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Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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Omelia X, 3 175<br />

costui rispetta chi conduce una vita risplendente di<br />

virtù, giacché la verità chiude la bocca anche ai<br />

nemici 28.<br />

Tu dirai: Ma [un aspirante] come può cadere in<br />

qualche laccio? Commettendo spesso gli stessi peccati<br />

di coloro che non credono. <strong>Ora</strong>, se viene a trovarsi in<br />

tale condizione, subito il diavolo gli tende un altro<br />

laccio e ben presto i nemici hanno la meglio su di lui.<br />

Ma, se dai nemici bisogna riscuotere una grande<br />

reputazione, molto maggiore deve essere quella degli<br />

amici. Inoltre, per quanto poi riguarda il fatto che un<br />

uomo d<strong>alla</strong> vita irreprensibile non può affatto sentir<br />

parlare male di sé, ascolta ciò che Cristo dice: così<br />

risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché<br />

vedano le vostre opere buone e rendano gloria al<br />

vostro Padre che è nei cieli 29. Ma dirai: Cosa fare se<br />

egli viene falsamente denigrato, se a motivo delle<br />

circostanze esterne deve sottostare <strong>alla</strong> calunnia? Sì,<br />

ciò può accadere; ma in questo caso è necessario che<br />

egli non si esponga troppo, dal momento che c’è molta<br />

ragione di temere. Ecco perché, dice Paolo, bisogna<br />

patimento spirituale, morale e fisico; muniti con le armi della<br />

giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella<br />

cattiva e nella buona fama (2 Cor. 6, 7-8).<br />

26 Siamo ritenuti ingannatori, eppure siamo veritieri (2 Cor.<br />

6, 8).<br />

27 Góetes, impostori (cf. 2 Tim. 3, 13).<br />

28 <strong>Crisostomo</strong> si sofferma intenzionalmente sull’esemplare<br />

condotta di vita del candidato <strong>alla</strong> dignità episcopale, perché se<br />

essa è verace, non finta, ottiene di essere ammirata anche da<br />

coloro che sono ancora lontani d<strong>alla</strong> salvezza portata da Cristo.<br />

E questo significa appunto essere, come Timoteo, figli veraci<br />

nella fede.<br />

29 Mt. 5, 16.<br />

30 A questo punto della sua omelia il <strong>Crisostomo</strong> scrive una

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