31.05.2013 Views

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

papilla si entra in un canale o passaggio assai largo, e lungo cinque buone dita traverse,<br />

nel fondo di cui sono aperti due orifizi, uno più angusto dell’altro: e per questi due<br />

orifizi si passa ne’ due corni dell’utero assai lunghi, e passano la lunghezza di un terzo<br />

di braccio di misura fiorentina. Ogni corno dell’utero nella sua estremità accostasi al<br />

proprio testicolo, che in figura ed in grandezza rassomigliasi giusto giusto ad una<br />

mandorla mondata e bianca, ed attentamente osservato scorgesi gremito di minutissime<br />

uova. Tanto quella prima cavità maggiore della natura femminile mentovata di sopra,<br />

quanto la seconda cavità minore posi mente una volta che erano nel loro interno<br />

scabrose per alcune vescichette o globetti rilevati di varie grandezze, ed ognuno di<br />

questi globetti racchiudeva un piccolo vermicciuolo col corpo fatto a mezza luna. Di<br />

simili globetti verminosi ne osservai alcuni altri sotto la prima esterna tunica del<br />

lunghissimo canale degli alimenti: ho detto lunghissimo canale, perché in questo delfino<br />

che pesava dugento libbre fiorentine di dodici once l’una, e non era il suo corpo più<br />

lungo di tre braccia e un terzo, il canale degli alimenti arrivava alla lunghezza di<br />

quarantatre braccia fiorentine: e per tutta quanta la sua interna cavità, e particolarmente<br />

in quella degl’intestini crassi e più vicini al podice, vagavano sciolti alcuni di quei<br />

medesimi vermicciuoli che stavano acquattati in quei globetti. In questo stesso delfino<br />

osservai due principalissimi e grossissimi canali della bile nell’interno parenchima del<br />

suo fegato; ed erano così larghi che facilmente entrava nella loro cavità il mio dito<br />

minore. Questi due rami o canali, all’uscir del fegato, si uniscono in un sol tronco di<br />

pareti così grosse, che piuttosto rassembra un grosso intestino che un semplice tronco di<br />

canale biliario. Questo grosso tronco biliario, allontanatosi dal fegato per la lunghezza<br />

di sei buone dita traverse, ingrossa molto più tanto nelle pareti quanto nella capacità<br />

interna, e prende la figura simile ad un grosso uovo; quindi si attacca esternamente e<br />

s’incarna coll’intestino duodeno, e per lo spazio di cinque buone dita traverse cammina<br />

attaccato pur esternamente ad esso intestino; e finché dura a camminare attaccato, egli è<br />

internamente tutto quanto rugoso e pieno di cellette con argini e sponde assai rilevate,<br />

grosse e dure, che s’alzano per tutta quanta l’interna sua cavità. Poscia, appoco appoco<br />

assottigliandosi il tronco e forando l’intestino, penetra nella interna cavità di esso<br />

intestino con una grossa e corpacciuta papilla; e per l’apertura di essa scaricasi<br />

copiosamente della bile. Ho detto copiosamente, perché in vero tutti i canali biliari,<br />

tanto quelli che son radicati nell’interno del fegato quanto quest’altro grossissimo che<br />

ne deriva, gli ho trovati pieni zeppi di bile. In questo lungo attaccamento del canale<br />

biliario con l’intestino vi è molta e molta similitudine tra’ condotti biliari del delfino e<br />

quegli della lontra, animale quadrupede.Ma quello che fa a mio proposito si è che il<br />

canal biliario del delfino, subito che è scappato fuor del fegato, viene tutto quanto<br />

<strong>intorno</strong> <strong>intorno</strong> circondato e strettamente ben cinto da un corpo glanduloso che fa<br />

l’ufizio forse del pancreas, il qual corpo glanduloso è così grande che nel del delfino,<br />

del quale io parlo, arrivava al peso di diciannove once, e tutto quanto esternamente era<br />

tempestato di piccole vescichette, ognuna delle quali racchiudeva il suo verme. L’esser<br />

questo canale biliario tutto cinto e coperto da quel corpo glanduloso può aver indotto<br />

alcuni nobilissimi scrittori antichi e moderni ad affermare che il delfino è privo di fiele.<br />

Non solamente questo corpo glanduloso era pieno di vesciche verminose, ma ne erano<br />

piene altresì due grosse glandule attaccate a’ lati dell’intestino retto, due altre glandule<br />

pendenti dalla estremità de’ due lobi del polmone, quattro altre simili glandule unite alla<br />

tunica esterna del primo stomaco, e molte e molte altre pur grosse glandule, adiacenti tra<br />

un corno e l’altro dell’utero e negli spazi che corrono tra un rene e l’altro. Il cervello<br />

non era verminoso, ed in questo delfino era naturalmente di così gran mole che arrivava

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!