Osservazioni intorno agli animali viventi
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La vescica o nuotatoio dell’anguilla è composta di due tuniche proprie e di una terza<br />
tunica comune all’altre viscere, ed è quella stessa che deriva dal peritoneo. Delle due<br />
tuniche proprie l’esterna riceve molti e molti serpeggiamenti di vasi sanguigni, il che<br />
avviene ancora internamente nella tunica propria interna, le pareti della quale son<br />
tempestate di minutissime glandule miliari, particolarmente <strong>intorno</strong> alle radici di quel<br />
canale, che da questa vescica dell’aria va a sboccare nell’esofago in vicinanza dello<br />
stomaco. Ella è di figura, quasi che dissi, di un fuso con l’estremità assai grosse ed<br />
ottuse. L’estremità superiore termina poco sotto il fegato, in quell’angolo che fanno lo<br />
stomaco e l’intestino; e l’estremità inferiore finisce in quell’angolo che fanno i due reni,<br />
là dove in un sol corpo si uniscono insieme. Alcune poche volte ho trovato, dentr’a<br />
questa vescica, un’altra vescichetta minore, della stessa figura appunto della maggiore, e<br />
corredata anch’essa di molte ramificazioni sanguigne, e d’infinite minutissime glandule.<br />
Dal mezzo di tutte le vesciche o nuotatoi delle anguille esce un canale assai largo,<br />
composto di una membrana trasparente, e più sottile di quelle che compongono la<br />
vescica stessa; il qual canale uscendo, come ho detto, dal mezzo della vescica, cammina<br />
sopra di essa ed alle sue esterne pareti attaccato, sino a quella estremità superiore che<br />
termina nell’angolo che fanno lo stomaco e l’intestino; quindi assottigliandosi e<br />
restringendosi, va a metter capo nell’esofago in vicinanza dello stomaco; e per esso<br />
canale può uscire ed entrare l’aria.<br />
Dove questo canale suddetto esce dalla vescica, si veggono in essa vescica due corpi<br />
rossi quasi semitotondi, quali con le loro estremità tendinose vanno a formare le due<br />
tuniche proprie della vescica, e ricevono vasi sanguigni portanti e riportanti il sangue ad<br />
essi corpi.<br />
Ma se il Cardano s’ingannò nel credere e nello affermare che l’anguille non avessero<br />
la vescica dell’aria, s’ingannò altresì nel darsi ad intendere che tutte quante le altre<br />
generazioni de’ pesci fossero corredate di così fatta vescica, imperocché egli è vero sì<br />
che molte generazioni le hanno, ma e’ ve ne sono alcune, le quali ne sono totalmente<br />
prive.<br />
Tra quei pesci che ho osservati ho rinvenuto averla il gronco, il quale ha la vescica<br />
dell’aria figurata per appunto come quella dell’anguille; averla altresì la murena, la<br />
vipera di mare, la sfirena, il pesce spada, l’ombrina, il pesce san Pietro, l’organo, la<br />
gavotta, tutte le sorti di rondini, di tordi e di merli di mare, la minchia di re, la sardina,<br />
l’ago primo del Rondelezio, l’ago di Aristotile ovvero ago secondo del medesimo<br />
Rondelezio, il nasello, il dentice, il barbio, la lasca, la tinca di lago e di fiume, la tinca di<br />
mare, la reina, la scarpa, il carpione, la trota, la cheppia, il luccio d’acqua dolce e<br />
d’acqua salata, il pesce perso, il lucertolone marino, e molti e molti altri ancora che cosa<br />
troppo lunga sarebbe a voler numerare. Tra quei pesci che ho trovati non aver tal<br />
vescica, o nuotatoio, sono la lampreda, la triglia, l’acciuga, la ragana per altro nome<br />
detta dragone marino, la palamita, il pesce tamburo, il pesce prete, che uranoscopo d<strong>agli</strong><br />
scrittori si appella, il delfino, lo squadro, il pesce porco per altro nome detto centrina,<br />
l’aquila o pipistrello, tutta quanta la generazione delle razze, la torpedine, la ferraccia, la<br />
rana pescatrice, il pesce spinello che galeus spinax d<strong>agli</strong> scrittori si chiama, insieme col<br />
nocciuolo che galeus levis vien detto, il pesce gattuccio, il cane carcaria, ed in una<br />
parola tutte le sorte de’ cani marini, lo scorpione maggiore, il ghiozzo d’acqua dolce e<br />
altri. E siccome altri pesci hanno il nuotatoio o vescica d’aria, e altri ne sono totalmente<br />
privi, cosi vi è molta differenza tra essi nuotatoi; conciossiecosaché alcuni nuotatoi<br />
hanno una sola cavità o ventre, come quegli dell’anguille, de’ gronchi, delle murene,<br />
delle spade, delle trote, delle cheppie, degli aghi, de’ lucci, de’ tordi, de’ merli, delle