Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora
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Omelia X, 2 171 l’autorità la esercita in comune con gli altri, [significa che] anche nell’ambito della sua famiglia egli, come marito, divide con la moglie quest’ufficio di governo. Nella Chiesa bisogna preoccuparsi del sostentamento delle vedove e delle vergini? Anche in casa il marito ha servi e figli da nutrire, senza dire che governare una casa è anche più agevole che non una comunità ecclesiale. Pertanto, chi non è stato capace di dirigere con avvedutezza la propria famiglia, come potrà ben amministrare una Chiesa? Ecco perché l’Apostolo, dopo aver detto: se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?, aggiunge: non sia un neofita 15 . Paolo qui non pone in questione la troppo giovane età del candidato, ma la sua istruzione ricevuta in poco tempo. Infatti dice: Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere 16. Egli quindi si è espresso così, volendo riferirsi alla mancanza di perfezione nella dottrina 17. Infatti, cosa gli ha impedito di dire semplicemente: non sia molto giovane? Del resto, non è stato forse lui stesso a costituire in autorità Timoteo, nonostante la sua troppo giovane età? D’altronde la testimonianza di ciò è data dalle medesime parole che gli rivolge, quando appunto afferma: Nessuno disprezzi la tua giovane età 18. L’Apostolo, infatti, aveva ben conosciuto la grandezza delle virtù di Timoteo e la straordinaria perfezione della sua condotta di vita. Ne è pienamente 14 Lc. 14, 33. 15 1 Tim. 3, 5-6. 16 1 Cor. 3, 6. 17 Il termine neofita non è detto in riferimento all’età dell’aspirante alla carica episcopale, quanto piuttosto alla sua anzianità nella fede. «La comunità di Efeso contava ormai una
172 Giovanni Crisostomo consapevole, quando scrivendo gli dice: fin dall’infanzia hai conosciuto le Sacre Scritture 19 . Inoltre, del suo discepolo egli testimonia anche l’osservanza di un rigoroso digiuno, quando apertamente gli dice: [Smetti di bere soltanto acqua], ma fa’ uso di un po’ di vino a causa [dello stomaco e] delle tue frequenti indisposizioni 20. Comunque, nelle sue lettere ritornerà più volte su questo argomento. Ora, se in lui non avesse riconosciuto tali virtù, né avrebbe scritto né avrebbe fatto tali raccomandazioni al suo discepolo. Ma, poiché un gran numero di pagani giungeva per ricevere il battesimo, egli dice: non ponete un neofita al vertice dell’autorità, se si tratta di una persona che da poco tempo ha appreso la dottrina. Infatti, se viene costituito maestro prima di essere stato discepolo, facilmente gli accadrà di essere arrogante; se poi già occupa un posto di rilievo tra coloro che hanno autorità, facilmente monterà in superbia se prima non avrà imparato a ubbidire. Per questa ragione l’Apostolo ha aggiunto: …perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo; cioè non quindicina d’anni, vi erano degli antichi discepoli (Atti 21, 16). Alcuni Ebrei ellenisti provenienti dall’Asia erano già stati convertiti da Pietro fin dalla prima Pentecoste cristiana (Atti 2, 7-8). Era quindi possibile una scelta fra le persone che da qualche decennio vivevano la vita cristiana, ne conoscevano a fondo la dottrina, ne praticavano fedelmente la morale» (P. De Ambroggi, op. cit., p. 134). 18 1 Tim. 4, 12. 19 2 Tim. 3, 15. 20 1 Tim. 5, 23. 21 1 Tim. 3, 7. 22 1 Cor. 7, 7. Crisostomo, sempre in riferimento alla condotta di vita del candidato al ministero episcopale, ripropone l’insegnamento dell’Apostolo che, «se ha consigliato il
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172 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />
consapevole, quando scrivendo gli dice: fin<br />
dall’infanzia hai conosciuto le Sacre Scritture 19 . Inoltre,<br />
del suo discepolo egli testimonia anche l’osservanza di<br />
un rigoroso digiuno, quando apertamente gli dice:<br />
[Smetti di bere soltanto acqua], ma fa’ uso di un po’ di<br />
vino a causa [dello stomaco e] delle tue frequenti<br />
indisposizioni 20. Comunque, nelle sue lettere ritornerà<br />
più volte su questo argomento.<br />
<strong>Ora</strong>, se in lui non avesse riconosciuto tali virtù, né<br />
avrebbe scritto né avrebbe fatto tali raccomandazioni<br />
al suo discepolo. Ma, poiché un gran numero di pagani<br />
giungeva per ricevere il battesimo, egli dice: non<br />
ponete un neofita al vertice dell’autorità, se si tratta di<br />
una persona che da poco tempo ha appreso la<br />
dottrina. Infatti, se viene costituito maestro prima di<br />
essere stato discepolo, facilmente gli accadrà di<br />
essere arrogante; se poi già occupa un posto di rilievo<br />
tra coloro che hanno autorità, facilmente monterà in<br />
superbia se prima non avrà imparato a ubbidire.<br />
Per questa ragione l’Apostolo ha aggiunto:<br />
…perché non gli accada di montare in superbia e di<br />
cadere nella stessa condanna del diavolo; cioè non<br />
quindicina d’anni, vi erano degli antichi discepoli (Atti 21, 16).<br />
Alcuni Ebrei ellenisti provenienti dall’Asia erano già stati<br />
convertiti da Pietro fin d<strong>alla</strong> prima Pentecoste cristiana (Atti 2,<br />
7-8). Era quindi possibile una scelta fra le persone che da<br />
qualche decennio vivevano la vita cristiana, ne conoscevano a<br />
fondo la dottrina, ne praticavano fedelmente la morale» (P. De<br />
Ambroggi, op. cit., p. 134).<br />
18 1 Tim. 4, 12.<br />
19 2 Tim. 3, 15.<br />
20 1 Tim. 5, 23.<br />
21 1 Tim. 3, 7.<br />
22 1 Cor. 7, 7. <strong>Crisostomo</strong>, sempre in riferimento <strong>alla</strong><br />
condotta di vita del candidato al ministero episcopale, ripropone<br />
l’insegnamento dell’Apostolo che, «se ha consigliato il