br />

“L’AREA NATURALE PROTETTA<br />

DEL MONTEFERRATO”<br />

SABATO 9 MAGGIO<br />

“LE MISTERIOSE SORGENTI<br />

DEL BISENZIO”<br />

DOMENICA 19 APRILE 2009<br />

“I SENTIERI DELLA LIBERTA’”:<br />

Una passeggiata sulle pendici<br />

del Monte Morello<br />

SULLE TRACCE DI PINOCCHIO:<br />

Itinerario tra il fantastico e il reale<br />

SABATO 18 APRILE ORE 18<br />

E SABATO 9 MAGGIO ORE 21<br />

AD-AR-TE presenta:<br />

“PINOCCHIATA”<br />

SABATO 23 MAGGIO 2009 ORE 18<br />

Gara podistica non competitiva<br />

“Sulle tracce di Pinocchio”<br />

CORSO DI INFORMATICA<br />

DI BASE DI 1° LIVELLO<br />

ISCRIZIONI Dal 14 Aprile dalle ore 8,30 in<br />

poi, fino ad esaurimento posti, presso il<br />

Q.5, Ufficio Cultura, via Lambruschini n. 33,<br />

Firenze.<br />

Non saranno prese prenotazioni telefoniche<br />

CORSO GRATUITO<br />

AUTOCONOSCENZA<br />

Inizio corso: Martedì 28 Aprile 2009<br />

MOSTRA FOTOGRAFICA DITUTTUNPO’<br />

di Andrea Piombino<br />

INAUGURAZIONE<br />

SABATO 25 APRILE 2009, ORE 16.30<br />

INFO: Ufficio Cultura tel.: 055-276/7045 - 7046<br />

NOI PER VOI PER IL MEYER<br />

L’ Associazione NOI per VOI per il Meyer O.N.L.U.S.organizza insieme alla Compagnia Teatrale<br />

“All’ Ombra della Crusca”,lo spettacolo di beneficienza “L’Agonia di Schizzo” di Athos Setti<br />

(commedia brillante in tre atti) il giorno Sabato 9 Maggio 2009 alle ore 21.00 presso la palestra<br />

Pontormo, via del Pontormo,80. L’ingresso è libero e le offerte, che verranno raccolte<br />

durante la serata , serviranno al mantenimento della Casa di Accoglienza di via Reginaldo<br />

Giuliani,434 Firenze. Per informazioni 3334453539.<br />

Le nostre pagine<br />

VACANZE ANZIANI 2009<br />

QUARTIERE 5<br />

Al via le prenotazioni per le vacanze. La prenotazione obbligatoria<br />

dell’iscrizione dovrà essere effettuata dal 15 al 30 aprile con i seguenti<br />

orari: dal lunedì al venerì dalle ore 9 alle ore 13 chiamando i numeri<br />

055 2767032 - 055 2767070, per coloro che chiedono il contributo il<br />

numero da chiamare è invece il 055 2767022, ricordiamo che la dichiarazione<br />

Isee dovrà essere portata con se al momento dell’iscrizione.<br />

Ricordiamo che le località di soggiorno sono Lido di Camaiore,<br />

Pesaro, Cavedago, Rimini, Pian degli Ontani, Tarquinia e Montalto di<br />

Castro.<br />

Anche quest’anno stanno per iniziare le iscrizioni alle Vacanze Anziani del<br />

Q. 5 , nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune.<br />

<strong>Il</strong> Quartiere ha un ruolo indispensabile nell’organizzazione del servizio e<br />

nel rapporto con le persone, che ormai è diventato tradizionale e consolidato<br />

.<br />

Vogliamo anche cogliere l’occasione per ricordare che le Vacanze Anziani<br />

non sono l’unica proposta rivolta alle persone ultrasessantenni, oltre alle<br />

vacanze, ci sono, intanto, le visite culturali del programma “ Scopri Firenze”<br />

, che stanno raccogliendo l’interesse delle persone.<br />

Oltre ciò sono previsti per i prossimi mesi occasioni di incontro come il<br />

concerto a Villa Reale di Castello. Così viene sfatato il pregiudizio , che vede<br />

la persona anziana interessata solo alla ricreazione e al passatempo. E’<br />

chiaro che le vacanze di 14 giorni sono un breve periodo, ma, comunque,<br />

rappresentano una valida occasione per trascorre del tempo fuori <strong>città</strong> e<br />

insieme agli altri, altrimenti , quasi sicuramente , molte persone sarebbero<br />

costrette a rimanere a casa e magari sole. Quanto sia necessario questo<br />

servizio lo dimostra anche il numero dei partenti dell’ultimo anno (486), di<br />

cui 82 con il contributo, in base al reddito calcolato mediante l’attestazione<br />

ISEE, del Quartiere .<br />

Per inciso il prezzo della vacanza in relazione ai servizi offerti sono assai<br />

più favorevoli del privato.<br />

Quest’anno sono anche previsti dei miglioramenti: inserimento di una<br />

gita organizzata durante il soggiorno, condizionamento dell’aria nelle<br />

strutture dotate del necessario impianto compreso nel prezzo e menù più<br />

ampio con almeno due scelte.<br />

Pertanto ad iniziare dal 15 aprile fino al 30 aprile si potrà telefonare agli<br />

uffici per prenotare l’iscrizione alle vacanze.<br />

<strong>Il</strong> Presidente della Commissione Servizi Sociali Q. 5<br />

Armando Caprilli<br />

LA LINGUA COME<br />

STRUMENTO<br />

DI INTEGRAZIONE<br />

Prosegue con successo il progetto del Quartiere 5 “La lingua come<br />

strumento di integrazione”, partito lo scorso gennaio. “Sono 36 ad<br />

oggi i volontari che hanno messo a disposizione il proprio tempo e<br />

la propria esperienza per aiutare bambini e adulti alle prese con l’apprendimento<br />

dell’italiano - afferma con soddisfazione Stefania Collesei<br />

Presidente del Q.5 – e a loro va il nostro sentito ringraziamento”.<br />

9 i ragazzi seguiti alla Scuola Media Ottone Rosai e 21 alla scuola elementare<br />

Matteotti, 26 gli adulti seguiti nei corsi del mercoledì mattina<br />

e del giovedì sera. Ma la domanda è in crescita. Si cercano infatti<br />

ancora volontari per un corso di aiuto allo studio per un gruppo di<br />

alunni stranieri della Scuola Media Poliziano che si stanno preparando<br />

all’esame di 3^ media. Occorrono insegnanti, ex insegnanti o<br />

persone che abbiano almeno esperienze in campo educativo e che<br />

dovranno segnalare la loro disponibilità a Graziella Laffi – Parrocchia<br />

di Montughi - e-mail sinfoniainblu@tin.it o a Milly Valdevies<br />

Consiglio di Quartiere 5 - 0552767077;<br />

e-mail c.valdevies@comune.fi.it).<br />

LA GUIDA AL RIUSO<br />

SULLA RETE CIVICA<br />

“Ri-usiamo” la nuova guida al riuso corretto che spiega cosa possiamo<br />

fare per attuare buone pratiche di vita quotidiana è consultabile<br />

e scaricabile dallo scorso 26 febbraio anche dalla rete civica del Comune<br />

di Firenze, <strong>nella</strong> sezione dedicata al Quartiere 5 e prossimamente<br />

sarà presente anche nel portale del Quadrifoglio sulla “Borsa<br />

del riciclaggio”<br />

(http://www.borsadelriciclaggio.org).


Martedì 14 aprile ore 21,00<br />

Concerto Complesso bandistico<br />

Associazione Musicale Fiorentina Onlus<br />

VIPER THEATRE<br />

via Pistoiese/via Lombardia tel. 055 318231<br />

Giovedi 16 aprile ore 21,00<br />

Concerto Musica Insieme - Rock melodico anni<br />

‘70 (Associazione Musicale Fiorentina Onlus)<br />

TEATRO C.R.C. CASTELLO<br />

via Reginaldo Giuliani n. 374 - tel 055 451480<br />

Lunedì 20 aprile ore 21,00<br />

Concerto di musica jazz Taddeo’s (AMF)<br />

VIPER THEATRE<br />

via Pistoiese/via Lombardia tel. 055 31831<br />

Mercoledì 22 aprile ore 21,00<br />

“Vagamondo” teatro clown per tutti<br />

(Centro Teatro Internazionale)<br />

TEATRO NUOVO<br />

via Fanfani n. 16 tel. 055 413067ì<br />

Domenica 26 aprile ore 16,00<br />

Concerto “Jazz around clarinet” (Agimus)<br />

AUDITORIUM CLINICA MEDICA CAREGGI<br />

Info Agimus tel.055 580996<br />

Lunedì 27 aprile ore 21,00<br />

Concerto rock Unknown<br />

(Associazione Vincenzo Galilei)<br />

VIPER THEATRE<br />

via Pistoiese/via Lombardia tel. 055 318231<br />

Martedì 28 aprile ore 21,00<br />

Concerto fusion jazz<br />

“Funzionamento Anomalo” (Sketch)<br />

VIPER THEATRE<br />

via Pistoiese/via Lombardia tel. 055 318231<br />

Mercoledì 29 aprile ore 21,00<br />

Spettacolo di danza e musica<br />

(Kidojo- tango e Associazione Demidoff)<br />

VIPER THEATRE<br />

via Pistoiese/via Lombardia tel. 055 318231<br />

Giovedi 30 aprile ore 21,00<br />

”Monologo a due voci” prosa<br />

(Teatro d’Almaviva)<br />

VILLA POZZOLINI<br />

viale Guidoni. 188 - tel. 055 4378494<br />

Giovedì 30 aprile ore 21,00<br />

Musica e danza: violino e chitarra<br />

(Centro Studi Musica e Arte),<br />

coreografie (Associazione Demidoff)<br />

ORATORIO SAN MICHELE A CASTELLO<br />

via San Michele a Castello n 14 tel. 055 451335<br />

Domenica 3 maggio ore 16,00<br />

Concerto “The old Bridge trio” (Medialab)<br />

AUDITORIUM CLINICA MEDICA CAREGGI<br />

Info Agimus tel.055 580996<br />

Mercoledì 6 maggio ore 21,00<br />

“Calderon” da Pierpaolo Pasolini,<br />

prosa (Teatro “O”)<br />

VIPER THEATRE<br />

via Pistoiese/via Lombardia tel. 055 318231<br />

Giovedi 7 maggio ore 21,00<br />

“Racconti di gente giusta” prosa<br />

(Cabina Teatrale Saverio Tommasi)<br />

VILLA POZZOLINI<br />

viale Guidoni. 188 - tel. 055 4378494<br />

Le nostre pagine<br />

Nasce la Rete culturale con un ricchissimo calendario<br />

Ventuno associazioni hanno dato vita<br />

alla “Rete Culturale”. Otto teatri, otto<br />

associazioni musicali, quattro di danza<br />

e un circolo ricreativo. Venticinque<br />

appuntamenti in calendario, tutti ad<br />

ingresso libero, fino al 17 maggio.<br />

“Abbiamo attivato un metodo di lavoro<br />

che vede riunite le associazioni<br />

culturali che possono collaborare tra<br />

loro, ha commentato Stefania Collesei<br />

presidente del Quartiere 5. Abbiamo<br />

visto tanto entusiasmo da parte<br />

di tutte le associazioni, alcune anche<br />

poco note, ma che grazie alla Rete<br />

avranno visibilità, in un territorio che<br />

non è la periferia della <strong>città</strong> e che ha<br />

un’offerta culturale che non ha niente<br />

da invidiare rispetto a quelle del<br />

centro storico”. Queste le ventuno associazioni:<br />

“Cabina teatrale”, “Isole Comprese-Teatro334”,<br />

“Centro di Teatro Internazionale”, “Buratta la<br />

luna”, “Officina Teatro ‘O”, “Teatro d’Almaviva”,<br />

“Teatri d’Imbarco”, “Teatro Nuovo-Compagnia <strong>Il</strong><br />

Grillo”, “All Music!”, “Associazione di Musica Vincenzo<br />

Galilei”, “Associazione Musicale Fiorentina”,<br />

“Centro Studi Musica & Arte”, “Medialab”, “A.Gi.<br />

Mus.”, “Viper Theatre-Le Nozze di Figaro”, “Sketch<br />

S.r.l. Servizi per lo spettacolo”, “Dance Performance<br />

School”, “Associazione Culturale Studio Danza<br />

Arlequin”, “Associazione Demidoff”m “Ki dojo”.<br />

“Questo è un progetto che andrebbe ripreso in<br />

tutti i quartieri - ha sottolineato l’assessore alla<br />

cultura Eugenio Giani -. Firenze, in tutti questi<br />

anni, è tra le prime posizioni nelle classifiche che<br />

periodicamente vengono stilate tra i 103 capo-<br />

luoghi di provincia. Siamo ai primi<br />

posti per la presenza di associazioni<br />

in rapporto al numero di abitanti. È<br />

un fatto oggettivo che siamo una <strong>città</strong><br />

ricca di associazioni e questa è la<br />

vitalità di Firenze”. La programmazione<br />

delle iniziative della Rete Culturale<br />

è costata 15.000 euro sostenuta dalla<br />

sponsorizzazione dell’Aeroporto di<br />

Firenze. La guida con il programma<br />

degli eventi, stampata e distribuita in<br />

5.000 copie è disponibile sul sito internet<br />

del Comune di Firenze e <strong>nella</strong><br />

sede del Quartiere 5. Oltre ai venticinque<br />

appuntamenti che spazieranno<br />

tra Villa Pozzolini, Viper Theatre,<br />

l’auditorium Clinica medica di Careggi,<br />

il teatro C.R.C. Castello, l’Oratorio<br />

di San Michele a Castello e piazza Dalmazia le<br />

associazioni hanno dato la propria disponibilità a<br />

organizzare alcuni incontri con i cittadini tematici<br />

su teatro, danza e musica. “Un ringraziamento<br />

particolare all’AdF, una presenza fondamentale<br />

per il nostro territorio - ha ringraziato Giancarlo<br />

Rosini presidente della commissione cultura del<br />

Quartiere 5”.<br />

Giovedì 7 maggio ore 21,00<br />

“Storie di Villa Triste” prosa (Teatri d’Imbarco)<br />

ORATORIO SAN MICHELE A CASTELLO<br />

via San Michele a Castello n 14 tel. 055 451335<br />

Venerdì 8 maggio ore 21,00<br />

Concerto quartetto sax<br />

(Associazione Vincenzo Galilei)<br />

TEATRO NUOVO<br />

via Fanfani n. 16 tel. 055 413067<br />

Sabato 9 maggio ore 21,00<br />

Concerto duo sax-pianoforte<br />

(Associazione Vincenzo Galilei)<br />

TEATRO NUOVO<br />

via Fanfani n. 16 tel. 055 413067<br />

Venerdì 15 maggio ore 21,00<br />

“Conferenza su Amleto” prosa<br />

(Associazione Teatro 334-Isole Comprese Teatro)<br />

TEATRO NUOVO<br />

via Fanfani n. 16 tel. 055 413067<br />

Sabato 16 maggio ore 17,00-23,00<br />

Non Stop di Musica Rock e Jazz<br />

PIAZZA DALMAZIA<br />

Domenica 17 maggio ore 10,00-12,00<br />

Esibizione musicale<br />

degli allievi dei corsi di musica<br />

PIAZZA DALMAZIA<br />

Domenica 17 maggio ore 17,00-20,00<br />

Non Stop di Musica Rock e Jazz<br />

PIAZZA DALMAZIA


good news 27<br />

SANITÀ. Completato l’intervento: il complesso è stato ampliato grazie ad un investimento di 26 milioni di euro<br />

Torregalli raddoppia e cambia look<br />

Un padiglione nuovo si affianca a quello vecchio:<br />

spazi nuovi per la day surgery, il centro trasfusionale,<br />

l’anatomia patologica, l’hospice, il reparto<br />

di psichiatria, i laboratori e altri servizi<br />

Serena Wiedenstritt<br />

Un nuovo padiglione, dedicato<br />

a Leonardo da Vinci, si<br />

affiancherà al vecchio, intitolato<br />

ad Amerigo Vespucci.<br />

Così Torregalli raddoppia, con un nuovo<br />

spazio che ospiterà gli ambulatori, la day<br />

surgery, il centro trasfusionale, i servizi di<br />

anatomia patologica, hospice, psichiatria, i<br />

laboratori e altri servizi. L’ampliamento è<br />

di 14 mila metri quadri (contro i 18 mila<br />

metri quadrati del vecchio padiglione) e i<br />

posti letto passano da 367 a 418.<strong>Il</strong> nuovo<br />

San Giovanni di Dio ha comportato un investimento<br />

di 26 milioni di euro, di cui 20<br />

milioni per strutture e impianti e 6 milioni<br />

per gli arredi, le apparecchiature sanitarie e<br />

l’allestimento completo di due sale multimediali.<br />

Con la nuova struttura si raggiunge<br />

un importante primato, che garantisce ai<br />

cittadini ancora di più il diritto alla salute:<br />

la Toscana diventa la regione con il patrimonio<br />

immobiliare sanitario più nuovo<br />

LA CURIOSITÀ<br />

on il raddoppio di Torregalli, in ospedale arriva an-<br />

Cche la musica. <strong>Il</strong> progetto, fortemente voluto dalla<br />

Regione Toscana, si chiama “Classica dentro” e propone<br />

la diffusione via radio di musica classica negli ospedali<br />

del Servizio sanitario regionale. <strong>Il</strong> progetto, unico in Italia,<br />

si pone lo scopo di umanizzare la sanità, rendendo<br />

il tempo passato in ospedale il più possibile sereno per<br />

tutti: pazienti, familiari e operatori sanitari che si trovano<br />

a trascorrere la giornata in queste strutture. <strong>Il</strong> progetto<br />

prevede la diffusione della musica di Rete Toscana Clas-<br />

d’Italia e quella dove si sono realizzati gli<br />

investimenti più consistenti e si sono rinnovate<br />

tutte le strutture sanitarie. <strong>Il</strong> progetto e<br />

la realizzazione della struttura di Torregalli<br />

sono stati ispirati ai principi di umanizzazione,<br />

inserimento ambientale e flessibilità,<br />

perché il paziente possa non solo ricevere<br />

le cure migliori, ma anche trascorrere la degenza,<br />

lunga o breve che sia, in un ambiente<br />

accogliente. Così i tre piani fuori terra si<br />

sviluppano attorno a quattro chiostri verdi<br />

che consentono di godere di illuminazione<br />

naturale in tutti gli ambienti. La galleria di<br />

accesso funziona come una cerniera fra il<br />

nuovo padiglione (Leonardo da Vinci) e<br />

il vecchio padiglione (Amerigo Vespucci)<br />

con una riorganizzazione dei flussi e degli<br />

spazi: nel nuovo padiglione troverà spazio<br />

l’area dedicata all’“outpatients” e ai servizi,<br />

mentre nel vecchio resterà l’area degenza.<br />

<strong>Il</strong> passaggio è costituito da un elemento<br />

vetrato e trasparente, che garantisce luce e<br />

un ambiente più piacevole a chi si reca in<br />

ospedale.La struttura è a basso impatto ambientale,<br />

di altezza contenuta e con blocchi<br />

che richiamano le colline vicine. <strong>Il</strong> progetto<br />

insomma è stato pensato per aumentare gli<br />

spazi, migliorare la qualità degli ambienti e<br />

la vivibilità per chi lavora o deve trattenersi<br />

in ospedale, senza alterare il paesaggio.<br />

Le tecnologie utilizzate e i materiali, oltre a<br />

Anche al San Giovanni di Dio via al progetto per rendere più serene degenze e attese<br />

sica in tutti gli ospedali della Toscana. All’interno del palinsesto<br />

della radio saranno inoltre presentati, a intervalli<br />

di 10 minuti, contenuti informativi di carattere sanitario:<br />

due “edizioni” ogni ora saranno a cura della Regione Toscana;<br />

altre quattro saranno invece curate dalla singola<br />

struttura, che potrà diffondere informazioni personalizzate<br />

rivolte agli utenti. Ogni struttura potrà decidere liberamente<br />

in quali aree e in che fascia oraria far ascoltare la<br />

radio.<strong>Il</strong> progetto, realizzato dalla Fondazione Sistema Toscana,<br />

è praticamente a costo zero. Rete Toscana Classica<br />

rispondere ai requisiti tecnici per una struttura<br />

ospedaliera, offrono prestazioni supplementari<br />

sia sotto il profilo della durata<br />

e dell’ economia gestionale, sia dal punto<br />

di vista del comfort ambientale. E così il<br />

nuovo Torregalli ha contribuito a realizzare<br />

in Toscana una rete ospedaliera moderna,<br />

efficiente, accogliente, a risparmio energetico<br />

ed ecosostenibile.<br />

In corsia arriva la musica classica e l’ospedale diventa più “umano”<br />

trasmette in streaming ed è già disponibile su internet. E’<br />

sufficiente quindi istallare un programma su un normale<br />

computer per gestire la programmazione e l’inserimento<br />

delle news locali e regionali. <strong>Il</strong> servizio è già stato sperimentato<br />

per 6 mesi a Careggi e a San Giovanni di Dio a<br />

Firenze e nell’Ospedale della Versilia, dove è stato effettuato<br />

uno studio sul gradimento da parte degli utenti per<br />

individuare le aree e i reparti dove la trasmissione è più<br />

opportuna (ad esempio: nelle sale d’attesa piuttosto che<br />

nei reparti).<br />

/S.W.


28 Aprile 2009<br />

zoom<br />

INGORGHI. E’ moltissima la gente che passa le sue giornate nelle code sparse per la <strong>città</strong><br />

Traffico, il valzer della frizione<br />

237mila sono le auto che girano vorticosamente per Firenze<br />

e 116 sono le ore che statisticamente ogni cittadino ha trascorso<br />

in macchina lo scorso anno. Troppo spesso spostamento fa rima<br />

con patimento, e i fiorentini cercano delle scappatoie<br />

Caterina Gentileschi<br />

Acceleratore, freno e frizione.<br />

Una vita passata in coda.<br />

Con la radio che parla, il vicino<br />

d’automobile che va in<br />

escandescenza e il piede impegnato a dare<br />

un po’ di gas. Ma non troppo. Questo è<br />

l’infausto destino di chi, soprattutto per<br />

lavoro, si trova quotidianamente a dover<br />

affrontare interminabili ingorghi. Complice<br />

la noia, la rabbia, la fretta e la suggestione,<br />

piccoli tragitti sembrano viaggi<br />

interminabili e monotoni. Ma quanto tempo<br />

spendiamo in media all’interno delle<br />

nostre auto? Tantissimo. Secondo le stime<br />

della società di consulenza Vision e Value<br />

- che di recente ha discusso a Napoli<br />

delle problematiche legate allo smog e al<br />

mancato rispetto del protocollo di Kyoto<br />

- sarebbero più di 116 ore per ogni fiorentino.<br />

Un’eternità. Quasi 5 giorni all’anno<br />

sprecati nel traffico. Calcolando una media<br />

(intensa) di 800 chilometri al giorno,<br />

QUANTO TEMPO CI VUOLE?<br />

in cinque giorni si potrebbe percorrere la<br />

distanza che separa Firenze da Mosca. E<br />

invece, <strong>nella</strong> migliore delle ipotesi, si va<br />

da piazza Beccaria a Novoli con una velocità<br />

media che si aggira intorno ai 28<br />

chilometri orari. Più o meno la velocità<br />

di una carrozza. Siamo messi un po’ meglio<br />

di Napoli, dove nei casi peggiori si<br />

va avanti ad un passo lumaca di circa 16<br />

chilometri all’ora, di Palermo, 19 km/h, e<br />

di Torino, 22 km/h. Sono 237mila i veicoli<br />

che circolano in <strong>città</strong> (sei fiorentini<br />

su dieci possiedono un’auto) e qualche<br />

furbo esasperato prova a tendere tranelli<br />

alle code cercando tragitti alternativi, pur<br />

di non stare inchiodato nel sottopassaggio<br />

alla Fortezza o a Bottai. Percorsi collinari<br />

nemmeno troppo segreti, che il lavoratore<br />

medio utilizza per evitare semafori e<br />

isterismi. Tra i tracciati più utilizzati, c’è<br />

sicuramente Le Bagnese, stradina stretta<br />

e piena di buche, diventata nel tempo una<br />

PIAZZALE DI PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA<br />

5 KM<br />

TEMPO PREVISTO*: 8 MINUTI<br />

TEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 18 MINUTI<br />

STAZIONE SANTA MARIA NOVELLA - AEROPORTO AMERIGO VESPUCCI<br />

8 KM<br />

TEMPO PREVISTO: 17 MINUTI<br />

TEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 35 MINUTI<br />

PIAZZA FRANCESCO FERRUCCI - OSMANNORO<br />

11 KM<br />

TEMPO PREVISTO: 24 MINUTI<br />

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vera e propria arteria che collega Scandicci<br />

al Galluzzo senza dover passare dal<br />

centro. Altro escamotage è quello utilizzato<br />

da chi tenta di evitare il tratto viale<br />

Europa/viale Giannotti per arrivare velocemente<br />

da Firenze sud a piazza Francesco<br />

Ferrucci, passando dalle Cinque vie<br />

e da via Benedetto Fortini. E ancora c’è<br />

Bellosguardo, che da Piazza Tasso arriva<br />

fino a Soffiano risparmiando al guidatore<br />

la confusione che viene dal piazzale di<br />

Porta Romana e dal cantiere della tramvia<br />

sul viale Talenti. Spesso sono strade tanto<br />

belle e panoramiche quanto insicure, e in<br />

alcuni tratti sono talmente strette da permettere<br />

il passaggio di un solo veicolo per<br />

volta. Nessuna certezza di arrivare puntuali<br />

o di impiegare meno tempo, perché<br />

talvolta queste alternative sono anche più<br />

lunghe. Ma poco importante. L’essenziale<br />

è non stare fermi a schiacciare ininterrottamente<br />

acceleratore, frizione e freno.<br />

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ<br />

5 KM<br />

TEMPO PREVISTO: 14 MINUTI<br />

TEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 28 MINUTI<br />

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TEMPO PREVISTO: 8 MINUTI<br />

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zoom<br />

29<br />

QUATTRORUOTE. In media la macchina risucchia al suo proprietario quasi 200 euro al mese<br />

Cara automobile, quanto mi costi<br />

FOCUS<br />

tilizzare l’auto solo quando ti serve e pagar-<br />

Ula solo per quel che effettivamente la usi. Un<br />

sogno? No, si chiama Car sharing. <strong>Il</strong> servizio nasce<br />

da una semplice constatazione: spesso accade<br />

che la nostra auto rimanga ferma anche per diversi<br />

giorni, ma paghiamo assicurazione, bollo, ecc. per<br />

l’intero anno. Oltretutto chi vive in <strong>città</strong> in genere<br />

non brucia esattamente centinaia di chilometri al<br />

giorno, ma si limita a spostarsi da casa a lavoro, ad<br />

accompagnare i bambini a scuola o in piscina e arri-<br />

Tra i capitoli di spesa più “pesanti” ci sono l’assicurazione, il<br />

carburante, la revisione, il bollo e la manutenzione. Per non parlare<br />

degli imprevisti e di fanalini e affini che si rompono. <strong>Il</strong> risultato?<br />

Circa 2.300 euro l’anno che se ne vanno<br />

Francesca Puliti<br />

Eccoci lì fuori dal concessionario,<br />

chiavi luccicanti<br />

in una mano e contratto di<br />

vendita nell’altra. Pensiamo<br />

che il più sia fatto. Ma quanto ci costa<br />

davvero possedere un’auto? Se pensavate<br />

che la spesa fosse tutta nell’acquisto,<br />

vi sbagliavate di grosso. Perché oltre<br />

a comprarla poi c’è da mantenerla,<br />

la macchina, e ogni voce in capitolo ha<br />

un prezzo. Tante le variabili, una sola<br />

certezza: l’auto è una rimessa continua.<br />

Ma, si sa, in pochi rinuncerebbero alle<br />

quattro ruote: un rapporto di attaccamento<br />

quasi affettivo finisce per legarci<br />

al nostro caro (è proprio il caso di dirlo)<br />

veicolo.Senza contare la svalutazione<br />

dell’auto, concentrando l’attenzione<br />

solo sugli aspetti legati all’uso e alla<br />

manutenzione, il nostro mezzo ci costa<br />

in media 2 mila e 300 euro l’anno, il<br />

che significa poco meno di una banconota<br />

da 200 al mese e poco più di sei<br />

euro al giorno. Stiamo parlando di cifre<br />

<strong>Il</strong> servizio, attivo dal 2005, consente di noleggiare un veicolo anche per poche ore<br />

vare al supermercato. Da qui l’idea di condividere il<br />

mezzo: basta abbonarsi, fare una telefonata per prenotare<br />

il veicolo e andare a prenderlo nei parcheggi<br />

dedicati. A partire dal 2005, quando il servizio è<br />

stato attivato <strong>nella</strong> nostra <strong>città</strong>, i soci sono cresciuti<br />

fino a raggiungere quota 1150 circa. “Si tratta per lo<br />

più di famiglie – spiega il dottor Roberto Burigana,<br />

amministratore di CarSharing Firenze – anche se vi<br />

è anche una piccola quota di aziende con cui abbiamo<br />

un rapporto costante, oltre agli enti pubblici”.<br />

medie ovviamente, calcolate in base ai<br />

comportamenti di un guidatore altrettanto<br />

medio e sui consumi di un’utilitaria.<br />

Partiamo dalle spese obbligatorie.<br />

L’assicurazione, innanzitutto, un esborso<br />

compreso tra 500 e oltre mille euro.<br />

L’oscillazione dipende ovviamente da<br />

tanti fattori: tipo di polizza scelta (ad<br />

esempio furto e incendio, kasko ecc.),<br />

modello ed età dell’auto, profilo e “storia”<br />

del guidatore, solo per citarne alcuni.<br />

In genere le assicurazioni online<br />

permettono di risparmiare notevolmente,<br />

ma sono sconsigliate ai cosiddetti<br />

“guidatori a rischio”, ad esempio i giovani<br />

sotto i 25 anni e chi ha alle spalle<br />

diversi incidenti. Passiamo al bollo,<br />

altra spesa fissa ogni anno: in questo<br />

caso si va dal centinaio ad oltre 250<br />

euro. A questi costi annuali dobbiamo<br />

aggiungere quello della revisione (una<br />

sessantina di euro dopo i primi quattro<br />

anni e in seguito ogni due) e quello del<br />

tagliando, come minimo un’altra banconota<br />

verde. Ma la vera nota dolente<br />

riguarda il denaro “bruciato” in benzina:<br />

un pieno annuale da quasi mille<br />

Un trucco per risparmiare? Condividere l’auto con il Car Sharing<br />

Nella maggior parte dei casi l’auto viene richiesta<br />

per un periodo breve, al massimo un weekend, ma<br />

più spesso per una giornata o anche un paio d’ore<br />

nel pomeriggio. “Attualmente viaggiamo sulle 240<br />

fatture al mese – continua Burigana – ma contiamo<br />

di ampliare il giro nei prossimi mesi”. La prossima<br />

frontiera sarà quella di posizionare alcune auto della<br />

flotta nei parcheggi dei grandi insediamenti abitati-<br />

vi, così da sconfiggere anche la pigrizia di arrivare<br />

al luogo di sosta più vicino.<br />

/F.P.<br />

970863<br />

euro. Mettiamo che il nostro guidatore<br />

medio percorra circa 10 mila chilometri<br />

l’anno, considerando il consumo di<br />

un’utilitaria pari a circa 12-13 km con<br />

un litro e un prezzo della benzina assestatosi<br />

attorno a 1,16 euro al litro, il<br />

conto è presto fatto: 966 euro solo di<br />

carburante. Se il prezzo del diesel è ormai<br />

pressoché in linea con quello della<br />

verde, i chilometri percorsi con un litro<br />

risultano superiori e si riesce dunque a<br />

risparmiare qualcosa sul conto finale.<br />

Infine ci sono olio, gomme & Co. Se<br />

per il primo in genere basta una cinquantina<br />

di euro ogni 10mila chilometri,<br />

le seconde rappresentano una spesa<br />

ben più consistente: dai 70 ai 90 euro<br />

a gomma, cifra che però si spalma su<br />

un periodo di tempo più prolungato.<br />

<strong>Il</strong> nostro diligente automobilista dovrà<br />

poi ricordarsi di cambiare le pasticche<br />

dei freni prima di cominciare a sentirle<br />

stridere paurosamente. E sarà un’altra<br />

mazzata di 120 euro.Poi ci sono le spie<br />

che si guastano, i fanalini che si rompono,<br />

i fari che si bruciano, per non parlare<br />

degli interventi più costosi, come<br />

riparare il climatizzatore o rimettere gli<br />

airbag che magari si sono aperti in uno<br />

scontro. Alla voce “manutenzione” troviamo<br />

anche un’altra serie di piccole e<br />

grandi spesucce, dai tergicristalli (una<br />

trentina di euro l’uno, anche se in alcuni<br />

grandi supermercati si possono<br />

trovare a 15-20), ai tappetini, fino al<br />

cambio della batteria, che diventa più<br />

frequente se si tiene l’auto parcheggiata<br />

sempre all’aperto. Calcoliamo così<br />

un’altra cinquantina di euro l’anno tutto<br />

compreso, e il conto è servito. Restano<br />

fuori dal conteggio tutte le monetine<br />

che se ne vanno semplicemente per<br />

parcheggiare, ingoiate dai parchimetri.<br />

Ma questo è un capitolo a parte.<br />

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30 Aprile 2009<br />

hobby<br />

PESCA. La popolazione ittica del fiume di Firenze è cambiata e subisce le minacce del temibile Siluro<br />

Arno, vecchi amori e nuovi intrusi<br />

Le sue acque, ormai assai poco d’argento, sono popolate<br />

da pesci venuti da lontano: alcune specie sono anche molto<br />

invasive, e il risultato è che la pescosità si è dimezzata.<br />

Ma i pescatori non demordono<br />

Giuditta Boeti<br />

dentro e fuori. Quello che vive sopra<br />

il fiume è un mondo da cartolina, istantanee<br />

che fanno il giro del mondo: Ponte<br />

L’Arno,<br />

Vecchio, i lungarni, gli Uffizi. Poi c’è un<br />

altro mondo, più sconosciuto ma non meno affascinante,<br />

che popola le acque non più d’argento dell’Arno:<br />

una popolazione ittica che negli ultimi anni ha visto<br />

modificare in modo sostanziale i suoi componenti. In<br />

mezzo a questi due mondi vivono – forse sopravvivono<br />

– quei fiorentini da sempre innamorati dell’Arno: pe-<br />

scatori, canottieri, barcaioli. Gente<br />

che vive ancora la magia di un<br />

fiume, croce e delizia di una <strong>città</strong>,<br />

capace di tenere tutti con il fiato<br />

sospeso nei giorni di piena e poi<br />

di emozionarli nelle sere d’estate,<br />

quando le luci dei lampioni disegnano la superficie dell’acqua<br />

e creano capolavoro naturali. L’Arno non è più<br />

come una volta. Né dentro, né fuori. Tra le otto categorie<br />

ittiche inserite <strong>nella</strong> lista delle cento peggiori specie<br />

invasive a livello mondiale, ben cinque sono presenti<br />

nelle acque fiorentine (tra cui il famigerato “Siluro” di<br />

origine asiatica, che divora tutto ciò che trova, o quasi).<br />

E questa è una delle principali minacce per la fauna ittica<br />

locale, assieme all’inquinamento e all’alterazione<br />

degli habitat fluviali. I pescatori si consolano con le<br />

grosse carpe che ancora popolano il fiume e che con<br />

colpi di coda si lasciano andare a convulsi caroselli, nel<br />

930736<br />

Le specie ittiche presenti<br />

nel tratto fiorentino<br />

sono circa quaranta<br />

tentativo di afferrare il cibo offerto da qualche turista.<br />

Ma la pesca “piange”. Negli ultimi quattro anni – da<br />

quanto emerge da un studio dell’Assessorato provinciale<br />

agricoltura, caccia e pesca – si è registrato un calo<br />

di pescosità di circa il 50 per cento. <strong>Il</strong> cestino del pescatore<br />

si è così ridotto da 4 a circa 2 chili. Le specie ittiche<br />

presenti nel tratto fiorentino dell’Arno sono circa<br />

40, di cui il 50 per cento alloctone, cioè non originarie<br />

dei corsi d’acqua italiani. Le motivazioni che causano<br />

il dimezzamento della pescosità sono molteplici.Oltre<br />

ai danni prodotti dal “Siluro” anche<br />

l’uomo fa la sua parte. Detriti<br />

di ogni genere, sacchetti di immondizia,<br />

calcinacci, siringhe ed<br />

erba lasciata crescere senza cura,<br />

corrono lungo le sponde del fiume<br />

che diventa inesorabilmente deposito di rifiuti.Ma gli<br />

amanti dell’Arno riescono a vivere ancora la loro passione.<br />

Nonostante tutto. A cominciare dai pescatori che<br />

in ogni periodo dell’anno presidiano il fiume. “L’Arno<br />

non è mai solo – dice Pier Luigi Ghilarducci, autore del<br />

libro “Nell’acqua e sulle rive” – Sulle rive, in barca,<br />

sulle briglie, l’esile profilo di una canna che si protende<br />

nell’acqua non manca mai. Nel tratto che va dal Ponte<br />

alle Grazie al Ponte Vecchio dove secondo la canzone<br />

di Spadaro ‘si specchiava il firmamento’, le acque dell’Arno<br />

sono sempre solcate dalle veloci imbarcazioni<br />

dei canottieri fiorentini”.


LA MOSTRA. Nella Sala d’Arme, fino al 22, ci sono le opere dell’artista fiorentino<br />

Un arcobaleno color Ghelli<br />

Spirali del barone rampante<br />

Caterina Gentileschi<br />

La sala d’arme esplode di<br />

colori. Arcobaleni volanti,<br />

barchette a forma di gheriglio,<br />

alberelli appuntiti e<br />

oceani dalle sfumature blu intenso.<br />

E a controllare che tutte le tinte rimangano<br />

ordinate al posto, ci pensa<br />

un silenzioso squadrone di busti<br />

femminili in terracotta. Sono questi i<br />

protagonisti della mostra firmata da<br />

Giuliano Ghelli - “Le porte della fantasia”<br />

- che potrà essere visitata ancora<br />

fino al 22 aprile. 62 opere collocate<br />

nel suggestivo spazio espositivo della<br />

Sala d’Arme di Palazzo Vecchio dalle<br />

mani esperte del curatore Maurizio<br />

Vanni. “Questa mostra non sarà<br />

una mostra per me, sarà un’emozione,<br />

non paragonabile a nessun’altra<br />

della mia lunga e fortunata carriera.<br />

- spiega Giuliano Ghelli - A volte i sogni<br />

si realizzano anche per chi è abituato<br />

a regalarli”. Accanto alle tele<br />

farà la sua apparizione il “pacifico”<br />

esercito di terracotta, busti di donna<br />

alti 70 centimetri sui quali l’artista<br />

applica i simboli della sua pittura e<br />

incide brani di poesie di Campana,<br />

Saramago, Majakovskij, a significare<br />

che le vere vittorie si ottengono attraverso<br />

l’arma della cultura. “Giuliano<br />

Ghelli affronta la terracotta con il<br />

piglio del giovane artista che deve<br />

conquistare la materia, con l’incoscienza<br />

di colui che desidera ancora<br />

meravigliarsi per nuove scoperte e<br />

inedite soluzioni artistiche - spiega il<br />

curatore Maurizio Vanni - ma anche<br />

con la consapevolezza dell’artista affermato,<br />

testimone del proprio tempo,<br />

che vuole inviare un messaggio<br />

preciso al mondo”. In contemporanea<br />

a quella di Palazzo Vecchio, una<br />

mostra collaterale è stata allestita<br />

presso la galleria Mirabili di Firenze,<br />

dove sono esposte oltre 50 opere<br />

relative alla ricerca artistica degli<br />

ultimi dieci anni. <strong>Il</strong> catalogo, curato<br />

da Maurizio Vanni ed edito dalla<br />

Carlo Cambi Editore, raccoglie le<br />

immagini dei dipinti esposti in sala<br />

d’Arme, le fotografie delle realizzazioni<br />

delle sculture nelle fornaci storiche<br />

di Impruneta e dell’esposizione<br />

dell’Esercito di Terracotta di ritorno<br />

dalle mostre in Spagna, Portogallo,<br />

Marocco e dall’Istituto Italiano di<br />

Cultura di Tokyo. Oltre al saggio<br />

del curatore, nel catalogo è inserita<br />

un’introduzione di Paolo Cocchi,<br />

assessore alla cultura della Regione<br />

Toscana. Durante l’organizzazione<br />

della mostra, evidentemente di buon<br />

auspicio, Ghelli ha ricevuto l’incarico<br />

dall’amministrazione comunale<br />

della <strong>città</strong> di Siena per la realizzazione<br />

del Palio dell’Assunta, del 16<br />

Agosto 2009, ed è stato premiato<br />

per la 44esima edizione del Premio<br />

Internazionale “Le Muse” a Firenze.<br />

Entrambe le mostre sono ad ingresso<br />

gratuito. Sala d’Arme: aperta dal<br />

martedì alla domenica. Galleria Mirabili:<br />

dal martedì al sabato.<br />

L’INTERVISTA<br />

Le porte delle<br />

fantasia?<br />

Uno stargate<br />

sul mondo<br />

tu per con Maurizio Vanni, cura-<br />

Atore della mostra “Le porte della<br />

fantasia” <strong>nella</strong> Sala d’Arme, professionista<br />

giovane ed esperto che lavora da<br />

anni nell’arte contemporanea.<br />

Maurizio, quali sono per il curatore<br />

le Porte della Fantasia?<br />

Sono il risultato di una mostra site<br />

specific che ha come elementi principali<br />

proprio la porta e la fantasia. Tutti<br />

i quadri in mostra sono della stessa<br />

dimensione, 150 centimetri per un<br />

metro. Ogni quadro rappresenta una<br />

porta. La porta è un passaggio, una<br />

sorta di stargate, che presuppone ci sia<br />

qualcosa al di qua e qualcosa al di là.<br />

Un confine immaginario posto dall’uomo.<br />

E poi c’è la fantasia, la fantasia<br />

dell’artista, che è quella che fa vivere<br />

un sogno ad occhi aperti ma proiettato<br />

nel quotidiano.<br />

E poi c’è l’esercito di terracotta…<br />

E poi c’è un esercito di pace che fa da<br />

spartiacque <strong>nella</strong> grande sala di Palazzo<br />

Vecchio.<br />

Da tempo una vox popoli lega il suo<br />

nome all’imminente apertura di un<br />

museo a Lucca.<br />

Ancora è tutto in fieri, ma posso anticipare<br />

che a maggio verrà aperto un<br />

museo internazionale, dal carattere<br />

non conservatore. Un luogo che sarà<br />

in grado di offrire molti servizi. Ospiterà<br />

idee frizzanti e particolari e sarà<br />

caratterizzato da un veloce susseguirsi<br />

di mostre temporanee, il tutto <strong>nella</strong><br />

cornice di un palazzo del Cinquecento<br />

proprio nel centro della <strong>città</strong>. /C.G.<br />

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cultura 33<br />

L’APPUNTAMENTO. In arrivo la 72esima edizione del festival più importante della <strong>città</strong><br />

Un Maggio con la cinghia tirata<br />

Apre i battenti il 29 e porta al Comunale un cartellone ridimensionato nei costi,<br />

a causa del taglio netto dei finanziamenti statali. <strong>Il</strong> risultato?<br />

Una manifestazione oculata e di qualità, con pochi ospiti ma dai nomi altisonanti<br />

Sara Ghilardi<br />

Firenze in apprensione per il Maggio.<br />

<strong>Il</strong> cartellone del 72esimo Maggio<br />

Musicale Fiorentino è arrivato<br />

in via definitiva dopo essere stato<br />

cancellato e riprogrammato rispetto a quello<br />

presentato quasi un anno fa. <strong>Il</strong> motivo sono<br />

i pesanti tagli alla cultura e allo spettacolo<br />

che hanno costretto alla cura dimagrante<br />

anche uno dei festival più blasonati d’Italia,<br />

orgoglio e spirito di una <strong>città</strong>. Un cartellone<br />

sofferto, ma garantito anche per quest’anno,<br />

presentato assieme alla campagna di sensibilizzazione<br />

“senza musica mai” <strong>nella</strong> quale<br />

i musicisti appaiono privi dei loro strumenti.<br />

Suoni voci, gesti è il nuovo titolo, per significare<br />

la pluralità dei contributi degli artisti<br />

che interverranno. Bilanci e guai finanziari<br />

a parte, a chi gli chiede che Festival dobbiamo<br />

aspettarci il sovrintendente Francesco<br />

Giambrone assicura: “Sarà un Maggio<br />

bello anche se ripensato rispetto a quello<br />

programmato prima che cambiassero in<br />

maniera così evidente le condizioni di base,<br />

ma un Maggio che mantiene alcuni elementi<br />

fondamentali che ne fanno uno degli<br />

appuntamenti culturali più interessanti del<br />

nostro Paese. Conserverà l’eccellenza che<br />

si conquista anche attraverso i nomi. Vedrà<br />

protagonista infatti Zubin Metha il direttore<br />

principale che completa il ciclo wagneriano<br />

insieme ad altri grandissimi come Muti, Abbado<br />

e Bartoletti”. Tutto pronto quindi per il<br />

debutto il 29 aprile con il Crepuscolo degli<br />

dei di Richard Wagner, frutto della collaborazione<br />

tra Metha e la Fura Dels Baus. Altro<br />

fiore all’occhiello del Festival la prima<br />

assoluta dell’opera contemporanea Patto<br />

di sangue di Matteo D’Amico. “Quest’anno<br />

è la volta di nuova produzione- spiega<br />

il Direttore artistico Paolo Arcà – <strong>Il</strong> lavoro<br />

del compositore italiano Matteo D’Amico.<br />

Certamente la possibilità di mettere in<br />

scena nuovi titoli è la dimostrazione della<br />

fiducia che noi abbiamo nel teatro musicale,<br />

che non si ferma al repertorio ma vive <strong>nella</strong><br />

contemporaneità”. Un omaggio alla carriera<br />

è quello che il Festival tributa a Sir Peter<br />

Maxwell Davies, il compositore inglese che<br />

festeggia nel 2009 il 75° compleanno e che<br />

sarà presente a Firenze il 29 maggio al concerto<br />

a lui dedicato dal Contempoartensemble<br />

diretto da Mauro Ceccanti. A chiudere<br />

il Festival il 1° luglio il tradizionale Galà di<br />

danza e il grande Concerto diretto da Metha,<br />

con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.<br />

Anche quest’anno il Festival ospita Maggio<br />

Off, la rassegna parallela con una proposta<br />

meno tradizionale che si apre ad altri generi<br />

musicali. L’altro lato della musica è il tema<br />

di questa terza edizione che si inaugura il<br />

22 maggio e prosegue con altri cinque appuntamenti<br />

fino al 24 giugno, festa di San<br />

Giovanni.<br />

FOCUS<br />

Wagner, atto terzo<br />

Sul palco c’è la Fura<br />

o spettacolo inaugurale e anche la punta di<br />

Ldiamante del 72° Maggio Musicale Fiorentino,<br />

nonostante i tagli che hanno costretto a<br />

rivedere il resto del programma, è il Götterdämmerung,<br />

‘<strong>Il</strong> crepuscolo degli dei’ di Richard Wagner,<br />

diretto da Zubin Mehta nell’allestimento<br />

della Fura dels Baus. <strong>Il</strong> 29 aprile l’opera chiuderà<br />

la tetralogia dell’anello di Nibelungo, messa<br />

in scena nel corso della collaborazione triennale<br />

tra il Teatro del Maggio e la compagnia teatrale<br />

catalana famosa nei cinque continenti. Una sinergia<br />

fruttuosa che ha già visto la realizzazione<br />

quest’anno del Siegfried <strong>nella</strong> programmazione<br />

invernale con un ottimo successo. Nel “Crepuscolo<br />

degli dei” la tensione e la drammaticità arrivano<br />

all’apice. Spettacolare e avanguardistico<br />

l’allestimento della Fura dels Baus compagnia<br />

nota soprattutto per la sua impostazione radicale<br />

e anticonformista, le installazioni provocatorie e<br />

tecnologiche e la ricerca continua del coinvolgimento<br />

degli spettatori <strong>nella</strong> rappresentazione.<br />

Piena la sintonia con il Maestro Metha che ha<br />

più volte dichiarato: “In tutta la mia carriera non<br />

mi era mai capitato di avere un rapporto così<br />

felice con un regista come con Carlus Padrissa”.<br />

I miti pagani prenderanno così vita ancora<br />

una volta immersi nell’arte d’avanguardia, tra<br />

i mille colori di una scena che dà man forte<br />

all’orchestra nel proiettare il pubblico direttamente<br />

nel sogno e <strong>nella</strong> fiaba. <strong>Il</strong> tutto secondo<br />

la concezione wagneriana del teatro totale, nel<br />

più fedele rispetto dello spirito innovatore del<br />

maestro tedesco.<br />

/S.G.


34 Aprile 2009<br />

IL FESTIVAL. Dal 23 al 26 torna l’appuntamento per gli amanti del ballo argentino<br />

Ad aprile Firenze si veste di tango<br />

Camilla Sanpietrini<br />

L’uomo guida, la donna segue. Lui<br />

le cinge la schiena con la destra e<br />

con la sinistra le tiene la mano, in<br />

un abbraccio che è insieme passione<br />

allo stato puro, sensualità e ritmo. <strong>Il</strong><br />

tutto al suono di una musica struggente e a<br />

tratti drammatica. E’ il tango argentino, un<br />

pensiero triste che si balla secondo la celebre<br />

definizione dello scrittore argentino Luis<br />

Borges. Una danza che sintetizza anche un<br />

modo di essere e di sentire, <strong>nella</strong> quale l’improvvisazione<br />

e l’affiatamento la fanno da<br />

padroni. Dai sobborghi di Buenos Aires dove<br />

è nato <strong>nella</strong> seconda metà dell’800 il tango<br />

ha affascinato mezzo mondo. Anche Firenze<br />

per alcuni giorni diventa capitale di questa<br />

danza con il Firenze<br />

Tango Festival, uno<br />

degli eventi più attesi<br />

dai tangheri e dagli<br />

amanti dell’autentica<br />

cultura del tango argentino<br />

in Italia e all’estero,<br />

ideato da Patricia Hilliges e Matteo<br />

Panero, ballerini di grande esperienza che<br />

insegnano in molte <strong>città</strong> in Italia e in Europa<br />

ed hanno partecipato ad alcuni tra i più<br />

importanti festival a livello nazionale ed eu-<br />

ropeo. La settima edizione del Firenze Tango<br />

Festival si svolgerà dal 23 al 26 aprile in vari<br />

luoghi della <strong>città</strong>. Le due giornate principali<br />

si terranno al Saschall e interverranno ballerini<br />

e insegnanti internazionali, oltre a musicisti<br />

di primo livello. Stages di tango salon,<br />

nuevo e milonguero, milonga, vals, tecnica,<br />

chacarera, canyengue sono gli ingredienti di<br />

questa edizione. Accanto agli elementi della<br />

tradizione via libera anche alla sperimentazione<br />

con la sala del Tango Lounge dedicata<br />

all’ascolto e al ballo di selezioni musicali di<br />

musica di tango elettronico ed alternativo. E<br />

poi c’è Swingintango una formazione jazz<br />

che suona temi di tango tradizionale con arrangiamenti<br />

jazz. Molto atteso dagli amanti<br />

delle emozioni del<br />

tango, lo spettacolo<br />

di venerdì 24 intitolato<br />

quest’anno “colores<br />

de tango”. “Chi<br />

percorre le strade di<br />

Buenos Aires è invaso<br />

dalla forza dei colori della <strong>città</strong>, delle<br />

case, della vita dei quartieri in cui è nato e<br />

vive il tango.” Un omaggio ai colori che fra<br />

mille sfumature esprimono le emozioni più<br />

profonde che sono parte della vita del tango.<br />

Accanto agli elementi<br />

della tradizione via libera<br />

anche alla sperimentazione<br />

con il Tango Lounge<br />

a pacifica rivoluzione Toscana”, così è<br />

“Lstato definito il corteo che il 17 Aprile<br />

1859 partì da piazza Indipendenza e arrivò in<br />

piazza della Signoria issando la bandiera tricolore<br />

sulla facciata di Palazzo Vecchio, dopo<br />

la cacciata dalla <strong>città</strong> del granduca Leopoldo<br />

II. Comincia così la storia di un’indipendenza<br />

tutta toscana, che ebbe un ruolo fondamentale<br />

nell’unificazione dell’intero Paese. Per<br />

ricordare questo pezzo importante di storia<br />

made in Tuscany, il 27 aprile apre i battenti<br />

<strong>nella</strong> sala d’arme di Palazzo Vecchio la mostra<br />

“27 aprile 1859: l’alba dell’unità nazionale a<br />

Firenze e in Toscana”. Gli oggetti in mostra,<br />

Protagonisti di questo viaggio: il rosso dei<br />

tramonti incendiati, delle passioni che esplodono<br />

improvvise, il blu dei cieli, del mare,<br />

del ricordo, il giallo delle terre sconfinate,<br />

del silenzio, del rimpianto per la patria lonta-<br />

disposti in ordine rigorosamente cronologico,<br />

sono dipinti, disegni, stampe, incisioni, bandi<br />

e manifesti dedicati ai fatti e alle figure più<br />

rappresentative del periodo, ma anche caricature<br />

e allegorie tratte dai giornali satirici della<br />

metà dell’Ottocento. E ancora si potranno ammirare<br />

divise, armi, monete e francobolli, oltre<br />

ai tre scranni ritrovati di recente, che facevano<br />

parte del corredo del parlamento fiorentino e<br />

sui quali sedevano Bettino Ricasoli, Adriano<br />

Mari e Ubaldino Peruzzi. Una carrellata<br />

completa che ripercorre gli anni dell’indipendenza,<br />

cominciata nel granducato e finita con<br />

l’Unità d’Italia nel 1861. Proprio in occasione<br />

cultura<br />

na, il nero della notte che tutto avvolge come<br />

una furente passione. Protagonista l’Ensemble<br />

Hyperion, un’orchestra di tango formata<br />

da 8 elementi, cantante e 5 coppie di ballerini<br />

di fama internazionale.<br />

L’EVENTO. Alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio una mostra ricorda “la pacifica rivoluzione”<br />

Se l’unità nazionale comincia in Toscana<br />

delle celebrazioni per l’unità nazionale, che<br />

verranno festeggiate nel 2011 e delle quali saranno<br />

protagoniste le tre capitali d’Italia – Firenze,<br />

Torino e Roma – il comune di Firenze<br />

promuove questa iniziativa per poter scandire<br />

un momento dopo l’altro gli eventi che hanno<br />

portato l’Italia all’unificazione definitiva ed<br />

evidenziare il ruolo fondamentale che la <strong>città</strong><br />

ebbe all’interno del processo risorgimentale<br />

italiano. Gli oggetti in mostra sono stati messi<br />

a disposizione da numerosi enti prestatori<br />

tra cui la Fondazione Spadolini, il museo del<br />

Risorgimento e la galleria d’arte moderna di<br />

Palazzo Pitti. Fino al 7 giugno. /L.V.Z.


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36 Aprile 2009<br />

cultura<br />

ARTE CONTEMPORANEA. Bagarre tra Accademia e ExTre per l’aggiudicazione dell’appalto<br />

Ex Quarter, una storia infinita<br />

Sara Ghilardi<br />

<strong>Il</strong> giallo di un documento di identità<br />

misteriosamente sparito sta dietro<br />

la gestione contesa dell’ ex Quarter,<br />

il centro per l’arte contemporanea<br />

di Viale Giannotti. <strong>Il</strong> Quarter di Gavinana<br />

chiuso dal 2006 e lasciato al degrado,<br />

è stato l’oggetto di un bando del Comune,<br />

per riqualificarlo e rimetterlo in funzione.<br />

Una gara alla quale hanno partecipato l’Accademia<br />

delle Belle Arti e l’associazione<br />

Extre Toscana. Ma il progetto presentato<br />

dall’Accademia non era stato neanche valutato<br />

a causa della documentazione arrivata<br />

incompleta per ben due volte alla commissione<br />

giudicante. Una vicenda complicata<br />

da questioni esclusivamente burocratiche: la<br />

fotocopia di un documento smarrita ha fatto<br />

accantonare un’idea potenzialmente molto<br />

interessante per la <strong>città</strong>. Un pasticcio, un<br />

rompicapo che ha mandato su tutte le furie<br />

il presidente dell’Accademia Paolo Targetti<br />

che quel documento rivendica di averlo<br />

consegnato. Fatto sta che l’aggiudicazione<br />

della gara è andata all’Associazione Extre<br />

Toscana che ha già pronto il programma di<br />

eventi, mostre ed esposizioni .Un esito che<br />

ha suscitato malumori per l’esclusione di<br />

una realtà storica importante come l’Accademia,<br />

bisognosa di nuovi spazi, che però<br />

ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tar<br />

per andare fino in fondo a questa vicenda.<br />

Di come sono andate le cose si era rammaricato<br />

anche il Presidente della Commissione<br />

Cultura Dario Nardella. <strong>Il</strong> fatto evidente è<br />

che una gara senza almeno due alternative<br />

da prendere in considerazione non è una<br />

gara, almeno dal punto di vista dei conte-<br />

nuti. Per salvare capra e cavoli è intervenuto<br />

l’Assessorato alla Cultura con la proposta<br />

di nuovi spazi.“Ancora deve essere tutto aggiudicato”<br />

ha messo le mani avanti l’Assessore<br />

Giani “Io spero comunque di prevenire<br />

eventuali riscorsi al Tar trovando anche per<br />

l’Accademia una giusta collocazione per le<br />

esigenze didattiche che ha prospettato”. Allo<br />

studio c’è infatti la proposta di assegnare all’Accademia<br />

un paio di padiglioni del Parterre,<br />

che ben si adatterebbero allo scopo<br />

didattico. Niente gestione in tandem quindi,<br />

come si era pensato in un primo momento,<br />

ma una soluzione che lascerebbe a ciascuno<br />

i suoi spazi, trovando una soluzione per il<br />

Quarter senza ulteriori ritardi, visto che da<br />

marzo la struttura avrebbe dovuto entrare<br />

nuovamente in funzione se non ci fosse stato<br />

l’intoppo di una fotocopia.<br />

Ex-Quarter<br />

LA RECENSIONE. <strong>Il</strong> volume del regista e giornalista Gabriele Parenti<br />

Leader e politici, in un libro le istruzioni per l’uso<br />

e elezioni amministrative sono vicine, molti candidati sono già in<br />

Lpista e alle prese con le strategie per un’efficace e, si spera, vincente<br />

campagna elettorale. Questione delicata, con cui gli aspiranti sindaci<br />

e presidenti dovranno fare i conti, è il fondamentale rapporto con la<br />

stampa e i media in generale. Per quelli un po’ a digiuno, candidati e<br />

non, viene in soccorso un recentissimo libro edito dall’editore fiorentino<br />

Mauro Pagliai: “Napoleone in sala stampa”, strategie d’immagine<br />

<strong>nella</strong> storia, scritto dal giornalista e regista Rai Gabriele Parenti. <strong>Il</strong> volumetto<br />

(pagg. 176, euro 10) ripercorre a grandi linee la storia dei grandi<br />

politici e comunicatori del passato. Scopriamo così che “spin doctor”<br />

è il termine coniato dal giornalista americano William Safire nel 1984<br />

INES 42 anni, straniera ma in Italia già da molti anni. La vita non è stata generosa con me ma voglio tornare a<br />

sorridere, a ballare, a essere felice con un uomo buono, comprensivo ma soprattutto allegro.<br />

ADELE 63 enne, nonostante sia rimasta vedova ho comunque reagito alla vita. Mi occupo a tempo pieno del mio<br />

nipotino ma non tralascio tantissimi altri interessi quali il teatro, la lettura e i tornei di carte. Mi piace molto<br />

viaggiare, ballare e vorrei trovare un compagno giovanile e allegro con il quale condividere momenti splendidi.<br />

ELIA 26 enne. Sono simpatico, solare, giocoso, amo molto lo sport, i cavalli e trascorrere il tempo libero all’aria<br />

aperta. Ma allo stesso tempo guardo avanti, alla famiglia che voglio per me, alla ragazza che vorrà condividere con<br />

me questo progetto entusiasmante.<br />

AMEDEO 45enne, sono un concertista, la musica ha accompagnato la mia vita fin da bambino e mi ha preso cosi<br />

tanto da farmi tralasciare altri valori importanti che adesso voglio ritrovare insieme a te! Ti cerco carina, nubile e<br />

soprattutto disposta a condividere i valori di una vera famiglia.<br />

ANTONELLA 38enne nubile, impiegata; sono una ragazza riflessiva e divertente. Vorrei finalmente<br />

conoscere qualcuno che desideri cambiare la propria vita in meglio. Da soli si riesce a vivere ma in due si<br />

può toccare il cielo con un dito.<br />

FRANCESCA bella 40enne, separata. Sono mora, con la pelle ambrata. Cerco un uomo non fumatore,<br />

interessato ad una conoscenza non superficiale. So essere coinvolgente e passionale.<br />

LUCIA 42enne. Libera professionista, mamma single. Cerco un uomo passionale e divertente che sappia<br />

rendermi felice.<br />

MARTA 46anni, laureata, educata e di classe. Sensibile e dolce, odio le bugie e l’ipocrisia. Cerco una<br />

anima gemella per costruire un percorso insieme.<br />

ALESSANDRA 47enne, particolarmente sensibile ma dal carattere estremamente forte. Amo cercare nelle<br />

persone e cose la semplicità, pur essendo io, una donna ambiziosa. Mi ritengo di bella presenza. Cerco<br />

un uomo come me, distinto, di bella presenza, esigente, ma profondamente legato ai principi morali e alla<br />

famiglia.<br />

BARBARA 51enne vedova. Ho trascorso tanti anni in solitudine, ora cerco un compagno: curato, a modo,<br />

anche con figli, semplice, libero e come me amante del ballo.<br />

ARIANNA 55 anni, begl’occhi verdi, mora, affettuosa, dolce, sensibile, “impiegata”, cerco compagno<br />

intelligente, romantico, sensibile che ami la famiglia.<br />

TATIANA 58enne. Non sono italiana ma vivo in questa bellissima regione che è la Toscana già da tanti<br />

anni, <strong>nella</strong> mia terra ho lasciato tutto, specialmente i miei affetti più cari, e dal momento che sono qui<br />

vorrei ricominciare tutto da capo. Se ci sei e sei disposto ad accompagnarmi in questo strano ed<br />

entusiasmante viaggio, chiamami!<br />

ROSITA 64enne. Ho vissuto intensamente la mia vita, ora sono in pensione e cerco un uomo per<br />

condividere il tempo libero, che sia allegro e ottimista.<br />

per definire i consulenti politici che elaborano strategie d’immagine.<br />

Nei secoli scorsi molti statisti sono stati anche degli ottimi spin doctor<br />

per la capacità di rendere popolari alcune scelte politiche, di volgere<br />

a proprio favore un evento negativo. Giulio Cesare e Napoleone sono<br />

stati dei veri maestri in questo campo. Ci sono state poi situazioni in<br />

cui campagne di stampa hanno determinato le scelte politiche o personaggi<br />

il cui reale profilo è sublimato nel mito (da Lawrence d’Arabia a<br />

Che Guevara). Gabriele Parenti ha realizzato vari programmi per le reti<br />

nazionali della Rai e per Rai International. Autore di documentari e di<br />

docu-fiction, attualmente coordina i programmi culturali della sede Rai<br />

di Firenze.<br />

/Ciro Becchimanzi<br />

GIAMPAOLO 27enne. Sono un ragazzo simpatico, allegro e altruista, realizzato professionalmente. Cerco una<br />

ragazza giovane simpatica e intelligente che creda nei veri valori e che sia disposta a costruire un rapporto<br />

basato sulla fiducia reciproca.<br />

ALESSANDRO 34enne celibe, buon carattere, aspetto piacevole, molto serio e riservato, affettivamente<br />

maturo, conoscerebbe buona presenza, minuta, carattere dolce, seriamente motivata.<br />

LEONARDO Ho 35 anni anche se ne dimostro meno, sono un ragazzo sportivo e estroverso. Dopo un lungo<br />

fidanzamento mi sono trovato da solo, ma vorrei ricominciare proprio da te e con te, semplice, carina ma<br />

soprattutto allegra e coinvolgente! Ti aspetto!<br />

FABIO 40enne. Dopo una lunga relazione voglio ricominciare da un rapporto romantico e appagante con una<br />

ragazza che ami il mare, il cinema, la letteratura.<br />

MARIO 45enne, architetto. So che esistono le donne intelligenti, le donne serie, so che l’amore trionfa sempre!<br />

L’anno prossimo non voglio andare al cinema da solo la sera di S. Valentino, voglio una donna per condividere tutto!<br />

FABRIZIO 50 anni. Sarei il classico uomo da sposare ma non ho ancora trovato una ragazza che stia al mio<br />

fianco. Ho tanto da dare e vorrei tanto ricevere. Cerco una ragazza dolce, che condivida valori ed interessi.<br />

Vorrei costruire un rapporto solido e arrivare a qualcosa di veramente importante.<br />

MI CHIAMO ALESSANDRO mi ritengo un uomo carismatico e passionale. Ho 54anni, sono un imprenditore<br />

di bella presenza. Non fumatore. Cerco una Signora massimo 50enne.<br />

ANTONIO medico 59enne. Sono una persona solare, allegra e comunicativa, e questo mi aiuta molto nel mio<br />

lavoro, che amo. Ma c’è un vuoto <strong>nella</strong> mia vita che vorrei che tu riempissi, portando nelle mie giornate quel<br />

calore che solo una DONNA sa dare.<br />

ALFIO 72 anni. Sono un uomo del sud, radicato un po’ alle mie origini e anche al senso della famiglia. La<br />

perdita di mia moglie mi ha colto di sorpresa, ma io non ci sto a stare da solo! Credo, anzi so di sicuro, di<br />

avere molte qualità e soprattutto tanto affetto da dare ad una donna che come me si sia ritrovata da sola e<br />

soprattutto non abbia voglia di affrontare il futuro in solitudine. 992584


Mostre<br />

Ferdinado I De’ Medici.<br />

Maiestate tantum<br />

Dal 2 Maggio all’1<br />

Novembre<br />

Museo delle Cappelle<br />

Medicee – San Lorenzo<br />

<strong>Il</strong> granduca Ferdinando I<br />

(1549 – 1609) fu tra le figure<br />

eminenti della dinastia medicea,<br />

e il quarto centenario<br />

della sua morte verrà ricordato<br />

con una mostra, promossa<br />

dal Polo Museale fiorentino<br />

unitamente all’Opificio delle<br />

Pietre Dure, che da Ferdinando<br />

fu fondato. La mostra, che<br />

ha per titolo il motto personale<br />

di Ferdinando I (Maiestate<br />

tantum), si concentra su due<br />

eventi emblematici, entrambi<br />

legati a quella politica di<br />

affermazione dinastica che fu<br />

di guida all’operato di Ferdinando.<br />

Le nozze con Cristina<br />

di Lorena, della famiglia dei<br />

reali di Francia, e il prezioso<br />

altare-ciborio per il mausoleo<br />

di famiglia, la Cappella<br />

dei Principi, scelta a sede<br />

dell’esposizione.<br />

I marmi vivi. Gian<br />

Lorenzo Bernini e la<br />

nascita del ritratto<br />

barocco<br />

Fino al 12 luglio<br />

Museo Nazionale del<br />

Bargello<br />

Dopo la mostra “Bernini and<br />

the Birth of Baroque Portrait<br />

Sculpture” organizzata dal<br />

Getty Musem di Los Angeles<br />

e dalla National Gallery di<br />

Ottawa (5 agosto 2008 - 8<br />

marzo 2009), anche Firenze<br />

rende omaggio all’artista e<br />

alle sue eccezionali qualità di<br />

ritrattista: con il busto di Costanza<br />

Bonarelli, il Museo Nazionale<br />

del Bargello possiede<br />

infatti la testimonianza più<br />

emozionante e più celebre<br />

della svolta che Gian Lorenzo<br />

Bernini (1598-1680) operò<br />

nel genere della ritrattistica<br />

scultorea.<br />

Concerti<br />

Max Gazzè<br />

6 Aprile<br />

Teatro Puccini<br />

<strong>Il</strong> progetto live “Casi ciclici”<br />

è prima di tutto uno spettacolo<br />

audio visivo. Le canzoni<br />

seguono un ordine preciso e<br />

sono accompagnate da immagini<br />

che rendono parole e<br />

musica visibili, ne dilatano il<br />

contenuto, le interpretano e<br />

le estendono. Un film sonoro<br />

in cui Max coinvolgerà il pubblico<br />

nel suo modo eclettico<br />

e originale. Elettro-acustico<br />

perché la voglia di sperimentazione<br />

di Max trascende i<br />

generi musicali e per questo<br />

progetto ha scelto musicisti<br />

provenienti da mondi musicali<br />

diversi e apparentemente<br />

incompatibili: Megahertz<br />

(teremin e sintetizzatori)<br />

Sergio Carnevale (batteria),<br />

Silvia Catasta (flauto traverso<br />

e ottavino) e il Quartetto<br />

d’Archi EdoDea.<br />

Nomadi<br />

19 Aprile<br />

Saschall<br />

I Nomadi stanno per tornare<br />

con un disco di canzoni<br />

nuove ed un tour. Ad aprile<br />

è prevista infatti l’uscita del<br />

nuovo album, il primo con<br />

materiale inedito da studio<br />

dal 2006, anno in cui pubblicarono<br />

“Con me o contro<br />

di me”. Due inediti erano<br />

stati inseriti anche nell’album<br />

live con la Omnia Symphony<br />

Orchestra uscito nel 2007,<br />

ma ormai la voglia di canzoni<br />

nuove tra i fan era altissima.<br />

L’occasione per ascoltare<br />

dal vivo queste composizioni<br />

sarà il tour già in preparazione<br />

che partirà anch’esso<br />

ad aprile. Al momento non<br />

si hanno indiscrezioni circa<br />

il titolo del nuovo disco o<br />

particolari sul contenuto.<br />

Tiziano Ferro<br />

22 Aprile<br />

Nelson Mandela Forum<br />

Un tour che porta a Firenze<br />

il nuovo album di Tiziano<br />

Ferro, “Alla mia età”, uscito<br />

in contemporanea in 42 paesi<br />

del mondo. E’ il quarto della<br />

sua carriera iniziata nel 2001,<br />

a soli 21 anni, con il singolo<br />

“Xdono” e l’album “Rosso<br />

Relativo”. <strong>Il</strong> titolo dell’album<br />

suggerisce il contenuto<br />

autobiografico di questo<br />

suo nuovo lavoro. Tiziano<br />

riassume in 12 canzoni tutto<br />

quello che il suo cuore ha<br />

metabolizzato in questi ultimi<br />

due anni. Questo album lo ha<br />

visto collaborare con Ivano<br />

Fossati e Franco Battiato con<br />

cui ha scritto rispettivamente<br />

i brani ‘Indietro’ e ‘<strong>Il</strong> tempo<br />

stesso’ e con Kelly Rowland<br />

con cui ha duettato nel bonus<br />

track ‘Breathe gentle’ (versione<br />

inglese del pezzo con<br />

Fossati).<br />

Nek<br />

23 Aprile<br />

Saschall<br />

<strong>Il</strong> nuovo tour di Nek, è il risultato<br />

di un lavoro durato più<br />

di due anni. Tanto è passato<br />

dall’uscita di “Nella stanza<br />

26” a “Un’altra direzione”,<br />

titolo dell’ultimo album.<br />

Un disco di composizioni<br />

originali, capace di ripercorre<br />

un’evoluzione personale<br />

che rimane fedele alla sua<br />

raffinatezza stilistica, ma<br />

allo stesso tempo allarga il<br />

proprio orizzonte artistico,<br />

spaziando dal lento classico<br />

di “Se non ami” alle atmosfere<br />

sincopate di “Le mie mani”<br />

con una chitarra reggae<br />

dall’incedere percussivo.<br />

Fiorella Mannoia<br />

29 Aprile<br />

Saschall<br />

Dopo il successo del tour<br />

legato alla raccolta “Canzoni<br />

nel tempo”, che ha visto<br />

l’artista nelle piazze d’Italia<br />

durante tutta l’estate 2008,<br />

Fiorella Mannoia torna ad esibirsi<br />

dal vivo per presentare il<br />

suo nuovo lavoro “<strong>Il</strong> Movimento<br />

del dare”. E’ un album<br />

che contiene collaborazioni<br />

con alcuni dei più grandi<br />

autori della musica italiana<br />

tra cui Ligabue, Fossati,<br />

Jovanotti, Battiato e molti<br />

altri. Sono canzoni, quelle<br />

contenute nel nuovo album,<br />

che sembrano non scritte per<br />

lei, ma quasi da lei, tanta è la<br />

capacità di Fiorella di sapersi<br />

immedesimare nelle parole<br />

degli uomini che scrivono<br />

per lei e al tempo stesso la<br />

capacità degli autori di riuscire<br />

a scandagliare l’animo<br />

femminile e di esprimere<br />

sono cose che (di solito) “gli<br />

uomini non dicono”.<br />

Teatro<br />

Corrado Guzzanti<br />

7 Aprile<br />

Nelson Mandela Forum<br />

Dopo gli ultimi anni passati<br />

tra apparizioni tv, cinema<br />

ed editoria, Corrado torna in<br />

scena a grande richiesta, con<br />

uno spettacolo interamente<br />

dedicato ai suoi personaggi<br />

vecchi e nuovi.<br />

Gigi Proietti<br />

16 e 17 Aprile<br />

Nelson Mandela Forum<br />

Con il suo nuovo show, Gigi<br />

rende omaggio a tanti grandi<br />

del teatro e a un genere, il<br />

“ Varietà” che tanto fece<br />

divertire e ancora oggi<br />

diverte il pubblico di ogni età,<br />

condizione e censo. Accompagnato<br />

come sempre dalla<br />

sua orchestra di fedelissimi,<br />

dieci elementi scelti tra i<br />

migliori musicisti italiani,<br />

la compagnia di attori, il<br />

balletto, e le figlie Susanna<br />

e Carlotta, Proietti nello<br />

spettacolo alterna canzoni<br />

romane a grandi successi<br />

internazionali; liriche d’amore<br />

e sketch esilaranti; nuovi e<br />

vecchi personaggi con una<br />

chicca d’autore: l’atto unico “<br />

Pericolosamente” di Eduardo<br />

De Filippo.<br />

Nel mezzo del cammin.<br />

Canti e canzoni<br />

dall’inferno di Dante<br />

23 e 24 Aprile<br />

Teatro di Rifredi<br />

Una rivisitazione moderna<br />

dell’Infreno dantesco, curata,<br />

realizzata e diretta da Angelo<br />

Savelli e interpretata da<br />

Carlo Monni, insieme a Nicola<br />

Pecci, Andrea Bruno Savelli,<br />

Massimo Grigò, Marzia<br />

Risaliti.<br />

Amore e psiche. La<br />

favola dell’asino d’oro<br />

Dal 14 al 19 Aprile<br />

Teatro della Pergola<br />

“L’Asino d’oro” è uno dei due<br />

grandi romanzi “moderni”<br />

dell’antichità romana (e non<br />

solo) insieme al “Satyricon”<br />

di Petronio, e non a caso,<br />

segnalazioni a redazione@ilreporter.it<br />

dopo aver affrontato lo<br />

scorso anno il Satyricon, ora<br />

mi impegno <strong>nella</strong> messa in<br />

scena dell’Asino d’oro (conosciuto<br />

anche col titolo di Metamorfosi).<br />

E così come per il<br />

Satyricon mi ero concentrato<br />

sull’episodio della Cena di<br />

Trimalcione, per l’asino, non<br />

ho preso l’intero romanzo<br />

ma la sua parte centrale,<br />

senz’altro la più bella, poetica<br />

e suggestiva, “la favola di<br />

Amore e Psiche”.<br />

Visite guidate<br />

Archeologia Narrante<br />

Dal 15 Aprile<br />

al 14 Giugno<br />

Centro di Restauro e<br />

archeo-antropologia<br />

Nell’ambito dell’iniziativa<br />

“Archeologia narrante” del<br />

Ministero dei Beni e delle<br />

Attività Culturali, dal 15 aprile<br />

al 15 giugno 2009 sarà possibile<br />

effettuare visite guidate<br />

ai laboratori del Centro di<br />

Restauro e di Archeo-antropologia<br />

della Soprintendenza<br />

per i Beni Archeologici<br />

della Toscana. Le visite si<br />

svolgeranno, su prenotazione,<br />

la mattina dei giorni lunedì,<br />

mercoledì e venerdì. Sarà<br />

possibile prenotare anche<br />

visite pomeridiane, limitatamente<br />

al mese di maggio,<br />

per i giorni lunedì e mercoledì.<br />

I partecipanti potranno<br />

apprendere le principali fasi<br />

delle attività svolte e osservare<br />

gli interventi in corso,<br />

inoltre, verranno illustrate le<br />

caratteristiche degli apparecchi<br />

e delle attrezzature<br />

impiegate. Le prenotazioni<br />

potranno essere effettuate<br />

dal lunedì al venerdì dalle<br />

ore 10,00 alle ore 12,00<br />

ai seguenti numeri: Centro<br />

di Restauro 055.0949311<br />

o 055.0949336. Laboratorio<br />

di Archeo-antropologia<br />

055.253273


FIORENTINA. <strong>Il</strong> danese sta vivendo la sua quinta stagione (la più complicata) in maglia viola<br />

“Martino” è tornato. E ora pensa al futuro<br />

Martin Jorgensen<br />

Ha fatto il suo rientro in campo dopo sei mesi di stop a causa di un<br />

virus che, per diverso tempo, ha fatto discutere (e preoccupare)<br />

Firenze. Ora, lasciato il peggio alle spalle, Jorgensen - che ha il<br />

contratto in scadenza – è concentrato sul suo rinnovo. “Sono<br />

ottimista, ma devo guardarmi intorno per non arrivare a giugno senza<br />

sapere dove giocare”. E da “grande” sogna di allenare i bambini<br />

Cristina Guerri<br />

Martin Jorgensen, 35<br />

anni il prossimo 6<br />

ottobre, sta vivendo<br />

la sua quinta stagione<br />

in maglia viola. Stagione che,<br />

senza dubbio - assieme alla prima<br />

- è quella più complicata. <strong>Il</strong> danese<br />

è stato fuori dal campo per<br />

quasi sei mesi a causa di un virus<br />

provocato dal morso di un insetto.<br />

“Non vengo da un periodo<br />

semplice. Per la prima volta sono<br />

rimasto tanti mesi senza calcio, è<br />

stata durissima, anche perché ho<br />

dovuto fare diversi controlli – racconta<br />

-. Come stavo? Sempre abbastanza<br />

sereno, anche se a Firenze<br />

sono circolate un sacco di voci.<br />

Prima nessuno aveva il coraggio<br />

di dirmi cosa avevo, me l’hanno<br />

detto dopo, quando avevano capito<br />

che tutto si sarebbe risolto.<br />

Comunque – continua - ho preso<br />

quel virus da un insetto, non so<br />

quando, certamente prima del ritiro<br />

a Castelrotto, una settimana<br />

o forse quindici giorni prima”. <strong>Il</strong><br />

suo rientro <strong>nella</strong> partita di ritorno<br />

con l’Ajax, assieme a quello<br />

di Almiron - in una gara che, alla<br />

fi ne, ha visto la Fiorentina uscire<br />

dalla Coppa Uefa - è stato messo<br />

sotto accusa dalla critica. Acqua<br />

passata, ormai. <strong>Il</strong> centrocampista,<br />

con tante esperienze in difesa e<br />

in attacco, vive invece ora una situazione<br />

di stallo a causa del suo<br />

contratto in scadenza a giugno.<br />

<strong>Il</strong> ds Pantaleo Corvino ha detto<br />

che l’accordo non si è trovato per<br />

50mila euro... “Se la cifra fosse<br />

stata 50mila euro avrei già fi rmato<br />

– spiega “Martino” - dipende<br />

da tutte e due le parti, io sono ottimista,<br />

anche se devo guardarmi<br />

intorno per non arrivare a giugno<br />

senza sapere dove giocare. Speravo<br />

di chiudere il discorso in poco<br />

tempo. Comunque non sono deluso<br />

o arrabbiato”. <strong>Il</strong> suo futuro,<br />

nel caso sfumasse il rinnovo con<br />

la società viola, è in Danimarca.<br />

“Mi tengo in contatto con Brian<br />

Nielsen (diesse dell’Aarhus, il<br />

suo primo club da professionista,<br />

ndr), è un amico, ma prima<br />

di tutto vorrei evitare di giocarmi<br />

gli ultimi anni cambiando<br />

squadra. Si tratta di capire quanti<br />

e quali passi si possa fare l’uno<br />

verso l’altro. In Italia? Solo alla<br />

Juve!” (ride, ndr). Una cosa è certa,<br />

quindi. Quando Martin appenderà<br />

le scarpette al chiodo vivrà<br />

con la sua famiglia in Danimarca,<br />

dove, probabilmente seguirà l’attività<br />

di famiglia. “Forse lavorerò<br />

con la mia famiglia, i miei hanno<br />

un’agenzia di viaggio (trentacinque<br />

pullman) ad Aarhus – dice<br />

- anche se vorrei restare sempre<br />

vicino al mondo del calcio. Mi<br />

piacerebbe fare l’allenatore dei<br />

bambini, non mi vedo come direttore<br />

sportivo o team manager”.<br />

L’ipotesi di vederlo nelle vesti di<br />

dirigente viola, infatti, era solo<br />

uno scherzo tra lui, Corvino e<br />

Mencucci. Se continuasse a giocare<br />

a calcio fi no al 2010, Jorgensen,<br />

che ha praticamente giocato<br />

in tutti i ruoli - tranne da portiere<br />

e difensore centrale - potrebbe diventare<br />

l’unico calciatore danese<br />

ad aver partecipato a tre mondiali.<br />

Intanto, con la maglia viola ci<br />

sono da conquistare i preliminari<br />

di Champions. Obiettivo diffi cile<br />

ma non impossibile, per Martin.<br />

“Quest’anno è mancata un po’ di<br />

convinzione ed esperienza. Scendevamo<br />

in campo con la mentalità<br />

di essere più forti degli altri, sia<br />

come singoli che come collettivo.<br />

Bisogna essere più umili. Per il<br />

quarto posto – conclude - sono<br />

fi ducioso, abbiamo reagito alla<br />

critica e lavorato per la squadra:<br />

dopo la partita con l’Inter ho visto<br />

la reazione che serviva”.<br />

PER CORRUGARE LA FRONTE SI METTONO IN MOVIMENTO 65 MUSCOLI,<br />

PER SORRIDERE SOLO 19. ALLORA, ALMENO PER ECONOMIA, SORRIDI!!!<br />

DA OGGI ESISTE SUL MERCATO un’importante novità<br />

per i portatori di protesi parziali in resina con o senza struttura<br />

metallica (scheletrati), di protesi totali, di protesi provvisorie<br />

e protesi pre e post chirurgiche: si tratta del<br />

Valplast ® , una innovativa resina per la fabbricazione di<br />

protesi con caratteristiche rivoluzionarie.<br />

<strong>Il</strong> Valplast ® è un nylon termoplastico della famiglia dei<br />

superpoliammidi che offre caratteristiche fisiche-meccaniche<br />

e chimiche di evidente vantaggio sia per l’odontoiatra<br />

che per il paziente.<br />

LA PROTESI COSTRUITA CON QUESTI MATERIALI È:<br />

• indistruttibile, garantita a vita contro le rotture<br />

•presenta un’estetica ineguagliabile con l’eliminazione di<br />

ganci e strutture metalliche fastidiose<br />

•palato libero<br />

•peso notevolmente inferiore rispetto alle protesi tradizionali<br />

•traslucenza del materiale ( spessore minimo consigliato di<br />

1,2 mm )<br />

• non rilascia polimero e quindi non è tossico<br />

• non invecchia, non cambia colore<br />

• materiale più igienico e igienizzabile<br />

• possibilità di ritocchi immediati<br />

• tutela il paradonto dei denti pilastro<br />

• annullamento delle sedute per attivazione dei ganci e<br />

delle riparazioni<br />

Lo studio del Dr. Dolci sarà lieto di illustrare gratuitamente<br />

gli innumerevoli vantaggi, sia clinici che economici, della<br />

metodica Valplast ® che permetterà a tutti i pazienti portatori<br />

di protesi di poter sorridere più a lungo.<br />

Nello studio del Dr. Dolci si eseguono tutti i tipi di protesi<br />

con attenzione particolare all’implatologia , agli elementi<br />

protesici in ceramica integrale e in zirconio , privi<br />

di metallo e particolarmente adatti per i settori anteriori<br />

della bocca, nonchè ai trattamenti delle disfunzioni delle<br />

articolazioni mandibolari con l’utilizzo di bite.<br />

Per corrugare la fronte si mettono in movimento 65<br />

muscoli, per sorridere solo 19. Allora, almeno per economia,<br />

Sorridi!<br />

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sport<br />

39<br />

FUORI DAL CAMPO. Mutu & Gila? No, i veri protagonisti viola sono i supporter<br />

Vita da tifosi (ogni maledetta domenica)<br />

Cristina Guerri<br />

Non sono solo Mutu & Co.<br />

i protagonisti della domenica.<br />

Perché, per 11 maglie<br />

viola che scendono<br />

in campo, ci sono migliaia di tifosi a<br />

sostenerle. E sono proprio loro, forse,<br />

i veri protagonisti. A cui <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

ha deciso ora di dare spazio. Lorenzo<br />

la partita la vede in maratona. “Come<br />

va quest’anno? C’è un problema di<br />

modulo tattico, oltre che di condizione<br />

fi sica – dice - il centrocampo non<br />

corre. Penso che sia diffi cile raggiungere<br />

il quarto posto, anche se sono<br />

fi ducioso. <strong>Il</strong> contratto di Jorgensen?<br />

Andrea ha l’abbonamento da 11 anni<br />

(“ma l’ultima stagione con Cecchi Gori<br />

non l’ho fatto”), Paolo è un “afi cionado”<br />

della Fiesole, Alessandro va allo stadio<br />

dal ‘75. E ora dicono la loro<br />

Dipende quanto vuole, anche se per<br />

un anno glielo rinnoverei. Rimpianti<br />

per Pazzini? No. sono sempre stato un<br />

suo sostenitore, avevo anche la maglia,<br />

però oggettivamente non faceva<br />

gol neanche a spingerlo. In futuro mi<br />

piacerebbe vedere la Fiorentina in un<br />

nuovo stadio, non importa dove, basta<br />

che abbia 50.000 posti e sia coperto.<br />

La dirigenza viola? non si potrebbe<br />

averne una migliore”. Andrea è abbonato<br />

da 11 anni. “L’ultima stagione<br />

con Cecchi Gori non l’ho fatto perché<br />

ero contro di lui – racconta - anche se<br />

compravo il biglietto. Prima andavo<br />

in curva, ora mi godo la tribuna. Questa<br />

è stata una stagione di alti e bassi;<br />

credo che non ce la faremo ad andare<br />

in Champions... spero di sbagliarmi,<br />

ma la penso così. Sono affezionato al<br />

Franchi, ma purtroppo è obsoleto. Lo<br />

stadio nuovo va bene anche a Sesto,<br />

quello del Bayern Monaco è fuori dal<br />

centro della <strong>città</strong>. Rimpiangere Pazzini?<br />

Troppo facile, ora”. Paolo ha l’abbonamento<br />

da ben 7 anni in Fiesole.<br />

Si defi nisce un po’ un cane sciolto,<br />

non facendo parte di nessun gruppo<br />

organizzato. “I Della Valle hanno<br />

investito molto, soprattutto su due<br />

giocatori, Vargas e Gilardino. Uno, i’<br />

Gila, li ha ripagati, l’altro ancora deve<br />

esplodere. L’anno prossimo – chiosa<br />

- manderei via parecchi giocatori per<br />

stare tra le prime quattro-cinque del<br />

campionato. Chi vorrei? Ivanovic e<br />

Diego, anche se sogno Messi. Jorgensen<br />

va premiato con il rinnovo, è<br />

un giocatore di cuore che si è anche in<br />

ruoli non suoi quando ce n’era biso-<br />

Le barriere<br />

da abbattere<br />

gno. <strong>Il</strong> Pazzo? È’ uno dei migliori attaccanti<br />

italiani, anche se l’ho sempre<br />

criticato”. Alessandro va allo stadio<br />

dal ‘75. “E’ un’annata al di sotto delle<br />

aspettative, con tutti i giocatori che<br />

sono arrivati in estate – commenta -<br />

che cambiamenti farei? La Fiorentina<br />

di Giovanni Carta<br />

Chissà se Firenze avrà mai uno stamento delle barriere che separano gli<br />

dio nuovo. Nell’attesa - a dire il vero spettatori dal campo di gioco. Come<br />

neanche tanto trepidante - di saper- si vede già in molti stadi europei, a<br />

lo, pensiamo a cosa abbiamo a dispo- partire dall’ex-hooligana Inghilterra,<br />

sizione adesso. Lo stadio comunale e come si dovrebbe vedere - salvo<br />

oggi intitolato ad Artemio Franchi, imprevisti - allo stadio Olimpico di<br />

progettato da Pier Luigi Nervi nel Roma in occasione della prossima<br />

1929, fu costruito tra il 1930 e il 1932. finale di Champions League. Senza<br />

A conferma dei corsi e ricorsi storici, per forza scadere <strong>nella</strong> retorica, sono<br />

allora si discuteva sulla localizzazio- tante le barriere da abbattere nello<br />

ne: alle Cascine o alle Cure? Alla sport. A cominciare dal basso, dai<br />

fine si optò per la capiente area della campi di periferia, dalle miriadi di<br />

Piazza d’Armi, dedicata a Marte, dio società sportive che stanno assumen-<br />

della guerra. C’era anche la pista di do sempre più un ruolo fondamenta-<br />

atletica, sacrificata nel 1990 quando le come nuovi centri di aggregazione<br />

lo stadio fu ritoccato per ospitare sociale e palestre di vita per bambi-<br />

quattro gare dei campionati del monni e adolescenti. E’ in queste realtà<br />

do. Da allora nessun altro interven- che va fatto lo sforzo maggiore per<br />

to, nel rispetto della sacralità del mo- diffondere valori di solidarietà, di<br />

numento nazionale, se si escludono onestà e correttezza, di fair-play, di<br />

quelli, esterni, imposti dal decreto sportività. Perché non serve applau-<br />

anti-violenza del 2007: i tornelli e la dire il “terzo tempo” dei campioni<br />

recinzione metallica di pre-filtrag- sul tappeto rosso se i nostri giovani<br />

gio, orrendo scempio “regalato” alla campioni crescono sull’onda della<br />

già tartassata popolazione residente. competitività esasperata e sulla spin-<br />

Guardando al futuro, è desiderabile ta di genitori-ultrà al di là della rete<br />

una manovra al contrario: l’abbatti- che circonda il campo di gioco.<br />

avrebbe bisogno di una persona di<br />

immagine, a livello dirigenziale, che<br />

ci metta la faccia, tipo Antognoni. Lo<br />

stadio? <strong>Il</strong> Franchi è antico, è stato costruito<br />

durante il periodo fascista, sarebbe<br />

da rimodernare. Sennò meglio<br />

costruirne uno nuovo”.<br />

952258


40 Aprile 2009<br />

sport<br />

VIAGGIO NEL PALLONE. Ottava tappa del tour de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> tra i club sportivi di casa nostra<br />

Cattolica Virtus, la maglia che non ti scordi<br />

Lorenzo Mossani<br />

Nel 1957 Don Mario Alberto<br />

Lupori fondò una delle più<br />

gloriose società sportive<br />

d’Italia: la San Michele<br />

Cattolica Virtus. In breve tempo, la polisportiva<br />

divenne un importante centro<br />

di aggregazione per migliaia di giovani.<br />

Negli ultimi anni la San Michele, oggi<br />

guidata da don Massimiliano Gabbricci,<br />

ha anche curato la formazione religiosa<br />

dei ragazzi impegnati nel gioco del<br />

calcio e delle ragazze della pallavolo<br />

femminile. Ma è soprattutto nel calcio<br />

che la Cattolica Virtus è sempre stata<br />

una delle maggiori “sforna talenti” in<br />

<strong>città</strong>, riuscendo a vincere titoli nazionali<br />

e regionali: l’ultimo in ordine di tempo<br />

la Coppa Toscana categoria Allievi <strong>nella</strong><br />

passata stagione, in finale contro lo Sporting<br />

Arno. Ma le coppe in bacheca non<br />

sono il solo vanto della società. <strong>Il</strong> sogno<br />

è quello di regalare al calcio professionistico<br />

giovani stelle. Non è sempre stata<br />

solo utopia. Alcuni esempi? <strong>Il</strong> campione<br />

del mondo 1982 Paolo Rossi e il nazionale<br />

Andrea Barzagli. Tutt’oggi, a ogni<br />

partita disputata in casa sono presenti osservatori<br />

di tutte le “big” d’Italia. I “senatori”<br />

della gloriosa società fiorentina<br />

ammettono, infatti, che negli ultimi dieci<br />

anni il livello del calcio giovanile made<br />

in Italy, soprattutto da un punto di vista<br />

tecnico, si è abbassato, rendendo molto<br />

più difficile un ricambio generazionale.<br />

Altra differenza con gli anni ’80 e i primissimi<br />

anni ’90 è semplice: c’è molto<br />

In campo con la Cattolica Virtus<br />

più abbandono in età giovanile di allievi<br />

che non hanno nel calcio un futuro remunerativo.<br />

E’ proprio per questo che<br />

la San Michele Cattolica Virtus cerca,<br />

oltre che far crescere i propri atleti da un<br />

punto di vista educativo e spirituale, di<br />

selezionare i ragazzi che possano avere<br />

una prospettiva, soprattutto dalla Seconda<br />

Divisione fino alla Serie A. Ormai<br />

in Serie D o in Eccellenza gli stipendi<br />

dei calciatori non sono tali da permettere<br />

una sopravvivenza in una società<br />

sempre più ai margini della povertà.<br />

Senza offrire illusioni o posti di lavoro,<br />

la Cattolica ha come obiettivo i primi<br />

posti dagli Esordienti fino agli Juniores,<br />

grazie all’ausilio del ds Marco Marchi e<br />

di esperti dirigenti che forniscono ai propri<br />

tecnici, tutti qualificati, un organico<br />

di prima scelta. Un altro vanto per tutte<br />

le persone che sono vicine all’ambiente<br />

della San Michele è che la prima squadra<br />

è composta da ragazzi e da uomini<br />

che indossano da sempre, o quasi, la maglia<br />

giallorossa, maglia che per qualsiasi<br />

giocatore è un ricordo indelebile.<br />

L’INTERVISTA. Parla il direttore sportivo Piccardi<br />

Canottieri Firenze,<br />

75 anni di successi<br />

Arno d’argento risplende<br />

L’ il firmamento. E’ proprio<br />

così, perché solo di stelle - nel<br />

caso della Canottieri Comunali<br />

Firenze - si può parlare. Tanti<br />

successi e molte ambizioni anche<br />

per il futuro. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha chiesto<br />

al direttore sportivo Alessandro<br />

Piccardi quali sono i segreti<br />

di così tanti successi.<br />

Senza considerare l’olimpionica<br />

Stefania Cicali, prodotto del<br />

vostro vivaio, quali sono stati i<br />

risultati della vostra stagione<br />

agonistica?<br />

Direi che è andata sopra ogni<br />

aspettativa. La nostra società ha<br />

chiuso infatti il 2008 con un verdetto<br />

ufficiale di grande prestigio:<br />

siamo stati la terza società italiana<br />

di canoa. Nella classifica finale<br />

la società biancorossa è preceduta<br />

solo dall’Idroscalo Club con<br />

12513,5 punti e, di pochissimo,<br />

dalla Canoa San Giorgio con<br />

9854, contro i nostri 9533,8.<br />

Dopo un 2008 così avete già iniziato<br />

il 2009 conquistando titoli<br />

su titoli. Quali sono gli obiettivi<br />

più importanti?<br />

Nella canoa olimpica allenata da<br />

Marco Guazzini abbiamo grandi<br />

ambizioni con Susanna Cicali,<br />

sorellina di Stefania, che a ritmo<br />

di pagaiate sta ripercorrendo i<br />

successi avuti dalla sorella. Nel<br />

mese di luglio sarà sempre impegnata<br />

con la Nazionale <strong>nella</strong><br />

categoria Juniores. La speranza è<br />

di riuscire a portare qualche piazzamento<br />

importante agli Europei<br />

e ai Mondiali.<br />

Mentre nelle altre discipline?<br />

Nella canoa fluviale allenata da<br />

Niccolò Pandolfini abbiamo in<br />

partenza diverse certezze: i fratelli<br />

Fianchisti nel K1, Ricardo<br />

Tonini nel C1, tutti categoria Senior,<br />

e tanti giovani che stanno<br />

crescendo e cercando di raggiungere<br />

il livello dei nostri atleti più<br />

forti. Nella canoa polo, allenata<br />

da Massimiliano Sizzi, cerchiamo<br />

di puntare ai play-off, abbiamo<br />

lavorato molto in questi mesi<br />

per allestire una formazione che<br />

possa raggiungere i vertici della<br />

classifica, iscrivendo inoltre altre<br />

tre formazioni ai campionati di<br />

Serie B, Under 21 e Juniores allenate<br />

da Massimo Chiti. Anche<br />

in questa disciplina siamo sicuramente<br />

una solida realtà.<br />

Capitolo a parte sono il dragonboat,<br />

la canoa polinesiana e<br />

il podismo, altre attività svolte<br />

dalla Canottieri Comunali...<br />

Nel dragonboat siamo ormai un<br />

punto di riferimento in Europa,<br />

tanto che in Francia hanno chiesto<br />

il nostro aiuto per importare<br />

questa disciplina come in altre<br />

<strong>città</strong> italiane. La canoa polinesiana<br />

e il podismo sono portati avanti<br />

con entusiasmo dai nostri soci<br />

e sono un vanto per una società<br />

con sempre più energia e voglia<br />

di fare.<br />

Quest’anno festeggiate i settantacinque<br />

anni dalla vostra<br />

nascita, quali saranno le iniziative?<br />

Inutile elencarle tutte, siamo<br />

rientrati nel pre-ingresso delle<br />

società centenarie e stiamo organizzando<br />

gare e manifestazioni<br />

per tutte le categorie. Vogliamo<br />

onorare questa stagione nel migliore<br />

dei modi, non lasciando<br />

niente al caso.<br />

/L.M.


sport 41<br />

CICLISMO. L’edizione speciale della gara toccherà anche Firenze<br />

IL PERSONAGGIO. L’atleta alla sua sesta partecipazione<br />

Cento anni di Giro: un secolo in rosa Scarselli guida i fiorentini<br />

Per celebrare<br />

l’anniversario<br />

saranno ricordati<br />

i campioni che ne<br />

hanno scritto la<br />

storia: la 13esima<br />

tappa dedicata<br />

a Gino Bartali<br />

Ivana Vita<br />

<strong>Il</strong> Giro d’Italia compie 100<br />

anni. <strong>Il</strong> 9 maggio, la corsa rosa<br />

ripartirà dal Lido di Venezia<br />

marcando le strade italiane<br />

per un totale di 3.395,5 chilometri.<br />

Un giro che si annuncia scoppiettante<br />

per la presenza di molti<br />

“big” del ciclismo: oltre al giovane<br />

madrileno, vincitore del giro 2008,<br />

Alberto Contador, le collaudate star<br />

Sastre, Evans e Menchov tra gli<br />

stranieri e Garzelli, Simoni, Cunego,<br />

Di Luca, Basso e Petacchi tra<br />

gli italiani. Anche se la grande stella<br />

del centenario pare essere Lance<br />

Armstrong, che correrà al Giro per<br />

la prima volta <strong>nella</strong> sua carriera alla<br />

ricerca di conferme dopo il rientro<br />

nel mondo delle competizioni. Un<br />

tracciato adatto a tutti e quindi imprevedibile,<br />

che sarà il palcoscenico<br />

ideale per un’edizione spettacolare:<br />

le Alpi arrivano dopo soli quattro<br />

giorni, uno sconfinamento in Austria<br />

e uno in Francia e la conclusione del<br />

31 maggio a Roma avverrà con una<br />

crono individuale. Per celebrare il<br />

Centenario, il Giro d’Italia 2009<br />

ricorderà i grandi campioni che ne<br />

hanno scritto i capitoli più belli: la<br />

13esima tappa, 150 chilometri tra<br />

Lido di Camaiore e Firenze, sarà dedicata<br />

a Gino Bartali, il campione di<br />

Ponte a Ema che ha segnato la storia<br />

del nostro paese dalla fine degli anni<br />

‘30 ai primi anni ‘50. Lambirà tutte<br />

le <strong>città</strong> fondatrici del 1909, avrà un<br />

inno inedito e un logo speciale dedicato<br />

ai 100 anni. In più una maglia<br />

rosa rivisitata eccezionalmente da<br />

Dolce & Gabbana e una mascotte<br />

particolare, Girbecco lo Stambec-<br />

La fortezza<br />

delle idee e della creatività<br />

A Firenze dal 25 aprile al 3 maggio 2009 va in scena ART<br />

La Mostra mercato Internazionale dell’Artigianato.<br />

Quest’anno il ‘fatto a mano’ fa tendenza e l’handmade è un<br />

po’ l’ultima mania dei modaioli. Nella delicata congiuntura<br />

economica internazionale che stiamo vivendo si fa sempre<br />

più strada la ricerca di tutto quello che è ben fatto, con<br />

un occhio di riguardo per quelle opere di esperti artigiani<br />

in grado di garantire, come un tempo, durata e qualità. E<br />

mentre pullulano in libreria saggi sulle virtù del lavoro manuale<br />

scritti da illustri studiosi e sociologi italiani e stranieri,<br />

sempre più attuale e calzante è la celebre aff ermazione<br />

di Emanuel Kant” La mano è la fi nestra della mente”.<br />

A chi voglia lasciarsi trasportare dal fascino intramontabile<br />

e dalla seduzione del ‘fatto a mano’, l’appuntamento<br />

è dal 25 Aprile al 3 Maggio 2009 alla Fortezza da Basso<br />

di Firenze con ART – la Mostra Mercato Internazionale<br />

dell’Artigianato, giunta alla 73° edizione. La mostra sarà<br />

aperta al pubblico con il seguente orario: tutti i giorni<br />

dalle ore 10,00 alle ore 23,00 (ultimo giorno: chiusura<br />

alle ore 20,00).<br />

co, animale simbolo di caparbietà,<br />

forza e onestà, doti che serviranno<br />

ai protagonisti della corsa più amata<br />

dagli italiani. La <strong>città</strong> di Firenze corre<br />

con il fiorentino Leonardo Scarselli<br />

e Dario David Cioni, nato in Inghilterra<br />

ma residente sulle colline<br />

di Montelupo Fiorentino, entrambi<br />

corridori della neoformazione italoucraina<br />

della Isd, che vanta come<br />

consulente tecnico e d’immagine il<br />

campione Mario Cipollini. Questa<br />

edizione, che raccoglie l’esperienza<br />

di un secolo in rosa, vuole essere<br />

all’insegna di un ciclismo che promuova<br />

i valori di eticità e qualità nel<br />

rispetto della tradizione, ma che allo<br />

stesso tempo sia attuale e guardi al<br />

futuro della disciplina. Nel 1909 il<br />

vincitore fu Luigi Ganna: chi sarà<br />

quello del 2009?<br />

alla conquista della corsa<br />

orrerà al Giro d’Italia per la se-<br />

Csta volta il fiorentino Leonardo<br />

Scarselli, classe 1975, professionista<br />

dal 2000: abbiamo chiesto a lui cosa<br />

significhi prendere parte alla corsa a<br />

tappe più amata dagli appassionati del<br />

ciclismo.<br />

Debutto della Isd al giro: come si trova<br />

<strong>nella</strong> sua nuova squadra?<br />

Bene, è una squadra piccola, appena<br />

nata, ma ben organizzata e con tanta<br />

voglia di crescere.<br />

Cosa significa per un corridore prendere<br />

parte al Giro d’Italia?<br />

<strong>Il</strong> Giro, per un italiano, è la manifestazione<br />

più importante dell’anno, richiama<br />

tanta gente. Ci sono altre corse<br />

belle come la Milano–Sanremo, il Giro<br />

di Lombardia, ma non hanno lo stesso<br />

fascino. La gente associa il ciclismo al<br />

Giro d’Italia.<br />

La tappa fiorentina sarà dedicata a<br />

Gino Bartali: come la vive?<br />

Noi toscani abbiamo avuto la fortuna<br />

di ammirare un ciclista eccellente che è<br />

il simbolo stesso di questo sport. Non<br />

possiamo che esserne fieri. Peccato che<br />

si tratti di una tappa tutta in pianura,<br />

quindi si prospetta un arrivo in volata.<br />

Fosse stata una tappa intermedia si poteva<br />

aspirare a qualcosa di diverso. Io<br />

cercherò di affiancare la mia squadra<br />

affinché si possa arrivare a una vittoria.<br />

Mario Cipollini è il consulente tecnico<br />

e d’immagine della Isd: una<br />

garanzia?<br />

Mario è un grandissimo campione, con<br />

lui ovunque vai trovi le porte aperte. E’<br />

un onore averlo come uomo immagine<br />

e come presenza all’interno della squa-<br />

Leonardo Scarselli<br />

dra. E’ molto importante perché anche<br />

se la nostra è una squadra piccola, lui ha<br />

creduto in un progetto che ha ambizioni<br />

ben più ampie.<br />

C’è qualcosa che deve cambiare nel<br />

mondo del ciclismo?<br />

Al contrario di quanto si dice, nel ciclismo<br />

è già cambiato tanto, solo che<br />

è uno sport popolare che ha meno aiuti<br />

economici e politici di altri ed è stato<br />

fin troppo facile prenderlo di mira. Fino<br />

al 1995 sembrava uno sport pulito, poi<br />

siamo stati noi ciclisti a chiedere maggiori<br />

controlli e lì è scoppiata una bomba.<br />

Certo, è vero che abbiamo sbagliato<br />

tanto in questi anni ed è giusto che chi<br />

sbaglia sia punito, ma si è arrivati a una<br />

situazione paradossale. Adesso abbiamo<br />

la reperibilità a casa 24 ore su 24,<br />

neanche i carcerati, e se salti tre controlli<br />

prendi una squalifica. Comunque<br />

molto è stato fatto e, se oggi avessi un<br />

figlio, non avrei alcun problema a farlo<br />

correre in bici.<br />

/I.V.<br />

www.montedomini.net<br />

Quest’anno, a quella che noi e i nostri “nonnini”<br />

ricordiamo più semplicemente come “La Mostra dell’Artigianato”,<br />

ci sarà anche la Fondazione Montedomini<br />

con i suoi prodotti griff ati 1476<br />

E così l’evento acquisterà il sapore e il fascino delle cose di<br />

un tempo, con la presentazione dei “camicioni da notte<br />

del nonno e della nonna” ispirati a quelli ritrovati negli<br />

armadi del “Guardaroba Storico” di Montedomini<br />

che verranno esposti insieme ad un’originale linea<br />

di abbigliamento e accessori “Montedomini 1476” nel<br />

rispetto della tradizione fi orentina: giacche da camera,<br />

vestaglie, boxer, simpatiche pochette da taschino,<br />

accappatoi, asciugamani, ma anche occhiali, profumi,<br />

saponette, confetture, mieli speciali, e anche selezionato<br />

Vino a Scroscio, il tutto per … veri intenditori! <strong>Il</strong> ricavato della vendita sarà<br />

devoluto ai progetti di supporto agli anziani della Fondazione Montedomini<br />

Come aiutare la Fondazione Montedomini<br />

La Fondazione è aperta e chiunque voglia dare il proprio contributo è ben accetto:<br />

l’Azienda di Servizi alla Persona continuerà ad occuparsi dei servizi per la terza età,<br />

mentre la Fondazione si dedicherà alla ricerca di risorse da destinare a iniziative di<br />

sostegno agli anziani bisognosi.<br />

<strong>Il</strong> conto corrente (c/c) postale a cui far riferimento è: 83174292 Intestato a<br />

“Fondazione Montedomini” - Oppure per il bonifi co bancario utilizzare il<br />

seguente codice IBAN: IT 50 Y 07601 02800 000083174292


42 Aprile 2009<br />

Inviaci le tue lettere a<br />

redazione@<br />

ilreporter.it<br />

Lettere e segnalazioni:<br />

tutto su www.ilreporter.it<br />

Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />

veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />

Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />

www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non<br />

trovano spazio in queste pagine saranno<br />

pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />

commenti e alle vostre opinioni<br />

QUEI PASSAGGI<br />

PEDONALI MAI APERTI<br />

Io abito a Rovezzano, un quartiere di Firenze<br />

Sud, e vi scrivo per segnalare un malfunzionamento<br />

della via pedonale sul viale Generale<br />

Dalla Chiesa (se di malfunzionamento<br />

si può parlare). Sul lato destro della palestra<br />

Virgin e su quello sinistro del ristorante Otel<br />

ci sono due bellissimi passaggi pedonali con<br />

tanto di accesso per gli invalidi (premetto che<br />

io sono invalido) per arrivare al parco lungo<br />

l’Arno. Peccato che sono chiusi. Costruiti circa<br />

4 anni fa non sono mai stati aperti (il presidente<br />

del quartiere mi ha fatto sapere che<br />

possono venire aperti solo durante le gare<br />

di pesca!!!). Chi vuole andare al parco lungo<br />

l’Arno deve fare un giro molto più lungo (nel<br />

mio caso devo prendere l’auto). Sarebbe auspicabile<br />

che visti i soldi spesi per le opere, le<br />

stesse fossero fruibili di giorno a tutti gli abitanti<br />

del quartiere. Ringrazio per l’attenzione<br />

sperando in un eco alla mia richiesta.<br />

Cordiali saluti,<br />

Vanni Milli<br />

TAVOLINI E DIRITTI<br />

Ricominciamo con i tavolini per via Borgo<br />

San Lorenzo e a noi abitanti sta anche bene<br />

se però saranno salvaguardati i nostri diritti<br />

e cioè:<br />

1) che la sera si possa entrare con la macchina<br />

per caricare e scaricare come stabilito<br />

dalle leggi del comune e confermato dal cartello<br />

all’inizio della strada.<br />

2) I tavolini siano messi a debita distanza per<br />

non ostacolare in alcun momento il passaggio<br />

di mezzi di soccorso.<br />

3) I ristoranti rispettino gli orari di chiusura e<br />

scoraggino gli schiamazzi notturni considerando<br />

che <strong>nella</strong> strada ci sono molti abitanti<br />

non solo turisti che si vogliono divertire<br />

Lettera firmata<br />

QUANDO ATTRAVERSARE LA STRADA<br />

DIVENTA UN PROBLEMA<br />

Gentile Direttore,<br />

noi di via di Scandicci, da anni, abbiamo<br />

segnalato un gravissimo problema riguardante<br />

l’attraversamento pedonale, di fronte<br />

alla croce lignea della chiesa di San Paolo<br />

a Soffiano. In sostanza in questo punto si<br />

è costretti a stare in equilibrio in circa cm.<br />

40 di spazio su una sorta di marciapiedino<br />

(che non può essere chiamato tale), tra bus<br />

ed auto che sfrecciano (immaginate i motociclisti)<br />

in spregio della incolumità e della<br />

vita altrui. Abbiamo coinvolto: l’URP-Quartere<br />

4 (Limonaia)- Dott. Giuseppe D’Eugenio,<br />

il Comando Vigili Urbani-P.M. Isolotto-Legnaia,<br />

Città Sicura con Conferma Registrazione<br />

Caso Utenti (conclamata ed accertata<br />

estrema pericolosità incolumità utenza),<br />

caso estremamente pericoloso a cui è stato<br />

attribuito il numero 080403-1051-31877-09,<br />

la Nazione di Firenze, presa d’atto per la presa<br />

in carico dalla SAS (Società- Comune di<br />

Firenze per la Gestione Integrata dei servizi<br />

di Mobilità Urbana..). Chiedevamo un parapetto<br />

bianco/rosso per mettere in sicurezza<br />

almeno i bambini. Ci si è limitati solo ad una<br />

ripen<strong>nella</strong>tura deludente...e ancor peggio!<br />

Siamo stanchi di avere paura nell’attesa di<br />

attraversare la strada, appoggiati al muro,<br />

stringendo i nostri bambini mentre le auto<br />

ci sfiorano sempre più veloci, incuranti della<br />

nostra difficoltà, da gente priva di senso<br />

civico! Siamo stanchi di doverci affidare alla<br />

fortuna ogni volta che si percorre quel pericolosissimo<br />

marciapiede (se così può definirsi),<br />

costretti a mettere i piedi sull’asfalto, col<br />

rischio di essere urtati da auto guidate a gran<br />

velocità senza il minimo rispetto per i pedoni.<br />

Mettono, talvolta, gli autovelox in punti<br />

meno pericolosi del nostro, argomentando<br />

l’incidenza degli infortuni... ma allora dov’è<br />

andata a finire la prevenzione?!.<strong>Il</strong> 18.02.2009<br />

è stato depositato, all’Ufficio-Comando Vigili<br />

Urbani N.O.T.-Isolotto-Legnaia-Quartiere 4,<br />

l’insieme della richiesta di installazione autovelox<br />

con gli Allegati delle firme dei cittadini,<br />

stanchi di questo lassismo a spregio dei cittadini<br />

che pagano profumatamente le tasse a<br />

fronte di un menefreghismo che ci spinge a<br />

ricorrere al Vostro risaputo e civico interessamento<br />

per il buon funzionamento del nostro<br />

quartiere. Ancor prima, ossia il 03.02.2009, è<br />

stata depositata altrettanta richiesta, in abbinamento<br />

alla installazione autovelox, anche<br />

della ringhiera protettiva bianco/rossa. Ci<br />

rispondono che ci passa il 118, ma il 118 ne<br />

è dispensato proprio perché è la tutela del<br />

cittadino e che tutto si può fare, basta metterci<br />

i dovuti cartelli di preavviso stradali!!..<br />

Sono ormai tre anni di lotta contro un muro<br />

di gomma che non ci saremmo mai aspettati<br />

da una Firenze che tuttavia amiamo e che ci<br />

teniamo stretta al cuore! Fate qualcosa! Grazie<br />

infinite.<br />

ANCORA A PROPOSITO<br />

DELLA CARTA FATA<br />

Sul numero di marzo, <strong>Reporter</strong> riporta la risposta<br />

quasi seccata dell’Ataf a proposito<br />

dell’abolizione della Carta Fata. La riduzione,<br />

dice l’Ataf “si basava sull’equazione del tutto<br />

ipotetica e demagogica: anziano uguale povero”.<br />

Rispondo che il fatto di essere anziano<br />

giustifica di per se un trattamento preferenziale.<br />

Esempio: musei, cinema ed altro. Nel<br />

caso Ataf, si deve in primis considerare che<br />

un ultra 75enne non si diverte a fare diverse<br />

corse al giorno e quindi usa l’autobus per lo<br />

stretto necessario. C’è un abbonamento studenti<br />

(per giovani) favorito (e studente non<br />

vuol dire povero) quindi ci poteva essere e<br />

rimanere un abbonamento favorito per i<br />

vecchi. Nel mio caso ho usato FATA sino al<br />

mese di novembre 2008 e quindi per tanti<br />

anni. Ora che ne ho 84 FATA non c’è più e la<br />

carta Mago è sparita sul nascere : è toccata a<br />

chi è arrivato prima. Pagare l’abbonamento<br />

ordinario di 350 euro per fare da 10 o se va<br />

bene 15 corse al mese solo per la comodità<br />

di non obliterare il biglietto è uno spreco anche<br />

per i non poveri. Quindi per me l’Ataf ha<br />

torto marcio.<br />

Lettera firmata<br />

“LE MIE IDEE PER LE CASCINE”<br />

Credo di non scoprire niente dicendo che Le<br />

Cascine sono qualcosa di impagabile per Firenze<br />

e che se non ci fossero bisognerebbe<br />

inventarle, un po’ come Central Park per New<br />

York. E allora, se così è, perché non migliorarne<br />

la fruibilità per tutte le categorie di frequentatori:<br />

pedoni con e senza cani, mamme<br />

e nonni con carrozzine, podisti, pattinatori e<br />

ciclisti? Per esempio, si potrebbero identificare<br />

specifiche piste ciclabili (e pattinabili), in<br />

particolare sui viali Washington, dell’Indiano,<br />

del Pegaso e dell’Aeronautica, migliorando<br />

la convivenza fra i predetti ed eliminando, o<br />

quantomeno minimizzando, discussioni sui<br />

rispettivi diritti (non ho citato il viale Lincoln<br />

in quanto è talmente largo da ospitare agevolmente<br />

tutti e, data la presenza del mercato<br />

il martedì, non sarebbe probabilmente<br />

pratico dipingere del rosso-pistaciclabile una<br />

sua parte). Ci sarebbero anche altri aspetti da<br />

esaminare, come ad esempio l’utilizzo della<br />

passerella dell’Isolotto da parte delle moto,<br />

ma non voglio abusare dell’ospitalità e mi<br />

fermo qui, sperando di riuscire a sollevare<br />

un po’ d’interesse da parte dei settori competenti<br />

dell’amministrazione (a proposito, vi<br />

risulta che esista un indirizzo e-mail di quest’ultima<br />

alla quale il cittadino possa fare segnalazioni<br />

dirette?).<br />

Grazie dell’attenzione e complimenti per la<br />

rubrica.<br />

CIMITERO DI BROZZI,<br />

IL “CRATERE” NEL PARCHEGGIO<br />

lettere<br />

Gentile Redazione,<br />

per ragioni non difficili da immaginare mi<br />

reco spesso al cimitero di Brozzi, in via di San<br />

Martino a Brozzi. Lascio abitualmente l’auto<br />

all’interno del grande parcheggio posto proprio<br />

di fronte all’ingresso del cimitero, per<br />

1010104


lettere<br />

invia la tua segnalazione<br />

alla nostra redazione<br />

redazione@ilreporter.it<br />

PERMESSI INVALIDI, LA PIAGA DELL’USO IMPROPRIO<br />

Trovo ridicolo leggere articoli e indagini nei confronti di persone che fanno uso improprio<br />

del tagliando invalidi pur essendo sani come pesci. Non sto a polemizzare sulle vetture, per<br />

le quali certe volte ci vuole l’ascensore per salirci dentro, figuriamo per un invalido. I commenti<br />

dei vigili da me interpellati? (a 50 metri da spazi per invalidi occupati da auto normali<br />

senza autorizzazione) “Non possiamo intervenire perché non autorizzati dal comando per<br />

quel tipo di situazione”. (Ma liberi i vigili di girare in coppia e fermarsi al bar a parlare di Juve<br />

o Milan). Mercato di Sant’Ambrogio, 10/15 posti occupati in maniera fissa da personaggi del<br />

mercato che con i loro banchi hanno bisogno dell’affettuosa presenza della loro auto. Non<br />

solo, se fai loro osservare che non hanno diritto di stare lì, ti mandano anche a quel paese e<br />

se si tenta di avvertire i vigili trovati <strong>nella</strong> strada accanto, li si trova impegnati in altre faccende.<br />

Io sono costretto a cercare posto oltre piazza Beccaria il più delle volte, o lasciarla lontana<br />

dal posto dove devo andare perché impossibilitato a fare sforzi, portare pesi e quanto altro.<br />

Dimenticavo 4 interventi al cuore, coronopatia cronica, cardiopatia ischemica, e ultimo il<br />

mese scorso intervento a cuore battente. Non voglio pietismi, ma auguro a questi signori<br />

arroganti e prepotenti di usare il permesso per invalidi perché gli è arrivata addosso la stessa<br />

patologia che ho io. Con i miei più sinceri auguri.<br />

Lettera firmata<br />

Partendo col dire che il male (soprattutto quando si parla di patologie serie, come in questo<br />

caso) non andrebbe mai augurato a nessuno, è vero che quello dell’uso improprio dei permessi<br />

per invalidi è un problema che deve essere risolto. L’Italia, si sa, è il paese dei “furbetti”, e<br />

purtroppo ormai non stupisce più di tanto leggere di individui sorpresi a utilizzare un permesso<br />

non loro magari per parcheggiare il più vicino possibile allo stadio il giorno della partita<br />

o per entrare all’interno della Ztl e farsi un bel giro in centro. Sono tante, troppe le notizie di<br />

questo tipo che si leggono sui giornali, e che vedono “protagoniste” persone che sembrano<br />

proprio non fermarsi davanti a nulla, fino a utilizzare contrassegni di amici o perfino della madre<br />

morta. Comportamenti che si commentano da soli, e che non possono essere etichettati<br />

se non come vergognosi. Ma, probabilmente, “vergogna” è una parola non conosciuta da chi<br />

utilizza un permesso invalidi senza averne diritto. Scopo, come è facilmente intuibile, di questi<br />

permessi è quello di rendere (almeno un po’) la vita più facile a chi ne ha bisogno. Per questo,<br />

l’utilizzo “disinvolto” di questi permessi – per qualsiasi motivo – da parte di coloro a cui non<br />

sono destinati è un comportamento da condannare senza appello. Mesi fa, <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> si era<br />

già occupato della questione, censurando il fenomeno dell’utilizzo improprio dei contrassegni<br />

per invalidi: ma, da allora, la cronaca cittadina ha mostrato come nuovi casi del genere non<br />

siano mancati. E se è vero che le forze dell’ordine hanno il dovere (compito peraltro a volte<br />

non facile) di controllare che comportamenti del genere non si ripetano, è altrettanto vero che<br />

non dovrebbe nemmeno essercene bisogno. L’idea di utilizzare un permesso per invalidi pur<br />

non essendolo non dovrebbe neanche sfiorare la testa di nessuno, e non è una questione di<br />

maggiore o minore sensibilità o di “leggerezza” da parte di chi, facendolo una volta, pensa in<br />

fondo di non far del male a nessuno. È una questione di civiltà.<br />

Marco Agnoletti<br />

Incuria e degrado<br />

Inviateci le vostre segnalazioni corredate di foto<br />

all’indirizzo redazione@ilreporter.it<br />

non ostacolare il traffico fermandomi lungo<br />

la strada. L’ingresso del parcheggio però è<br />

caratterizzato da parecchi mesi da un tombino<br />

sconnesso e da un “cratere” che diventa<br />

sempre più profondo. Per quanto si possa<br />

procedere lentamente e con attenzione, è<br />

quasi impossibile non prendere l’uno o l’altro<br />

con una delle ruote. Capisco che in tempi di<br />

crisi, dovendo pensare ai costi della tramvia,<br />

non ci siano più soldi per riparare le buche,<br />

ma nel caso specifico, senza spendere un<br />

solo Euro si potrebbe lo stesso rimediare.<br />

Infatti, come appare sempre dalle foto, il passaggio<br />

è diviso in due parti da una colonnina<br />

di ferro a sostegno di una catena. Ebbene<br />

la catena è sempre abbassata dalla parte<br />

della buca ed è sempre alzata dalla parte<br />

con l’asfalto integro. Possibile? Proprio così!<br />

Troppo evidente per essere casuale. Forse<br />

invecchiando comincio a perdere qualche<br />

colpo, ma non riesco proprio a trovare una<br />

soluzione logica di questa scelta. C’è forse un<br />

tacito accordo con la lobby dei meccanici e<br />

dei carrozzieri? O forse la scelta è stata fatto<br />

proprio perché assolutamente illogica?<br />

Grazie, cordiali saluti<br />

Giovanni Garofalo<br />

L’AREA VERDE AL BUIO<br />

Da ben sei mesi l’area verde, con albereta e<br />

area per cani, tra via vecchia di Pozzolatico<br />

e via Cicognani è al buio. Abbiamo cercato<br />

inutilmente di contattare il Comune, il Quartiere<br />

3, per far presente questo disagio, ma<br />

sembra che l’area in questione sia di nessuno.<br />

Tante persone dopo le diciotto, in particolare<br />

signore con cani non si addentrano<br />

per paura e fanno anche bene visto i tempi<br />

che corrono. Possibile che tra tutti gli incaricati<br />

del quartiere nessuno possa interessarsi<br />

del caso, chiamando un elettricista? Forze<br />

dovremmo rivolgerci ai servizi segreti oppure<br />

aspettare che qualche male intenzionato<br />

approfitti del buio per fare del male a qualcuno?<br />

Siamo nel buio più totale, se esiste<br />

qualcuno che ci può aiutare, grazie.<br />

Distinti e preoccupati saluti,<br />

Franco Berti<br />

BUCHE E SOSTA SELVAGGIA<br />

A CAREGGI<br />

Spett. redazione,<br />

vorrei, ancora una volta, segnalare la caotica<br />

circolazione stradale nei pressi del polo<br />

ospedaliero di Careggi. Buche nelle strade<br />

dove passano ambulanze dirette al C.T.O.<br />

con gente a bordo. Sosta selvaggia e nessun<br />

vigile presente. In Via Dino del Garbo esiste il<br />

divieto di sosta con rimozione in ambo i lati,<br />

comunque le macchine sostano incuranti e,<br />

non solo, pagano anche il parchimetro. Se<br />

un’ambulanza proveniente dal centro è diretta<br />

all’ospedale, pur con i segnalatori acustici<br />

attivati, non riesce a passare, in quanto<br />

le macchine in transito sono solo su due file.<br />

Le macchine che dalla via Stenone o da via<br />

Grocco devono immettersi in via Taddeo Alderotti<br />

non riescono a passare se non trovano<br />

una persona che dà loro la precedenza.<br />

Non sarebbe stato più facile fare l’ingresso<br />

da via Banti, dove esiste un semaforo ? Saluti<br />

e … cercate di pensarci voi.<br />

Bruno Bardossi<br />

LO “STATO D’ASSEDIO”<br />

DI SAN BARTOLO A CINTOIA<br />

Gentilissima redazione,<br />

vi scrive un folto gruppo di cittadini di San<br />

Bartolo a Cintoia. <strong>Il</strong> titolo nell’oggetto parla<br />

chiaro, “Stato d’assedio”, sì perché i cittadini<br />

di San Bartolo sono stufi di subire ogni benedetta<br />

settimana, venerdì, sabato e domenica<br />

compresi, le intemperanze dei “ballerini” che<br />

escono dal Circolo A.R.C.I. e che alle una di<br />

notte si comportano come se fosse mezzogiorno.<br />

Purtroppo la piazzetta adiacente<br />

al circolo è come una cassa di risonanza, e<br />

qualsiasi rumore viene amplificato, ma tutto<br />

ciò non toglie che l’educazione delle persone<br />

potrebbe far sì che invece di mettersi a<br />

parlare a voce alta, e magari anche a urlare<br />

ed a suonare i clacson delle proprie auto, potrebbero<br />

andarsene con maniera più garbata.<br />

A proposito di auto, vi inviterei a vedere il<br />

parcheggio selvaggio che viene sistematicamente<br />

attuato nelle occasione descritte, e ci<br />

domandiamo se ci fosse bisogno di un qualsiasi<br />

mezzo di soccorso che dovesse passare<br />

dalla strada e dalla piazzetta, come potrebbe<br />

andare a finire. Per concludere vi informiamo<br />

che a cento metri dal circolo, ci sono parcheggi,<br />

quasi sempre semivuoti, che potrebbero<br />

ospitare diverse decine di automobili, e<br />

oltretutto sono distanti dalle abitazioni.<br />

Un folto gruppo di cittadini<br />

di San Bartolo a Cintoia<br />

Le lettere che non hanno trovato<br />

spazio sul giornale sono pubblicate<br />

sul nostro sito internet www.ilreporter.it<br />

43<br />

970884


44 Aprile 2009<br />

IN CUCINA. Con il primo caldo arrivano cibi leggeri e le “istruzioni” per l’uovo<br />

Stagione nuova, ricette nuove<br />

prile, anche la tavola si veste di primavera,<br />

Ail menu si arricchisce dei colori e dei sapori<br />

della bella stagione, ma soprattutto della leggerezza<br />

necessaria per affrontare le giornate più<br />

lunghe e il caldo estivo in arrivo. In primavera<br />

inizia la depurazione del nostro corpo con i frutti<br />

che ci offre la bella stagione, dopo che in inverno<br />

i grassi e le calorie contenuti nei cibi son serviti<br />

per sopportare le temperature rigide. Mettiamo<br />

pure da parte le noci, le mandorle, le nespole e<br />

i cachi e andiamo a cercare le fragole, le ciliegie<br />

e le prime pesche. Quello che è interessante<br />

e di cui abbiamo bisogno sono poi i germogli e<br />

le insalatine fresche, ma anche alcuni formaggi,<br />

tipo il marzolino fatto con il latte delle pecore che<br />

hanno mangiato l’erba verde appena germogliata<br />

e ricca di clorofilla. A proposito di germogli ricordiamo<br />

i teneri e prelibati asparagi con la loro<br />

azione depurativa e diuretica. Poi c’è l’erba primaverile<br />

principe: il tarassaco, amarognola quasi<br />

sempre presentata cotta in tavola, è gradevolissi-<br />

Angelo Mazzi<br />

ma anche cruda, tagliata a listarelline e condita<br />

con un po’ di aceto di mele e olio extra vergine<br />

di oliva. Notevolissima anche qui la proprietà depurativa<br />

e drenante. Se depurarsi è la parola d’ordine<br />

è pur vero che l’uovo di Pasqua è sempre<br />

l’uovo di Pasqua. Quest’anno lo prepariamolo da<br />

soli con almeno tre vantaggi: il cioccolato lo scegliamo<br />

noi, così come la sorpresa e poi vedrete<br />

che anche il portafoglio ringrazierà.<br />

L’uovo è più buono<br />

se è fai da te<br />

Procurarsi gli appositi stampi per uova nei negozi<br />

specializzati, casalinghi o grandi magazzini<br />

ben forniti.<br />

Scegliere il cioccolato a piacimento, fondente o<br />

al latte, per una quantità indicativa di 500 grammi<br />

circa.<br />

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde<br />

mescolando bene per assicurarsi che<br />

non rimangano grumi.<br />

Versarlo nello stampo dalla parte cava facendolo<br />

roteare in modo da foderarlo completamente<br />

con uno strato il più possibile omogeneo. Ripetere<br />

l’operazione per entrambe le metà dell’uovo<br />

Lasciare indurire per un paio d’ore in frigorifero<br />

e poi togliere le due metà premendo delicatamente<br />

dietro i due mezzi stampi. Inserire in una<br />

delle due parti la sorpresa avvolta in un sacchettino<br />

per alimenti.<br />

Con la lama di un coltello scaldato ammorbidire<br />

i bordi delle due metà e unire.<br />

Per la decorazione acquistare dei fiorellini di<br />

cialda, intingerli in un pochino di cioccolato<br />

sciolto da usare come collante.<br />

/Rubrica a cura di Sara Ghilardi<br />

con i consigli dello Chef Angelo Mazzi,<br />

Presidente Associazione Cuochi Fiorentini<br />

Le stelle della Maga Lula<br />

Ariete 20 marzo • 20 aprile<br />

Sul lavoro, questo sarà mese il delle novità. Inattese: potrebbe<br />

arrivare una proposta che vi coglierà alla sprovvista,<br />

e che scardinerà le vostre certezze, proponendovi<br />

di lasciare la cosiddetta “via vecchia per la nuova”. Tutto<br />

calmo sul fronte dell’amore: ma non sedetevi sugli allori,<br />

il partner richiede attenzioni costanti.<br />

Toro 21 aprile • 21 maggio<br />

Siete un po’ irascibili, tendete ad addossare al partner<br />

colpe che magari non ha. Forse è il caso di fare un bel<br />

respirone, e di pensare che in fondo non è tutto così<br />

nero. Sul lavoro invece la strada è in discesa, è il tempo<br />

della raccolta dopo una faticosa semina, e il portafoglio<br />

potrebbe gioirne.<br />

Gemelli 22 maggio • 21 giugno<br />

<strong>Il</strong> prossimo mese vi riserverà una vita sociale traboccante<br />

di spunti e occasioni, ma non è il caso di montarsi<br />

la testa per questo imprevisto exploit, per non rischiare<br />

di prendere abbagli. Sul lavoro, le “buone nuove” tanto<br />

attese dovranno aspettare ancora un pochino, ma siate<br />

fiduciosi: è questione di tempo.<br />

Cancro 22 giugno • 22 luglio<br />

Serenità, entusiasmo e passione: sono questi gli ingredienti<br />

del mese in corso, e per chi ha il cuore impegnato<br />

si prospetta un periodo decisamente sereno. I single<br />

dovranno invece portare pazienza. Sul lavoro tutto tace,<br />

e prosegue senza grandi scossoni lungo i binari della<br />

routine.<br />

Leone 23 luglio • 22 agosto<br />

Sarete molto pretenziosi, e questo sarà il mese dell’estrema<br />

pignoleria nel giudicare certi aspetti del carattere del<br />

partner: tutto normale, basta non esagerare e non chiedere<br />

troppo. Sul lavoro potrebbero arrivare svolte: vantaggiose<br />

per certi versi, assai impegnative per altri.<br />

Vergine 23 agosto • 22 settebre<br />

Ottimo momento per la vita di coppia, dove tutto scorre<br />

all’insegna della sintonia. I cuori in cerca di compagnia<br />

troveranno pane per i loro denti. Sul versante lavorativo<br />

si preannunciano giorni di grande impegno: non vi fate<br />

abbattere, ne vale la pena e arriverà il momento della<br />

ricompensa.<br />

terra e cielo<br />

Bilancia 23 settembre • 22 ottobre<br />

<strong>Il</strong> mese in corso si trascinerà dietro un carico di profondo<br />

scetticismo: siete in cerca di rassicurazioni ma, una volta<br />

ottenute, non vi bastano. E quindi è il caso di rilassarsi un<br />

pochino, e di tenere a freno le irrequietezze dell’anima.<br />

Sul lavoro ci sarà qualche imprevisto, ma sarete bravissimi<br />

a risolverli.<br />

Scorpione 23 ottobre • 22 novembre<br />

Non è il mese migliore per le faccende sentimentali. Ci<br />

sarà qualche scontro con il partner, e forse scegliere di<br />

stargli meno col fiato sul collo potrebbe essere la decisione<br />

migliore. Ottimo momento invece per la carriera, la<br />

strada è in discesa e potrebbe essere in arrivo qualche<br />

entrata decisamente interessante.<br />

Sagittario 23 novembre • 21 dicembre<br />

La primavera fa bene all’amore: a quello che c’è già, e a<br />

quello che deve ancora arrivare per i single, che questo<br />

mese avranno di che gioire. In campo professionale invece<br />

è il momento di mettere tutto in stand by ed aspettare<br />

tempi migliori, le uscite tendono ad essere più importanti<br />

delle entrate.<br />

Capricorno 22 dicembre • 20 gennaio<br />

Le stelle consigliano di iniziare a mettere in cantiere<br />

l’ipotesi di un passo in avanti, potrebbe essere l’ora di<br />

assecondare il partner nel suo desiderio di stabilizzazione.<br />

Sul lavoro ci sono stati momenti migliori: ma come<br />

sempre le cose sono destinate ad evolvere rapidamente<br />

in modo positivo.<br />

Acquario 21 gennaio • 19 aprile<br />

Sembra che in questo periodo le faccende di cuore non<br />

vi tocchino: ma in realtà, e lo sapete voi per primi, ci<br />

tenete molto e state solo temporeggiando. In campo<br />

professionale è l’ora delle responsabilità: occorre assumersele,<br />

e rendersi conto del fatto che stanno diventando<br />

importanti.<br />

Pesci 20 aprile • 19 marzo<br />

In amore, finalmente vi sentite compresi e la vita a due<br />

smette di darvi fastidiosi grattacapi. Anche per i cuori in<br />

cerca di capanne le cose non si mettono affatto male. Sul<br />

lavoro si prospetta un periodo di tranquillità, specialmente<br />

dal punto di vista relazionale: le acque si calmano e gli<br />

screzi diminuiscono.<br />

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Ottime rifiniture, giardino privato mq. 200, piscina, 2<br />

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composto da soggiorno con angolo<br />

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delizioso appartamento al secondo ed<br />

ultimo piano di mq. 70 composto da<br />

cucina, soggiorno, due camere, due bagni<br />

oltre balcone, veranda e soffitta.<br />

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ampi vani oltre accessori, terrazza abitabile<br />

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piano alto con ascensore, ampio<br />

4 vani, con due matrimoniali, 2 balconi,<br />

cantina, posto auto. 270000 Rif.A520<br />

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composto da soggiorno, cucina, 2 camere,<br />

servizio, balcone. 300000<br />

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signoria, nuova ristrutturazione, delizioso<br />

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cottura, ampio soggiorno, 2 camere<br />

matrimoniali, doppi servizi,<br />

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appartamento al primo ed<br />

ultimo piano di mq. 80 composto da<br />

sala doppia, cucinotto, due camere,<br />

bagno, ripostiglio, soffitta, posto auto in<br />

cortile recintato con cancello automatizzato<br />

e piccolo giardino ad uso esclusivo.<br />

Ottime condizioni. 310.000 Ag.<br />

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ultimo piano molto luminoso perfettamente<br />

ristrutturato composto da cucina,<br />

sala, 2 matrimoniali, 2 bagni,ripostiglio,<br />

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appartamento composto da angolo<br />

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piano terra di piccolo terratetto, appartamento<br />

in perfette condizioni di 90 mq<br />

composto da ampia cucina, sala, 2 matrimoniali,<br />

bagno e stanzina lavanderia.molto<br />

silenzioso. Ottimo rapporto<br />

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GAVINANA (datini) in buona posizione<br />

ampio appartamento di quattro vani<br />

piano alto con termo ed ascensore.<br />

Composto da: ingresso, cucina abitabile,<br />

bel soggiorno, due camere. Ripostiglio;<br />

doppi servizi; balconi. Ottime<br />

condizioni. Molto luminoso. Rif. 412<br />

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Ingresso/Disimpegno Cucinotto Abitabile<br />

Loggia Soggiorno Balcone Due<br />

Grandi Camere Ripostiglio Termosingolo<br />

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PIAZZA D’AZEGLIO eccellente ultimo<br />

piano oltre mansarda ristrutturata. ingresso,<br />

ampia cucina all’americana con grande terrazza<br />

abitabile panoramica, salotto, 2 camere<br />

matrimoniali, doppi servizi, idromassaggio.<br />

ristrutturatissimo. EURO 800.000 TRATTA-<br />

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PIAZZA PIER VETTORI Appartamento<br />

perfettamento ristrutturato di mq. 80,<br />

composto da 4 ampi vani oltre doppi<br />

servizi, delizioso giardino e due cantine.<br />

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PONTE DI MEZZO pressi: Proponiamo<br />

in piccola palazzina di luminoso 4 vani<br />

in ottime condizioni, accessoriato di<br />

aria condizionata, ideale per famiglia.<br />

280.000,00 tratt. Rif. Lr1400<br />

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RIGNANO SULL’ARNO appartamento<br />

in piccola palazzina posto al piano<br />

primo ed ultimo, composto da quattro<br />

vani oltre accessori. Da ristrutturare.<br />

90.000 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini<br />

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SCANDICCI in contesto tranquillo ottimo<br />

appartamento di 4 vani, soggiorno,<br />

cucina abitabile, 2 matrimoniali, servizio,<br />

2 ripostigli, cantina, posto auto, recente<br />

ristrutturazione. 335000<br />

Rif.A612 firenzeimmobili.com<br />

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SCIALOIA in stabile signorile libero su<br />

tre lati perfette condizioni appartamneto<br />

composto da ampio ingresso sala<br />

due camere matrimoniali ampia cucina<br />

abitabile doppi servizi balconato<br />

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SIRTORI PRESSI in stabile prestigioso<br />

doppia esposizione silenzioso e molto<br />

luminoso appartamento composto da<br />

ampio ingresso soggiorno due camere<br />

matrimoniali cucinotto servizi cantina<br />

conclude la proprietà un giardino di 50<br />

mq 359.000 055 0515231<br />

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FIGLINE VALDARNO Appatamento Al Iano<br />

secondo piccolo condominio zona centrale<br />

ottima restaurato finiture di pregio luminosissimo<br />

due terrazze due camere ampio soggiorno<br />

e cucina con ripostiglio subito libero<br />

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055 959151<br />

PIAN DI SCO Appartamento Al Piano<br />

primo di mq 80 restaurato ottimo grande soggiorno<br />

con cucina abitabile due ampie camere<br />

oltre a ripostiglio e due terrazze ottima<br />

posizione garage ottimo affare subito libero<br />

RIF 00268 EURO 170.000<br />

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5 VANI<br />

45<br />

055 959151<br />

FIRENZE<br />

BAGNO A RIPOLI in zona tranquilla,<br />

primo ed ultimo piano di villino terratetto<br />

da ristrutturare, 5 vani di metratura<br />

ampia con giardino di proprietà e soffitta.<br />

Possibilità di aumento di volume.<br />

prezzo trattabile. 350000 Rif.A592 firenzeimmobili.com<br />

055 3247162<br />

BARACCA pressi Puccini, recente ristrutturazione,<br />

ottimo cinque vani, composto<br />

da ingresso soggiorno, cucina<br />

abitabile, 3 camere, doppi servizi, 2<br />

balconi, ampia cantina. 320000<br />

Rif.A375 firenzeimmobili.com<br />

055 3247162<br />

BARGELLO P.zza San firenze, in palazzo<br />

storico, appartamento signorile,<br />

panoramico, con affacci su bargello e<br />

tribunale. Ampio salone doppio di rappresentanza,<br />

cucina, due camere, due<br />

bagni, per una superficie complessiva<br />

di mq140 circa. Restauro di pregio, materiali<br />

finissimi, contesto esclusivo.<br />

055 6810882<br />

BROZZI interno tranquillo piccola palazzina<br />

appartamento ottimo stato ingresso<br />

salone doppio cucina due camere<br />

matrimoniali bagno ripostiglio due<br />

ampie terrazze aria condizionata posti<br />

auto possibilità garage 285.000,00 trat.<br />

C...come casa studio 393 9958454<br />

CAMPO MARTE (CENTOSTELLE) in<br />

zona residenziale, ampio appartamento<br />

di cinque vani(125mq),secondo piano<br />

con ascensore e termosingolo. Composto<br />

da: ingresso, soggiorno doppio con<br />

balcone, cucina abitabile con balcone,<br />

due camere da letto matrimoniali, bagno,<br />

piccolo studio. Possibilità secondo<br />

servizio. Rif522 360.000<br />

055 688343 - 339 8832722<br />

CAMPO MARTE in stabile ripulito piano<br />

alto panoramico su monumenti finemente<br />

ristrutturato composto da ingresso<br />

salone tre camere cucina abitabile<br />

servizi termosingolo 475.000<br />

055 0515231<br />

COVERCIANO traversa tranquilla e silenziosa<br />

di via d’annunzio, bel 5 vani al<br />

primo piano: cucina abitabile oltre tinello,<br />

grande soggiorno, due camere<br />

matrimoniali, una singola servizio con finestra,<br />

grande ripostiglio, possibilità secondo<br />

bagno. Terrazza tergale. Soffitti<br />

alti. Rif. S541 430.000 trattabili<br />

055 6810882


46 Aprile 2009<br />

FIRENZE NOVA In antica costruzione<br />

ottimo appartamento ristrutturato ingresso<br />

cucina soggiorno studio due camere<br />

due bagni ripostiglio giardino 2<br />

posti auto possibilità di soppalco. L’immobile<br />

ha il termosingolo rif. L2182<br />

www.casasi.it 368.000 055 355752<br />

KASSEL interno ampio, luminoso, confortato<br />

5 vani da rimodernare. Grande<br />

ingresso, salone doppio (mq. 50), cucina<br />

abitabile, 2 matrimoniali, servizio,<br />

ripostiglio, 2 balconi, terrazza abitabile,<br />

garage per 2 auto. 400.000 trattabili.<br />

Rif. A505 ipi intermediazione firenze<br />

055 5537135 - 055 5537142<br />

NAVE A ROVEZZANO terratetto libero<br />

su 3 lati complessivi mq. 110 5 vani<br />

compresa la cucina oltre accessori e<br />

doppi servizi. L’immobile è da ristrutturare<br />

rif. L2178 www.casasi.it<br />

055 355752<br />

PIAZZA FARDELLA irripetibile ristrutturato<br />

mq. 150 oltre grande giardino e<br />

terrazza abitabile mq. 100. Ingresso,<br />

ampio soggiorno, grande cucina con<br />

sala pranzo, 3 matrimoniali, 2 servizi e<br />

ripostiglio. 780.000 ben trattabili.<br />

Rif. A509. Ipi intermediazione firenze<br />

055 5537135 - 055 5537142<br />

POGGETTO - CAREGGI bella posizione<br />

appartamento di cinque vani<br />

(soggiorno doppio,cucina abitabile,<br />

due camere da letto)piano alto. Termosingolo,<br />

ascensore e aria condizionata.<br />

Ottime condizioni, luminoso. Balcone.<br />

Cantina. Rif.501 330.000<br />

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PORTA AL PRATO strada adiacente, in<br />

piccola palazzina, appartamento mq.<br />

100 al piano terreno rialzato, composto<br />

da cinque ampi vani oltre accessori,<br />

cantina e giardino esclusivo di mq. 90.<br />

340.000 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini<br />

055 630656 - 055 631781<br />

SAN JACOPINO Strada Tranquilla Luminoso<br />

Cinque Vani Mq. 100 Piano Alto<br />

Con Ascensore Cucina Abitabile Soggiorno<br />

Tre Camere Matrimoniali Servizio<br />

Due Ripostigli Due Balconi. Ampio Garage.<br />

Subito Abitabile. 380.000<br />

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055 358303 - 335 272665<br />

VARCHI ulitmo piano doppia esposizione<br />

panoramico su monumenti e colline<br />

ristrutturato finemente salone doppio<br />

due camere matrimoniali cucina<br />

bitabile doppi servizi balconato<br />

590.000 055 0515231<br />

VILLA VOGEL pressi in strada tranquilla<br />

appartamento ottime condizioni piano<br />

alto con ascensore. Ingresso, ampio<br />

soggiorno, cucina, 3 camere, bagno,<br />

loggia abitabile e balcone coperto,<br />

grande cantina e posto auto.<br />

290.000 trattabili Rif. A506. Ipi intermediazione<br />

firenze<br />

055 5537135 - 055 5537142<br />

OLTRE 5 VANI<br />

FIRENZE<br />

BOLOGNESE luminoso e panoramico<br />

ottimo 7 vani composto da cucina tinello,<br />

soggiorno doppio, 2 camere matrimoniali,<br />

1 camera studio, 1 salotto, 2<br />

servizi, 1 balcone e piccola terrazza a<br />

tasca. 390000 Rif.A619 firenzeimmobili.com<br />

055 3247162<br />

CENTRO STORICO , al 3º ed ultimo<br />

piano, spettacolare appartamento composto<br />

da cucina, salone doppio con<br />

camino, grande ingresso, 4 camere, studio<br />

,2 servizi oltre meravigliosa terrazza<br />

abitabile vista monumenti 790.000<br />

trattabili 335 7678437<br />

COVERCIANO in zona residenziale,<br />

strada tranquilla, sei vani di ampia metratura,<br />

ottima distribuzione, cucina, salone<br />

doppio, tre camere, doppi servizi.<br />

accessoriato di 3 terrazze e garage.<br />

500000 Rif.A558 firenzeimmobili.com<br />

055 3247162<br />

FRANCIA Signorile panoramico ultimo<br />

piano 2saloni 3camere matrimoniali cucina<br />

3servizi terrazza balconi soffitte ripostiglio<br />

2garage 950.000 Fiducia Immobiliare<br />

055 6800095 - 349 5148233<br />

LUNGARNO DEL TEMPIO Prestigioso<br />

palazzo, contesto residenziale esclusivo,<br />

ampio appartamento, 180mq,<br />

piano secondo con ascensore, con<br />

doppi ingressi, otto vani, tripli servizi.<br />

Terrazzo circonstante. Luminosissimo.<br />

Cantina. Garage. Anche per due unità.<br />

Rif. 802 055 686523 - 320 1557482<br />

MASACCIO ,ultimo piano di 10 vani<br />

200mq con terrazzo panoramico su firenze<br />

oltre garage.volendo divisibile<br />

900.000 trattabili 335 7678437<br />

MAZZINI PRESSI palazzina signorile<br />

dei primi del 900 ampia metratura con<br />

affacci in giardini appartamento composto<br />

da ampio ingresso salone sala<br />

pranzo quattro camere cucina abitabile<br />

servizi cantinato termosingolo conclude<br />

la proprietà un’ampi aterraza abitabile<br />

689.000 055 0515231<br />

NARDI attico panoramico su monumenti e colline<br />

composto da salone doppio cinque camere studio<br />

cameretta tripli servizi cucina terrazzato temosingolo<br />

climatizato conlude la proprietà un box auto<br />

EURO 890.000<br />

1013972<br />

055 0515231<br />

NARDI stabile signorile piano alto con<br />

ascensore divisibile possibilità di studi<br />

professionali e medici ampio ingresso<br />

salone doppio tre camere studiolo cucina<br />

abitabile doppi servizi balconato<br />

termosingolo 550.000 055 0515231<br />

PIAZZA OBERDAN Adiacenze appartamento<br />

da rimodernare piano alto con<br />

ascensore. Soggiorno doppio, 3 camere<br />

matrimoniali, cucina, doppi servizi,<br />

guardaroba, 2 terrazze. Molto luminoso.<br />

500.000 trattabili. Rif. A604.<br />

Ipi intermediazione firenze<br />

055 5537135 - 055 5537142<br />

PIAZZA OBERDAN in contrada tranquilla<br />

piccolo condominio dei primi<br />

del 900 con affacci nel verde appartamento<br />

composto da ampio ingresso salone<br />

quattro camere cucina abitabile<br />

doppi servizi balconato e cantinato termosingolo<br />

670.000 055 0515231<br />

SAVONAROLA stabile signorile ultimo<br />

piano libero su tre lati panoramico su<br />

monumenti e colline divisibile doppio<br />

ingresso salone triplo sala pranzo tre camere<br />

cucina doppi servizi balcone e<br />

garage 780.000 055 0515231<br />

TEATRO COMUNALE Proponiamo appartamento<br />

di 160mq, 8 ampi vani, luminoso<br />

e panoramico, termosingolo accessoriato<br />

di doppi servizi oltre a 2<br />

balconi, possibilità posto auto a<br />

parte. 730.000,00 tratt.Rif.Lr1801<br />

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VILLAGGIO PRIMAVERA Signorile luminoso<br />

silenzioso panoramico ingresso<br />

salone doppio cucina tinello 3 camere<br />

doppi servizi 2 balconi soffitta lastrico<br />

solare di proprietà 2 garage cantina<br />

600.000 Fiducia Immobiliare<br />

055 6800095 - 349 5148233<br />

ALTRE ZONE<br />

AREZZO<br />

STOPPANI immobile immerso nel verde panoramico<br />

rifinito composto da ampio uingresso salone doppio<br />

due camere cucina abitabile doppi servizi ripostiglio<br />

terrazzato EURO 700.000<br />

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TERRATETTI<br />

055 0515231<br />

FIRENZE<br />

BAGNO A RIPOLI , collinare, terratetto<br />

su due livelli con ingresso indipendente,<br />

giardino e posti auto.piano terra:<br />

cucina, soggiorno, ripostiglio, bagno,camera;<br />

1ºpiano: camera matrimoniale,<br />

bagno, vano guardaroba e terrazza<br />

abitabile vista firenze.perfette<br />

condizioni. 380.000 trattabili<br />

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CAMPO MARTE/ S.gervasio, in villino<br />

d’epoca al piano terra su due livelli,<br />

splendido appartamento con giardino<br />

all’italiana di 200 mq, compostoda<br />

grande ingresso, cucina, sala pranzo, salone,<br />

4 camere, 3 bagni.trattativa riservata<br />

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LASTRA A SIGNA COLLINE bella posizione<br />

panoramica in complesso residenziale<br />

terratetto su due livelli complessivi<br />

5 vani tripli servizi oltre<br />

mansarda cantina tavernetta con forno a<br />

legna e giardino mq. 290 con posti auto<br />

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055 355752<br />

MERCADANTE perfettamente ristruttutato<br />

xcon materiali di pregio terratetto<br />

su tre livelli composto da salone con<br />

camino sala pranzo tre camere cucina<br />

abitabile taverna tripli servizi conclude<br />

la proprietà un ampia terrazza e giardino<br />

6.990.000 055 0515231<br />

TAVARNUZZE colline impruneta posizione<br />

panoramica nel verde interno<br />

tranquillo terratetto circa 180mq ottimo<br />

stato due livelli ingresso salone con camino<br />

soggiorno cucina in muratura servizio<br />

ripostiglio al piano superiore camera<br />

matrimoniale due camerine bagno<br />

terrazza completano la proprietà taverna<br />

soffitta giardino tergale privato garage<br />

620.000,00 trattabili C...come<br />

casa studio 393 9958454<br />

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ANTELLA 5km dalla piazza, immersa nel<br />

verde villa indipendente con giardino e<br />

terreno, vista spettacolare su firenze,libera<br />

su 4 lati composta da sala con camino,<br />

cucina abitabile, 3 camere, studio,<br />

2 bagni; perfette condizioni<br />

690.000 trattabili 335 7678437<br />

ANTELLA in contesto signorile, 1º ed<br />

ultimo piano di villetta quadrifamiliare<br />

con giardino, caratteristico appartamento<br />

di 170 mq composto da cucina<br />

abitabile , n.2 saloni, 4 camere, 3 bagni<br />

oltre cantina e posto auto al coperto.<br />

Ottime condizioni molto luminoso e silenzioso.trattativa<br />

riservata<br />

335 7678437<br />

BAGNO A RIPOLI, collinare, splendida<br />

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