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Dicembre 2009 - Comune di Imola

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ambini che hanno la crisi dopo mesi ed è più <strong>di</strong>fficile convincerli a rimanere a scuola. Comunque la<br />

cosa più importante che devi fare è salutarla”.<br />

Il babbo è titubante, annuisce, mi vuole credere, ma continua a tenerla stretta stretta. Capisco la<br />

<strong>di</strong>fficoltà del momento; sono calma, paziente, non ho fretta e lascio ancora tempo. Per esperienza so<br />

che, nel momento del saluto, dovrò staccarla da lui e … così accade. Nel prenderla in braccio avverto<br />

anche la stretta del padre, che poi si allontana in fretta, per non vedere e non sentire. La mia voce lo<br />

rincorre: “ Mi raccomando, chiama!”.<br />

Linda si <strong>di</strong>vincola tra le mie braccia e piange fortissimo. Ci se<strong>di</strong>amo, l’abbraccio forte e le sussurro:<br />

“Piangi pure!”. Poi si lascia andare sempre più. Comincio a giocare con un bruco musicale e cerco <strong>di</strong><br />

attirare su <strong>di</strong> esso l’attenzione <strong>di</strong> Linda. Meravigliosamente succede: con l’unica mano libera Linda<br />

inizia a giocare con il bruco e lentamente il pianto si attenua fino a svanire. E’ un miracolo tutte le volte,<br />

e mi sorprende sempre.<br />

Osservo i gruppetti <strong>di</strong> bambini che stanno giocando; c’è più calma. Eljalil <strong>di</strong> 5 anni si avvicina a Linda<br />

(che continua a giocare con il bruco, ma senza ciucci) l’abbraccia e, con una voce da bambino molto<br />

piccolo, le <strong>di</strong>ce: “Ti piace? Guarda, ti faccio vedere come si gioca!”. Sorrido, è una scena da fotografare.<br />

Il nostro primo giorno sta per terminare; ci attendono tanti giorni insieme e ogni mattino sarà <strong>di</strong>verso.<br />

Mi piace pensare che fra qualche mese ricorderemo insieme i loro pianti, i loro rituali e per ognuno<br />

avremo una storia da raccontare.<br />

Con la seconda si impara<br />

Can<strong>di</strong>a Serantoni<br />

Le fasi dell’iscrizione, della pubblicazione della graduatoria degli ammessi, della lettera <strong>di</strong> convocazione<br />

per i genitori dei bambini nuovi iscritti per la mia secondogenita si sono susseguite in modo veloce,<br />

leggero, in modo molto <strong>di</strong>verso rispetto alla mia precedente esperienza <strong>di</strong> mamma.<br />

Nella sua qualità <strong>di</strong> secondogenita, era praticamente scontato che la nostra richiesta sarebbe stata<br />

accolta ed io per tutto il tempo non ho avuto né ragione, né motivo, né tempo per preoccuparmi del<br />

passaggio alla scuola dell’Infanzia, <strong>di</strong>versamente da quanto era accaduto con il primo bambino.<br />

La mia piccola ha frequentato volentieri per tre anni il Nido d’Infanzia e fino al 30 giugno <strong>2009</strong> ero molto<br />

concentrata sul “godere” insieme a lei degli ultimi mesi della nostra esperienza: A fine maggio, quando<br />

si è svolta l’assemblea dei bambini nuovi iscritti alla scuola Pambera, ero ancora abbastanza <strong>di</strong>stratta.<br />

Due bambini da gestire e la programmazione del periodo estivo assorbivano completamente i miei<br />

pensieri e la fiducia nelle risorse della mia bambina, unita alla fiducia nelle colleghe e nella struttura che<br />

l’accoglierà, mi hanno reso molto serena e <strong>di</strong>sponibile ad ascoltare il racconto che le insegnanti<br />

facevano della organizzazione della scuola.<br />

Ho colto un particolare: mi sembravano più o meno tutte emozionate nell’esporre la parte <strong>di</strong> “relazione“<br />

che dovevano trasmettere all’assemblea dei genitori; ho provato molta simpatia per questo. La loro<br />

platea infatti era numerosa, eterogenea, molti erano a loro volta emozionati o tesi …. E’ l’inizio <strong>di</strong> una<br />

nuova avventura, anzi, <strong>di</strong> tante nuove avventure.<br />

Durante l’assemblea non ho ascoltato molto i contenuti, anche perché hanno precisato che tutto era<br />

scritto sui fascicoli e sui moduli che ci avrebbero consegnato, ma sono stata molto bene in quella<br />

situazione e avrei voluto trasmettere la mia serenità ai genitori che erano alla prima esperienza <strong>di</strong><br />

approccio con un’istituzione educativa, perché credo siano i più preoccupati e perché sono quelli che<br />

fanno più preoccupare le insegnanti.<br />

Il colloquio in<strong>di</strong>viduale, successivo <strong>di</strong> pochi giorni all’assemblea generale, è stata per me una piacevole<br />

occasione per raccontare della mia meravigliosa bambina; credo <strong>di</strong> non aver lasciato il tempo a Catia <strong>di</strong><br />

farmi delle domande e le informazioni che le ho trasmesso probabilmente a poco le saranno servite al<br />

momento <strong>di</strong> accoglierla a scuola; si è trattato solo dello sparlare <strong>di</strong> una mamma innamorata.<br />

Nel corso dei mesi estivi, la mia piccola mi ha fatto più volte la richiesta <strong>di</strong> mandarla al campo solare<br />

con il fratello e mi ha chiesto tante volte <strong>di</strong> portarla alla scuola dell’Infanzia; io dal canto mio, ho<br />

rimandato costantemente a settembre questo momento, senza “ prepararla” a quanto sarebbe<br />

successo ….. E' successo che è stato un successo! Flora è contenta e lo sono anch'io <strong>di</strong> scrivere<br />

queste due righe. Mi sono pure emozionata!<br />

Annarita Cavulla

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