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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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228 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />

maggiormente ad essa, per fare ogni cosa con maggior<br />

indipendenza, per darsi ancora di più ai piaceri del<br />

mondo. Ecco perché l’Apostolo dice: Al contrario,<br />

quella che si dà ai piaceri, anche se vive è già morta.<br />

Cosa dici? Una vedova non deve darsi ai piaceri?<br />

No, dice Paolo. E tu ribatti: Se l’età giovanile e la<br />

debolezza della natura non solo non comportano<br />

necessariamente una vita sregolata, anzi procurano<br />

anche la morte, e la morte eterna, cosa dovrebbero<br />

allora dire quegli uomini che vivono nei piaceri? Paolo,<br />

quindi, ha detto con ragione: Al contrario, quella che si<br />

dà ai piaceri, anche se vive è già morta. Ma, affinché tu<br />

comprenda bene, esaminiamo ciò che essenzialmente<br />

distingue i vivi dai morti, e dove noi possiamo stabilire<br />

questa nota distintiva. Coloro che vivono, guardano con<br />

un occhio particolare alle cose della vita futura, cioè di<br />

quella che è veramente vita. <strong>Ora</strong>, per capire cosa<br />

realmente è la vita futura, per la quale conviene che noi<br />

ci impegniamo costantemente, ascolta ciò che dice<br />

Cristo: [Allora il re dirà a quelli che stanno <strong>alla</strong> sua<br />

destra]: Venite, [benedetti del Padre mio], ricevete in<br />

eredità il regno preparato per voi fin d<strong>alla</strong> fondazione<br />

del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da<br />

mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere 13.<br />

sposato più di una volta, devono essere stimate per le buone<br />

opere compiute in famiglia o al servizio della comunità; d) le<br />

vedove più giovani e irrequiete devono essere escluse dal<br />

catalogo, ma invitate a risposarsi, per sfuggire l’ozio, il<br />

pettegolezzo, lo scandalo (1 Tim. 5, 11-15); e) le vedove già<br />

assistite da qualche buona donna fedele, rimangano a suo<br />

carico, senza far pesare quest’onere sulla comunità» (P. De<br />

Ambroggi, op. cit., p. 152).<br />

12 Veramente vedove, ossia quelle vedove che sono<br />

sprovviste di qualsiasi tipo di aiuto, sia spirituale e morale che<br />

materiale ed economico, prive come sono di parenti in grado di<br />

sovvenire alle loro esigenze e necessità.

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