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Dicembre 2009 - Comune di Imola

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Ci sono solo dada Monica e dada Nives, ne manca una! Passo tutta l’estate a pregare che non sia lei la<br />

dada del mio bimbo. Chi sarà questa sconosciuta?<br />

Bene ci siamo, è il 21 ottobre; come era preve<strong>di</strong>bile, non dormo per tutta la notte.<br />

Siamo pronti, si parte.<br />

Arriviamo al nido e ci accoglie Monica, in coppia con una sconosciuta, e mi <strong>di</strong>ce:<br />

“Ciao, lei è dada Magda. E' stata in ufficio per un anno ed ora è tornata”.<br />

Io riesco solo a spiccicare un impacciato e preoccupato ciao. Continuo a sperare che non sia lei la mia<br />

dada. Intanto Francesco gioca tranquillo e quasi non mi guarda.<br />

Una valanga <strong>di</strong> domande mi assilla: Perché in ufficio? L’hanno mandata via o è stata una sua scelta?<br />

Cosa avrà combinato?<br />

Colloquio ore 14. Ci siamo. E’ dada Magda la nostra dada <strong>di</strong> riferimento!<br />

Panico: il mondo mi crolla addosso. Cominciamo a parlare. Ho un problema, un grosso problema:<br />

allatto ancora il mio bambino al seno! Come si fa?<br />

Dada Magda non mi aiuta, mi sembra fredda, <strong>di</strong>staccata, strana e….<br />

2 a figuraccia: io, molto stronza, chiedo se possiamo cambiare dada.<br />

Poi mi scuso per la mia stupidaggine, ma continuo ad essere molto preoccupata. Non mi fido.<br />

Altra parola chiave: FIDUCIA.<br />

Il mio cucciolo in tutto questo <strong>di</strong>mostra che sta bene anche senza <strong>di</strong> me. Torniamo a casa, lui dorme e<br />

io….piango <strong>di</strong>sperata! Mi chiama mio marito e pensa sia successa una trage<strong>di</strong>a e io in lacrime “Non<br />

cammina, non parla, non mangia! è piccolo per stare senza la sua mamma!”<br />

Passano le ore, i giorni, e io comincio a fidarmi. Dada Magda <strong>di</strong>venta sempre più simpatica, pensavo<br />

che dopo la mia uscita infelice avrebbe considerato poco il mio cucciolo e invece anche lui <strong>di</strong>venta per<br />

lei speciale, come ognuno dei bimbi <strong>di</strong> cui si occupa.<br />

Partecipare della vita del nido, della sezione C, perfino della cucina, mi aiuta molto a superare le mie<br />

paure. La fiducia aumenta sempre più.<br />

Le dade, tutte, sono fantastiche; le vedo giocare con i nostri figli, ogni bimbo entra nei loro cuori con le<br />

sue particolarità, nessuno è uno dei tanti, il loro non è solo un lavoro, ma una vocazione (loro <strong>di</strong>cono <strong>di</strong><br />

no, ma a me sembra così)!<br />

Grazie alle dade, il mio cucciolo ha fatto tanti progressi e così abbiamo imparato a volerci bene anche<br />

stando separati per qualche ora!<br />

Finisce il primo anno <strong>di</strong> nido e mi <strong>di</strong>spiace.<br />

VACANZA.<br />

E’ il 7 settembre, si ricomincia. Io e Francesco siamo gli unici a non piangere…Magda mi fa i<br />

complimenti e confesso: ho pianto tutto il giorno prima!<br />

Altra parola chiave: CONFRONTO.<br />

Confrontarmi con le altre mamme, con qualche papà, con le dade, con la cuoca Antonella mi ha fatto<br />

scoprire cose nuove e ha aperto nuovi orizzonti; ora sono una mamma un po’ più sicura, ma soprattutto<br />

più serena.<br />

Che pazienza hanno avuto con me e quanta ancora ne avranno per tutto quest’anno e …chissà!<br />

Grazie <strong>di</strong> cuore a tutti per la <strong>di</strong>sponibilità e per la serenità che fate respirare ai nostri cuccioli e per come<br />

li proteggete e vi prendete cura <strong>di</strong> loro!<br />

GRAZIE!<br />

Sonia, la mamma <strong>di</strong> Francesco<br />

PRIMO GIORNO DI SCUOLA<br />

Si sta avvicinando il primo giorno <strong>di</strong> scuola; domani sarà lunedì ed io, i genitori e i bambini saremo<br />

impegnati per il fati<strong>di</strong>co giorno dell’inserimento.<br />

Abbiamo già pre<strong>di</strong>sposto gli spazi, cercando <strong>di</strong> creare un ambiente il più possibile accogliente e ricco <strong>di</strong><br />

opportunità; tutti gli anni comunque c’è sempre un tavolo <strong>di</strong> troppo … così quest’anno abbiamo<br />

eliminato il nostro!<br />

Ho osservato le foto dei bambini che i genitori ci avevano portato in occasione dei colloqui: un po’ li<br />

conosco, troppo poco però! Mentre sistemavo le foto-tessere nei loro arma<strong>di</strong>etti vedevo faccine<br />

sorridenti, incredule, serie e mi chiedevo: “Cosa avranno pensato quando sono stati fermi sullo sgabello<br />

per lo scatto del fotografo?” Spero che alcuni si siano <strong>di</strong>vertiti o l’abbiano trovata una novità

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