Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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31.05.2013 Views

Omelia VI, 3 123 Giudice, [Dio], perdoni i tuoi peccati, a motivo del fatto che tu lo aizzi contro gli altri. Il Signore infatti dice: con la misura con la quale misurate sarete misurati e col giudizio con cui giudicate sarete giudicati 8. Facciamo dunque in modo di essere disposti al perdono, affinché anche noi possiamo ottenere di essere perdonati da Dio. Importanza e valorizzazione dell’insegnamento omiletico 3. Non voglio però che vi limitiate soltanto ad ascoltare, ma anche che osserviate nella pratica questi insegnamenti. Ora, invece, [mi sembra] che voi ricordiate solamente le parole, e forse neppure queste. Infatti, quando andrete via, se qualcuno degli assenti vi chiederà l’argomento della nostra trattazione, mentre alcuni non sanno proprio rispondere, quelli che invece hanno maggiormente compreso, saranno in grado di riferire solamente l’idea di fondo della nostra omelia: che cioè non bisogna ricordarsi delle offese ricevute, ma pregare perfino [per i propri persecutori]. Così, mentre i primi, dal momento che non ricordano, non sono capaci di dire niente di quanto è stato detto; i secondi si limitano a riferire solo quel poco che rammentano. Perciò, se non traete nessun vantaggio da ciò che vi viene detto, vi esorto a non porre neppure attenzione all’argomento trattato. Qual è il vantaggio? Maggiore sarà la condanna e più duro il castigo giacché, nonostante mille esortazioni, perseveriamo nella stessa condizione spirituale. I precisi contenuti della preghiera: l’imitazione di Dio

124 Giovanni Crisostomo Dio stesso, quindi, ci ha indicato con precisione i contenuti della nostra preghiera: non chiedere cioè nulla di temporale e di umano. Ora voi, o fedeli, sapete bene ciò che bisogna domandare nella preghiera e come ogni preghiera si fa in comune. Ma, osserverà qualcuno, là non è stato detto di pregare per coloro che non credono. Ebbene, poiché voi ignorate il potere della preghiera, non sapete riconoscere né il suo profondo valore né la sua preziosità; ma se uno l’esamina attentamente, vi scorgerà anche questo. Infatti, quando colui che prega dice: Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra 9 , ciò non significa altro che questo. Perché? Perché nel cielo tutti credono, tutti obbediscono! Del resto, se la questione investe solamente i credenti, l’espressione non ha senso. Infatti, se a compiere la volontà di Dio fossero i credenti e non i miscredenti, certamente questa volontà non si compirebbe come in cielo. Cosa, dunque, significa l’espressione? Il senso vero è questo: come nel cielo non vi è nessun malvagio, così non vi sia neppure sulla terra: attirate tutti nel vostro timor di Dio, rendete angeli tutti gli uomini, fossero anche vostri avversari e vostri nemici. Non vedi quante bestemmie ogni giorno si rivolgono contro Dio? Non vedi quante offese egli riceve sia dai non credenti che dai credenti, sia con le parole che con le azioni? Ebbene? Per questo motivo egli ha forse spento la luce del sole? Ha interrotto il corso della luna? Ha fatto precipitare la volta del cielo? Ha forse sconvolto la terra dalle sue fondamenta? Ha prosciugato il mare? Ha prosciugato le sorgenti delle acque o messo il disordine nell’aria? Certo che no; anzi, si comporta esattamente all’opposto: fa sorgere il sole, fa cadere la pioggia, dona i frutti e i raccolti annuali a coloro che lo bestemmiano, agli insensati, agli empi e ai persecutori: inoltre, egli fa questo non per uno, né per due, né per tre giorni, ma per tutta la loro vita. Comportati anche tu allo

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Dio stesso, quindi, ci ha indicato con precisione i<br />

contenuti della nostra preghiera: non chiedere cioè nulla<br />

di temporale e di umano. <strong>Ora</strong> voi, o fedeli, sapete bene<br />

ciò che bisogna domandare nella preghiera e come ogni<br />

preghiera si fa in comune. Ma, osserverà qualcuno, là<br />

non è stato detto di pregare per coloro che non credono.<br />

Ebbene, poiché voi ignorate il potere della preghiera,<br />

non sapete riconoscere né il suo profondo valore né la<br />

sua preziosità; ma se uno l’esamina attentamente, vi<br />

scorgerà anche questo. Infatti, quando colui che prega<br />

dice: Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra 9 ,<br />

ciò non significa altro che questo. Perché? Perché nel<br />

cielo tutti credono, tutti obbediscono! Del resto, se la<br />

questione investe solamente i credenti, l’espressione<br />

non ha senso. Infatti, se a compiere la volontà di Dio<br />

fossero i credenti e non i miscredenti, certamente<br />

questa volontà non si compirebbe come in cielo. Cosa,<br />

dunque, significa l’espressione? Il senso vero è questo:<br />

come nel cielo non vi è nessun malvagio, così non vi sia<br />

neppure sulla terra: attirate tutti nel vostro timor di Dio,<br />

rendete angeli tutti gli uomini, fossero anche vostri<br />

avversari e vostri nemici.<br />

Non vedi quante bestemmie ogni giorno si rivolgono<br />

contro Dio? Non vedi quante offese egli riceve sia dai<br />

non credenti che dai credenti, sia con le parole che con<br />

le azioni? Ebbene? Per questo motivo egli ha forse<br />

spento la luce del sole? Ha interrotto il corso della luna?<br />

Ha fatto precipitare la volta del cielo? Ha forse sconvolto<br />

la terra dalle sue fondamenta? Ha prosciugato il mare?<br />

Ha prosciugato le sorgenti delle acque o messo il<br />

disordine nell’aria? Certo che no; anzi, si comporta<br />

esattamente all’opposto: fa sorgere il sole, fa cadere la<br />

pioggia, dona i frutti e i raccolti annuali a coloro che lo<br />

bestemmiano, agli insensati, agli empi e ai persecutori:<br />

inoltre, egli fa questo non per uno, né per due, né per tre<br />

giorni, ma per tutta la loro vita. Comportati anche tu allo

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