Osservazioni intorno agli animali viventi
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foce sbocca nell’interno della cloaca dell’intestino retto. In somma, ancorché tante parti<br />
del da me nominato delfino fossero verminose, nulla di meno i reni veri non erano<br />
verminosi, ma solamente apparivano alcuni bitorzoletti o vescichette piene di vermi<br />
sull’esterna superficie de’ due reni succenturiati, che sono della stessa sostanza e colore<br />
de’ reni veri, ed hanno una interna e manifesta cavità, divisa in alcune cellette: ma non<br />
si distinguono evidentemente in globetti, conforme si mirano scompartiti i reni veri.<br />
Queste vescichette verminose su’ reni succenturiati non solamente gli ho veduti in<br />
questo suddetto delfino, ma ancora in un altro, senza che questo secondo avesse veruna<br />
altra parte del suo corpo verminosa.<br />
Di simili vescichette piene di minutissimi vermi una sola volta ne ho veduti scabrosi<br />
i reni veri di una grossa tartaruga marina, i quali reni son di fabbrica bizzarra:<br />
conciossiecosaché hanno figura piana, schiacciata, triangolare, vestiti esternamente<br />
delle solite tuniche, sotto le quali tanto il destro quanto il sinistro rene è scompartito in<br />
quattordici parti o, per dir meglio, in quattordici reni minori, aventi le proprie tuniche ed<br />
i propri canali. E di più ciascuno di questi quattordici reni minori è diviso in altri<br />
moltissimi e piccolissimi reni, guerniti ancor essi di proprie tuniche, di propri canali<br />
sanguigni ed ureteri sottilissimi, i quali sottilissimi ureteri vanno ad entrare negli ureteri<br />
de’ quattordici reni maggioretti, e gli ureteri di questi maggioretti si scaricano nel<br />
principale e più grosso canal maestro.<br />
Considerando il canale degli alimenti d’un grossissimo pesce squadro che pesava<br />
<strong>intorno</strong> alle settanta libbre, osservai che l’esofago internamente era liscio e di pareti non<br />
molto grosse: ma grossissime erano quelle dello stomaco, e per tutto l’interno<br />
grossamente, per così dire, carnose e ternpestate di moltissime lamine o risalti grinzosi,<br />
situati senz’ordine veruno, come accade nel quarto ventricolo de’ cervi. Tra questi risalti<br />
vagavano liberamente molti minuti sottilissimi lombrichetti bianchi, di testa ritonda e di<br />
coda acutissima, de’ quali gran numero ancora ne stanziava per tutta quanta la cavità<br />
dell’intestino che è fatto internamente a chiocciola; ne stanziava altresì nella cavità di<br />
quell’appendice cieca, che di figura falcata pende dall’estremità dell’intestino retto. Di<br />
simili vermicciuoli mi sono imbattuto a vederne un’altra volta negl’intestini di un<br />
grossissimo pesce aquila e di una grossissima pastinaca marina, che per altro nome da’<br />
pescatori è detta ferraccia. Ma qual è quell’animale vivente, in cui non sia possibile<br />
trovarsi altri piccoli <strong>animali</strong> <strong>viventi</strong>?E tanto basti in questa prima parte, che non dee<br />
servir per altro che per quello che son per dire nella seconda.