Osservazioni intorno agli animali viventi

viscere, trovai tutta l’acqua non dentro ‘l canale degli alimenti, ma bensì in quella lunga
cavità che racchiude tutte le viscere (Fig. VIII, 1).
Venutami dunque curiosità di osservare le viscere di questi lombrichi della martora,
de’ cani e di quelli ancora che trovansi negli uomini, per rintracciare se veramente
questi degli animali sieno della stessa razza de’ lombrichi terrestri che abitano nella
terra grassa e tra ‘l letame, mi accorsi evidentemente che i lombrichi della terra son
d’una spezie differente da quella de’ lombrichi, i quali vivono tra le viscere degli
uomini e degli altri animali non ragionevoli. Quali e quante e come situate sieno le
viscere de’ lombrichi della terra, lo ha descritto diligentemente il dottissimo Tommaso
Villis nel primo libro Dell’anima de’ bruti, al capitolo terzo; e però non voglio qui
replicarlo, riservandomi di favellarne poco appresso. Dico solamente per ora che ne’
lombrichi degli animali non si trova veruno di que’ corpi o globi bianchi, descritti ne’
lombrichi terrestri da esso Villis con le seguenti parole: Ex utroque cordis latere, et inde
paulo inferius corpora albicantia, et non nihil globosa utrinque in tres veluti lobos
distincta constituuntur. Horum duo superiores nitidius albescunt, et minores sunt;
infimus globus utrinque duplo maior, et instar farciminis oblongus existit; inter haec
corpora albicantia, et magis retro, globuli alii minores quasi carunculae exiguae, et
subflavae in duplici serie, scilicet utrinque modo quatuor, modo quinque, aut plures
disponuntur. Dico altresì che, a mio credere, i lombrichi degli uomini e de’ bruti, per
quanto ho potuto vedere, non hanno lo stomaco diviso in tre grandi cavità, conforme il
Villis afferma aver gli stomachi de’ lombrichi terrestri, e di più dentro all’intestino de’
lombrichi degli animali non serpeggia quell’altro canale che dal Villis fu osservato
nell’intestino de’ lombrichi terrestri, e da lui creduto far le funzioni del fegato e del
mesenterio: ma di ciò, come dissi, ne farò menzione più distesamente poco di sotto,
quando favellerò di essi lombrichi terrestri. Aperto dunque il lombrico maggiore di
quella sopraddetta cagna trovai due principalissimi canali, uno di colore ulivastro e
fosco, e l’altro tutto bianco. Il canale ulivastro è il canale degli alimenti. Il suo principio
è attaccato alla bocca del lombrico, e comincia con un canatetto ugualmente sottile,
carnosetto, biancastro, di grosse pareti o tuniche, e va a metter foce nel canal grande
ulivastro; il qual canale ulivastro è membranoso di sottilissime tuniche e molto più
largo, conforme si vede nella Fig. VIII, 2, dove è disegnata la naturale sua grandezza.
Cammina a linea retta per tutta la lunghezza del lombrico, terminando nell’estrema
punta della coda con manifesta apertura; ed è tutto fatto a piegoline trasversali ed
increspate, acciocché possa allungarsi e scorciarsi secondo i moti dell’animale, ancorché
sia alla pelle con sottitissime attaccature lunghette e cedenti attaccato per qualche spazio
nel suo principio, e per qualche spazio ancora verso la sua fine, rimanendo sciolto e
staccato tutto il restante dello spazio di mezzo del canale. Nella cavità di esso non vi
stagnava altro che qualche poca di materia assai fluida del colore della filiggine.
L’altro canale bianco, che a mio credere appartiene al lavoro della generazione, in
questo lombrico era lungo sette braccia di buona misura, e tutto pieno di una materia
bianca e grassa simile alla manteca. Ha il suo principio ed attaccamento talvolta un poco
lontano dalla bocca e talvolta vicinissimo, e comincia con un canaletto molto più sottile
di quello con cui fa il suo cominciamento il canale degli alimenti, e dopo di avere scorsa
la lunghezza di tre dita traverse si allarga grandemente e ingrossa; quindi ora
assottigliandosi, ora ingrossandosi con molti giri e andirivieni, cammina quasi per tutta
la lunghezza del ventre, e poscia risale verso la sua origine e di nuovo scende, e sempre
con nuovi giri e avvolgimenti intrigatissimi; e pur di nuovo ritorna a salire alla sua
origine, e passa sotto e sopra al canale degli alimenti là dove il canale degli alimenti è