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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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Introduzione 33<br />

vivono sole, senza più un uomo capace di proteggerle.<br />

È veramente vedova colei che, restando in tale stato,<br />

non ha più ripreso la vita del mondo; è colei che ha<br />

riposto la sua speranza in Dio; è colei che attende<br />

incessantemente <strong>alla</strong> preghiera ed è perseverante<br />

giorno e notte; costei, se mantiene tale condotta di<br />

vita, è veramente vedova anche se ha dei figli.<br />

Questo discorso offre all’omileta l’opportunità di<br />

riprendere dei principi morali, riguardanti il<br />

comportamento che il cristiano deve avere nei<br />

confronti dei piaceri che il mondo offre. Essi, infatti,<br />

recano con sé molti mali sia spirituali che fisici. La<br />

differenza tra un uomo vivo e uno morto si nota in virtù<br />

del bene che essi compiono: il primo, se non<br />

s’impegna a vivere rettamente, in nulla è migliore del<br />

secondo.<br />

L’Omelia XIV, molto ampia, si può dividere<br />

tematicamente in due parti. La prima, riprendendo<br />

brevemente il discorso precedente e ponendo in rilievo<br />

la necessità non semplicemente di dichiarare ma di<br />

testimoniare la propria fede, si sofferma sul cosiddetto<br />

«catalogo delle vedove». <strong>Crisostomo</strong> riafferma di pari<br />

passo l’insegnamento di Paolo, ricercando in esso i<br />

motivi della sua perenne attualità. La seconda parte si<br />

sofferma a descrivere con dovizia di particolari<br />

l’ambiente del monastero, autentico luogo di preghiera,<br />

di meditazione e di cantici spirituali. Quella del monaco<br />

è una particolare scelta di vita per una diversa visione<br />

e dimensione dell’esistenza. L’omileta si sofferma<br />

quindi a descrivere la giornata del monaco ponendola<br />

a confronto con quella dell’uomo secolare. La<br />

preghiera occupa nella vita del monaco un posto di<br />

primaria importanza. Egli recita le preghiere dell’ora<br />

Terza, della Sesta, della Nona e del Vespro, dividendo<br />

l’intera giornata in quattro parti, in ciascuna delle quali<br />

onora Dio, salmodiando e inneggiando. Il monaco è un

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