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ORIZZONTI augura buone ferie ai propri lettori, in agosto la rivista ...

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N. 9 LUGLIO/AGOSTO 2009<br />

DALLA PARTE DELLA DONNA, CONTRO LA VIOLENZA:<br />

Qualche giorno fa’ viaggiavo tranquil<strong>la</strong>mente su<br />

un treno come spesso mi capita ultimamente,<br />

immersa come tanti altri passeggeri del<strong>la</strong> mia<br />

carrozza, nel<strong>la</strong> lettura del solito immancabile libro<br />

da viaggio, quando ho assistito <strong>in</strong>aspettatamente<br />

ad un violento litigio tra marito<br />

e moglie, seduti <strong>propri</strong>o davanti<br />

a me. Ur<strong>la</strong>vano, <strong>in</strong>curanti delle<br />

persone attorno a loro, non ho<br />

visto lui alzarle le mani addosso,<br />

ma le diceva cose pesanti, sgradevoli,<br />

terribili ed ognuna era<br />

per me un dolorosissimo pugno<br />

nello stomaco. Ad un certo punto<br />

è stato impossibile fare f<strong>in</strong>ta<br />

di niente e anche se terrorizzata,<br />

sono <strong>in</strong>tervenuta. La donna<br />

ur<strong>la</strong>va <strong>in</strong> piena crisi isterica, contro<br />

di lui, contro il mondo, contro<br />

… me, io che non capivo che lui<br />

era stanco, io… chi ero io per <strong>in</strong>tromettermi<br />

nel<strong>la</strong> sua vita ?<br />

Mi ha offesa. Non mi aspettavo<br />

un grazie ma ho ricevuto uno<br />

schiaffo e mi sono fatta male.<br />

Quando sono scesa dal treno,<br />

le gambe mi tremavano e riflettevo<br />

quasi ad alta voce su questo<br />

episodio, pensando al<strong>la</strong> mia<br />

impotenza di fronte ad una tale<br />

aggressione ed a quante donne<br />

come quel<strong>la</strong>, sono costrette a subire una tale violenza<br />

psicologica e come il “mondo esterno” conosca<br />

ancora poco questa dura realtà.<br />

E’ una terribile forma di violenza contro <strong>la</strong> donna,<br />

perché <strong>in</strong>visibile e perché gli effetti di queste condotte<br />

brutali, lesive del suo ruolo sociale di donna e<br />

del<strong>la</strong> sua dignità <strong>in</strong> quanto essere umano, possono<br />

durare tutta <strong>la</strong> vita. Il vero problema è che le vittime<br />

restano quasi sempre <strong>in</strong> silenzio, senza riuscire<br />

a trovare <strong>la</strong> capacità e <strong>la</strong> forza di chiedere <strong>ai</strong>uto agli<br />

altri, a causa del<strong>la</strong> vergogna, del senso di colpa,<br />

del<strong>la</strong> perdita di fiducia e di autostima, o magari per-<br />

ESPRIMI TE STESSA di Pao<strong>la</strong> Biondi<br />

pag. 15<br />

ché si sentono <strong>in</strong> balia di giudizi<br />

superficiali o di parte.<br />

Non è facile, come sembra, par<strong>la</strong>re<br />

di violenza psicologica, perché<br />

<strong>in</strong> realtà spesso <strong>la</strong> violenza,<br />

soprattutto<br />

all’<strong>in</strong>terno di una coppia, viene<br />

banalizzata o negata, vedendo<br />

<strong>in</strong> essa un semplice rapporto di<br />

dom<strong>in</strong>azione. La violenza subita<br />

è molto sottile e non ci sono<br />

tracce evidenti come <strong>in</strong> caso di<br />

violenza fisica, ma quello che<br />

accade, <strong>in</strong> questa tortura emotiva,<br />

è un tentativo violento e<br />

subdolo di distruzione morale<br />

dell’altro e negare <strong>la</strong> violenza<br />

che certi attacchi e maltrattamenti<br />

hanno su una donna, significa<br />

negare <strong>la</strong> profondità che<br />

<strong>la</strong> ripercussione psicologica di<br />

queste molestie ha su di lei, f<strong>in</strong>o<br />

ad una totale distruzione di se e<br />

del<strong>la</strong> <strong>propri</strong>a vita.<br />

In quegli attimi ho sperimentato<br />

<strong>la</strong> paura e l’<strong>in</strong>dignazione di fronte<br />

a quell’abuso e <strong>la</strong> reazione di<br />

quel<strong>la</strong> donna mi ha fatto capire<br />

che era un abuso ripetuto;<br />

chissà quante volte avrà avuto<br />

paura di essere giudicata o<br />

colpevolizzata e non sarà riuscita a fronteggiare <strong>la</strong><br />

violenza, magari perché considerata “fatto di vita”<br />

che accade e che bisogna presto dimenticare.<br />

Io <strong>in</strong>vece da quel pomeriggio non riesco a dimenticare<br />

e cont<strong>in</strong>uo a chiedermi quante donne subiscono<br />

quotidianamente al <strong>la</strong>voro, nel loro ambiente <strong>in</strong>timo<br />

e sono “impedite” di vivere, senza che questo<br />

mobiliti una qualsiasi solidarietà? Quanto tempo<br />

ci vorrà ancora perché queste violenze trov<strong>in</strong>o un<br />

<strong>in</strong>izio di riconoscimento?<br />

Pao<strong>la</strong> Biondi<br />

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