Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora
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Omelia VII, 3 135 Dimmi: forse che ciò non vale anche per i Gentili? Sì, certamente. Ebbene, se Cristo è morto anche per questi, tu non vuoi pregare per loro? Ma obietterai: perché allora i Gentili non hanno creduto? Perché [ti rispondo] non hanno voluto. Cristo ha pienamente compiuto la sua opera di mediazione e la sua passione, dice Paolo, ne è la testimonianza. Egli è venuto, afferma l’Apostolo, a rendere testimonianza alla verità del Padre, ed è stato ucciso. Quindi non è soltanto il Padre a rendergli testimonianza, ma anch’egli testimonia il Padre, quando dice: Io sono venuto nel nome del Padre mio… 15; Dio nessuno l’ha mai visto… 16; Che conoscano te, l’unico vero Dio… 17; Dio è spirito… 18. Cristo dunque ha reso la sua testimonianza fino alla morte. Pertanto l’espressione: nei tempi stabiliti, chiaramente significa: nel tempo conveniente. Paolo, Apostolo delle Genti …e di essa io sono stato fatto banditore e apostolo 16 Gv. 1, 18. 17 Gv. 17, 3. 18 Gv. 4, 24. 19 La missione a cui intende riferirsi Crisostomo è appunto l’intrepida e incessante azione missionaria svolta da Paolo, come maestro e predicatore, per la conversione delle Genti. Quanto poi al fatto che tutti gli altri apostoli si disinteressassero completamente di curare questo settore pastorale (pànu gàr enárkon), se questo disimpegno forse si può appena scorgere per le regioni menzionate da Luca negli Atti degli Apostoli, il severo giudizio dell’omileta è destituito di ogni fondamento per
136 Giovanni Crisostomo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità (1 Tim. 2, 7). 3. Poiché quindi Cristo, afferma l’Apostolo, ha patito per i pagani e io sono stato costituito maestro dei pagani, perché tu non preghi per essi? Qui Paolo, dopo aver detto di sé una cosa degna di fede, a ragione si esprime dicendo: di essa io sono stato fatto banditore; gli apostoli infatti non si facevano affatto carico di questa missione [di conversione] 19. Poi ha aggiunto: maestro dei pagani nella fede e nella verità. Ritorna ancora l’espressione: nella fede, sì, ma non credere che riascoltando nella fede, questa sia un qualcosa di ingannevole, in quanto egli dice anche: nella verità. E se dice: verità, la fede non è menzogna. Vedi come la grazia si diffonde? Mentre per i Giudei questa non era la ragione delle loro preghiere, ora invece la grazia ha esteso il suo potere. Il motivo, dunque, per cui Paolo dichiara di se stesso di essere stato costituito maestro dei pagani, è perché ha voluto le restanti, dove appunto gli apostoli svolsero egregiamento la loro missione di maestri, di banditori e di martiri della divina Parola di salvezza portata e insegnata da Cristo. 20 1 Tim. 2, 6. 21 Questa breve sintesi dell’economia della salvezza offerta dall’omileta, ci offre l’occasione per riaffermare come egli sia il fedele discepolo dell’Apostolo delle Genti: l’umanità intera è salvata dal Padre per un ineffabile atto di accondiscendenza, di bontà e di gratuita benignità, e dove la croce e Cristo crocifisso costituiscono il fonte dell’universale giustificazione e redenzione (cf. 1 Cor. 1, 23; 2, 2.8; 2 Cor. 13, 4; Gal. 3, 1; 6, 14; Ebr. 6, 6). La croce, ha precedentemente affermato Crisostomo, è il labaro di Cristo: i cristiani, cioè coloro che portano il nome di Cristo, degni di tale nome, devono tenerlo sempre alto per essere pronti a combattere strenuamente. 22 Cf. Gv. 12, 32: Io, quando sarò elevato da terra, attirerò
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136 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />
– dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani<br />
nella fede e nella verità (1 Tim. 2, 7).<br />
3. Poiché quindi Cristo, afferma l’Apostolo, ha<br />
patito per i pagani e io sono stato costituito maestro<br />
dei pagani, perché tu non preghi per essi? Qui Paolo,<br />
dopo aver detto di sé una cosa degna di fede, a<br />
ragione si esprime dicendo: di essa io sono stato fatto<br />
banditore; gli apostoli infatti non si facevano affatto<br />
carico di questa missione [di conversione] 19. Poi ha<br />
aggiunto: maestro dei pagani nella fede e nella verità.<br />
Ritorna ancora l’espressione: nella fede, sì, ma non<br />
credere che riascoltando nella fede, questa sia un<br />
qualcosa di ingannevole, in quanto egli dice anche:<br />
nella verità. E se dice: verità, la fede non è menzogna.<br />
Vedi come la grazia si diffonde? Mentre per i Giudei<br />
questa non era la ragione delle loro preghiere, ora<br />
invece la grazia ha esteso il suo potere. Il motivo,<br />
dunque, per cui Paolo dichiara di se stesso di essere<br />
stato costituito maestro dei pagani, è perché ha voluto<br />
le restanti, dove appunto gli apostoli svolsero egregiamento la<br />
loro missione di maestri, di banditori e di martiri della divina<br />
Parola di salvezza portata e insegnata da Cristo.<br />
20 1 Tim. 2, 6.<br />
21 Questa breve sintesi dell’economia della salvezza offerta<br />
dall’omileta, ci offre l’occasione per riaffermare come egli sia il<br />
fedele discepolo dell’Apostolo delle Genti: l’umanità intera è<br />
salvata dal Padre per un ineffabile atto di accondiscendenza, di<br />
bontà e di gratuita benignità, e dove la croce e Cristo crocifisso<br />
costituiscono il fonte dell’universale giustificazione e redenzione<br />
(cf. 1 Cor. 1, 23; 2, 2.8; 2 Cor. 13, 4; Gal. 3, 1; 6, 14; Ebr. 6, 6). La<br />
croce, ha precedentemente affermato <strong>Crisostomo</strong>, è il labaro di<br />
Cristo: i cristiani, cioè coloro che portano il nome di Cristo, degni<br />
di tale nome, devono tenerlo sempre alto per essere pronti a<br />
combattere strenuamente.<br />
22 Cf. Gv. 12, 32: Io, quando sarò elevato da terra, attirerò