31.05.2013 Views

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

Osservazioni intorno agli animali viventi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

canale della generazione di un sol ramo, ed il canale della generazione de’ lombrichi<br />

dell’uomo si divide in due rami, i quali si uniscono in cerchio continuato, e nella sua<br />

origine attaccasi all’interno del ventre, e tale attaccamento arriva e risponde fin nello<br />

esterno della pelle in un forame così sottile e minuto che l’occhio ignudo e non armato<br />

di microscopio appena appena arriva a divisarlo. Ma se internamente si preme il canale,<br />

e si spinge a gire verso quel forame certa materia bianca, di cui egli è tutto pieno, si<br />

scorge subito scaturire pel suo forame, ed innondare esternamente la pelle qualche<br />

quantità di quella materia bianca, la quale sgorgherebbe tutta, se tutta si necessitasse a<br />

scorrerre a quella volta. Questa materia bianca è similissima al latte, talvolta un poco<br />

più grossetta, come una manteca, e talvolta un poco più fluida; tanto ne’ canali de’<br />

lombrichi maschi quanto in quegli delle femmine. In tutti quanti i lombrichi tondi de’<br />

corpi umani da me osservati, che sono stati moltissimi, in tutti ho veduto questo canale<br />

della generazione fatto ad un modo senza veruna differenza. Onde io potea forse<br />

sospettare se tra i maschi e le femmine di questi lombrichi non vi fosse differenza<br />

veruna nella figura del canale, o strumento appartenente al lavoro della generazione. In<br />

quattro soli soli lombrichi, usciti dal corpo di un fanciullo e d’un uomo in compagnia<br />

d’un’infinita quantità di ascaridi, ho trovato il canale della generazione molto differente<br />

di figura e di sito dal suddetto canale che ho descritto: imperocché se quel canale avea il<br />

suo attaccamento e la sua apertura un terzo lontano dalla testa, questo di questi quattro<br />

lombrichi avea l’attaccamento e l’apertura nella estremità della coda, quasi accanto<br />

all’apertura nella quale sbocca l’intestino per mandar fuora le fecce. Nella sua<br />

attaccatura era sottilissimo, e sempre per lo spazio di quattro dita traverse camminando<br />

verso la testa, andava ingrossando alla grossezza d’una penna dell’ale d’un piccion<br />

grosso, e poscia ad un tratto strabocchevolmente si assottigliava in una sottilissima<br />

sottigliezza di fil di refe bianchissimo e sempre nella sottigliezza eguale, il qual filo con<br />

vari avvolgimenti, intrecciamenti e rigiri si avviticchiava <strong>intorno</strong> <strong>intorno</strong> all’intestino: e<br />

se il canale di quegli altri lombrichi faceva una figura circolare, il canale di questi<br />

quattro terminava in una semplice estremità, ed era tutto pieno, e particolarmente là<br />

dove egli era più grosso, d’una materia latticinosa, bianchissima e fluidissima. Fuor di<br />

questi quattro lombrichi non mi son mai imbattuto in verun altro lombrico de’ corpi<br />

umani a vedere un simile canale (Fig. X, 4). E veramente questi quattro lombrichi erano<br />

di figura un pochetto differente da tutti quegli altri, perché non aveano la coda ritonda<br />

come quegli, ma bensì, nell’estremità, un poco schiacciata e piana, e quando eran morti<br />

tenevano essa coda ravvolta in mezzo cerchio, dove che tutti quegli altri, e vivi e morti,<br />

la conservano sempre distesa. Darà forse fastidio a qualcuno che io sospettassi che i<br />

canali della generazione de’ lombrichi maschi e delle femmine sembrino totalmente<br />

simili tra di loro. Ma certa cosa è che una tale similitudine la natura l’ha conceduta<br />

ancora ad altri insetti, tra’ quali ora mi sovviene delle chiocciole col guscio e de’<br />

lumaconi ignudi terrestri che bizzarramente s’uniscono al coito in una maniera tutta<br />

differente da quella dell’altre bestie; imperocché i lumaconi ignudi, e maschi e<br />

femmine, portano racchiuso tra le viscere nel ventre un loro arnese o membro genitale, e<br />

sembra, anzi veramente egli è, in tuttadue i sessi onninamente della stessa figura e<br />

grandezza. Allora, quando vogliono congiugnersi al coito, spingono ed arrovesciano<br />

fuor del corpo i loro membri, più lunghi d’un braccio di misura fiorentina, e<br />

gl’intrecciano insieme l’uno con l’altro e gli avviticchiano, rimanendo in tale<br />

avviticchiamento per una considerabíle lunghezza di tempo, che talvolta ho osservato<br />

trapassar le due e le tre ore; e sempre quei membri ciondolando fuor del corpo,<br />

scambievolmente si divincolano, si scontorcono, si attorcigliano, si allungano, si

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!