31.05.2013 Views

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

crederebbe a prima vista che egli fosse privo di quella vescica piena d’aria, se non si<br />

risolvesse a penetrar più indentro per via del coltello. E pure quella vescica è molto<br />

grande e molto visibile; imperocché in un pesce argentino che pesava otto libbre e<br />

mezzo, e dalla punta del muso sino all’estremità della coda era lungo due braccia e tre<br />

quarti, la vescica era lunga due terzi di braccio fiorentino, dentro la quale appariva una<br />

grande striscia composta da un ammassamento di corpi rossi e carnosi, similissimi a<br />

que’ due corpi rossi che si trovano nella vescica d’aria dell’angulle, all’imboccatura del<br />

canale che da essa vescica va a sboccare nell’esofago, o nello stomaco.<br />

Il famoso e veramente grandissimo geometra Alfonso Borelli, nella prima parte del<br />

libro Del moto degli <strong>animali</strong>, alla proposizione dugentesima undecimaprima affermò<br />

che questo suddetto canale, per cui può uscire ed entrare l’aria nel nuotatoio, o vescica,<br />

partendosi da essa vescica va ad insinuarsi ed a metter capo nel fondo dello stomaco de’<br />

pesci. E son quest’esse le sue parole: Quod postea aer praedictae vesicae piscium<br />

multiplicari novum aerem sorbendo, et minui evomendo superfluum per os possit, prout<br />

necessitas aequilibrii eorum exigit, suadetur ex canali manifesto, licet subtili, et stricto<br />

praedictae vesicae, qui in fundo stomachi desinit, et frustra factus esse non potest. Non<br />

in tutti i pesci mette capo quel canale nel fondo dello stomaco, conforme per avventura<br />

parve a questo grand’uomo; anzi, per dire il vero, in una sola spezie di pesci ho trovato<br />

che nel fondo dello stomaco egli termina e s’impianta; e questa è la spezie delle lacce o<br />

cheppie.<br />

Nelle altre generazioni di pesci mette foce o nella gola, o nel principio dello stomaco,<br />

o nel mezzo della lunghezza dello stomaco medesimo. Né in tutte quante le generazioni<br />

è egualmente manifesto questo canale; imperocché se ne’ pesci di acqua dolce per lo più<br />

si vede e si trova a prima vista e senza difficoltà veruna, pel contrario in molti pesci di<br />

mare non così subito si trova e si ravvisa: e ci vuole una particolar premurosa diligenza<br />

e pazienza per rinvenirlo, a segno tale che in alcuni, ancorché sia probabilissimo e<br />

certissimo ch’ei vi sia, io molte volte non ho saputo rinvenirlo: ma da me medesimo ne<br />

incolpo la mia poca diligenza e destrezza, congiunte forse con qualche mia insolita<br />

impazienza. E tanto basti <strong>intorno</strong> alle vesciche piene d’aria de’ pesci, per tornare <strong>agli</strong><br />

<strong>animali</strong> che si trovano in essi pesci.<br />

La grancevola è quel granchio marino che da Ulisse Aldovrando vien chiamato<br />

pagurus foemina Venetorum. Due sono le sue ovaie, e tutt’a due hanno il lor principio<br />

<strong>intorno</strong> alle quattordici branchie, quindi camminando in su verso lo stomaco ed<br />

arrivatevi, si rivoltano in giù verso la coda, e camminando pel mezzo del dorso vanno<br />

formando vari giri, fino a tanto che arrivano in vicinanza della coda, dove si uniscono in<br />

un sol corpo. Ciascuna di queste ovaie suol esser ordinariamente lunga un braccio in<br />

circa, ed <strong>intorno</strong> al loro mezzo si comunicano e si uniscono tra di loro con un canale a<br />

traverso, che è quasi della stessa grossezza delle ovaie, e come l’ovaie anch’esso è pieno<br />

di uova. In lontananza di otto dita da questo canale a traverso, da ciascuna dell’ovaie<br />

nasce un canaletto, il quale va a scaricarsi dell’uova per due forami esterni, aperti in una<br />

gran cavità ossea, coperta dalla coda della grancevola; e l’uova così partorite, che<br />

sempre sono di un color accesissimo di corallo, restano attaccate a otto paia di pinne o<br />

corpi cartilaginosi concavi, il d<strong>intorno</strong> de’ quali è peloso, siccome di piccoli e folti<br />

mucchietti di peli è peloso ancora tutto il convesso della coda. La qual coda, composta<br />

di sette articolazioni, serve, come dissi, di coperchio a quella gran cavità ossea, nella<br />

quale sono aperti quei due forami esterni, pe’ quali escon l’uova fuor del corpo della<br />

grancevola e si attaccano a que’ peli, dove attaccate acquistano a mio credere il<br />

principio della loro covatura. In una di queste grancevole osservai che, là dove le ovaie

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!