31.05.2013 Views

Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Introduzione 25<br />

a soqquadro la propria fede; deve evitare di aprire la<br />

sua anima ai soffi dell’impurità che, insidiandola e<br />

combattendola, la feriscono gravemente e la gettano in<br />

un profondo turbamento.<br />

La «pietà» deve diventare quindi, nelle mani del<br />

cristiano, il comune fondamento di ogni suo pensiero e<br />

di ogni sua azione. Ciò comporta un atteggiamento di<br />

estrema coerenza nella condotta della propria vita.<br />

«Quale vantaggio – sottolinea infatti il <strong>Crisostomo</strong> – si<br />

potrà trarre dall’essere “pii” nella fede e praticamente<br />

“empi” nella propria condotta di vita?». Pregare<br />

significa quindi chiedere l’aiuto di Dio per poter<br />

superare questa terribile lotta interiore, senza il cui<br />

superamento il cristiano vive nella misera e umiliante<br />

condizione di peccatore. Come pregare? Imitando Dio.<br />

Se Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati,<br />

dobbiamo giustamente volerlo anche noi, e questo è<br />

possibile attraverso la preghiera. Il cristiano,<br />

abbandonato ogni torpore spirituale, sia tutto preso da<br />

un sincero amore per Cristo e per la sua ineffabile<br />

opera di mediazione salvifica universale, si attacchi<br />

<strong>alla</strong> sua croce e lo imiti, immolando se stesso per il<br />

bene dei fratelli. È dunque necessario che colui che<br />

ama Cristo si lasci attrarre da lui!<br />

L’omileta ritorna con voluta insistenza<br />

sull’atteggiamento e sul comportamento che di fatto i<br />

cristiani hanno nei riguardi di Dio e di Cristo Gesù: la<br />

loro condotta di vita spesso è manifestazione di ottusità<br />

e di insensibilità di fronte agli incomparabili benefici<br />

ricevuti. Il nemico più tremendo da abbattere è per<br />

<strong>Crisostomo</strong> l’immenso e reale potere che la ricchezza<br />

esercita sull’animo dell’uomo. In verità, osserva con<br />

rammarico <strong>Crisostomo</strong>, non è la ricchezza ad avere su<br />

dell’opera del <strong>Crisostomo</strong>, cf. T.E. Ameringer, The stylistic<br />

influence of the second sophistic on the panegirycal sermons of<br />

St. John Chrysostom. A study in Greek rhetoric, Washington<br />

1921; M.A. Burns, Saint John Chrysostom’s Homilies on the

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!