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Osservazioni intorno agli animali viventi

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hanno il rostro e l’ugne nere, ho trovato, sotto la pelle che veste il ceppo di esse<br />

orecchie, molti e molti lombrichi, non così lunghi come soglion essere le filandre de’<br />

falconi, ma molto più corti, ed anco un poco più grossetti; a segno tale che, aperti e<br />

sviscerati, poteasi manifestamente riconoscere che per la differente fabbrica delle<br />

viscere erano d’una spezie differente da quella de’ lombrichi terrestri.<br />

In due pernici bianche con i piedi pennuti, di quelle che nascono e abitano ne’ monti<br />

Pirenei e che eran mantenute nelle uccelliere del giardino di Boboli, ho osservati i loro<br />

grossi e lunghissimi intestini ciechi abitati da molti e molti minutissinii lombrichetti: ho<br />

detto lunghissimi intestini ciechi, perché ogni piccola pernice bianca de’ suddetti monti<br />

Pirenei suole, a foggia delle pernici e delle starne d’Italia, naturalmente avere i due<br />

ciechi intestini così lunghi, che il più lungo di essi due, essendo disuguali tra di loro, si<br />

estende alla lunghezza d’uno e mezzo de’ miei palmi. Il che è considerabile in un così<br />

piccolo uccello, il quale è minore e men pesante d’un piccion grosso: e pure il piccion<br />

grosso ha gl’intestini ciechi così corti, che appena arrivano alla lunghezza dell’unghia<br />

del dito indice d’un uomo. Ma che rammento i piccion grossi e torraiuoli, i colombacci<br />

salvatici, l’accegge, i corvi, le ghiandaie, i falcinelli, le cicogne, i gabbiani o mugnai, le<br />

garavine, i palettoni? se tutti gli uccelli di rapina, o grandi o piccoli che sieno,<br />

eccettuatone i barbagianni, i gufi, le strigi o nottole ed altri rapaci notturni hanno<br />

cortissimi i loro due intestini ciechi? E l’aquila reale stessa, che è un augello così grande<br />

che talvolta pesa diciotto e diciannove libbre, ed ha così lunghe l’ale che, misurate dalla<br />

punta delle penne maestre d’un’ala sino all’estremità delle penne dell’altra, arriva alla<br />

misura di quattro braccia e mezzo, ed anco più, di misura fiorentina: e pure i suoi<br />

intestini ciechi non son più lunghi di quel che si sieno quegli delle colombe e de’<br />

soprammentovati uccelli, anzi son forse più corti, ancorché un tantino più grossetti.<br />

In un gufo trovai qualche lombrichetto rosso per tutta quanta la lunghezza del canale<br />

degl’intestini: ma nella cloaca di essi intestini, in vicinanza del forame del podice, vi<br />

erano ammonticellati. E non solamente erano nella cavità, ma di più alcuni se ne<br />

stavano tra tunica e tunica di essa cloaca: e di più due di essi erano penetrati in un de’<br />

due canali ureteri, ognun de’ quali con la sua particolare apertura sbocca nella<br />

medesima cloaca, in vicinanza delle due rilevate papille de’ vasi spermatici che metton<br />

foce ne’ contorni di essa cloaca, e quivi come in tutti gli altri uccelli fan l’ufficio di due<br />

membri genitali (Fig. XVII, 7). Per tutta la lunghezza del condotto intestinale de’<br />

pipistrelli ho qualche volta trovato di simili vermi: ma tanto questi, quanto quegli del<br />

gufo, non eran così lunghi come le filandre de’ falconi; anzi, che appena arrivavano alla<br />

lunghezza di tre dita traverse. Molto più corti ancora di questi, e di una veramente<br />

impareggiabile minutezza, erano certi altri vermicciuoli nella parte interna della pelle di<br />

un pipistrello, ed ognuno di essi stavasi racchiuso in una piccolissima glanduletta<br />

attaccata ad essa pelle.<br />

Bizzarri sono i lombrichetti che ho una sola volta veduti sotto la pelle della cicogna;<br />

imperocché sono di un colore così rosso e acceso che non cedono al più vivo cinabro,<br />

non più lunghi di quattro dita traverse, né più grossi di quella corda del violino che<br />

dicesi la mezzana, potendosi credere che abbiano quel colore, perché si pascano della<br />

pinguedine situata sotto la cute; la qual pinguedine nelle cicogne è di un dorè che pende<br />

molto al rosso, siccome rossa è ancora tutta la cute. Sei de’ medesimi lombrichetti, ma<br />

un poco più grossi e più lunghi, vagavano nella cavità dell’addomine, non men rossi di<br />

quegli che abitavano sotto la pelle. Nella cavità parimente del ventre de’ corvi reali e di<br />

quei corvi minori che son chiamati cornacchie, e di quei più piccoli ancora della terza<br />

spezie che pur son detti cornacchie, ho osservato raggirarsi lombrichi simili a quegli

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