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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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Omelia XVI, 1 279<br />

farti complice dei peccati altrui. Che significa: Non aver<br />

fretta? Significa che [dovrai imporre le mani] non dopo il<br />

primo, né dopo il secondo e neppure dopo il terzo<br />

esame, ma dopo aver indagato più volte con oculatezza<br />

e ponderazione, dal momento che si tratta di una<br />

questione di grande responsabilità. Infatti, anche tu sarai<br />

colpevole dei peccati, sia passati che futuri, commessi<br />

da coloro che hai reso degni dell’esercizio del ministero.<br />

D’altronde, se ad uno condoni inopportunamente le<br />

prime colpe, ti assumerai la responsabilità anche di<br />

quelle successive, come se tu avessi abbracciato la sua<br />

causa, conferendogli la dignità presbiterale. Ti farai<br />

carico anche dei suoi peccati passati, dal momento che<br />

non gli hai permesso di piangerli e di sentirne<br />

contrizione. Sicché, come a buon diritto tu gioisci dei<br />

frutti della sua lodevole attività pastorale, allo stesso<br />

modo ti assumerai la colpa dei suoi peccati.<br />

Conservati puro! Qui l’Apostolo affronta il problema<br />

della continenza. Smetti di bere soltanto acqua, ma fa’<br />

uso di un po’ di vino a causa dello stomaco e delle tue<br />

frequenti indisposizioni. Se, quindi, Paolo comanda di<br />

essere casto a uno che come Timoteo, oltre ad<br />

accettare l’esortazione, di fatto digiuna ed è avvezzo a<br />

bere soltanto acqua, al punto tale da ammalarsi e da<br />

essere frequentemente indisposto, a maggior ragione<br />

noi dobbiamo accettare volentieri l’ammonimento che<br />

ci viene rivolto.<br />

Ma perché, osserverai, egli non si è curato di<br />

rendere sano lo stomaco del suo discepolo?<br />

6 Scrivendo ai Corinti, l’Apostolo riconosce apertamente di<br />

essere un uomo favorito da Dio, anche se ad ogni costo non<br />

vuole dare l’impressione di essere una creatura eccezionale,<br />

pienamente consapevole del rischio di gloriarsi di questi favori<br />

divini. Ma ancora una volta l’Apostolo delle Genti mostra<br />

un’insuperabile umiltà, quando afferma: Di me stesso non mi

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