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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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72 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />

coscienza che, come onda incalzante, cercava<br />

continuamente di travolgerlo 1. Osserva allora come<br />

Paolo si è comportato in questa circostanza. Egli ha<br />

detto: il vangelo della gloria che mi è stato affidato; un<br />

vangelo, cioè, al quale non possono prendere parte<br />

coloro che si servono ancora della legge. Infatti, è tale<br />

l’opposizione e così grande la differenza [tra i due], che<br />

quelli che vivono soggetti <strong>alla</strong> legge non possono<br />

assolutamente essere degni di partecipare del<br />

vangelo; è come dire: A colui che è degno di essere<br />

condannato e di stare in carcere, è negato il diritto di<br />

far parte del coro di quanti invece vivono rettamente la<br />

propria esistenza 2. Paolo, dunque, nel mentre<br />

respirava e diceva grandi cose, si sforzava nel<br />

contempo di mantenersi sempre umile, cercando in<br />

questo modo di convincere gli altri a fare la stessa<br />

cosa.<br />

Infatti, non appena scrive: [il vangelo] che mi è<br />

stato affidato, subito riafferma la sua umiltà 3, affinché<br />

non si creda che le sue parole siano dettate da un<br />

sentimento di orgoglio. Vedi allora quale correzione<br />

2 All’omileta, anche a costo di essere ripetitivo, sta a cuore<br />

sottolineare e inculcare un concetto che ritiene fondamentale: le<br />

persone che sono soggette alle prescrizioni formali della legge,<br />

sono escluse d<strong>alla</strong> partecipazione degli incalcolabili benefici<br />

provenienti dall’obbedienza al vangelo. Non vi è via di mezzo: o<br />

la legge o il vangelo.<br />

3 Il testo greco recita: tachéos epelàbeto eatoù, che<br />

<strong>lettera</strong>lmente significa: subito reprimeva se stesso, cioè<br />

riprendeva e correggeva se stesso.<br />

4 Sulla scia dell’insegnamento di Paolo (1 Tim. 1, 12; 2<br />

Tim. 4, 5.11; Rom. 11, 13; Col. 4, 17; soprattutto 2 Cor. 3, 7-8;<br />

4, 1; 5, 18; 6, 3; 11, 8; Atti 20, 24; 21, 19), anche <strong>Crisostomo</strong>,<br />

come tra poco si noterà, ama presentare l’apostolato come un<br />

servizio o ministero (diakonía), ponendo in risalto in modo

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