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Osservazioni intorno agli animali viventi

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secondo l’occasione saranno tramischiate, per passaggio, altre minute osservazioni<br />

<strong>intorno</strong> alle cose della storia naturale. Ma torniamo ora al serpentello da due capi.<br />

Ciascuno de’ due fegati corredavasi della sua propria vena scorrente sovra di essi<br />

fegati per tuttaquanta la loro lunghezza: e se due erano i fegati, due necessariamente<br />

erano le borsette del fiele, non attaccate o radicate in essi fegati, ma bensì collocate<br />

naturalmente in qualche solita distanza, conforme suol avvenire nelle vipere e negli altri<br />

serpenti che non hanno piedi. Ho detto che non hanno piedi, perché nelle lucertole, ne’<br />

ramarri e ne’ lucertoloni africani, ne’ camaleonti, nelle salamandre acquatiche, negli<br />

stellioni, che per altro nome a Firenze son detti tarantole, ed in altri serpenti quadrupedi,<br />

la borsetta del fìele trovasi piantata tra i due lobi del fegato, ed altamente radicata in uno<br />

di essi lobi. In alcuni altri <strong>animali</strong> fuor della razza de’ serpenti ho osservata la borsetta<br />

del fiele non radicata nel fegato; e mi sovviene che il pesce rondine (latin. milvus,<br />

milvago Plinii, hirundo Rondeletii) la tiene piantata nell’intestino duodeno e continuata<br />

al fegato per mezzo di un sottilissimo canaletto. E di certo s’ingannò Giovanni<br />

Jonstono, affermando tenerla nel fegato. Al medesimo intestino duodeno la ha<br />

parimente attaccata quel pesce, del quale, sotto nome di pesce d’oro, favellerò a suo<br />

luogo, mentovando le vesciche de’ pesci piene d’aria.<br />

La destra borsetta del fiele del serpentello da due teste era molto maggiore della<br />

sinistra, ed attaccata con un canaletto alla destra banda o, per così dire, al destro lobo<br />

del fegato. Dal mezzo quasi di essa borsetta sorgeva il canale cistico, che giva a<br />

scaricarsi della bile ed a metter foce negli intestini. Dal lembo estremo della sinistra<br />

banda, o lobo di esso fegato destro, nasceva un altro canaletto biliario che suol<br />

chiamarsi epatico, il quale solitario e senza accostarsi alla borsetta giva ad imboccare<br />

negl’intestini, non nella stessa foce del canale cistico, ma bensì un poco lontanetto da<br />

quella. Di tal secondo canale biliario epatico non era guernito il sinistro fegato, o non lo<br />

seppi vedere, ma solamente era corredato della borsetta del fiele, la quale col suo canale<br />

cistico metteva capo nell’intestino in un proprio forame separato onninamente d<strong>agli</strong> altri<br />

due, e penetrava nella cavità dell’intestino con una molto rilevata papilla. Negli uccelli<br />

più che frequentissimamente si trova che il canale cistico della borsetta del fiele ed il<br />

canale epatico mette diverse foci, e lontane l’une dalle altre, negl’intestini; il che fu già<br />

accennato dall’impareggiabile e dottissimo Malpighi nel suo nobile utilissimo trattato<br />

De hepate. Ed in vero che ho avuta l’occasione bene spesso di toccarlo con mano, e<br />

particolarmente ne’ grotti , ne’ tarabusi, nelle garze bianche, ne’ gufi, nelle folaghe,<br />

nelle gru, nelle pernici bianche de’ monti Pirenei, ne’ palettoni o albardeole, ed in molti<br />

e molti altri uccelli che per brevità tralascio di mentovare. Una sola cosa soggiugnerò,<br />

che questi canali biliari non in tutti gli uccelli metton foce ad un modo nell’intestino;<br />

imperocché alcuni vi metton foce in minore, altri in maggior lontananza dallo stomaco;<br />

alcuni vi entrano accompagnati dai canali pancreatici; altri metton capo nell’intestino<br />

senza l’accompagnatura de’ suddetti canali pancreatici, conforrne si può vedere nella<br />

figura VII, 1. 2. 3. 4. 5. 6.<br />

Tutti gli <strong>animali</strong> maschi della razza de’ serpenti, de’ ramarri e dell’altre lucertole<br />

hanno due membri genitali e due testicoli. Il perché si poteva facilmente credere che in<br />

questo serpentello da due teste, il quale avea le viscere raddoppiate, si dovessero trovare<br />

quattro testicoli e quattro membri genitali. Ma la verità si è che due solamente furono i<br />

testicoli e due i membri genitali; i testicoli al solito bianchi e lunghetti, con le solite<br />

appartenenze, e situati nella consueta situazione, cioè a dire non dirimpetto l’uno<br />

all’altro, ma uno di essi posto più alto verso il capo e l’altro più basso verso la coda; i<br />

membri genitali allogati nel solito sito della coda, aventi la solita figura, e pieni di molte

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