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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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Omelia I, 2 55<br />

potere, lo mostri in cose di ben più grande importanza,<br />

vale a dire nell’opposizione esistente tra il vizio e la virtù<br />

e non tra la ricchezza e la povertà. Tu obietterai: Da<br />

cosa dipende il fatto che uno è malato e un altro gode<br />

ottima salute, che uno ha una buona reputazione e un<br />

altro vive nel vituperio, che a uno le cose procedono<br />

secondo i suoi desideri e un altro s’imbatte in mille e<br />

mille ostacoli? Rifuggi dal credere che tutto derivi d<strong>alla</strong><br />

fatalità della nascita e comprenderai ciascuna di queste<br />

cose! Credi invece fermamente che è Dio colui il quale<br />

provvede, e avrai l’inequivocabile intelligenza di tutto!<br />

Ma replicherai: Non posso, semplicemente perché la<br />

confusione che regna tra queste cose non consente di<br />

supporre una provvidenza. Se, infatti, esse sono opera<br />

di Dio, come possiamo credere che un Dio giusto doni<br />

ricchezza al fornicatore, al malvagio, a colui che<br />

desidera avere sempre di più e non all’uomo virtuoso?<br />

Come potremo credere? Non è forse vero che bisogna<br />

credere partendo dai fatti concreti?<br />

Bene! Allora io chiedo: Ciò deriva da un destino di<br />

nascita giusto o ingiusto? Ingiusto, mi si risponderà. E<br />

chi l’ha determinato? Forse Dio? No, si replicherà,<br />

perché esso non è stato determinato. Ma, se non è<br />

stato determinato, come può produrre simili cose? Non<br />

ci si trova di fronte a una vera e propria<br />

contraddizione?<br />

Perché Dio permette ai malvagi di vivere giorni<br />

felici? Dunque, non è assolutamente possibile che<br />

queste cose siano opera di Dio! Chiediamoci allora chi<br />

ha fatto il cielo, la terra, il mare e le stagioni. È forse il<br />

destino? In tal caso, [dobbiamo affermare che] colui il<br />

quale nelle cose inanimate ha stabilito un così<br />

ammirabile ordine e una così perfetta armonia, invece<br />

ha posto in noi un così grande disordine, proprio in noi<br />

per i quali egli ha creato ogni cosa! Ciò equivarrebbe a<br />

dire che una persona si è preoccupata di prepararsi<br />

una splendida dimora, senza tuttavia darsi pensiero di

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