Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora
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OMELIA XVI TI SCONGIURO DAVANTI A DIO, A GESÙ CRISTO E AGLI ANGELI ELETTI, DI OSSERVARE QUESTE NORME CON IMPARZIALITÀ E DI NON FAR NULLA PER FAVORITISMO. NON AVER FRETTA DI IMPORRE LE MANI AD ALCUNO, PER NON FARTI COMPLICE DEI PECCATI ALTRUI. CONSERVATI PURO! SMETTI DI BERE SOLTANTO ACQUA, MA FA’ USO DI UN PO’ DI VINO A CAUSA DELLO STOMACO E DELLE TUE FREQUENTI INDISPOSIZIONI (1 Tim. 5, 21-25) Il vescovo eserciti il suo ufficio con saggezza e ponderazione 1. Dopo aver parlato dei vescovi, dei diaconi, degli uomini e delle donne, delle vedove, dei presbiteri e di tutti gli altri; dopo aver indicato le persone sulle quali il vescovo esercita il suo potere giurisdizionale, quando appunto discute sul ponderato giudizio che egli deve emettere, l’Apostolo aggiunge: Ti scongiuro davanti a Dio, a Gesù Cristo e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non far nulla per favoritismo. La sua ammonizione finale è espressa in termini veramente severi, senza troppi riguardi nei confronti di Timoteo, benché sia il suo diletto figlio 1. Del resto, chi di se stesso non ha arrossito di dire: [Tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù] perché non succeda che dopo aver predicato agli altri, venga io stesso squalificato 2, molto meno ha temuto o si è vergognato di dirlo a Timoteo. Ebbene, [tu osserverai], se egli accoglie giustamente la testimonianza del 1 Cf. 1 Cor. 4, 17. 2 1 Cor. 9, 27. 3 Deut. 4, 26. 277
278 Giovanni Crisostomo Padre e del Figlio, perché poi si appella anche a quella degli angeli eletti? Paolo lo fa per un senso di grande modestia, giacché anche Mosè dice: Io chiamo oggi in testimonio contro di voi il cielo e la terra 3; anch’egli, quindi, si esprime così in virtù della grande mitezza di Dio; [il profeta dice ancora]: Ascoltate, o monti, [il processo del Signore e porgete l’orecchio], o perenni fondamenta della terra 4. L’Apostolo chiama dunque a testimoni delle sue parole il Padre e il Figlio per giustificarsi dinanzi ad essi nel giorno del giudizio, se mai avrà potuto commettere un’azione eccedente il suo mandato giurisdizionale, spogliandosi così della responsabilità di tutto il suo operato. Paolo dice: [Ti scongiuro davanti a Dio, a Gesù Cristo e agli angeli eletti], di osservare queste norme con imparzialità e di non far nulla per favoritismo. Ciò significa che devi mostrarti imparziale ed equo con coloro che devono essere giudicati, affinché nessuno riceva da te un’attenzione particolare, né si guadagni il tuo favore. Ma, dirai, chi sono gli angeli eletti, dal momento che alcuni non sono stati tali? Ebbene, come Giacobbe chiama a suoi testimoni Dio e i colli 5, così anche noi accogliamo la testimonianza sia di persone importanti che meno importanti, giacché in questa maniera la testimonianza assume un grande valore. È come se l’Apostolo dicesse: Per quanto ti ordinerò di fare chiamo a testimoni Dio, suo Figlio e i suoi servi, giacché davanti ad essi ti impartirò i miei ordini. In questo modo egli incute paura a Timoteo. Inoltre, dopo aver detto ciò che era oltremodo opportuno prescrivere, aggiunge ciò che in primo luogo riguarda la Chiesa, cioè affronta il problema delle ordinazioni presbiterali. Dice: Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non 4 Mic. 6, 2. 5 Cf. Gen. 49, 25ss.
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TI SCONGIURO DAVANTI A DIO, A GESÙ CRISTO E AGLI ANGELI<br />
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DELLO STOMACO E<br />
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Il vescovo eserciti il suo ufficio con saggezza e<br />
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1. Dopo aver parlato dei vescovi, dei diaconi, degli<br />
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tutti gli altri; dopo aver indicato le persone sulle quali il<br />
vescovo esercita il suo potere giurisdizionale, quando<br />
appunto discute sul ponderato giudizio che egli deve<br />
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Dio, a Gesù Cristo e agli angeli eletti, di osservare<br />
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Timoteo, benché sia il suo diletto figlio 1. Del resto, chi<br />
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vergognato di dirlo a Timoteo. Ebbene, [tu osserverai],<br />
se egli accoglie giustamente la testimonianza del<br />
1 Cf. 1 Cor. 4, 17.<br />
2 1 Cor. 9, 27.<br />
3 Deut. 4, 26.<br />
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