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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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34 Introduzione<br />

vero figlio della luce! Terminata la giornata, va a porsi<br />

su di un letto preparato solo per il riposo e non per i<br />

piaceri della carne. La vita del monastero è<br />

completamente diversa da quella del mondo. In esso<br />

non vi sono ricchezze, ma solamente i corpi di questi<br />

uomini santi e le loro anime che, se sottratte, non<br />

costituiscono per essi una perdita, bensì un guadagno.<br />

È la riproposizione fedele dell’insegnamento di Paolo,<br />

quando afferma: «Per me infatti il vivere è Cristo e il<br />

morire un guadagno» 24. Essi infatti, afferma l’omileta,<br />

non considerano morte la loro morte. Accompagnano<br />

cantando inni coloro che muoiono, chiamando questo<br />

rito «processione» e non semplicemente «trasporto<br />

del feretro».<br />

Terminato l’ampio excursus sulla vita<br />

comtemplativa che si svolge nel monastero,<br />

<strong>Crisostomo</strong>, avviandosi <strong>alla</strong> conclusione dell’omelia,<br />

riprende il discorso sul comportamento che bisogna<br />

mantenere nei confronti della vera vedova, esaltando<br />

sia pur brevemente la virtù cristiana dell’ospitalità.<br />

La prima parte dell’Omelia XV tratta delle ragioni<br />

valide per escludere dal catalogo «le vedove più<br />

giovani». <strong>Crisostomo</strong> chiarisce la preoccupazione di<br />

Paolo squisitamente psicologica e caratteriale. È facile<br />

che una giovane donna possa scegliere la<br />

consacrazione <strong>alla</strong> vedovanza <strong>alla</strong> leggera, senza un<br />

adeguato discernimento. In tal caso, poiché lo sposo<br />

della vedova è Cristo, ella non ha scelto rettamente la<br />

vedovanza, anzi corre il rischio di essere preda di<br />

desideri indegni. Al contrario, se da una simile<br />

vedovanza non si trarrà nessun vantaggio, invece da<br />

un secondo matrimonio ne potrebbero scaturire molti.<br />

Le seconde nozze contribuiranno sia a risollevare<br />

l’animo che ad eliminare un’oziosa condotta di vita.<br />

Nella seconda parte viene affrontato il problema<br />

riguardante il comportamento che deve mantenere il

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