Giovanni Crisostomo Commento alla Prima lettera ... - Undicesima Ora

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31.05.2013 Views

Omelia V, 1 105 che è in te 7. Dunque, è per spronare il suo zelo e per tener desta la sua attenzione che Paolo rammenta a Timoteo l’autore della sua elezione e ordinazione. È come se gli dicesse: Dio stesso ti ha scelto; è lui che ti ha affidato la dignità di tale ministero; sei stato eletto, quindi, non con un voto espresso dagli uomini, per cui non oltraggiare né disonorare il voto dato da Dio 8. Il grave incarico che Paolo affida a Timoteo. Le armi del «miles Christi» Ora, poiché l’Apostolo ha dato a Timoteo un incarico, e anche oneroso, cosa aggiunge? Questo è l’incarico che ti affido, Timoteo, figlio mio. Paolo, è vero, gli dà un ordine, ma come a figlio verace nella fede: egli cioè non gli si rivolge in maniera autoritaria e dispotica come uno che ha potere, ma con un atteggiamento paterno, dicendo: Timoteo, figlio mio. Pertanto, l’incarico che gli affida vuole essere un’esortazione alla fedeltà: esso infatti non è nostro in quanto non siamo stati noi a procacciarcelo, ma è Dio che generosamente ce lo ha affidato. Inoltre [esso riguarda] non solo questo, ma anche la fede e la buona coscienza. Ciò significa che noi dobbiamo custodire quello che egli ci ha elargito. Infatti, se non fosse venuto lui personalmente, non si potrebbero trovare né fede né purezza di vita, che invece noi abbiamo ricevuto fin dall’infanzia. È come se [Paolo] dicesse [a Timoteo]: Non sono io ad impartire ordini, ma colui che di fatto elegge [cioè Dio]. Ed è proprio 8 «Per stimolarlo a compiere sempre meglio il suo dovere magisteriale, san Paolo gli ricorda che la sua scelta all’apostolato avvenne in virtù di indicazioni soprannaturali fatte da qualche profeta (cf. 1 Tim. 1, 18). Non sappiamo né quando né come tali indicazioni carismatiche avvennero (cf. Atti 16, 2; 2 Tim. 3, 10- 11), ma rimane il fatto, richiamato pure in 1 Tim. 4, 14. Si ricordi

106 Giovanni Crisostomo questo il senso dell’espressione: conforme alle profezie già pronunziate sopra di te. Ascoltale ed osservale. Ma qual è l’ordine che trasmetti? È quello di esercitare fedelmente nelle profezie una buona milizia! Esse ti hanno scelto proprio per questo, ragion per cui esercita la tua buona milizia. E Paolo la chiama buona in relazione alla cattiva milizia, quando appunto dice: Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità… 9. Ora, mentre quelli militavano alla mercé di un tiranno, tu invece sei al servizio di un re. Ma perché adopera il termine di milizia per indicare quest’obbedienza a Dio? Si esprime così per mostrarci che una terribile guerra è stata dichiarata contro tutti ed in modo particolare contro chi insegna; che bisogna munirsi di armi veramente valide, quali la sobrietà, la vigilanza, un’attenzione ininterrotta, perché siamo costretti ad affrontare delle lotte fino al sangue e a disporci in ordine di battaglia, senza mai concederci alcun allentamento. Nella Chiesa il maestro deve conservare integra la fede e buona la coscienza che il carisma della profezia non era tanto ordinato a predire cose future quanto a esortare, consolare, edificare a nome di Dio (cf. 1 Cor. 14, 3; Atti 15, 32)» (S. Cipriani, op. cit., p. 644). 9 Per la maggior comprensione del testo del Crisostomo, citiamo per intero il versetto paolino: Io parlo un linguaggio umano a causa della debolezza della vostra carne. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità a pro dell’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione (Rom. 6, 19). La santificazione di cui parla Paolo non è altro se non la fedele

106 <strong>Giovanni</strong> <strong>Crisostomo</strong><br />

questo il senso dell’espressione: conforme alle<br />

profezie già pronunziate sopra di te. Ascoltale ed<br />

osservale.<br />

Ma qual è l’ordine che trasmetti? È quello di<br />

esercitare fedelmente nelle profezie una buona milizia!<br />

Esse ti hanno scelto proprio per questo, ragion per cui<br />

esercita la tua buona milizia. E Paolo la chiama buona<br />

in relazione <strong>alla</strong> cattiva milizia, quando appunto dice:<br />

Come infatti avete messo le vostre membra a servizio<br />

dell’impurità e dell’iniquità… 9. <strong>Ora</strong>, mentre quelli<br />

militavano <strong>alla</strong> mercé di un tiranno, tu invece sei al<br />

servizio di un re. Ma perché adopera il termine di<br />

milizia per indicare quest’obbedienza a Dio? Si<br />

esprime così per mostrarci che una terribile guerra è<br />

stata dichiarata contro tutti ed in modo particolare<br />

contro chi insegna; che bisogna munirsi di armi<br />

veramente valide, quali la sobrietà, la vigilanza,<br />

un’attenzione ininterrotta, perché siamo costretti ad<br />

affrontare delle lotte fino al sangue e a disporci in<br />

ordine di battaglia, senza mai concederci alcun<br />

allentamento.<br />

Nella Chiesa il maestro deve conservare integra la<br />

fede e buona la coscienza<br />

che il carisma della profezia non era tanto ordinato a predire<br />

cose future quanto a esortare, consolare, edificare a nome di<br />

Dio (cf. 1 Cor. 14, 3; Atti 15, 32)» (S. Cipriani, op. cit., p. 644).<br />

9 Per la maggior comprensione del testo del <strong>Crisostomo</strong>,<br />

citiamo per intero il versetto paolino: Io parlo un linguaggio<br />

umano a causa della debolezza della vostra carne. Come infatti<br />

avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e<br />

dell’iniquità a pro dell’iniquità, così ora mettete le vostre membra<br />

a servizio della giustizia per la vostra santificazione (Rom. 6, 19).<br />

La santificazione di cui parla Paolo non è altro se non la fedele

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