31.05.2013 Views

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

fieri, che continuarono a campar tre altri giorni, dopo che gli ebbi cavati fuor del ventre<br />

e adagiati in un piatto con le viscere del pesce medesimo, onde in questo tempo ne misi<br />

alcuni a nuotare nel vino, e quei grossi della prima spezie vi camparono due buoni terzi<br />

d’ora, e poscia rannicchiati morirono, siccome in meno d’un terzo d’ora morirono quei<br />

ranciati della seconda spezie: ma i lombricuzzi vi si mantennero manifestamente vivi<br />

più di dieci ore. Di simili lombricuzzi se ne trova alle volte piena l’interna cavità, fatta a<br />

chiocciola, dell’intestino di quel pesce che da noi Toscani vien chiamato gattuccio, e<br />

dall’Aldovrando fu descritto sotto nome di catulus.<br />

Il peritoneo della vipera marina è doppio, e forma come un gran sacco, la di cui<br />

bocca rivolta verso la coda è larghissima. Tal sacco internamente ancor esso è doppio,<br />

per una membrana che quasi un tramezzo lo divide per lo lungo in due. Nel fondo di<br />

uno di questi sacchi del peritoneo sta nascosta la milza lunga quattro dita traverse, e<br />

alquanto più grossa d’una grossa penna da scrivere, che tale appunto l’ho veduta in una<br />

vipera marina che pesava trentaquattro once ed era lunga due braccia e un terzo. Su<br />

questa milza s’innalzavano alcune vescichette, ciascuna delle quali raccchiudeva un<br />

piccolissimo lombrico ravvolto a chiocciola. Di simili vescichette appariva tempestato<br />

tutto il peritoneo, e più foltamente là dove la destra e la sinistra membrana di esso si<br />

attaccano allo stomaco. In molte altre vipere marine, che in molti anni ho notomizzate,<br />

non ho mai più rinvenuti cosi fatti vermi del peritoneo e della milza. Ho ben veduto<br />

molte volte, ne’ mesi di gennaio, e di febbraio e di marzo che i loro intestini sono pieni<br />

di una certa poltiglia bianchiccia e gialleggiante, grossa e consistente come un latte<br />

vicino al qu<strong>agli</strong>arsi, la qual poltiglia, quando è cotta nell’acqua, si condensa con qualche<br />

somiglianza all’albume dell’uovo cotto pure nell’acqua. In essa poltiglia si trovano<br />

frequentemente certi vermicciuoli sottilissimi, lunghetti e trasparenti, come se fossero di<br />

chiarissimo cristallo, eccetto che in una parte del lor corpo, nella quale si ravvisano certi<br />

minutissimi filamenti bianchi aggrovigliati ed aggruppati insieme.<br />

Nell’interna ultima estremità dell’intestino retto di un piccolo pesce spada, che<br />

pesava <strong>intorno</strong> a venticinque libbre, ho trovato molti vermi bianchi lattati, di grossa<br />

testa, lunghi quattro o sei dita traverse, e grossi quanto una delle più sottili penne da<br />

scrivere, della figura disegnata al naturale nella Fig. XIX, 1. Alcuni di tali vermi non<br />

solamente si acquattano e si raggirano dentro l’intestino, ma di più, avendolo in più<br />

luoghi traforato, se ne stanno con una estremità racchiusi nell’intestino medesimo, e con<br />

l’altra estremità son penetrati nel concavo dell’addomine. E quando son vivi, ad ogni<br />

momento mutan figura, si allungano, si scortano, si allargano, si spianano, si ristringono<br />

e si assottigliano.<br />

In un altro pesce spada, non solamente mi sono imbattuto a veder simili vermi; ma di<br />

più su quella tunica che, a guisa di guaina o di sacco, racchiude entro di sé tutta la massa<br />

del canale degl’intestini, trovai una volta alzati molti tubercoletti, ciascuno de’ quali<br />

conteneva un minutissimo vermicciuolo bianco, che veduto col microscopio<br />

rassomigliava ad un piccolo lombrico terrestre peloso. Di tali tubercoletti verminosi, ma<br />

più piccoli assai, ne vidi scabrosa quella borsetta che pende, per così nominarlo, dal<br />

membro genitale del pesce spada; è lungo otto o dieci dita traverse, più o meno secondo<br />

la grandezza del pesce: egli è di sustanza duretta, come se fosse cartilaginoso,<br />

internamente tutto scanalato, in una dell’estremità chiuso, e nell’altra aperto con<br />

manifesta apertura; poco men che nel mezzo si ripiega e forma una borsetta, la qual<br />

borsetta racchiudesi dentro ad un globo di sustanza quasi glandulosa. La borsetta ed il<br />

canal tutto del membro soglion per lo più essere pieni di una materia non dissimile dal<br />

latte (Fig. XIX, 3).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!