31.05.2013 Views

Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

70 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />

Cosa vi è, ad esempio, di più pestifero del peccato di<br />

fornicazione? Infatti, anche se tu non te ne accorgi<br />

quando lo commetti, prova a pensarci dopo averlo<br />

compiùto: allora sì che sentirai il suo fetore, l’impurità<br />

immessa [nello spirito], il rimorso e il disgusto.<br />

Ebbene, ogni peccato presenta la stessa dinamica<br />

di questo: prima che tu lo compia promette di darti un<br />

piacere, ma dopo che l’hai commesso, non solo il<br />

piacere cessa e si spegne del tutto, ma per di più<br />

subentra un senso di dolore e d’angoscia. In una<br />

virtuosa condotta di vita, invece, si verifica esattamente<br />

il contrario: all’inizio la pena, ma <strong>alla</strong> fine il piacere e il<br />

sollievo interiore. D’altra parte, mentre nel peccato il<br />

piacere stesso non è un autentico piacere perché al<br />

termine ti aspetta la vergogna e il tormento [dell’atto<br />

commesso], invece in una condotta di vita spesa<br />

all’insegna della virtù la pena stessa non è vera pena,<br />

perché al termine ti attende la speranza della<br />

retribuzione.<br />

Quando il piacere è autentico<br />

Dimmi: Che cos’è l’ebbrezza? Non è forse<br />

unicamente quando bevi e soltanto in quel momento<br />

che essa ti offre qualche piacere, e probabilmente<br />

neppure allora? Infatti, una volta che hai perduto la<br />

cosciente padronanza di te, una volta che non vedi più<br />

le persone presenti e vieni a trovarti in una condizione<br />

peggiore di uomini in preda <strong>alla</strong> frenesia, quale piacere<br />

tu puoi provare? C’è di più: il piacere è assente nello<br />

stesso peccato di fornicazione! Infatti, quale autentico<br />

piacere può mai provare un animo che è divenuto<br />

succube della passione ed è stato privato delle sue<br />

17 Sal. 27, 6.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!