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I FATTI 33 - Copia - I fatti della domenica

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SETTIMANALE<br />

DI POLITICA<br />

E COSTUME<br />

Autorizzazione del tribunale<br />

di Siracusa n.2/2003<br />

diretto da Salvo Benanti<br />

I <strong>FATTI</strong> ONLINE: www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />

Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.com - redazione@i<strong>fatti</strong>siracusa.it -<br />

Spedizione in<br />

abbonamento postale<br />

Pubblicità inferiore al 70 %<br />

€ 0,50<br />

FONDATO NEL 1988<br />

N° <strong>33</strong>/2008<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

Sorbello, sindaco e assessore regionale<br />

Non si può, il Prefetto deve intervenire!<br />

Chi ha visto<br />

il Nuccio?<br />

Un fantasma si aggira tra<br />

di noi. Per anni è stato in<br />

grande evidenza sui giornali,<br />

nelle tv, ha diretto la<br />

politica provinciale e comunale,<br />

è stato il punto di<br />

riferimento preferito del<br />

Presidente <strong>della</strong> Regione,<br />

Cuffaro. Ora è sparito del<br />

tutto: Si nasconde? Ha<br />

cambiato città e provincia<br />

? Non fa più politica?<br />

Le vicende giudiziarie in<br />

cui è stato coinvolto lo<br />

hanno depresso o lo hanno<br />

indotto “a cambiare<br />

aria”?<br />

Di chi parliamo? I lettori lo avranno forse<br />

dimenticato. Parliamo di Nuccio Cappadona,<br />

ex deputato regionale, ex assessore comunale,<br />

ex potente gestore di cliniche private,<br />

ex dominus dell'UDC locale, ex speranza<br />

di mille elettori-clienti. Tutto ex, insomma.<br />

E' svanito del tutto, se ne sono perse le tracce.<br />

A dirlo sono i suoi amici, quanti lo hanno<br />

votato, i suoi non pochi estimatori. Nuccio<br />

è stato colpito dalla “sindrome Spagna”,<br />

<strong>della</strong> serie “basta con la politica!” (ma Spagna<br />

fa il dirigente generale a Palermo)?<br />

Le tesi sono tantissime e sprecheremmo il<br />

giornale a riassumerle. Facciamo come la<br />

trasmissione “Chi l'ha visto?:<br />

Nuccio se ci sei ancora, <strong>fatti</strong> sentire!. Agli<br />

amici di Nuccio: chi lo ha visto recentemente<br />

ci faccia sapere dove si trova e che cosa<br />

ha intenzione di fare!. (sb)<br />

Da oltre cinque mesi Pippo Sorbello riveste<br />

spensieratamente due importanti incarichi:<br />

Sindaco del Comune di Melilli ed Assessore<br />

regionale al Territorio ed Ambiente.<br />

Dopo la imprevedibile nomina ad Assessore<br />

da parte di Lombardo, si era in attesa<br />

che Sorbello facesse la difficile opzione, e<br />

tutti (noi compresi) pensavamo che decidesse<br />

di restare assessore regionale, nomina<br />

che è stata una fantastica promozione<br />

sul campo (da caporale a generale, per intenderci),<br />

contestatissima dentro l'MPA,<br />

pur se voluta dal Capo, Raffaele Lombardo.<br />

Ed invece è passato il tempo ma nessuna<br />

scelta è stata fatta. Quello che colpisce di<br />

più è il totale silenzio delle minoranze a<br />

Palermo come a Melilli (il PD): zitti-zitti<br />

come colpiti da ictus o da una grande am-<br />

nesia.<br />

Naturalmente c'è chi dice che Sorbello<br />

puo' mantenere sia l'uno che l'altro incarico<br />

e che questo cumulo lo consentirebbe la<br />

legge.<br />

Ma i più informati nella materia dicono di<br />

no, dicono che è un abuso e che questa<br />

inerzia si protrae grazie a due assenze:<br />

quella <strong>della</strong> minoranza a Palermo come a<br />

Melilli (il PD) che non intende disturbare<br />

Sorbello (chissà poi perchè) ma, sopratutto<br />

quella del Prefetto di Siracusa che avrebbe<br />

dovuto rilevare l'incompatibilità ed obbligare<br />

Sorbello ad una scelta.<br />

Il Prefetto o le minoranze con atti giudiziari<br />

ben precisi e previsti dalla legge. Fine<br />

del “si dice”, dove si intrecciano complesse<br />

questioni giuridiche e legislative,<br />

quelle che vengono fatte quando non si<br />

La Muti ha ragione,<br />

ma sugli ecomostri...<br />

Riceviamo e pubblichiamo:<br />

L'intervento sul Suo giornale <strong>della</strong> Soprintendente<br />

Arch. Muti riempie tutti di orgoglio<br />

e speranza, la determinazione di por<br />

mano alla demolizione degli ecomostri in<br />

Ortigia, tutti frutto di scelte urbanistiche<br />

erronee non può che essere condivisa e deve<br />

costituire per gli amministratori in carica<br />

un chiaro indirizzo di programmazione<br />

per il redigendo piano Ortigia.<br />

La presa di posizione lascia intendere che<br />

la Soprintendente sta ponendo mano anche<br />

agli altri scempi, non meno gravi prodotti<br />

durante la sua gestione del patrimonio paesaggistico<br />

<strong>della</strong> città, e cioè subito<br />

1) alla demolizione <strong>della</strong> gravissima sopraelevazione<br />

che offende il Palazzo delle Poste,<br />

2)alla revoca del nulla osta alla costruzione<br />

nell'area antistante il Castello Maniace,<br />

3)alla revoca del nulla osta alla sopraelevazione<br />

che offende il Grand Hotel Des Etrangers,<br />

4)alla repressione <strong>della</strong> lievitazione edilizia<br />

che offende il Villaggio Minareto alla<br />

Maddalena,<br />

5) alla convinta repressione delle numerose<br />

iniziative edificatorie sui tetti di Ortigia<br />

che hanno goduto in questi anni di una totale<br />

impunità,<br />

6)al risarcimento per la deturpazione delle<br />

mura di Ortigia oggetto di un restauro demolitorio<br />

e rimasto incompiuto soltanto<br />

dopo la denuncia di cittadini sensibili alla<br />

tutela di quel delicato palinsesto storico.<br />

7) alla revoca del nulla osta per il solarium<br />

nel Porto Piccolo di Siracusa<br />

8) alla decisa attuazione del piano di gestione<br />

UNESCO.<br />

Per la demolizione degli ecomostri siamo<br />

tutti d'accordo a parole, nei <strong>fatti</strong> la strada<br />

è più impervia ed i comportamenti demagogici<br />

e contraddittori, tenuto conto che,<br />

nonostante quello che propongono perfino<br />

il Ministro residente e la Soprintendente,<br />

il decreto legge n.93/2008 (convertito in<br />

L.126/08) di questo illuminato governo ha<br />

tolto agli italiani, e con essi ai siracusani<br />

dall'anima bella, le risorse destinate all'ufficio<br />

che avrebbe dovuto radere al suolo<br />

le brutture che devastano il paesaggio.<br />

Sostanzialmente niente fondi per abbattere<br />

gli ecomostri.<br />

Riteniamo che a costo zero la Soprintendente<br />

possa intanto iniziare a fare semplicemente<br />

il Suo lavoro, aspettando per gli<br />

ecomostri che sia rifinanziato il capitolo.<br />

Con ogni riconoscenza per l'arduo impegno<br />

del solerte e sensibile funzionario.<br />

Corrado V. Giuliano<br />

vuole decidere ma aspettare il responso di<br />

avvocati di parte (strapagati) disposti a firmare<br />

tutto come il suo contrario.<br />

NB<br />

In realtà si dice anche che questa inerzia<br />

dipenda dal fatto che Sorbello abbia dato<br />

per imminente l'approvazione di una norma<br />

di legge regionale che renderebbe compatibile<br />

ciò che oggi evidentemente compatibile<br />

non è. Soltanto che l'approvazione di questa<br />

norma che Sorbello da per imminente, in<br />

realtà è lontanissima dall'essere approvata<br />

per molti motivi sui quali torneremo, ma per<br />

un motivo sopratutto: sarebbe una leggina<br />

ad personam, pro Sorbello. Non tutti i deputati<br />

sono d'accordo, meno che mai alcuni<br />

deputati <strong>della</strong> provincia di Siracusa (ci sono<br />

anche quelli, non si sentono ma ci sono).<br />

L’arroganza<br />

di Ivan...<br />

PAGINA 3<br />

Comunale a +1219 Ognina a + 2<strong>33</strong>3 Via Crispi +784<br />

Operai nuovamente scomparsi. Il sindaco inaugura?<br />

L’assessore ha detto che farà e bisogna credergli. Forse. Per le basole con fossi si attende il grosso incidente?


Siracusa ha fatto lo squadrone. Non parliamo<br />

di calcio, ma di politica. Abbiamo<br />

un bomber come Stefania Prestigiacomo,<br />

ministro dell’Ambiente, e poi ben tre assessori<br />

regionali per non dire di deputati e<br />

senatori vari. Come va questa prima parte<br />

del torneo? Stiamo vincendo? Siracusa<br />

cresce? Arrivano soldi e occupazione?<br />

Secondo me è positivo il fatto che abbiamo<br />

questo tipo di rappresentanza. Sui risultati<br />

mi sembra presto per fare riflessioni. Per<br />

fondi e occupazione non è il periodo migliore,<br />

siamo in crisi nero pece. Le borse crollano,<br />

ospedali che chiudono, in somma c’è la<br />

recessione ed è dura anche con una rappresentanza<br />

di questo tipo.<br />

Visentin e Bono capitani di vascello, qual<br />

è la tua personale impressione?<br />

Bono è un politico navigato che secondo me<br />

ha una buona esperienza e ha quindi le capacità<br />

per governare bene la provincia. Di<br />

Visentin posso dire che è stato un ottimo tecnico,<br />

ha dato un segno tangibile, ovviamente<br />

il sindaco fa anche politica, è più complicato.<br />

Gli auguro buona fortuna, ne avrà bisogno.<br />

Marziano e De Benedictis sono due partiti<br />

diversi o sono esponenti dello stesso partito?<br />

Gli affari interni del partito democratico non<br />

li conosco. L’on. De Benedictis è sempre<br />

presente nel dibattito e segue le attivamente<br />

le vicende <strong>della</strong> città, debbo dirlo anche se<br />

non sempre sono d’accordo sulle sue posizioni,<br />

è tuttavia un politico presente. Marziano<br />

ha cambiato ruolo ed ha oggi compiti diversi,<br />

aspettiamo di vedere quello che saprà<br />

fare.<br />

Se per il nuovo ospedale dovessi scegliere<br />

tu, da solo, venderesti Umberto I, Rizza e<br />

Cinque Piaghe o sceglieresti la strada del<br />

finanziamento pubblico, come peraltro è<br />

avvenuto per tutti gli altri ospedali siciliani?<br />

Non credo al finanziamento pubblico. Se in<br />

questo momento c’è una sola possibilità di<br />

risolvere la questione è quella del project<br />

financing. Se oggi ci fosse la disponibilità di<br />

fondi pubblici nella sanità allora garantiremmo<br />

personale e farmaci. Non è così come<br />

tutti sanno, ci sono tagli in continuazione e<br />

sperare di avere il finanziamento del nuovo<br />

ospedale avrebbe come presupposto una<br />

procedura politica schizofrenica. Non credevo<br />

prima e non credo a maggior ragione oggi<br />

al finanziamento pubblico per il nuovo<br />

ospedale e quindi l’iniziativa privata mi pare<br />

l’unica strada.<br />

Tutta la parte posteriore dell’Umberto I°<br />

è un’immensa discarica. Qualcuno se ne<br />

accorge? I medici protestano?<br />

I medici protestano, il problema è anche che<br />

abbiamo una utenza che è incivile. C’è una<br />

parte dell’utenza ospedaliera che sporca<br />

come se si trovasse in un letamaio, e noi non<br />

possiamo fronteggiare anche questa attività<br />

impropria, incivile ripeto. Insomma l’attenzione<br />

dell’amministrazione c’è ma se una<br />

parte dei cittadini-utenti non cambia…<br />

Accordo Prestigiacomo-Gianni e Salvo<br />

Baio resta presidente del Consorzio Universitario<br />

Non so di accordi, ma se Baio è una persona<br />

Le verità che contano, i grandi principi, alla fine,<br />

restano sempre due o tre. Sono quelli che ti<br />

ha insegnato tua madre da bambino. Enzo<br />

Biagi<br />

valida deve rimanere, non c’entra il colore<br />

politico. Poi se Baio resta, questo fa onore<br />

a Prestigiacomo e Gianni. Vuol dire che<br />

sono due politici che pensano alla qualità,<br />

insomma che volano alto.<br />

Molti nostri lettori ci scrivono per sapere<br />

che fine hanno fatto i senatori Alicata e<br />

Centaro?<br />

2<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

Salvo Italia, medico e politologo<br />

Siracusa vive un momento di grande crisi<br />

ma possiamo risollevarci, sono fiducioso<br />

“Vivo bene certamente, sono abbastanza felice, ogni tanto mi verrebbe voglia di cambiare<br />

aria. Ma questa voglia di novità riguarda solo il lavoro, dal punto di vista personale<br />

sono felice perché ho una bella privata”.<br />

“La società civile e le intelligenze siracusane non succubi alla politica sono un po’ in<br />

sofferenza, sono smarrite, sfiduciate, si debbono riprendere, è un momento di grande<br />

crisi e siamo tutti un po’ tristi e depressi, ma ci rifaremo”.<br />

“I senatori lavorano al Senato, dovremmo vedere la loro attività parlamentare per<br />

dare un giudizio. La politica non si fa solamente con le interviste”.<br />

“Non credo al finanziamento<br />

pubblico per il<br />

nuovo ospedale. Se in<br />

questo momento c’è una<br />

sola possibilità di risolvere<br />

la questione è quella<br />

del project financing. Se<br />

oggi ci fosse la disponibilità<br />

di fondi pubblici nella<br />

sanità allora garantiremmo<br />

personale e farmaci.<br />

Non è così come tutti sanno,<br />

ci sono tagli in continuazione<br />

e sperare di avere<br />

il finanziamento del<br />

nuovo ospedale avrebbe<br />

come presupposto una<br />

procedura politica schizofrenica”.<br />

“Grazie all’accordo Gianni-Prestigiacomo<br />

il diesssino<br />

Salvo Baio resta<br />

presidente del consorzio<br />

universitario Archimede?<br />

Non so di accordi, ma se<br />

Baio è una persona valida<br />

deve rimanere, non c’entra<br />

il colore politico. Poi<br />

se Baio resta, questo fa<br />

onore a Prestigiacomo e<br />

Gianni. Vuol dire che sono<br />

due politici che pensano<br />

alla qualità, insomma<br />

che volano alto”.<br />

“Il presidente Bono è un<br />

politico navigato che secondo<br />

me ha una buona<br />

esperienza e ha quindi le<br />

capacità per governare<br />

bene la provincia. Di Visentin<br />

posso dire che è<br />

stato un ottimo tecnico,<br />

ha dato un segno tangibile,<br />

ovviamente il sindaco<br />

fa anche politica, è più<br />

complicato e il terreno su<br />

cui deve muoversi è infido.<br />

Gli auguro buona fortuna,<br />

ne avrà bisogno”.<br />

I senatori lavorano al Senato, dovremmo<br />

vedere la loro attività parlamentare per dare<br />

un giudizio, ai politici che compaiono tutti i<br />

giorni sulla stampa non ci credo. La politica<br />

non si fa solamente con le interviste.<br />

Da medico tutta la verità: Che tipo di malattia<br />

ha Siracusa?<br />

Diagnosi difficile. Il dis<strong>fatti</strong>smo mi pare proprio<br />

la malattia peggiore.<br />

Cosa bisognerebbe fare adesso, subito, per<br />

sperare in un futuro meno oscuro?<br />

Finirla con l’abbandono <strong>della</strong> zona industriale<br />

che è un errore. Si deve razionalizzare<br />

ma l’abbandono è un errore, è stata la<br />

nostra risorsa negli ultimi 40 anni. Sugli impianti<br />

tecnologici da fare poi, rigassificatore<br />

e termovaliorizzatore, che non è l’inceneritore,<br />

sono d’accordo per farli, con precise<br />

condizioni di salvaguardia ambientale. E poi<br />

curare concretamente il turismo, che resta<br />

una grande risorsa per Siracusa.<br />

Granata è ancora la promessa politica migliore<br />

di questa città?<br />

Mi chiedi di parlare di un amico. Granata è<br />

una risorsa per Siracusa, una grande promessa<br />

no perché fa politica ormai da anni.<br />

Ripeto è una risorsa.<br />

A parte ci occupiamo del sindaco di Melilli<br />

Pippo Sorbello che fa anche l’assessore<br />

regionale, due incarichi incompatibili fra<br />

di loro...<br />

L’incompatibilità la stabiliscono gli organi<br />

deputati. Sicuramente penso che questo possa<br />

essere un problema per Melilli, Sorbello<br />

come assessore all’ambiente sta lavorando<br />

bene, alla fine è lui che deve fare la sua scelta.<br />

Manca da Melilli e Melilli è in sofferenza,<br />

faccia le sue valutazioni.<br />

Che fine hanno fatto la società civile e le<br />

intelligenze siracusane non succubi alla<br />

politica?<br />

Sono un po’ in sofferenza, sono smarrite,<br />

sfiduciate, si debbono riprendere, è un momento<br />

di grande crisi e siamo tutti un po’<br />

tristi e depressi, ma ci rifaremo.<br />

Prevedi un tuo impegno politico in prima<br />

persona?<br />

Per ora no.<br />

Vivi bene? Sei felice? O hai voglia di cambiare<br />

aria?<br />

Vivo bene certamente, sono abbastanza felice,<br />

ogni tanto mi verrebbe voglia di cambiare<br />

aria. Ma questa voglia di novità riguarda<br />

solo il lavoro, dal punto di vista personale<br />

sono felice perché ho una bella privata.<br />

Nel Milan crea Ronaldinho, a Siracusa chi<br />

potrebbe fare il fantasista politico?<br />

Forse non c’è un Ronaldinho, a me comunque<br />

piacciono i giocatori di sostanza, che<br />

fannol gol. Mi piace un Inzaghi che non fa<br />

spettacolo ma riesce a far gol. Mi spiego?<br />

Perfettamente. Una cosa che ti sta proprio<br />

sulle scatole?<br />

La maleducazione crescente che vedo in città.<br />

Un riconoscimento che ritieni giusto e meritato?<br />

Il consenso a Titti Bufardeci.<br />

Lo slogan <strong>della</strong> tua vita?<br />

L’ottimismo <strong>della</strong> volontà, non quello di<br />

Craxi però.<br />

Le agenzie? Per sistemare amici e non eletti<br />

Caro direttore, come mai il suo giornale non interviene nella querelle che riguarda le 4 agenzie volute dal Comune per …la sistemazione dei<br />

precari? Eppure ci sono state denunce e c’è un contenzioso in corso. Forse non è un argomento di pubblico interesse o forse, come mi ha<br />

sussurrato qualche uccelletto, anche lei ha le sue simpatie e quindi nel caso in specie preferisce evitare.<br />

Toni Nitto<br />

La vicenda delle quattro agenzie è vecchia come il cucco, se ne parla da quasi due anni, e fosse anche qualcosina in più. Niente simpatie,<br />

che d’altra parte non c’entrano nulla. Non bastano certamente a far venire meno il primo dovere di chi fa il nostro lavoro che è quello di<br />

informare. Certo i nomi scelti sono quelli <strong>della</strong> politica, dal coordinatore cittadino di Forza Italia al suo corrispettivo dell’Udc, e ancora<br />

da due esponenti di An al revisore amico e bla bla bla. Le solite cose insomma.


L’arroganza di Ivan<br />

La nostra star antimafia, quella nostra, casereccia<br />

- parliamo ovviamente di Ivan Lo Bello<br />

- fa finta di niente, come, solitamente, gli<br />

riesce benissimo. Lo hanno accusato in queste<br />

ultime settimane di tante cose: di fare il<br />

professionista dell'antimafia e non il presidente<br />

degli industriali siciliani, di accompagnarsi<br />

a dirigenti discussi (vedi l'articolo dell'Espresso<br />

dell'ultima settimana che abbiamo<br />

doverosamente pubblicato), di sostenere<br />

l'insostenibile senza pudore (le cliniche<br />

private <strong>della</strong> Sig.ra Cittadini-Misuraca contro<br />

l'ospedalità pubblica), di fare il sinistrodestro<br />

a seconda dei casi. Effetto? Nessuno.<br />

Ma nessuno effetto ha riscosso l'invito proveniente<br />

anche dalla federazione degli industriali<br />

catanesi di mettere ordine ai molteplici<br />

incarichi che ricopre ed alle lucrose<br />

indennità che percepisce (a muta a muta,<br />

come diciamo in dialetto).<br />

Ha sentito queste critiche? Ma manco per<br />

niente! Era girata la vocina che “dopo” la<br />

rielezione alla presidenza <strong>della</strong> Confindustria<br />

Sicilia avrebbe senz'altro fatto i passi<br />

necessari per dimettersi e rieleggere un<br />

nuovo presidente <strong>della</strong> Camera di Commercio<br />

di Siracusa. Si è visto qualcosa?<br />

Una dichiarazione? Una intervista? Una<br />

conferenza stampa? Eppure una CamCommercio<br />

con <strong>33</strong> amministratori e 35 dipendenti<br />

non è in linea con il moralizzatore<br />

Lo Bello. Niente di niente. Il nostro, anzi,<br />

risulta che abbia cercato di blindare i suoi<br />

grandi elettori, una parte <strong>della</strong> stampa locale<br />

(sempre compiacente e servile per qualche<br />

puzzolente caffè), la politica locale,<br />

perchè la voce non avesse eco in altri interlocutori<br />

istituzionali.<br />

E le OO.SS che dicono? Tutti in silenzio,<br />

come i pesci. Codardi. E' la dimostrazione<br />

<strong>della</strong> ragguardevole potenza politica di<br />

Ivan Lo Bello, l'antimafioso che si becca<br />

non si sa quante indennità al mese (78.000<br />

mila euro l'anno per la sola Camera di<br />

Commercio, incarico che assolve con<br />

qualche visita al mese), coinvolto in tante<br />

trame economiche imprenditoriali di cui<br />

nessuno parla, che non suscita commenti.<br />

Fosse stato un altro, chissà quanti predicozzi,<br />

moralismi, indignazioni, inviti ad<br />

avere dignità personale, a non strafare.<br />

Con Ivan Lo Bello il meccanismo dell'indignazione<br />

collettiva si inceppa misteriosamente.<br />

Tutto bene, tutto regolare, per i<br />

burattini che ci troviamo nelle istituzioni e<br />

nei posti dove interpretare una parte dell'opinione<br />

pubblica dovrebbe essere doveroso.<br />

I Fatti dell'antimafiosità di Ivan Lo<br />

Bello non si curano molto, avendo avuto<br />

modo di conoscerlo bene prima, quando<br />

tanta notorietà antimafiosa non lo aveva<br />

ancora lambito. Per questo continueranno<br />

a chiamare con il loro nome i suoi gesti di<br />

arroganza personale.<br />

Petrolchimico anomalo<br />

Scrivono i sindacati sull’esplosione<br />

all’Erg: "Appena avuta notizia dell'incidente<br />

ci siamo messi immediatamente<br />

in contatto con i vertici aziendali<br />

e gli stessi lavoratori per<br />

avere maggiori notizie e, soprattutto,<br />

essere rassicurati sull'eventuale<br />

coinvolgimento di addetti. Non appena l'area dell'impianto<br />

4000 dell'Isab Energy (impianto di cogenerazione)<br />

sarà nuovamente fruibile ci recheremo<br />

immediatamente in fabbrica per incontrare i lavoratori<br />

e renderci conto di persona delle cause che hanno<br />

determinato il principio di incendio e la successiva<br />

esplosione in una caldaia". Sin qui la nota <strong>della</strong><br />

vecchia triplice sindacale. Solo il giorno dopo l’Erg<br />

ha fatto sapere quello che era successo e cioè l’esplosione<br />

in un impianto che stava per entrare in manutenzione.<br />

In sostanza quello che avviene dentro<br />

Sarebbe il caso di approfondire il perchè<br />

le Fonti Ufficiali non danno,<br />

spesso, notizia delle generalità anagrafiche,<br />

nome e cognome, delle persone<br />

coinvolte in quelle operazioni di<br />

ordine pubblico che diventano così<br />

notizia di cronaca, resa ai giornalisti,<br />

quali, appunto, fonti d’informazione.<br />

Pur comprendendo la vigente legge<br />

che regola la diffusione di notizie riguardanti<br />

la vita privata, la tanto maledetta<br />

privacy, andrebbe tuttavia osservato<br />

e rispettato anche il diritto all’informazione<br />

del cittadino, e non<br />

solo quello personale del TIZIO oggetto<br />

dell’attenzione <strong>della</strong> giustizia.<br />

Andrebbe trovata una mediazione per<br />

soddisfare i due DIRITTI dal momento<br />

che, attualmente, se ne soddisfa solo<br />

uno, quello di chi deve essere protetto ma che comunque è<br />

oggetto di indagini o inchiesta da parte delle forze dell’ordine<br />

o anche <strong>della</strong> magistratura. In<strong>fatti</strong>, non vi pare che quel<br />

Tizio, ad esempio, che teneva reperti archeoligici in casa<br />

illegalmente, debba essere conosciuto con nome e cognome?<br />

Sennò è inutile dare la notizia, se poi si debbono tacere<br />

le sue generalità!<br />

Sapere, poi, chi è il proprietario di quel ristorante che ha<br />

l’Erg lo sa solo l’Erg e e nessun<br />

altro, almeno sul momento. Poi ci<br />

sono le dichiarazioni, le inchieste, i<br />

distinguo. E’ un po’ quello che avviene<br />

al Petrolchimico per il controllo<br />

delle emissioni in atmosfera.<br />

Se nella zona industriale ci sono<br />

emissioni pericolose nessuno lo sa visto che a controllare<br />

dovrebbero essere le stesse industrie che paradossalmente<br />

dovrebbero anche autodenunciarsi.<br />

Ma non lo fanno, ovviamente non lo fanno e i colossi<br />

come Erg continuano a farla da padrone, a fare i<br />

loro comodi, anche oggi che abbiamo un ministro<br />

all’Ambiente, un assessore regionale all’Industria e<br />

un assessore regionale al Territorio e all’Ambiente.<br />

C’è proprio qualcosa che non va, ma siamo i soli che<br />

se ne accorgono. Tutto è silenzio. Omertoso silenzio.<br />

Claudio Benanti<br />

Lo dico a tutti<br />

di Corrado Cartia<br />

somministrato pasti avariati, di cui si sono trovate tracce e<br />

prove, tanto da denunziarlo e spesso, anche, arrestarlo, non<br />

è forse nel diritto di tutti al fine di salvarguardarsi? E ancora:<br />

non vi sembra che sia un diritto l’essere messo a<br />

conoscenza <strong>della</strong> identità di quel dirigente, impiegato, funzionario,<br />

medico, avvocato, ingegnere, insegnante, politico,<br />

o quanto altro cittadino, donna o uomo, che sia inquisito?<br />

Se questo trattamento fosse riservato a tutti i cittadini, indistintamente,<br />

allora la regola varrebbe per tutti, ma si<br />

assiste, purtroppo, a diversi trattamenti che provocano così<br />

una duplice sorte, una per quelli che possono essere anagrafati<br />

e un’altra per quelli che invece debbono rimanere<br />

anonimi.<br />

Succede così che solo il cittadino comune e normale, e<br />

senza alcuna fama, va sbattuto in prima pagina o in tv o<br />

in radio, con nome, cognome, foto e ogni altro particolare,<br />

come, ad esempio, succede a quei disgraziati delinquenti o<br />

tossicodipendenti che, non avendo alcuna tutela o santi in<br />

paradiso, vengono pubblicati con le foto e le loro generalità<br />

! Sarebbe giusto, invece, che chi ha commesso un erro-<br />

3<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

L’ospedale?<br />

Falsi<br />

e bugiardi<br />

Per il nuovo ospedale di Siracusa abbiamo<br />

superato la farsa e siamo ormai alla pura bugia<br />

politica. Infierire sarebbe facile, ricordare<br />

gli innumerevoli comunicati stampa di ex sindaci<br />

e ministri che si contendevano il merito<br />

del finanziamento ormai sicuro sicurissimo,<br />

<strong>della</strong> svolta storica, del nuovo ospedale che<br />

quasi quasi si toccava con la mano, sarebbe<br />

troppo. Ne sono state piene le cronache giornalistiche<br />

di questi ultimi anni, non mesi. L’attualità<br />

è invece la seguente: la grande riunione<br />

romana che il 30 settembre doveva finalmente<br />

sbloccare tutto è finita esattamente<br />

in nulla, e questa non è una novità.<br />

La novità è la scusa: il piano di rientro. Siccome<br />

la Regione sta procedendo ad un piano<br />

di riassetto <strong>della</strong> rete ospedaliera, aspettiamo<br />

di capire i numeri esatti e poi vedremo. Giusto<br />

in teoria, bugia nella realtà. Perché bisogna<br />

saper che anche nella più drastica delle<br />

ipotesi, nella più violenta previsione di tagli<br />

ai posti letto mai concepita in Italia ed ora<br />

approvata dalla giunta Lombardo, a Siracusa<br />

rischiano di saltare almeno uno e forse due<br />

degli ospedali <strong>della</strong> provincia ma per l’Umberto<br />

I si prevede addirittura un potenziamento.<br />

Che cosa osta ad andare avanti, sapendo<br />

che in ogni caso valgono per la realizzazione<br />

del nuovo ospedale cause di forza maggiore<br />

(il vecchio ospedale è comunque inadeguato<br />

e soprattutto a rischio sismico) che nulla hanno<br />

a che vedere con il piano di rientro? Dite<br />

piuttosto che sono questi i risultati del potente<br />

“allineamento cosmico” che il centrodestra ha<br />

realizzato in Sicilia fra Comune, Provincia,<br />

governo regionale e governo nazionale.<br />

Roberto De Benedictis<br />

re, se diventa oggetto di inchiesta giudiziaria, debba essere<br />

conosciuto da tutti, sennò è meglio non dare la notizia, diffondendola<br />

soltanto quando c’è la certezza <strong>della</strong> caso.<br />

Allora, mentre siamo in tema di proteste per l’attuale legge<br />

sulle intercettazioni telefoniche voluta del governo Berlusconi,<br />

il cui intento è sminuire l’impegno professionale dei<br />

giornalisti che non sono <strong>della</strong> sua parte, tenendo invece nel<br />

suo patrimonio amicale giornalisti che di conti con la Giustizia<br />

ne hanno avuto più di uno o che ne hanno anche in corso,<br />

non sarebbe utile affrontare anche questo problema da parte<br />

delle Associazioni sindacali dei Giornalisti e dello stesso Ordine<br />

Nazionale, al fine di soddisfare queste due esigenze rispetto<br />

a chi delinque, in attesa di giudizio finale, e rispetto<br />

del diritto di essere informato come cittadino italiano.<br />

Dal momento poi che l’Assostampa di Siracusa ha segnalato<br />

all’autorità competente alcune persone che eserciterebbero<br />

la professione di giornalista senza essere iscritti al relativo<br />

Ordine professionale, come Roberta Mammino, Michele Spinella,<br />

Iose Mantineo, Gianni Tumolo, Giuseppe Caldarella,<br />

si potrebbe aprire anche un’altra vertenza, quella relativa all’uso<br />

che si fa dei comunicati stampa quando questi vengono<br />

trasformati in “notizie firmate” , invece di essere pubblicati<br />

con la regolare indicazione dell’Ente che li manda o dell’agenzia<br />

. E’ questo un abuso di potere da parte di chi si appropria<br />

del lavoro di altri che ormai dilaga sulle pagine , sugli<br />

schermi televisivi e nell’etere, grazie a una sempre più consolidata<br />

MALAINFORMAZIONE .


C.so Umberto<br />

Ritardi continui<br />

Tantissimi i cantieri pubblici a Siracusa con<br />

un unico filo conduttore: i ritardi. La settimana<br />

scorsa, ad esempio, abbiamo parlato dei<br />

ritardi dei lavori in via Minerva. Questa settimana<br />

invece ci occupiamo dei lavori in corso<br />

Umberto. I lavori dell’incrocio tra via Tripoli<br />

e corso Umberto stanno per essere ultimati,<br />

almeno così sembrerebbe, il condizionale è<br />

d’obbligo. Un operaio dice che ci vorrà ancora<br />

qualche giorno, poi l’incrocio verrà nuovamente<br />

riaperto. Ma bisogna anche considerare<br />

il fatto che l’incrocio sarebbe dovuto essere<br />

riaperto già qualche mese fa. Per l’esattezza<br />

ci sono anche in questo caso tre mesi di<br />

ritardo. E nonostante l’incrocio tra via Tripoli<br />

e corso Umberto stia per essere ultimato, c’è<br />

ancora un ultimo atto da compiere per completare<br />

questi lavori maledetti in corso Umberto.<br />

Bisognerà in<strong>fatti</strong> chiudere al traffico<br />

anche l’incrocio del Foro Siracusano. Già,<br />

perché anche questo deve ancora essere pavimentato.<br />

Abbiamo, quindi, chiesto agli operai<br />

quanto tempo ci vorrà per ultimare i lavori<br />

anche in questo incrocio. A quanto sembra i<br />

lavori dureranno ancora due mesi e se tutto<br />

va bene dovrebbero essere definitivamente<br />

completati prima di Natale. Ma noi qualche<br />

dubbio lo abbiamo visto che a Siracusa rispettare<br />

le scadenze sarebbe un “privilegio”.<br />

Mentre noi, poveri cittadini, ogni giorno dobbiamo<br />

fare i conti col traffico. Spesso disastro<br />

come quello che si crea tutti i giorni in questa<br />

appendice di corso Umberto. Che dire? Speriamo<br />

che questa volte le date vengano rispettate<br />

e forse per Natale...<br />

Desirèe Meijer<br />

C’è la Stefania<br />

Oggi, sabato 18 ottobre, alle 17, nel salone “Paolo<br />

Borsellino” di palazzo Vermexio sarà presentato il<br />

primo “Rapporto sullo stato dell’ambiente <strong>della</strong> città di<br />

Siracusa”. Lo studio rientra nelle attività di Agenda<br />

21, il programma dell’Unione Europea sulle politiche<br />

di sviluppo sostenibile. All’apertura dei lavori porteranno<br />

il saluto: il sindaco, Roberto Visentin, il prefetto<br />

Maria Fiorella Scandura, il vice presidente <strong>della</strong> Regione<br />

siciliana, Giambattista Bufardeci. Presenteranno<br />

il rapporto: il segretario generale del Comune, Fanita<br />

Sabatino, responsabile dell’ufficio di Agenda 21, il<br />

direttore dell’Ufficio speciale area ad alto rischio ambientale,<br />

Antonino Cuspilici, e Laura Cobello, coordinatrice<br />

dello studio. Interverranno: l’assessore regionale<br />

all’Ambiente, Pippo Sorbello, l’assessore regionale<br />

all’Industria, Pippo Gianni, il presidente <strong>della</strong> Provincia<br />

di Siracusa, Nicola Bono, e l’assessore comunale<br />

di Agenda 21, Mauro Basile. Concluderà l’incontro, il<br />

ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.<br />

Opinioni<br />

e repliche<br />

Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />

legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />

quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />

chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />

compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.<br />

4<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

Baio, l’uomo di tutti i potenti<br />

e Marika Cirone, bella e solitaria<br />

Ma di unni ci vinni sta scunchiurutaggine al Sindaco di Comiso di<br />

cambiare il nome dell’aeroporto da Pio La Torre a Magliocco nome<br />

originario. Ne è scaturita tutta una diatriba e una occasione presa al<br />

volo dai PD che sono subito risuscitati, così da organizzare una manifestazione,<br />

come ai tempi d’oro, con tutto il movimento e le armate<br />

sinistrose. Una boccata di ossigeno. Comunicati e proclami: “Tutti a<br />

Comiso” con pullman, machini, bicicletti, lambrette e macari a peri.<br />

Così Comiso rivive gli antichi splendori. In testa, non avendo deputati<br />

nazionali, i consiglieri regionali trivulu, malanova e scuntintizza.<br />

Seguiti dai vecchi saggi. Ci viriti Ninu Consiglio, con l’immancabile<br />

sigaretta in bocca ca pari incuddata, pigghiatu di ventu e di suli, si<br />

non chiovi, che borbotta fra sè “ma cu mu fici fari, ma chi c’entru io<br />

na sta caminata di strafallari”. Con pantaloncini corti, calzettoni rigati<br />

come Carlo dell’Isola dei famosi, Foti e Nicita si rincorrono fra di<br />

loro pensando: “Arrivo prima io”. Intanto, immerso in discorsi di cui<br />

nessuno capisce niente ma non ha importanza, Pippo Lo Curzio si<br />

porta la testa del suo interlocutore, che alla fine verrà ricoverato per<br />

confusione mentale acuta. Nitto Brancato avanza sicuro, magro e<br />

asciutto in un completo grigio con giacca cravatta e camicia immacolata,<br />

lui è un laureato e si vuole distinguere. Poi c’è na fudda di personaggi,<br />

qualcuno eletto nelle amministrazioni altri no, ma pur sempre<br />

eletti nel partito degli eletti, il PD, ca si pigghiano a gomitate per<br />

essere primi. Più in là Antonio Rotondo seguito dal fido Nino Zito o<br />

Nino Zito seguito da Antonio Rotondo, surati ca non ni possono più,<br />

mentre si mangiano le mani pensando putevumu trasiri chiu tardu no<br />

PD, accussi sta sfacchinata se la facevano loro.<br />

Marika Cirone Di Marco avanza, bella e solitaria, e pensa: “Ecco<br />

una location per Film Commission”. Si vede già protagonista del<br />

film “La donna di Comiso”. Non si è letta l’articolo di Nuccio Gemma<br />

ca in sostanza dice ca di cinema idda nu’ capisci un cazzo. Alte-<br />

L’odissea dell’ex imprenditore<br />

Bruno<br />

Piazzese, titolare dell’Irish<br />

Pub in Ortigia,<br />

era cessata già dal<br />

2005 quando, a seguito<br />

dell’ennesimo<br />

atto estortivo perpetrato<br />

nei suoi confronti,<br />

le Autorità<br />

decisero di mantenere la sorveglianza continua<br />

sui locali del Lungomare di Levante.<br />

Occorre dire, invero, che il buon Piazzese<br />

nei cinque anni di saltuaria attività ha subito<br />

ben quattro attentati incendiari per essersi<br />

rifiutato di accondiscendere alle istanze<br />

di clan mafiosi che avrebbero voluto collocare<br />

alcune macchinette di videopoker all’interno<br />

dell’esercizio, per poi passare alla<br />

riscossione di rate assicurative mensili<br />

(pizzo) che avrebbero garantito il buon funzionamento<br />

del pubblico ritrovo. Piazzese<br />

ebbe il coraggio di denunciare subito i <strong>fatti</strong><br />

e, da lì, la lunga sequela di intimidazioni<br />

che lo condussero ad ergersi a strenuo paladino<br />

dell’antiracket a Siracusa ed in tutta la<br />

regione.<br />

Che dire? Se ci fossero tanti imprenditori<br />

ribelli alla mafia, come ha fatto Bruno-No<br />

Racket, se ne potrebbe auspicare la gradua-<br />

le scomparsa da molti settori dell’economia:<br />

il presidente regionale di Confindustria,<br />

Ivan Lo Bello, ha pure minacciato i<br />

suoi associati di espulsione nel caso in cui<br />

non denuncino tentativi di estorsione nei<br />

loro confronti. Nelle linee generali assistiamo<br />

al tanto atteso tentativo di moralizzazione<br />

delle categorie professionali ma,<br />

…..e c’è sempre un “ma”, dobbiamo convincere<br />

il nostro “Io” più profondo che non<br />

è sufficiente apparire onesti, è necessario<br />

esserlo fino in fondo, senza considerare che<br />

il compenso all’onestà non può essere costituito<br />

da una copiosa rendita vitalizia, da<br />

una sorveglianza h24 delle Forze dell’Ordine<br />

a muri che videro, ma non vedono più,<br />

un fiorente esercizio commerciale che rimane,<br />

ahinoi, chiuso da quattro anni. Carabinieri,<br />

Polizia, Guardia di Finanza si sono<br />

alternati, fin dal 2001, in turni di controllo<br />

continuo a quei bei muri e di tutto ciò non<br />

ha certamente beneficiato il contribuente,<br />

anzi!<br />

Ora, nel rispetto delle pubbliche economie,<br />

sono stati eliminati sia i piantonamenti che<br />

le rendite al titolare il quale, alla richiesta<br />

di spiegazioni circa la mancata riapertura<br />

del locale dal 2005, ha candidamente risposto<br />

che bisogna approfondire: ma cosa? O<br />

si riapre, con le dovute protezioni dello<br />

ra e maestosa la Presidente del PD Donatella Lo Giudice, u sapi<br />

sulu idda chi è, ma non ha importanza una che sa di poter contare<br />

sulle alte sfere se ne frega di sti quattro babbi di periferia che non<br />

capiscono niente. Poi c’è un gruppo di fimmini: una curta che capiddi<br />

biondi e ricci fossi di Ciuriddia, n’autra longa e giunonica che<br />

voleva fare l’assessore, e n’autra curta e grossa con i capelli neri<br />

che è stata a Roma. Sono le competitrici sconfitte alle ultime elezioni<br />

e alle penultime e alle terzultime e alle… Si lamentano per il ruolo<br />

che hanno nella manifestazione: “Ma taliati chi ni tocca fare”.<br />

In<strong>fatti</strong> portano in trono alla vista di tutti e tutte l’unica consigliera<br />

comunale eletta. Una rarità così preziosa ca pari ‘na reliquia. Piccola,<br />

grassottella e comunista doc sulla quale sono confluiti i voti di<br />

quello che fu un partito glorioso. Arruffati, scapigliati pieni di suturi<br />

e fetu, il gruppo sindacale dei più scalmanati capeggiato da un ex<br />

sindacalista, ex deputato, ex.<br />

Il gruppo dei cattolici doc si distanzia sconvolto, qui non ci sono<br />

posizioni di privilegio, tutti ammassati; meglio le processioni vere,<br />

dove ognuno sta al suo posto. Cafeo, Zappulla, ed altri pensano<br />

di abbandonare la postazione. Avanzano come soldatini Tati Sgarlata,<br />

Riccardo Gionfriddo e le loro criature. Loro non lasceranno<br />

mai solo Roberto. E che dire dei giovani? Nenti perché essendo sabato<br />

sa calianu.<br />

In tutto questo fervore, questo movimento, si notano i grandi assenti.<br />

Il duo Blancato Baio impegnati a pensare ai grandi progetti; il<br />

primo alle sue lezioni all’università, visto che non potrà che di questo<br />

accontentarsi; l’altro a sognare grandi mete, lui uomo di tutti i<br />

potenti, lui che va bene a tutti, lui che sa accontentare tutti, lui che<br />

un giorno potrà essere candidato alla carica di Re <strong>della</strong> Magna Grecia.<br />

Tano Zucca (detto Zuccailignu)<br />

Fondi antiracket alle vittime del pizzo<br />

Ma non possono diventare un vitalizio<br />

Stato alla luce dei ripetuti precedenti, o si<br />

vende tutto e ci si dedica ad altra attività lavorativa,<br />

magari incentivata per il suo avviamento<br />

ma poi STOP….non si vive in eterno<br />

sul groppone degli altri che, parimenti onesti,<br />

hanno il gravoso ed anacronistico compito<br />

di andare tutti i giorni a lavorare e pagare<br />

le tasse. Ben permangano i fondi antiracket<br />

alle vittime del pizzo: sono un vivo segno di<br />

solidarietà collettiva che si pongono l’obbiettivo<br />

di consentire a tali sfortunati di ricominciare<br />

a vivere e lavorare; non possono,<br />

invece, costituire un vitalizio per chi abbia<br />

deciso di mollare tutto e dedicarsi alla semplice<br />

propaganda, giusta, doverosa ed indispensabile<br />

verso la collettività ma scarsamente<br />

produttiva per sé e per la propria famiglia.<br />

Crediamo, quindi, che sia imperativa una<br />

seria presa di coscienza da parte di tutti, finalizzata<br />

sì alla socializzazione temporanea<br />

degli accidenti ma che non possa e non debba<br />

rappresentare la soluzione perpetua a ciò<br />

che, di negativo, accade a ciascuno di noi.<br />

Non ce ne abbia Bruno-No Racket, la pacchia<br />

è finita!<br />

"Con la giustizia si contraccambi il male e<br />

con il bene si contraccambi il bene." Confucio.<br />

Ezio Scariolo


In questi giorni è all’esame di tutti i Consigli di quartiere di<br />

Siracusa il PROGRAMMA DELLE OPERE PUBBLICHE<br />

per il triennio 2008 / 2010. Il quadro delle disponibilità finanziarie<br />

prevede una spesa di euro 103.329.373,02 per l’anno<br />

2008, 106.279.222,34 per il 2009 e 42.772.561,00<br />

per il 2010. Il documento, vero e proprio “testamento amministrativo”<br />

dell’ex sindaco Bufardeci, comprende nuove realizzazioni<br />

e tanta manutenzione ordinaria e straordinaria. Rileviamo<br />

che, mentre i CdQ si accingono ad esprimere il dovuto<br />

parere ed eventuali integrazioni, il 2008 sta già tramontando<br />

e chissà quanto tempo passerà ancora prima che del<br />

Piano se ne occupi il Consiglio comunale. Nell’elenco descrittivo<br />

dei lavori si trova di tutto: dalla realizzazione di<br />

un nuovo cimitero (28.000.000,00 ) alla costruzione del<br />

nuovo mercato ortofrutticolo ( 5.000.000,00 ), dal consolidamento<br />

<strong>della</strong> latomia del “Palombino” (5.500.000,00 ) a<br />

quello dei muraglioni del lungomare di levante in Ortigia<br />

(6.200.000,00 ).<br />

Non mancano, poi, diversi lavori di restauro quali: la chiesa<br />

ed ex convento di S. Domenico ( 4.287.000,00 ) ed il<br />

complesso Montevergini ex monastero 5 piaghe per<br />

7.747.000,00 (ma non doveva essere barattato con la costruzione<br />

del nuovo ospedale ?). Insomma in tre anni, anzi<br />

in meno di due, il Comune di Siracusa dovrebbe riqualificare<br />

gran parte del territorio. E la Borgata ? Tranquilli, l’ex<br />

Sindaco si è ricordato anche del nostro quartiere: sono previsti,<br />

in<strong>fatti</strong>, 2.436.000,00 di euro per la riqualificazione<br />

dell’area Riviera Dionisio il Grande, 7.500.000,00 per lavori<br />

al porto piccolo, 2.079.218.34 per la messa in sicurezza<br />

delle Catacombe di S. Lucia e 750.000,00 per la realiz-<br />

5<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

Foti: Il Pd è al lavoro, diventerà un partito<br />

Stefania? Apprezzo il suo stile nelle scelte<br />

Che sensazione suscita la condizione politica<br />

del PD a livello nazionale? Senza veli<br />

pietosi che non servono. Non sembra una<br />

barca in pieno naufragio, sommersa dagli<br />

indici di gradimento del Governo e di Berlusconi,<br />

con un Veltroni ormai privo <strong>della</strong><br />

necessaria credibilità politica per guidarla,<br />

per trovare una rotta?<br />

Io non ho sensazioni, ho certezze. Il Pd, almeno<br />

nella provincia di Siracusa, cerca di<br />

essere tale ma non lo è perché un partito è<br />

tale se ha una linea politica e un programma<br />

specifico sul quale si misura all’interno con le<br />

varie anime che aderiscono al Pd, e all’esterno<br />

con il mondo politico che lo circonda, vedi<br />

il Pdl, vedi l’Udc, vedi i sindacati e vede tutte<br />

quelle anime sociali che vogliono esprimere<br />

una loro posizione. Allo stato attuale il Pd<br />

non è questo. E stiamo cercando di costruirlo<br />

con una classe dirigente che guardi più che al<br />

settarismo interno alla linea politica e programmatica,<br />

che deve contribuire a creare e<br />

con la quale si deve confrontare con gli altri.<br />

Se si riesce a mettere in piedi questo, non si<br />

può parlare di una nave in attesa di naufragio,<br />

ma si deve parlare di una nave in attesa di<br />

essere varata.<br />

A livello regionale il PD semplicemente<br />

non esiste. Sembra che il candidato alle<br />

europee, nel 2009, sarà l'ex on.le Cardinale,<br />

quello che ha inserito la figlia ventiquattrenne<br />

tra i deputati da nominare. Ed il<br />

prossimo segretario regionale del PD sembra<br />

che sia nientemeno che Sergio D'Antoni.<br />

A' rieccolo! Che segnali sono? Di cottura<br />

politica completa? Vietato rispondere :<br />

non mi risulta.<br />

Non risponderò non mi risulta. Dirò che l’onorevole<br />

Cardinale da quello che mi risulta<br />

oggi mentre parliamo non è candidato alle<br />

Europee. Ancora, che il presunto rinnovamento<br />

che Veltroni ha inteso imporre nella<br />

composizione delle liste ha legittimato la presenza<br />

<strong>della</strong> dottoressa Cardinale, così come<br />

ha legittimato la presenza del capolista Berretta,<br />

così come ha legittimato la presenza di<br />

tanti altri soggetti che nulla avevano a che<br />

fare con il territorio nel quale sono stati candidati.<br />

Il nuovismo eccessivo produce danni.<br />

Non condivido poi l’affermazione del<br />

“rieccolo” riferita a D’Antoni. Il quale potrebbe<br />

anche lavorare con me e con altri alla<br />

scelta di un segretario regionale collaborato<br />

da tutti noi e che rappresenti buona parte del<br />

nuovo che emerge, ma nulla avrei da obiettare<br />

se venisse utilizzata l’esperienza di Sergio,<br />

qualora tutto il partito fosse a suo fianco.<br />

A livello comunale e provinciale pensa di<br />

avere precise responsabilità nel collasso del<br />

PD?<br />

Basta guardare i numeri e risultati elettorali.<br />

Egr. Direttore,<br />

l'azione amministrativa<br />

del Comune di Siracusa risente ancora<br />

<strong>della</strong> fasulla opera dell'ex sindaco. Ne è la<br />

prova l'adozione dell' approssimativo Piano<br />

triennale 2008/2010 delle opere pubbliche all'<br />

esame dei CdQ dell'intera città. Perchè non passi<br />

inosservato Le invio l'allegata riflessione.<br />

In un modo o nell’altro penso di avere avuto<br />

anche io responsabilità sulla contrazione del<br />

dato elettorale complessivo, ma nel caso<br />

specifico posso anche dire che se guardate<br />

gli eletti il risultato del Pd, pur nella sua modesta<br />

dimensione, non può che anche essere<br />

ascritto al mio notevole contributo.<br />

Perchè il PD non fa opposizione vera nelle<br />

amministrazioni locali?<br />

Il Pd non solo fa opposizione vera, ma non<br />

farà né sconti né liquidazioni.<br />

Perchè si alimentano senza vere smentite,<br />

cioè con i <strong>fatti</strong>, le voci di accordi con esponenti<br />

del centrodestra, di trasferimenti di<br />

campo, di defezioni, le più varie?<br />

Io non so a che cosa e a chi si riferisce questa<br />

domanda. Per quanto mi riguarda sono<br />

qui a dichiarare che sono nel Pd, lotterò all’interno<br />

del Pd, ma guardo e cerco alleati<br />

che con me guardino a ipotesi di alleanze<br />

che possono vedere domani il Pd maggioritario<br />

nella provincia e in tutto il Paese. Il<br />

problema è comprenderci.<br />

Non pensa che al PD di Siracusa dopo la<br />

defezione di Piscitello sia necessario che la<br />

segreteria del partito sia assunta da un<br />

leader vero, senza piloti alle spalle, che<br />

sappia parlare all'opinione pubblica?<br />

Le chiedo allora che dobbiamo fare. Dobbiamo<br />

mettere il vecchio che non tramonta o<br />

dobbiamo mettere il giovane che deve crescere<br />

e che può dire qualcosa di nuovo, senza<br />

piloti e senza suggeritori?<br />

Faccia lei. Più diretto: L'on.le Foti può<br />

diventare il nuovo segretario provinciale<br />

del PD o vi sono ostacoli, veti personali?<br />

I veti personali non mi hanno mai impressionato<br />

in tutta la mia vita e lei lo sa. Il fatto<br />

è che io non penso nemmeno lontanamente<br />

di fare una cosa del genere, perché appartengo<br />

a una schiera di persone che vogliono un<br />

rinnovamento ragionato, ma comunque un<br />

rinnovamento. Quindi niente segreteria provinciale,<br />

niente governo o sottogoverno. Ma<br />

solo contributi personali per far crescere il<br />

Pd.<br />

Che pensa <strong>della</strong> nuova amministrazione<br />

cittadina di Visentin?<br />

La chiarezza mi porta a dire il ragazzo si sta<br />

dando da fare, speriamo che cresca bene.<br />

Che pensa <strong>della</strong> nuova provincia regionale<br />

di Uccio Bono?<br />

E’ un uomo che può dare tranquillità anche<br />

se deve conoscere la macchina amministrativa<br />

che deve pilotare.<br />

Che pensa dell'apporto dei 3 assessori regionali<br />

e del Ministro alla nostra città e<br />

provincia? Troppo presto per dirlo o c'è<br />

poco da sperare?<br />

La mia risposta ha due radicali posizioni.<br />

Per quanto riguarda il ministro debbo sinceramente<br />

dire che nel passato mi suscitava<br />

dei dubbi ma nel presente sono certo che sia<br />

cresciuta e che sappia fare bene il suo lavoro.<br />

Per quanto riguarda gli assessori regionali<br />

speriamo che litighino di meno e mettano<br />

a frutto provvedimenti per far crescere la<br />

nostra provincia. Il bene non fa male, bisogna<br />

però non avere la presunzione che il tutto<br />

appartiene a loro, c’è anche il ruolo di chi<br />

fa l’opposizione.<br />

Cosa direbbe oggi a Roberto Visentin e a<br />

Uccio Bono?<br />

Di confrontarsi sempre di più con la propria<br />

città e con la propria provincia. Di ascoltare<br />

la voce dell’opposizione, di governare da<br />

soli, ma di coinvolgere la minoranza in tutte<br />

le cose che riguardano i due consigli, mantenendo<br />

sempre distinti i ruoli di maggioranza<br />

e opposizione.<br />

Cosa direbbe a Pippo Gianni a Pippo Sorbello<br />

e Titti Bufardeci?<br />

Come persone?<br />

Come persone<br />

Sono maggiorenni, debbono decidere dopo<br />

che avranno la sintesi dei problemi che si<br />

trovano davanti. Comunque debbono decidere.<br />

Cosa direbbe a Stefania?<br />

Sinceramente conosco Stefania da quando<br />

era piccolissima, l’ho vista crescere, non<br />

pensavo per la verità che si affermasse così<br />

come è stato. Il consiglio che le vorrei dare è<br />

quello di mantenere lo stesso stile che sta<br />

portando avanti, sia nei rapporti che nelle<br />

decisioni.<br />

Signor ministro dell’Ambiente,<br />

la vogliamo riqualificare S. Lucia?<br />

zazione (?) del parco Robinson di Via Napoli. La chicca<br />

però è lo stanziamento di 1.200.000,00 euro per la demolizione<br />

del pontile ex condotta fognaria a mare di Riviera<br />

Dionisio il Grande. Ci pensate, finalmente verrà eliminata<br />

quell’obbrobrio che offusca l’immagine di una città patrimonio<br />

dell’Umanità. Sarà fatto veramente? Vedremo. Intanto,<br />

suggeriamo alla redazione di questo giornale di inserire<br />

in calce al frontespizio anche questo monitoraggio, convinti<br />

come siamo che per almeno cinque o sei anni non se<br />

ne farà nulla. Un’ultima considerazione per concludere: il<br />

Premier, per la pulizia delle strade di Napoli ha fatto intervenire<br />

l’Esercito e ha convocato il Consiglio dei Ministri<br />

per discutere anche dell’arredo urbano. Possibile che Il Ministro<br />

dell’Ambiente (o chi per lui ) non è in grado di reperire<br />

qualche spicciolo per la riqualificazione di Piazza Santa<br />

Lucia e la conversione dell’attuale stadio comunale a parco<br />

attrezzato? Se non ora, quando? Ricordiamo che all’ on. Lo<br />

Bello bastò un fischietto per dotare Siracusa <strong>della</strong> Citta<strong>della</strong><br />

dello Sport e del Campo Di Natale.<br />

Sebastiano Di Maria


6<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

Anche Siracusa ha la sua Casta<br />

Nessuna resa e niente sconti, per nessuno<br />

Certe volte alcuni miei amici da sempre mi guardano come<br />

se volessero farmi delle domande che poi, per amicizia appunto,<br />

evitano di fare. Le domande, almeno presuppongo,<br />

sono grosso modo queste: Ma cosa credi di fare con il tuo<br />

giornale? Sei davvero convinto di riuscire a cambiare qualcosa<br />

a Siracusa? Credi sul serio di poter contribuire a un<br />

cambiamento reale? D’accordo sono domande a cui potrebbe,<br />

e dovrebbe, rispondere con maggiore verve un giovane<br />

giornalista in carriera. Un cronista trentenne che ama Siracusa<br />

e che non vuole vederla ridotta al lumicino, ultima in<br />

“Il Consiglio comunale? Sembrano fantocci<br />

Sono dei democratici muti perché non liberi”<br />

Qualcuno non ha capito, nel senso che non<br />

ha condiviso, perchè la scorsa settimana ho<br />

scritto di prediligere la libertà alla democrazia.<br />

L'ho scritto, ad esempio per stare<br />

dalla parte dell'on. Di Pietro e dell'ex ministro<br />

Paolo Ferrero (nel governo Prodi per<br />

conto di Rifondazione Comunista e ora<br />

candidato alla segreteria di quel partito), i<br />

quali pur essendo stati democraticamente<br />

sconfitti e ridotti a minoranza rivendicano<br />

giustamente il diritto di scendere liberamente<br />

in piazza e protestare contro la maggioranza<br />

di popolo che ha vinto le elezioni.<br />

Se ci fermassimo al principio <strong>della</strong> democrazia<br />

-governo di popolo che si aggiudica<br />

a maggioranza degli elettori- trascorso il<br />

momento elettorale i perdenti dovrebbero<br />

restare "in piedi" - come canta Meryl Streep<br />

in Mamma Mia - perchè tutto va a chi<br />

vince, attendere gli errori <strong>della</strong> maggioranza,<br />

additarli al popolo e rivendicare l'alternativa<br />

nelle future elezioni.E invece il bello<br />

è disturbare il manovratore, rompere per<br />

farlo innervosire. Salvo chiedere collaborazione<br />

quando si tornerà a governare. La<br />

libertà ha sempre la meglio sulla democrazia.<br />

Nella libertà c'è tanta iniziativa, fantasia,<br />

creatività; nella democrazia ci si<br />

'esaurisce nel votare continuamente'. In democrazia,<br />

si legge, in ultima analisi è la<br />

volontà del popolo che conta, anche al di<br />

sopra <strong>della</strong> legge. Nel nostro sistema democratico<br />

i giudici, però, spesso invocano<br />

la legge per abrogare la volontà del popolo<br />

che si è espressa nella maggioranza parlamentare.<br />

La Costituzione è divenuto un<br />

monolite, intoccabile e immodificabile,<br />

caduto dall'alto, su cui si infrange la volontà<br />

del Parlamento democraticamente eletto.<br />

La democrazia vuole che il leader sia<br />

La controversa gestione dell’INDA è lo specchio <strong>della</strong> perenne<br />

recessione economica del nostro territorio, a cui la<br />

politica ha dato il suo poderoso contributo. Con un fatto<br />

evidente: la Casta da noi è un affare maledettamente serio.<br />

Dai vertici parlamentari, di Governo e sottogoverno fino ai<br />

Consigli di Quartiere, allo sterminato popolo di burocrati,<br />

consulenti e strutture che manteniamo con i nostri soldi. Un<br />

pozzo senza fondo che la politica continua a trivellare alla<br />

ricerca di ulteriori privilegi per sé ed i suoi affiliati, totalmente<br />

indifferente alla tragedia dilagante. Che il Governatore<br />

Lombardo abilmente tampona con fieri propositi di<br />

risanamento, nei <strong>fatti</strong> di là da venire. Ma su una cosa il Governo<br />

<strong>della</strong> Regione è stato veloce in modo sorprendente.<br />

Nei tagli alla Sanità, con un debito esploso dopo avvisaglie<br />

di anni. Grazie alle ASL dell’ex Governatore Cuffaro,<br />

dei suoi Direttori generali e Primari più vicini ai partiti<br />

che alle qualità professionali, delle 1700 convenzioni con<br />

ospedali e laboratori a scapito delle medesime attività in<br />

ospedale. A titolo di paragone, con 70 convenzioni la Lombardia<br />

ha il primato in Italia! Mentre gli ospedali (con rare<br />

eccezioni) sono andati in coma, con liste d’attesa lunghe<br />

anni, con i viaggi <strong>della</strong> speranza fuori dai confini siciliani<br />

per chi aveva seri problemi di salute. Nessuno (Lombardo<br />

in testa, alleato ed amico di Cuffaro da sempre) può dire<br />

che non sapeva perché su questo la stampa (e le indagini<br />

<strong>della</strong> magistratura) è stata puntuale nel raccontare lo sfascio<br />

<strong>della</strong> sanità siciliana. Ma la frittata ormai è fatta e l’indifferenza,<br />

il disprezzo, la corruzione ci hanno presentato il conto:<br />

la Regione non ha più soldi! Quindi taglia. E lo fa alla<br />

sua maniera, lasciando intatti i suoi privilegi, gli stipendi<br />

tutte le classifiche nazionali, su qualsiasi argomento. Priva<br />

di futuro, con giovani sfiduciati, rassegnati, abituati ad<br />

essere intellettualmente stuprati ogni giorno, in qualche<br />

occasione più volte al giorno. Il sottoscritto invece, essendo<br />

sessantino come direbbe Camilleri, dovrebbe essere<br />

più filosofo, meno fumino. Non dovrebbe importargliene<br />

un fico se una giovane segretaria del ministro siracusano<br />

arriva al ministero con una macchina lunga un chilometro.<br />

Se ne dovrebbe fregare se i governi locali continuano<br />

a fare sprechi più che risparmi creando carrozzoni clien-<br />

"condotto" dalla massa popolare. Se lo fa<br />

Berlusconi, però si dice che governa con i<br />

sondaggi! Berlusconi non se ne cura, va<br />

avanti e approda sulle prime pagine dei<br />

giornali, anche quelli a lui ostile, affacciato<br />

dal balcone <strong>della</strong> Casa Bianca, tra i coniugi<br />

Bush. Ma qual è il vero intreccio tra leader<br />

e popolo? Qual è la circolarità in cui risiede<br />

l'essenza stessa del far politica? Ad Atene,<br />

scrive Luciano Canfora, la democrazia<br />

non determinò tanto un 'governo popolare'<br />

quanto una guida del 'règime popolare' da<br />

parte di quella non grande porzione dei<br />

'ricchi' e dei 'signori' che ne accettarono il<br />

sistema. Ma se invece di essere condotto il<br />

leader conduce e vuole fare l'educatore del<br />

popolo, sviluppare una certa egemonia, allora<br />

rischia di diventare impopolare e dispotico-<br />

(vedi il ministro <strong>della</strong> istruzione<br />

Gelmini, 'odiata' un pò da tutti per la sua<br />

riforma <strong>della</strong> scuola). Orbene il fenomeno<br />

nuovo <strong>della</strong> moderna democrazia è stato<br />

quello di fare accedere le classi meno abbienti<br />

al governo delle città. Si osservi, ad<br />

esempio, la composizione del Consiglio<br />

Comunale <strong>della</strong> città capoluogo, ma ritengo<br />

che l'esempio possa riguardare tutta la<br />

nostra provincia, la nostra regione e l'Italia<br />

intera. Quanti sono i consiglieri eletti provenienti<br />

dai ceti tradizionalmente borghesi:<br />

professionisti, proprietari terrieri, possidenti<br />

che sono i veri interessati al potere comunale?<br />

Pochissimi o quasi nessuno. Una<br />

altissima percentuale di consiglieri comunali<br />

provengono invece dal ceto popolare.<br />

Da quel ceto che, appena cinquanta anni fà,<br />

difficilmente accedeva alla politica e alle<br />

sue sedi. Più democrazia di questa! Affer-<br />

Risanamento<br />

sulla pelle<br />

dei più deboli<br />

colossali a politici e burocrati, benefit e missioni, convegni<br />

improvvisati, auto blu, consulenze, sedi staccate ed uffici di<br />

rappresentanza. Dal moralizzatore Lombardo e dall’assessore<br />

competente Russo i primi tagli non potevano che riguardare<br />

i laboratori d’analisi convenzionati (uno sciopero<br />

d’oltre un mese che impedisce anche controlli vitali a chi<br />

non può recarsi in ospedale), la possibile eliminazione di<br />

alcuni ospedali (forse due nella nostra provincia), la riduzione<br />

di una seduta a settimana dei cicli di fisioterapia domiciliare<br />

(che significa annullare i benefici effetti <strong>della</strong> continuità<br />

terapeutica per anziani, disabili, incidentati, etc..).<br />

Un improvviso rigore, necessario ma sporco nelle sue modalità.<br />

Perché parte dalle fasce deboli <strong>della</strong> popolazione, quelle<br />

che non hanno possibilità di reazione (per l’età avanzata e<br />

la solitudine di anziani o disabili, sovente poveri o senza<br />

una famiglia che li difenda). Un sudiciume morale ed uma-<br />

telari. Insomma, uno <strong>della</strong> mia età ci dovrebbe essere abituato,<br />

anzi più che abituato, rassegnato. E invece no!<br />

Su questo giornale vogliamo denunciare la Casta siracusana,<br />

quella trasversale e collusa. Su questo giornale vogliamo<br />

informare su tutto quello che il cittadino, anzi il nostro<br />

concittadino deve sapere. Niente sconti, per nessuno. Un<br />

vecchio detto <strong>della</strong> politica era questo: “Per gli amici i favori,<br />

per gli altri la legge”. Per noi questa era e resta solo<br />

una bella battuta, e lo vogliamo dimostrare ogni settimana,<br />

su queste colonne. Col vostro aiuto naturalmente.(sb)<br />

merebbero moltissimi. Salvo considerare<br />

che nessuno di costoro rientra nella ristretta<br />

cerchia del gruppo dirigente che governa la<br />

città. Per lo più privi di un lavoro brigano e<br />

sbrigano per avere un appannaggio che<br />

funga da stipendio. Perciò tutti, assessori<br />

compresi, non emettono fiato. Tanta è la<br />

paura di far irritare il capo e di perdere il<br />

soldo. La democrazia non è cosa per i non<br />

possidenti? La politica devono dunque farla<br />

solo i possidenti ? Si vuole tornare indietro,<br />

ad un secolo fa, all'Italia liberale? No,<br />

di certo! Si vuole però affermare che di<br />

democrazia ci si può ammantare, solo se si<br />

ha coscienza e responsabilità del suo valore<br />

e in presenza di veri partiti politici. E se si<br />

è fondamentalmente liberi. Di questo Consiglio<br />

comunale si ha la sensazione che si<br />

tratti di una assemblea di delegati, di incaricati.<br />

Di fantocci, col massimo rispetto per<br />

ciascuno di loro, messi lì, da padroni e padrini,<br />

solo per stabilire una percentuale di<br />

partecipazione alla spartizione degli affari<br />

comunali. Per essere classe dirigente serve<br />

"l'arte <strong>della</strong> parola" e l'educazione politica.<br />

Sono dei democratici muti, perchè non liberi.<br />

Il potere politico in questa democrazia<br />

cittadina lo detiene una ristretta oligarchia<br />

di "ricchi signori" che accettano il sistema<br />

solo perchè lo dirigono. In entrambi gli<br />

schieramenti. Al punto che si lottano e si<br />

dividono, ma se la intendono. Quest'intesa<br />

consente che ci siano i predestinati a restare<br />

sempre in carica, con qualsiasi maggioranza<br />

e in qualsiasi regime. Se è questa la<br />

democrazia, fino a quando sul suo mantello<br />

ci giocheranno ai dadi, ogni uomo veramente<br />

democratico deve preferire la libertà<br />

e lo deve dire a voce alta. Pepè Genovese<br />

no di una classe politica incapace di produrre un risanamento<br />

strutturale ma abilissima nel raffazzonare provvedimenti<br />

tampone. Altra perla <strong>della</strong> propaganda politica sono infrastrutture<br />

e viabilità. A restare in ambito siracusano, chiunque<br />

può vedere l’esasperante lentezza nella costruzione delle<br />

autostrade siciliane, come la viabilità sia la stessa di 40<br />

anni fa, con una mortalità che fa paura. Idem per i collegamenti<br />

ferroviari, immutati dalla fine dell’800, addirittura<br />

con tratte in dismissione progressiva. E sebbene le responsabilità<br />

siano facilmente individuabili (Direzione lavori e<br />

Commissioni tecniche di vigilanza!) esse vengono nascoste<br />

dall’omertà del potere. Siracusa-Gela (Italcementi non<br />

ha rispettato i protocolli sui materiali, impiegandone altri di<br />

qualità scadente) o pavimentazione di Corso Umberto<br />

(cattiva messa in opera <strong>della</strong> basole): fa lo stesso! Gli errori<br />

di esecuzione sono talmente macroscopici da risultare visibili<br />

ad occhio nudo. Ma nessun Direttore dei lavori, Assessore,<br />

membro di Commissione è stato indagato, è andato in<br />

galera o condannato a risarcire in proprio il danno arrecato.<br />

Intanto paga il Comune (leggasi il contribuente, cioè noi):<br />

come la ripresa di alcuni tratti di Corso Umberto che, appena<br />

pavimentati, vanno ri<strong>fatti</strong> perché la posa in opera è stata<br />

eseguita da personale inadatto. Come l’ANAS che rifarà<br />

(quando?) a sue spese (sempre nostre) il nastro d’asfalto<br />

sulla Siracusa-Gela e l’illuminazione degli svincoli, dimenticati<br />

come lo svincolo per Pachino (seppur in progetto) che<br />

va costruito e finanziato. Ma alla gente, alla politica, alla<br />

magistratura importa tutto ciò?<br />

Nuccio Gemma


Cesare Politi. Dove eravamo rimasti?<br />

Eravamo rimasti che come artista me sono<br />

dovuto andare da Siracusa perché non mi facevano<br />

lavorare.<br />

Ne parliamo dopo. Oggi c’è una priorità di<br />

cui invece vogliamo parlare subito. Che<br />

significa avere un figlio a 61 anni?<br />

Non è una sensazione descrivibile, si diventa<br />

scemi, si diventa felici, preoccupati, non si<br />

può proprio dire, è una gioia immensa. Ho<br />

avuto altri figli a 20 anni, li amavo, li curavo,<br />

ma era un affetto diverso, da ragazzo giovane,<br />

non avevo i sentimenti che invece ho oggi.<br />

Il mio piccolo bambino di appena un mese<br />

mi commuove.<br />

Un figlio a 61 anni dopo alcuni problemi di<br />

salute brillantemente superati<br />

Spero che sia come dici tu, me lo auguro proprio.<br />

In questi giorni debbo fare altri accertamenti,<br />

la salute non si cura mai troppo.<br />

Oggi vivi a Cava d’Aliga<br />

E’ più esatto dire che vivo fra Catania, Siracusa<br />

e Cava d’Aliga. Più a Cava d’Aliga perché<br />

lì c’è la mia compagna Alessia e mio<br />

figlio Delfo..<br />

E lavori, perché il teatro c’è sempre nella<br />

tua vita..<br />

Certo, però lavoro di più a Catania. A Modica<br />

avrò presto la mia prossima attività, rifarò il<br />

pub cabaret, e ho anche fatto diverse particine<br />

in qualche film, ho messo in scena testi stimolanti,<br />

insomma mi do da fare.<br />

E quindi vieni meno spesso nella tua Siracusa,<br />

quella del teatro di via Scinà, cosa<br />

ricordi di questo covo di artisti?<br />

Ricordo di via Scinà la spaghetteria di fronte<br />

al mio piccolo teatro, mia figlia di quattro<br />

anni che giocava nel negozio di borse, l’atmosfera<br />

a Siracusa era più bella, era entusiasmante<br />

la gente, era entusiasmante la<br />

politica.<br />

Chi ricordi dei tuoi compagni di scena di<br />

quel periodo?<br />

7<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

Cesare Politi: Un figlio a 61 anni e<br />

il ricordo di una Siracusa che non c’è<br />

Una sconfitta storica. Un provvedimento annunziato da<br />

tempo e fortemente contestato da numerosi cittadini era caduto<br />

nel silenzio e nella indifferenza dei responsabili politici.<br />

I <strong>fatti</strong> sono noti. Negli anni scorsi ebbe a delinearsi un<br />

deciso orientamento dei vertici istituzionali nazionali di ridimensionare<br />

la presenza <strong>della</strong> Banca d’Italia nelle provincie<br />

siciliane sopprimendo tutte le filiali, ad eccezione di Palermo<br />

e Catania. Gli argomenti a sostegno di tale decisione<br />

apparivano deboli e privi di valide motivazioni. Insorsero<br />

duramente le rappresentanze politiche siciliane e prevalse<br />

come sempre la logica del più forte. Rimasero tutte le filiali<br />

siciliane, fu soppressa soltanto quella di Siracusa. Noi cittadini<br />

siracusani abbiamo il diritto di protestare per due fondamentali<br />

motivi: È deplorevole la mancanza di stile democratico<br />

dei governi di ieri e di oggi. Era preciso dovere di<br />

spiegare alla cittadinanza siracusana le ragioni tecniche,<br />

economiche, politiche <strong>della</strong> soppressione decisa soltanto<br />

nei confronti <strong>della</strong> nostra città. Siracusa non può essere<br />

trattata come una città coloniale. Innanzi a Siracusa, alla<br />

sua storia, alla sua civiltà – disse Vittorio Emanuele Orlando<br />

– devono inchinarsi. Il provvedimento unicamente contro<br />

Siracusa è contrario ad ogni criterio di razionalità economica,<br />

come può rilevarsi da indagini pur sommarie. Il<br />

diffondersi di sportelli bancari tende a stimolare flussi<br />

concorrenziali in un contesto che segna una pericolosa decrescenza<br />

<strong>della</strong> redditività media e che rende sempre più<br />

difficile l’adempimento di obbligazioni contratte per esigenze<br />

esistenziali con la conseguenza che la dislocazione<br />

territoriale degli istituti di credito non è correlato ai limiti<br />

logici di possibile espansività. I gravi problemi del mondo<br />

Non voglio fare nomi, rischierei di dimenticare<br />

qualcuno, non ci sono particolarità, li ho<br />

tutti nel mio cuore, anche chi ha lavorato con<br />

me solo un mese o una settimana.<br />

Liddo Schiavo è diventato consigliere provinciale<br />

Lo andrò a cercare, sono felice per lui, forse<br />

c’è uno spiraglio per dare finalmente spazio<br />

allo spettacolo, al teatro.<br />

La tua impressione, oggi, su questa città<br />

L’ho trovata a livello strutturale rinnovata, in<br />

Ortigia ho visto i risultati di tanta speculazione<br />

edilizia, i piccoli alberghi però non curano<br />

le persone, hanno il minimo indispensabile e<br />

fanno pagare tanto, tantissimo. L’atmosfera<br />

poi non è delle migliori, non si respira quell’entusiasmo<br />

di cui ti dicevo prima.<br />

Il tuo sogno nel cassetto?<br />

Quello di fare il direttore artistico del teatro<br />

comunale.<br />

Sei padre di tre figli, Alice che è la più<br />

grande, Antonio di 28 anni e oggi hai il piccolo<br />

Delfo che ha appena un mese...<br />

Purtroppo è così. Scherzo, naturalmente sono<br />

felice, anzi felicissimo.<br />

La tua adorata Alessia quando ti darà un<br />

nuovo piccolo Politi?<br />

Forse è già in arrivo se non abbiamo sbagliato.<br />

Lo saprò già il mese prossimo..<br />

E non sei contento?<br />

Sì, contentissimo come ti ho detto prima.<br />

Una sassolino che vuoi toglierti dalla scarpa<br />

Ma sai ho perso molta verve polemica. Faccio<br />

come diceva Oscar Wilde, i miei amici<br />

me li scelgo tutti intelligenti, non posso avere<br />

nemici, oggi ho altro da fare.<br />

La chiusura <strong>della</strong> sede <strong>della</strong> Banca d’Italia<br />

E’ una “sconfitta storica” per la nostra città<br />

industriale siracusano orientato alla modernizzazione degli<br />

impianti hanno necessità di adeguata assistenza creditizia<br />

razionalmente selettiva. In questa complessa situazione è<br />

vitalmente necessaria la presenza del magistero di vigilanza<br />

e di indirizzo correttivo che è la essenziale funzione <strong>della</strong><br />

Banca d’Italia. Noi non siamo disposti ad accettare la sconfitta.<br />

Continueremo nel nostro impegno civile ben consapevoli<br />

che razionalità, intelligenza delle situazioni, senso <strong>della</strong><br />

storia militano in favore di Siracusa. Siamo certi di interpretare<br />

l’anima profonda <strong>della</strong> nostra città.<br />

Elisabetta Toscano Piccione-Giovanni Randazzo-<br />

Corrado Piccione-Giuseppe Piccione-Giuseppe Storaci-<br />

Tina Garro-Giuseppe Lo Curzio-Giuseppe Ansaldi-<br />

Giuseppe Giliberti-Corrado V. Giuliano-<br />

Salvo Benanti-FORUM CITTADINO<br />

Il Montagno magro La meglio gioventù I primi dissapori


8<br />

Domenica 19 ottobre 2008<br />

contromano<br />

Noi abbiamo la luce vera e il cielo veloce<br />

Compagni e amici la crisi non s’attenua e tutti i compagni proprietari<br />

di ingenti pacchetti azionari oggi piangono lacrime amare<br />

per essersi <strong>fatti</strong> tentare dai perfidi strumenti del capitalismo<br />

e giustamente il compagno uolterveltroni dice che Berlusconi<br />

è insopportabile ma le misure per salvare i capitali di<br />

compagni banchieri e dei compagni azionisti le votiamo anche<br />

noi perché siamo un partito di lotta e di governo, <strong>della</strong> rivoluzione<br />

ma anche del capitale.<br />

Per fortuna che io nel mio piccolo non ho investito in islanda<br />

che la settimana scorsa mi sembrava di avere sparato una mischiata<br />

quando dicevo che era fallita tutta l’isola e invece, siccome<br />

l’arte vede e prevede (oppure certe volte ha solo culo), è<br />

andata proprio così e c’è mezzo Kent che gli sta facendo causa<br />

perché loro, i kentiani (i kentesi? i kentoriani? i kentocchi?),<br />

avevano messo tutti i loro soldi dentro un geiser islandese e ora<br />

inevitabilmente si sono ritrovati solo il fumo.<br />

Ma a noi non ci interessa di quell’isola fredda, noi siamo siracusani,<br />

stiamo a sud di biserta e in<strong>fatti</strong> i kentioti (o i kentalesi?)<br />

non hanno investito una sterlina da noi perché non capiscono<br />

che se invece investire nei derivati islandesi avessero investito<br />

in un bel bed&breakfast “affacci di spirati” o alla Mastrarua,<br />

vicino casa del mio fratello Umberto Guidi, a quest’ora non<br />

dovevano vendersi tutti i cavalli e i cani da caccia e perfino le<br />

volpi per pagare i debiti ed in più potevano venire alla Marina<br />

che di questi tempi ad ottobre è tutta bella fresca e c’è il cielo<br />

veloce e il porto col mare tutto illuminato e uno può stare lì<br />

un’ora seduto su una panchina a pigliare l’aria fina e sentirsi<br />

felice.<br />

Ma siccome quelli del nord sono invidiosi, che loro hanno la<br />

nebbia a ottobre e noi l’aria fina, hanno fatto una congiura capitalist-comunista<br />

ed hanno pubblicato sull’organo <strong>della</strong> pluto-<br />

Ora che anche la Galbani si è fatta togliere<br />

la proverbiale fiducia ( pensate agli spot<br />

televisivi convincenti dei bei tempi andati )<br />

il castello dei rapporti tra il<br />

pubblico trova un moto in più<br />

per registrare il crollo totale.<br />

C’è stato il tempo in cui la<br />

fiducia veniva distribuita gratuitamente<br />

a chiunque, perché<br />

non era obbligatorio mettere<br />

sui formaggi la data di<br />

scadenza e neanche sull’olio<br />

extra vergine di oliva che anche<br />

oggi viene propinato al<br />

consumatore come fosse veramente<br />

d’oliva, quando,<br />

stranamente in offerta all’ipermercato<br />

si trova spesso<br />

sui banconi al prezzo di buona<br />

acqua minerale. Vedrete<br />

che alla fine scoppierà anche<br />

lo scandalo dell’olio extra<br />

vergine, giusto quando qualcuno deciderà di<br />

fare dei controlli. Tutto questo porta a pensare<br />

che oggi siamo più disincantati di ieri e<br />

dopo avere regalato la nostra dose di fiducia<br />

pretendiamo di guardare l’etichetta <strong>della</strong><br />

“scadenza” del prodotto che in campagna<br />

elettorale stava sullo scaffale <strong>della</strong> politica:<br />

magari sperando che come nel caso Galbani<br />

la scadenza non sia stata… alterata. Proprio<br />

in questi giorni una scadenza si è registrata<br />

davvero: i cento e più giorni del sindaco di<br />

Siracusa Roberto Visentin;<br />

i siracusani che, in estate, lo hanno votato<br />

cominciano a chiedersi, e a chiedere, cosa è<br />

stato fatto fino ad ora dalla “nuova” amministrazione<br />

comunale. Il periodo di luna di<br />

miele, sarebbe scaduto, appunto, e chiedere<br />

contezza sul proprio investimento elettorale<br />

appare un fatto ovvio. L’orologio <strong>della</strong> sta-<br />

crazia dei padroni, il sole 24 ore, una ricerca dei comunisti<br />

nordisti di Legambiente in cui si diffama la nostra bella siracusa<br />

e si dice che quanto a mondezza facciamo proprio schifo,<br />

che non abbiamo la differenziata, e soprattutto che la nostra<br />

aria non è fina.<br />

Si vede che non sono mai stati alla Marina in autunno.<br />

Però non ce la dobbiamo prendere più di tanto perché gli<br />

altri sono invidiosi, dobbiamo essere superiori perché noi la<br />

mondezza la possiamo sistemare, l’aria ripulire, ma loro la<br />

marina e l’aria fina non la potranno comprare mai. Che a voi<br />

che siete residenti nella mia patria lontana vi pare una cosa di<br />

niente avere la marina e il cielo veloce, ma per me che sono<br />

un emigrante e nemmeno troppo a nord vi assicuro che ci<br />

sono cose che non si possono comprare e che voi residenti<br />

avete e nessuno può togliervi.<br />

Mettete la luce.<br />

Ma l’avete notato che la luce da noi è diversa? La mia signora,<br />

che di suo è inglese (ma non kenturina), lo dice sempre quando<br />

torniamo in Sicilia che la luce è un’altra cosa, più intensa,<br />

più violenta, più smagliante, più condizionante, coi bianchi<br />

che sono più bianchi, i verdi più verdi, l’azzurro più azzurro.<br />

Dev’essere il suo modo di dire che abbiamo il cielo veloce.<br />

E poi vorrei dire una cosa sulle donne. Io sono al riparo di<br />

ogni sospetto avendo maritato una nata 2000 kilometri a nord<br />

di Milano, però ce la vogliamo finire di sparlare le milanesi?<br />

Mettete la Gelmina Gelmini che tutti la vituperano tutti i<br />

giorni perché ha reintrodotto il maestro unico alle elementari<br />

e ha rimesso i voti….<br />

(apro una parentesi per dire che posso essere d’accordo con<br />

voi quando dite che è tisa tisa come la zita alese, che pare una<br />

versione ringiovanita <strong>della</strong> Moratti che pure lei quanto a tisez-<br />

Ora tira fuori la sciabola, capitano Visentin<br />

gione Visentin è partito la mattina del 23<br />

giugno nel salone principale del palazzo<br />

del Senato, quando al termine del cerimoniale<br />

delle consegne il commissario<br />

in carica Domenico Mirabella<br />

gli metteva in tasca tutte<br />

le chiavi <strong>della</strong> città che forniscono<br />

ingresso ad ogni forma<br />

di potere previsto per la gestione<br />

<strong>della</strong> città capoluogo <strong>della</strong><br />

provincia di Siracusa. Ormai da<br />

settimane si sente la manfrina<br />

circolante sul fatto che l’attuale<br />

sindaco poco o niente ha realizzato,<br />

nonostante sia finita la<br />

stagione estiva. Eppure, Visentin<br />

sarebbe rimasto seduto sulla<br />

sedia più importante del Vermexio<br />

il tempo giusto per potere<br />

tirare le somme di un primo<br />

bilancio da presentare. All’obiezione<br />

possibile e immaginabile<br />

di qualcuno che porta a valutare che di<br />

mezzo c’è stato il periodo delle vacanze,<br />

nessuno si sente di accettarla in considerazione<br />

che nello stesso periodo Berlusconi<br />

(è cosi?) ha fatto approvare tra le cose anche<br />

una legge finanziaria, oltre ad aver ripulito<br />

Napoli dai rifiuti. Si potrebbe obiettare<br />

ancora che la Giunta Municipale ha<br />

subito travagli che ne hanno tardato la formazione<br />

e l’operatività, ma, ciò non vale<br />

come giustificazione perchè cose simili<br />

appartengono alla politica e non all’amministrazione<br />

del bene collettivo che è primariamente<br />

dovuto. Si potrebbe far notare invece<br />

che il sindaco Visentin, praticamente,<br />

non è mai uscito dall’amministrazione di<br />

centrodestra che amministra da anni Siracusa:<br />

è stato continuatore naturale dell’impalcatura<br />

costruita dal mai archiviato sin-<br />

daco di tutti Bufardeci. Nessuno dei predecessori<br />

di Visentin ha avuto l’opportunità<br />

d’essere posto alla guida di una macchina<br />

che già conosceva a menadito per avere<br />

avuto il ruolo di navigatore. Per moltissimi<br />

anni è stato assessore di punta e per settimane<br />

anche vicesindaco. Siamo certi che in<br />

una prossima specifica conferenza stampa,<br />

nel resoconto dei cento giorni, il sindaco<br />

saprà fornire l’elenco dettagliato di quanto<br />

fino ad ora è stato fatto a favore <strong>della</strong> crescita<br />

sociale, economica e culturale di Siracusa.<br />

Pur dovesse trattarsi di un elenco striminzito,<br />

come molti pensano, il primo cittadino<br />

di Siracusa non potrà sottrarlo alle<br />

aspettative di tutti.<br />

C’è da dire che sono molte le perplessità<br />

sui risultati acquisiti dalla non magnifica<br />

prima amministrazione Visentin composta<br />

da molti principianti per di più lasciati<br />

senza…portafoglio.<br />

I soliti critici da bar sostengono che i componenti<br />

<strong>della</strong> giunta municipale hanno lavorato<br />

per il solo stipendio sostanzioso da<br />

assegnare a se stessi (ad esclusione di uno<br />

o due) e qualche potenziale spreco di pubblico<br />

denaro qualora risultassero veri i contenuti<br />

di alcuni ricorsi avanzati da consiglieri<br />

comunali di opposizione al Tar di<br />

Catania. Cercando di avere un'idea sul lavoro<br />

svolto dall’amministrazione Visentin<br />

siamo andati sul sito internet del comune di<br />

Siracusa, unica possibilità offerta al cittadino<br />

dalla legge che impone trasparenza<br />

negli atti amministrativi. Non siamo riusciti<br />

a cavare neanche il classico ragno dal<br />

buco perché al www del Comune non è<br />

presente alcuna informazione su eventuali<br />

delibere approvate dalla giunta municipale.<br />

Nemmeno una semplice delibera, anche se<br />

ciò è impossibile nel concreto e nel reale.<br />

za non abbabbia, che con quello che guadagna in quanto deputato<br />

e ministro un paio di occhiali meglio se li potrebbe comprare,<br />

che se proprio una deve essere sicca e lonca allora meglio<br />

stefy nostra)<br />

…però volete mettere che io da quest’anno capisco i voti che<br />

prende mio figlio a scuola? Perché fino allo scorso anno, quando<br />

la mia creatura che tornava a casa tutto contento perché<br />

aveva preso “distinto”, io avevo qualche difficoltà a mostrare<br />

entusiasmo che a me “distinto” non mi pareva proprio un<br />

complimentone, mentre ora quando prende 8 sono tutto orgoglioso<br />

e se lo dico in giro sono sicuro che tutti mi capiscono e<br />

mi invidiano un poco.<br />

Basta. Sto per chiudere anche questo pezzo inutile ma prima<br />

devo parlarvi di Gabriella Lucia Cilmi che naturalmente con<br />

questo nome è australiana e voi non sapete chi è ma i vostri<br />

figli sì. Si tratta <strong>della</strong> ragazza (ha 17 anni, compiuti 8 giorni fa)<br />

che si è imposta all’attenzione <strong>della</strong> musica internazionale con<br />

il singolo “Sweet about me”, che non è esattamente<br />

“Bohemian Rapsody” né “Imagine”, ma è una cosa gradevolissima<br />

con un riff pure troppo maturo se si tiene conto che l’ha<br />

scritto una sedicenne e per giunta australiana (anche se tenuto<br />

conto che da lì vengono la seducente Natalie Imbruglia e la<br />

divina Kylie Minogue uno non si deve stupire).<br />

A proposito di Kylie, ho trovato una versione strepitosa <strong>della</strong><br />

sua cult-song “Can’t get you out of my head” cantata dal London<br />

Gay Men’s Chorus. Imperdibile. Un po’ meno quella <strong>della</strong><br />

nostra Carmen Consoli, ancora meno quella dei grandi Colplay.<br />

Io comunque me le sono scaricate tutte e me le sento con mio<br />

Ipod così faccio i paragoni.<br />

Hasta la aria fina siempre<br />

Joe Strummer<br />

Resta, quindi, da chiedersi perché il sindaco,<br />

o l’assessore preposto, non ha fatto inserire<br />

alla voce lasciata vuota, gli atti prodotti dall’amministrazione,<br />

quando qualcosa è stato<br />

fatto certamente. Si potrebbero supporre cose<br />

non gradite al cittadino e alla pubblica opinione.<br />

Speriamo che lo spazio vuoto, per la<br />

non pubblicazione degli atti, sia dovuto solamente<br />

al solito impiegato “fannullone” comunale<br />

non meglio identificato dal ministro<br />

Brunetta. Non mettiamo in dubbio la volontà<br />

del sindaco in carica al Vermexio, anzi pensiamo<br />

si tratti di un galantuomo chiamato ad<br />

assumere un ruolo difficile, riservato spesso a<br />

chi riesce a tenere un lungo coltello tra i denti,<br />

anche per imporre la giusta rotta al nostromo.<br />

Il nostro, pare sia stato capace di mostrare<br />

il coltello tra i denti solamente nello sgradevole<br />

caso <strong>della</strong> vice sindacatura contesa tra<br />

Zappalà e Sgarlata del Mpa: a scapito, però,<br />

<strong>della</strong> qualità effettiva <strong>della</strong> “ciurma”, che gli<br />

hanno fatto imbarcare a bordo del tre alberi<br />

( Pdl, Udc, Mpa) ormeggiato in piazza Duomo.<br />

Roberto Visentin da quando è stato eletto<br />

sindaco, non ha fatto un giorno di ferie,<br />

insomma è proprio uno che ci tiene a non farsi<br />

criticare dai i suoi cittadini, eppure non è<br />

riuscito a realizzare (ancora) il suo intimo<br />

obiettivo di ben figurare a causa dei francobolli<br />

che la politica gli appiccica in fronte e<br />

sugli occhi. Ora che i riflettori si sono accesi<br />

sul Palazzo auspichiamo che il padrone di<br />

casa sia in grado in futuro di usare bene quella<br />

lama che ogni buon sindaco riceve con<br />

l’investitura e i gradi di comandante. Vogliamo<br />

suggerire al nostro capitan Visentin di<br />

cominciare ad affondare la sciabola su coloro<br />

che brigano per affondare la sua autorità, non<br />

già per tagliare, senza volere, i suoi più cari<br />

attributi; come fino ad oggi pare abbia fatto<br />

in tante occasioni.

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