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Capitolo quarto<br />
pretesto, e sulla menzogna (“su una menzogna dettata dal caso”, C, p.<br />
107 53 ).<br />
Il passaggio dal Vor-Krieg al conflitto vero e proprio è accompagnato<br />
dall’acuirsi della coscienza di Cassandra, dalla <strong>per</strong>dita del sentimento<br />
religioso, dall’abbandono della su<strong>per</strong>stizione a favore di<br />
un’osservazione attenta del reale. In una guerra che non deve nulla al<br />
volere degli dei, il soprannaturale non può spiegare l’evento né fornire<br />
consolazione (diversamente dai demoni che affiorano nell’orizzonte fan-<br />
tastico di Elizabeth Bowen). Quello di Cassandra è un processo di eman-<br />
cipazione da ogni tipo di fede, a partire dalla propria.<br />
C’era stato un tempo in cui la figlia di Priamo coltivava il senso<br />
dell’appartenenza alla città del padre, aspirando al riconoscimento uffi-<br />
ciale del suo dono di veggente, con tutto il potere che ne conseguiva. Ma<br />
poi tutto era cambiato nel momento del passaggio al nuovo ordine pa-<br />
triarcale. Cassandra è privata del ruolo di potere riconosciuto dalla città<br />
agli interpreti dell’oracolo; caduta che si ripete e amplifica con<br />
l’esclusione delle donne del Palazzo dalle decisioni riguardo alla guerra:<br />
“la guardia di palazzo impedì a Ecuba la regina di prendere parte alle<br />
sedute del consiglio. Adesso, pensai quando me lo dissero, adesso crolla<br />
53 K, p. 102: “auf den Zufall einer Lüge”.