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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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30 Introduzione<br />

di fronte alle innumerevoli difficoltà e battaglie<br />

derivanti dall’oneroso ministero pastorale. È<br />

importante che egli si attenga a questo precetto<br />

fondamentale, che è il cardine della fede e della<br />

predicazione cristiana: la verità è colonna e sostegno<br />

della Chiesa. Essa non è altro se non il mistero della<br />

pietà: una realtà che tutti confessano, indiscutibile<br />

perché inequivocabile. Sono dunque veramente grandi<br />

coloro ai quali nella Chiesa è stato affidato questo<br />

mistero. Dobbiamo custodirlo e viverlo con fede,<br />

perché è Dio che ce lo ha confidato. In che modo?<br />

Disprezzando le ricchezze per la ricompensa futura: il<br />

possesso della vita eterna.<br />

Da qui sorge la proposta paradossale di Dio: se<br />

vuoi conseguire i beni che sono nel mondo, cerca il<br />

cielo; se vuoi gustare le cose presenti, disprezzale.<br />

Sono nostri solamente quei beni che avremo inviato<br />

lassù nel cielo, prima di noi, perché quelli che abbiamo<br />

qui sulla terra, non sono nostri, ma di coloro che<br />

restano in vita… Noi possiamo e dobbiamo vantarci di<br />

un solo e legittimo possesso: le buone azioni che<br />

procedono dal nostro animo, e cioè l’elemosina e<br />

l’amore verso gli altri.<br />

L’Omelia XII vuol essere la continuazione della<br />

precedente circa l’incoraggiamento e il sostegno morale<br />

di cui necessita colui che occupa un posto di primaria<br />

importanza e di responsabilità nell’ambito ecclesiale. Tra<br />

le dure lotte che deve affrontare, vi è quella contro le<br />

pretese ascetiche degli eretici. Costoro, allontanatisi<br />

d<strong>alla</strong> verace fede, non potranno più ormeggiare sicuri in<br />

nessun luogo; anzi, dopo essere andati <strong>alla</strong> deriva su e<br />

giù attraverso molti errori, <strong>alla</strong> fine piombano nel baratro<br />

della perdizione. Ecco il risultato che si ottiene con<br />

Statues: a study of their rhetorical qualities and form,<br />

Washington 1930; H.M. Hubbel, Chrysostom and Rhetoric, in<br />

«Classical Philology», 19 (1924), pp. 261-276.

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