Osservazioni intorno agli animali viventi
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più, ma non sempre, incrostata e ripiena di una bianchissima, talvolta aspra e talvolta<br />
liscia, congelazione quasi cristallina. E trovasene di diverse grandezze aventi diverso<br />
peso, diversificando la grossezza della loro congelazione. I meno pesanti ossi, ne’<br />
lumaconi di giusta statura, gli ho trovati di due e di tre grani, ed i più pesanti arrivano<br />
talvolta fino a nove grani ed a dieci. Gli autori antichi e moderni scrivono gran cose<br />
delle virtù di questa pietra. Lasciamole credere a coloro che godono d’ingannare e di<br />
essere ingannati; io al più al più mi lascerò solamente persuadere, che nella medicina<br />
questa pietra produca gli stessi effetti delle perle e delle pietre de’ granchi e de’ gusci<br />
delle conchiglie marine; il che modernamente è stato accennato da Martino Lister,<br />
accuratissimo e gentilissimo scrittore inglese: Quod eidem usui, dice egli, in medicina<br />
adhiberi possint, cui uniones aut lapides cancrorum dicti, etiam cum aeque bono<br />
effectu, nihil dubii est. Ed in vero, che la pietra de’ lumaconi polverizzata produce con<br />
lo spirito di vitriuolo quello stesso ribollimento che soglion produrre le perle, le<br />
madreperle e tutte le razze di conchiglie marine, i gusci d’uovo, il corno del cervo, ed<br />
altre simili cose calcinate e non calcinate, ma semplicemente ridotte in polvere. Ma non<br />
sarebbe una solenne finissima ciurmeria, il far correr tutto giorno i poveri cristiani<br />
infermi alla caccia de’ lumaconi per adoprarne in medicina le pietre, che son di sì poco<br />
peso che a voler metterne insieme una sola oncia ci voglion tanti e tanti lumaconi?<br />
Quando, con uguale effetto, possiamo valerci de’ gusci dell’ostriche e di altre<br />
conchiglie, delle quali ad ogni nostro piacimento, senza scomodo e senza veruna<br />
difficultà, possiamo trovarne le centinaia delle some? (Fig. XI, 3) Ma se questa pietra,<br />
ovvero osso, serve come di tetto a’ polmoni, così sotto di essi polmoni sta collocato il<br />
cuore di color bianco, rinchiuso dentro al pericardio; ed è circondato da una certa<br />
sostanza molle, giallognola e tenera come un sapone tenero. E se per di fuora si osserva<br />
il lumacone, manifestamente, verso il mezzo di quel cappuccio o pezza che gli cuopre la<br />
collottola, si vede un moto successivo di pulsazioni cagionato dal cuore (Fig. XI, 2).<br />
Quanto si appartiene <strong>agli</strong> strumenti della generazione, aperto il ventre del lumacone,<br />
trovasi tra le altre viscere in quello contenute un corpo bianco variamente int<strong>agli</strong>ato di<br />
sostanza tenerissima e similissima a’ testicoli di molti pesci; onde lo chiamerò per ora il<br />
testicolo. Dal testicolo si parte un canale bianchissimo e quasi trasparente, simile al<br />
colore delle perle, figurato al di fuori con molti int<strong>agli</strong> e increspature, che perciò gli<br />
darò nome di vaso spermatico. Questo vaso spermatico, partendosi dal testicolo, va alla<br />
volta della testa e si avvicina a quel forame, pel quale il lumacone, volendo usare il<br />
coito, cava ed arrovescia in fuora il suo membro genitale, ed in questa vicinanza pende<br />
da esso vaso spermatico una piccola borsetta in figura di pera, la quale però non si trova<br />
sempre in tutti i lumaconi; quindi il medesimo vaso spermatico va a congiugnersi con<br />
un altro canale molto lungo e bianco, ma non così chiaro, e questo si è il membro<br />
genitale che, unito in un canale comune col vaso spermatico, va a sboccare in quel<br />
forame che è situato nello spazio di mezzo tra le corna ed il forame de’ polmoni. Il<br />
testicolo in alcuni lumaconi è maggiore, in altri è minore e differentemente figurato; ed<br />
ancorché sia di sustanza molto polposa di testicolo, come ho accennato di sopra, e tale<br />
sempre io l’abbia trovato ne’ mesi di settembre e di ottobre, con tutto ciò talvolta ne’<br />
mesi di aprile e di maggio io l’ho trovato voto affatto di ogni sustanza, senza esservi<br />
altro che la nuda membrana che rassembra un piccolo sacchetto. E questa membrana,<br />
aperta, mostra che il sacchetto è diviso internamente in moltissime cellette a<br />
similitudine dell’intestino colon; ed inoltre vi è un ligamento che cammina per la<br />
lunghezza di esso sacchetto, come si osserva per appunto nel colon, il qual ligamento è<br />
quello che fa che il sacchetto formi quelle cellette. Alcune volte, ne’ medesimi mesi di