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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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266 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />

tutti gli altri, lui che si è sottoposto a così grandi<br />

fatiche? Egli è oggetto di numerosissime critiche: c’è,<br />

infatti, chi l’accusa, chi lo loda, chi lo motteggia e chi<br />

scredita la sua memoria e i suoi propositi. Ebbene, per<br />

sopportare tutto ciò egli ha veramente bisogno di una<br />

grande forza d’animo.<br />

Il compito del presbitero è dunque grande; sì, è<br />

veramente grande per l’edificazione della Chiesa, per<br />

cui è molto importante che quanti esercitano la<br />

presidenza siano istruiti. Al contrario, se ad essi manca<br />

la formazione culturale, molte istituzioni vigenti nelle<br />

Chiese finiscono per andare in rovina. Dunque<br />

l’Apostolo, dicendo dottore, intende includere anche la<br />

cultura tra le virtù che il presbitero deve possedere:<br />

l’ospitalità, la mansuetudine e l’irreprensibilità.<br />

Perché lo chiama dottore? Certamente, osserverai,<br />

affinché egli sappia insegnare mediante l’esempio una<br />

retta condotta di vita. Sicché tutto il resto è superfluo e<br />

per il progresso spirituale dei discepoli non c’è bisogno<br />

di un insegnamento erudito. Ma allora perché Paolo<br />

presbiteri, essendo responsabili dell’amministrazione dei beni<br />

della comunità, facilmente potevano essere soggetti a critiche e<br />

ad accuse. L’Apostolo, quindi, ritiene opportuno impartire a<br />

Timoteo delle norme a cui attenersi in tali circostanze. La legge<br />

a favore dell’accusato, oltre che essere registrata nel<br />

Deuteronomio, è ricordata anche da Gesù (Gv. 8, 17) e dallo<br />

stesso Paolo (2 Cor. 13, 1). «I testimoni a cui l’Apostolo allude<br />

non sono degli assistenti del giudice, ma persone che devono<br />

deporre sull’accusa, a carico dell’imputato, così come prescrive<br />

la legge mosaica. Mancando tali testimoni a carico, Timoteo, da<br />

giudice prudente, non deve tener conto dell’accusa, che può<br />

essere infondata. Le accuse in questione potevano essere di<br />

frode o di parzialità nell’amministrazione dei beni ecclesiastici.<br />

Soltanto se tale accusa risultava confermata da più<br />

testimonianze concordi, Timoteo poteva procedere contro il<br />

presbitero accusato» (P. De Ambroggi, op. cit., p. 160).<br />

17 Gli interrogativi così posti dal <strong>Crisostomo</strong> e la soluzione

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