Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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Omelia XII, 4 213 pecore. Del resto, [si sa che anche Giobbe, non diversamente dagli altri], aveva ricevuto da Dio la sua ricchezza. Quanto poi al fatto che questa consistesse nel possesso di pecore, è chiaro da quanto segue. Infatti, colui che ha scritto il Libro di Giobbe, nell’enumerare i beni che erano toccati a quest’uomo giusto, dopo aver parlato della morte dei suoi cammelli, delle sue asine e delle sue cavalle, non ha fatto menzione di nessuna grave perdita di tesori strappati a lui con forza 28. Anche Abramo, non diversamente da Giobbe, era ricco, sì, ma di un gran numero di servi. E tu mi dirai: Cosa? Non li aveva forse comprati? No. Ed è per questo motivo che la Scrittura dice: Gli schiavi nati nella sua casa erano trecentodiciotto 29. Egli possedeva anche pecore e buoi. [Ebbene, ribatterai]: Da dove prese l’oro inviato a Rebecca 30? Lo prese dai doni che egli aveva ricevuto in Egitto 31, senza quindi commettere né violenza né ingiustizia. 4. E ora dimmi tu: Da dove provengono le tue ricchezze? Da chi le hai ricevute? E colui che te le ha date, da chi le ha avute? Tu mi risponderai: Da suo nonno, da suo padre… Ma, pur risalendo di generazione in generazione, potrai mai dimostrare che tale possesso è giusto? 32 Certo che non lo puoi! Bisogna dunque ritenere che questa tua ricchezza trae origine e affonda le sue radici in qualche atto di ingiustizia. Perché? Perché Dio all’inizio non ha fatto uno ricco e un altro povero, né al momento della creazione ha donato a uno molti tesori e a un altro ha tolto perfino la possibilità di trovarli; al contrario, egli ha distribuito a tutti la stessa terra da coltivare. Pertanto, se la terra è un possesso comune, come si spiega che tu ne hai molti e molti 24 Cf. Es. 32, 25-29; 1 Re 13, 1-10; 2 Re 23, 15-18. 25 Crisostomo ha accostato il vitello d’oro al bue Api degli Egiziani. «Questo accostamento… è usuale. Di fatto, gli

214 Giovanni Crisostomo iugeri mentre il tuo vicino non ne ha neppure una zolla? Tu mi dirai: Ma è stato mio padre a lasciarmela. E io ti dico: E lui da chi l’ha ricevuta? Dai suoi antenati, tu mi rispondi. Ma, come ho già detto, è necessario che colui che intende risalire di generazione in generazione, giunga a scoprire la maniera in cui inizialmente ci si è procurato tale possesso. Giacobbe fu ricco, ma ricevette la sua ricompensa in seguito a tante fatiche. Del Signore è la terra e quanto essa contiene Non mi spingerò a esaminare più accuratamente quest’argomento, ma [affronterò così la questione]: Ammesso pure che le tue ricchezze siano giuste ed esenti da ogni rapina; che tu non abbia colpa delle azioni ingiuste per le quali tuo padre si è arricchito; resta il fatto che tu possiedi ciò che è frutto di rapina, anche se tu personalmente non ti sei macchiato di simile colpa. Infatti, concesso anche che tuo padre non le abbia sottratte agli altri con forza, ma che l’oro da lui posseduto sia, [per così dire], zampillato dalla terra, forse che per questo le ricchezze sono buone? No. E tu dirai: Ma non per questo sono cattive. [E io ti rispondo]: egittologi sono concordi nell’affermare che il culto di Api si era diffuso solo tardi in Egitto, dopo i Ramessidi. Fino ad allora tale culto sarebbe rimasto localizzato nell’Alto Egitto» (L. Monloubou - F.M. Du Buit, sub voce Vitello d’oro, in Dizionario biblico storico-critico, ed. it. a cura di R. Fabris, Borla, Roma 1987, pp. 1040-1041). 26 Rom. 5, 5. 27 …perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto

Omelia XII, 4 213<br />

pecore. Del resto, [si sa che anche Giobbe, non<br />

diversamente dagli altri], aveva ricevuto da Dio la sua<br />

ricchezza. Quanto poi al fatto che questa consistesse<br />

nel possesso di pecore, è chiaro da quanto segue.<br />

Infatti, colui che ha scritto il Libro di Giobbe,<br />

nell’enumerare i beni che erano toccati a quest’uomo<br />

giusto, dopo aver parlato della morte dei suoi cammelli,<br />

delle sue asine e delle sue cavalle, non ha fatto<br />

menzione di nessuna grave perdita di tesori strappati a<br />

lui con forza 28.<br />

Anche Abramo, non diversamente da Giobbe, era<br />

ricco, sì, ma di un gran numero di servi. E tu mi dirai:<br />

Cosa? Non li aveva forse comprati? No. Ed è per questo<br />

motivo che la Scrittura dice: Gli schiavi nati nella sua<br />

casa erano trecentodiciotto 29. Egli possedeva anche<br />

pecore e buoi. [Ebbene, ribatterai]: Da dove prese l’oro<br />

inviato a Rebecca 30? Lo prese dai doni che egli aveva<br />

ricevuto in Egitto 31, senza quindi commettere né<br />

violenza né ingiustizia.<br />

4. E ora dimmi tu: Da dove provengono le tue<br />

ricchezze? Da chi le hai ricevute? E colui che te le ha<br />

date, da chi le ha avute? Tu mi risponderai: Da suo<br />

nonno, da suo padre… Ma, pur risalendo di generazione<br />

in generazione, potrai mai dimostrare che tale possesso<br />

è giusto? 32 Certo che non lo puoi! Bisogna dunque<br />

ritenere che questa tua ricchezza trae origine e affonda<br />

le sue radici in qualche atto di ingiustizia. Perché?<br />

Perché Dio all’inizio non ha fatto uno ricco e un altro<br />

povero, né al momento della creazione ha donato a uno<br />

molti tesori e a un altro ha tolto perfino la possibilità di<br />

trovarli; al contrario, egli ha distribuito a tutti la stessa<br />

terra da coltivare. Pertanto, se la terra è un possesso<br />

comune, come si spiega che tu ne hai molti e molti<br />

24 Cf. Es. 32, 25-29; 1 Re 13, 1-10; 2 Re 23, 15-18.<br />

25 <strong>Crisostomo</strong> ha accostato il vitello d’oro al bue Api degli<br />

Egiziani. «Questo accostamento… è usuale. Di fatto, gli

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